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ROMA 10 febbrio 2025 – Giorno del Ricordo
Il 7 febbraio 2025, a Roma, in largo Giovanni Chiarini, alla presenza di numerose associazioni combattentistiche e d’arma, di cittadini e di Francesco Carpano consigliere comunale Roma capitale, Maurizio Gasparri capogruppo senato di Forza Italia e, in delega del sindaco di Roma Svetlana Celli, presidente dell’assemblea capitolina, è stata inaugurata la targa per ricordare le vittime dell’eccidio di Porzus.
La storia di Porzus si riferisce a un evento tragico che ebbe luogo durante la Seconda Guerra Mondiale, nella regione montuosa del Friuli-Venezia Giulia. Il 7 febbraio 1945, un gruppo di partigiani italiani, tra cui molti appartenenti alla brigata "Osoppo" (una formazione di orientamento cattolico e laico-socialista,), fu attaccata e massacrata dai partigiani della brigata "Garibaldi" (legata al Partito Comunista d’Italia), in un'operazione di vendetta politica. Questo episodio è conosciuto come la Strage di Porzus.
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Marco Lodi
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ROMA
Per la rubrica Public Memories, per preservare la storia e la cultura di una comunità e per trasmetterle alle generazioni future, Marco Lodi dialoga con Arturo Pallini, nipote del Serg. Magg. specialista montatore Regia Aeronautica Leonetto Pallini
Dagli aeroporti di Libia e Italia, dopo l’8 settembre 1943 nella «Banda Malocchio». Arrestato, detenuto al Campo di Fossoli e poi traferito a Mauthausen Gusen II
Florena Iavarone lettura articoli della Costituzione italiana
Marco Lodi
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Saknas det avsnitt?
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Mignano Monte Lungo (CE) - ROMA
Il sacrario militare di Mignano Montelungo è un cimitero militare situato in Campania, che contiene le spoglie di 974 soldati italiani, di cui 784 caduti durante la seconda guerra mondiale nelle battaglie di Montelungo e Cassino, mentre i rimanenti provengono dal vecchio cimitero di guerra di Mignano.
La battaglia di Montelungo fu il primo episodio dopo la dichiarazione di guerra dell’Italia alla Germania che vide in azione una nuova formazione militare italiana del cosiddetto Esercito cobelligerante a fianco degli alleati. Il primo attacco degli italiani venne duramente respinto dai soldati tedeschi l’8 dicembre 1943 in quanto i soldati statunitensi non presero San Pietro Infine e quindi non diedero un adeguato supporto di artiglieria e per la diradazione della nebbia che avrebbe dovuto coprire i soldati; successivamente con una migliore cooperazione, gli Italiani con un secondo attacco conquistano Monte Lungo il 16 dicembre. I tedeschi ripiegarono ordinatamente sulla successiva posizione fortificata della Linea Gustav. Celebrate al Sacrario di Mignano Monte Lungo le gesta di coloro che combatterono l’8 dicembre del ‘43. Questa mattina, 8 dicembre 2024, è stato celebrato a Mignano Monte Lungo, presso il Sacrario Militare, l’81° Anniversario dell’omonima battaglia, combattuta nel secondo conflitto mondiale, per la quale la città fu insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare e della Medaglia d’Oro al Merito Civile.
Celebrate al Sacrario di Mignano Monte Lungo le gesta di coloro che combatterono l’8 dicembre del ‘43.
L'8 dicembre 2024, è stato celebrato a Mignano Monte Lungo, presso il Sacrario Militare, l’81° Anniversario dell’omonima battaglia, combattuta nel secondo conflitto mondiale, per la quale la città fu insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare e della Medaglia d’Oro al Merito Civile.
Hanno presenziato alla cerimonia il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello e il Presidente Nazionale della Associazione Nazionale Combattenti Forze Armate Regolari Guerra di Liberazione (ANCFARGL), Generale di Corpo d’Armata Enrico Pino che, accolti dal sindaco di Mignano Monte Lungo, Andrea De Luca, hanno passato in rassegna uno schieramento interforze e hanno reso omaggio alla Bandiera del 17° Reggimento addestramento volontari “Acqui”, al Gonfalone del comune di Mignano Monte Lungo e di altri comuni limitrofi decorati di M.O.V.M, accompagnati dalle note della Banda della Brigata Granatieri di Sardegna.
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ROMA
Per la rubrica Public Memories, per preservare la storia e la cultura di una comunità e per trasmetterle alle generazioni future, Marco Lodi dialoga con Arturo Pallini, pronipote del Gen. B.A. Pietro Incerpi
Pietro Incerpi è nato il 13 nov. 1899 a Uzzano. Soldato di leva nel Regio Esercito nel 1917, nel corpo degli Alpini, dopo la costituzione della Regia Aereonautica, del 28 marzo 1923, diventa pilota nella Regia Aereonautica il 27 dicembre 1924. Come pilota partecipò a molti teatri guerra, in Libia, in Spagna, sul fronte Greco, Croato e Albanese. Sul fronte Croato gli fu assegnata una medaglia di Bronzo, “per instancabile attività di audacia e coraggio, suscitando in ogni circostanza, con l’esempio personale”.
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Presentazione del Volume edito da ANCFARGL a cura di Alberto Cacciamani e Alvise Manni
Il Fronte del Chienti e la Liberazione del Maceratese (1944-2024)
Introduce il Gen. B. CC Alessandro GentiliSaluti IstituzionaliRelazione del Gen. C.A. Enrico Pino, Presidente Nazionale ANCFARGLIntervento del Prof. Alvise ManniTestimonianze e DibattitoIl volume è stato di fatto concepito per celebrare degnamente – nel 2024 – l’80° della Guerra di Liberazione del Maceratese e soprattutto farne memoria per coloro che evidentemente allora non c’erano e che purtroppo ne ignorano i fatti anche ora. Il tutto mettendo naturalmente in evidenza (in spirito di Carità e Verità) il ruolo determinante svolto da tanti soldati italiani, di tutte le Forze Armate, del neonato Esercito Cobelligerante durante il tragico periodo 1943-1945. Sfortunatamente il loro Sacrificio e Valore sono spesso misconosciuti (o anche volutamente obliterati) e questo nonostante sia doveroso tributare Onore a chi volontariamente e generosamente ha offerto la propria Vita per la Libertà della Patria. Alberto Cacciamani incomincia enumerando i tantissimi esempi (quasi inediti) di militari (spesso giovanissimi) che hanno contribuito alla Guerra di Liberazione e alla Resistenza nel Maceratese e continua puntualizzando la complessa vicenda storico-militare della Liberazione di Macerata.Quindi Alberto Cacciamani ed Alvise Manni hanno delineato un profilo biografico del Maggiore dei RR. Carabinieri Pasquale Infélisi MBVM mem., vilmente assassinato a Macerata nel 1944.Segue Mauro Garbuglia che ha rievocato la storia del Gruppo di combattimento “Cremona” durante la Resistenza. Quindi Carlo Vito Mancino ha minuziosamente ricostruito la figura del giovanissimo Finanziere Livio Cicalé, anch’egli ucciso a Macerata nel 1944. Segue Cosimo Franco Manni che ha cercato di riflettere sul reale apporto dato – nella Guerra Civile italiana -dalle Forze Partigiane. Infine Giovanni Santarelli ha rievocato la gloriosa Battaglia di Filottrano (AN).
Interventi di:
Dott. Maurizio Verdenelli (Giornalista)
Vito Carlo Mancino (Brigadiere Guardia di Finanza, Cultore storia locale)
Paolo Renna (Assessore alla Sicurezza e Protezione civile Comune di Macerata)
Presenti:
Conte Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi (Presidente della Fondazione Carima)
Assessore in rappresentaza del Sindaco di Macerata, Consiglieri comunali, Questore, Comandanti provinciali di CC, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco. Rappresenentate del Comnado militare Esercito della regione Marche, rappresentante ispettorato Croce Rossa MArche, Presidenti e soci delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
Prof. Francesco Rocchetti (Univ. di Macerata) presidente del Comitato Provinciale ANPI, Vice direttore Centro Studi e ricerche storiche sulla Guerra di Liberazione, Labaro della Presidenta Nazionale ANCFARGL, studiosi e cultori della materia locali, cittadini.
Alunni delle quinte classi del liceo classico linguistico “Giacomo Leopardi” e del Liceo scientifico “Galileo Galilei”.
Biblioteca ANCFARGL
https://www.ancfarglpresidenzanazionale.org/wpfargl/biblioteca-ancfargl/
Grazie al dott. Massimiliano Pavoni (Servizio Welfare e Cultura, Specialista bibliotecario) per la registrazione video dell’evento.
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INAUGURAZIONE MOSTRA MULTIMEDIALE ITINERANTE
L’Aeronautica nella Guerra di Liberazione
Il Fronte clandestino di Roma
Settembre 1943 – Giugno 1944
Un progetto di Public History Casa della Cultura e dello Sport Silvio Di Francia
Il Fronte Clandestino militare della Regia Aeronautica ha avuto un ruolo fondamentale per la salvaguardia dei militari più deboli, più soggetti ad accettare il trasferimento nella R.S.I. che offriva loro migliori paghe, vestiario e vitto. Molto importante il ruolo di molte nobili famiglie romane che hanno contribuito con cospicue somme di denaro, oppure offrendo nascondigli sicuri. Ricordiamo il contributo, anche di vite umane, del personale civile aeronautica con 3 caduti nella Banda Ferraris. Anche le donne hanno avuto un ruolo importante come Concetta Piazza, che fornisce aiuto ai prigionieri alleati evasi dai campi di prigionia.
Pertanto, la Resistenza a Roma non è stata una esclusiva dei GAP e dei partiti politici dell’epoca.
La mostra è corredata di codici QR per ascoltare approfondimenti sugli argomenti trattati, podcast che raccontano le storie dei protagonisti, documenti PDF e video di studiosi sulla occupazione nazi-fascista di Roma e sulla Guerra di Liberazione e di Resistenza.
Saluti, realzioni e testimoniainze di:
Marco Lodi Mauro Caliste Enrico Pino Antonio Li Gobbi Marco Brocchieri Gerardo Cervone Antonio Mariani Mauro De Angelis Arturo Pallini Giorgio Palumbo Paolo Riccetti Luciano Alberghini Maltoni.
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ROMA - PERUGIA
Continua la pubblicazione di testimonianze di ex combattenti che sono riuscito a raccogliere durante la mia presidenza della sezione di Roma capitale dell’Associazione Nazionale Combattenti della Guerra di Liberazione inquadrati nei Reparti Regolari delle Forze Armate. Questo podcast è dedicato al generale degli alpini Enzio Campanella con il quale ho avuto modo di conoscerlo e confrontarci sulle cause del perché della quasi assenza Nel menzionare il ruolo avuto dalle Forze Armate italiane dopo la proclamazione dell’armistizio dell’8 settembre 1943. Ma chi era il generale Campanella ce lo racconterò il figlio Renzo.
LLa registrazione che ascolteremo è stata realizzata nel 2015 presso l’università Roma Tre dipartimento studi umanistici in occasione 70° Anniversario della Liberazione. Il generale Campanella aveva appena compiuto 100 anni ed era particolarmente contento di parlare di di storia e memoria ad una platea di giovani studenti. Buon ascolto
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ROMA
Marco Lodi dialoga con Mario Bianchi (1926-2012)
Parleremo di e con Mario Bianchi, ultimo presidente, ex combattente, della sezione di Roma ANCFARGL e fu lui a scegliere il sottoscritto come suo successore. Devo dire grazie a Mario per questa scelta e la fiducia che ha riposto nei miei confronti.
La registrazione che ascolteremo è stata raccolta nel 2005 da Alessandro Fiorillo e, grazie al suo nulla-osta, ho cercato di migliorarne l’audio. Operazione riuscita.
Mario ci parlerà di Resistenza a Roma, di via Rasella, di Giuseppe Albano conosciuto come il gobbo del Quarticciolo, del rastrellamento del Quadraro, lo sbarco di Anzio, il rastrellamento di Centocelle e, a seguire, una breve storia del padre che aveva una bottega di riparazione biciclette nel quartiere romano di San Lorenzo, l’arrivo degli alleati a Roma e il suo arruolamento al Gruppo di Combattimento Friuli con la liberazione di Bologna del 21 aprile 1945 [..] quindi, il congedo del 31 dicembre 1945 e il suo ritorno a Roma all’officina del padre.
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ROMA
Marco Lodi racconta la storia di Antonio Borsellino (Gruppo di combattimento Piceno)
Mio padre, contrario al fascismo, per non farmi diventare “balilla” mi iscrisse ad una scuola di suore. Le quali, volevano, giustamente, essere pagate e mio padre, oltre a me aveva altri 5 figli da mantenere. Quindi, venni iscritto ad una scuola comunale di Roma, oggi “Fratelli Bandiera”, in quei tempi “Enrico Corradini”. scrittore e politico italiano, esponente di punta del nazionalismo italiano.
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COLONNA (RM) – ROMA
Domenica 30 giugno 2024 presso il Museo della Stazione di Colonna si è svolta un breve cerimonia in memoria del 10 anniversario della scomparsa prematura di Ennio Arena uno dei fondatori. Erano presenti gli amici e i parenti, i quali l’hanno ricordato con le loro testimonianze.
Ennio era una persona di una disponibilità e generosità infinita, unita a doti umane uniche; grande appassionato e conoscitore delle vicende storiche della Seconda guerra mondiale, collezionista di mezzi storici, aveva fondato insieme alla famiglia il Museo Stazione Ferrovia di Colonna, divenuto una bella e solida realtà, punto di riferimento per tanti appassionati e fondatore del club “Highway Six”.
Per l’occasione, grazie al socio Luciano Alberghini Maltoni abbiamo intervistato Roberto Molle scrittore, storico, avvocato e Presidente Associazione Battaglia di Cassino, il sindaco di Colonna Fausto Giuliani, Paolo Damiani presidente del club highway six, Luisella Pasquali docente di lettere Istituto Comprensivo Don Lorenzo Milani plesso Tiberio Gulluni Colonna – Monte Porzio Catone.
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GIANO PUBLIC HISTORY APS e RADIOGIANO PH presentano:
VENAFRO (IS) | 15 marzo 1944-2024 ad 80anni dall’errato bombardamento alleato. Rievocazione storica con veicoli e uniformi militari d’epoca
Continua il nostro lavoro nella raccolta di testimonianze in occasione dell’80° anniversario della Guerra di Liberazione e di Resistenza.
In questa occasione ci siamo recati a Venafro in provincia di isernia per assistere alla rievocazione della battaglia degli Alleati contro le forze dell’Asse sulla linea Gustav, rievocazione organizzata dalla associazione Winter line Venafro
Ringraziamo Luciano Bucci presidente del Museo e associazione Winterline, il vice sindaco di Venafro Marco Valvona, il figurante e scrittore Paolo Carotenuto, Alberto Sorci possessore di una Jeep Willis, il testimone Nicantro Bocchini, il tedesco Roberto Cottini, e i giovanissimi figuranti della GI Reenactment Group Alessio Lombardi, Nico Di Loreto, Laura Smimmo, e, a seguire Francesco Di Tommaso, Stefano Solferini, Leonardo Vetta, Emanuele Mariniello, Elisa Pezzi, Alice Bonucci
Interviste di Luciano Alberghini Maltoni
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GIANO PUBLIC HISTORY APS, RADIOGIANO PH e BLOG Giano PH presentano:
Fosse Ardeatine 24 marzo 1944-2024
Omaggio a : VINCENZO COLELLA (1915-2015)
Da Ufficiale del Regio Esercito, torturato al carcere SS di Via Tasso. Nei giorni passati a Regina Coeli conoscerà i futuri presidenti della repubblica Giuseppe Saragat e Sandro Pertini. Condannato a morte, la sua pena verrà tramutata in due anni di lavori forzati. Trasferito a Monaco di Baviera poi a Potsdam e, quindi, al campo di Sonnenburg. Tornato in Italia racconterà la sua storia soltanto dal 1975.
Luca De Bernardis nipote di Vincenzo
Marco Lodi presidente Giano PH APS e Vice direttore Centro Studi e Ricerche Storiche sulla guerra di Liberazione (ANCFARGL)
Letture di Florena Iavarone e Fumiko Miyabi (Giapponese e inglese)
Marco Lodi
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UDINE – ROMA
In occasione dell’80° anniversario della Guerra di Liberazione, grazie alle molteplici testimonianze di ex combattenti che abbiamo raccolto negli anni passati, grazie a Radio Giano PH e in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche storiche sulla Guerra di Liberazione (ANCFARGL), coinvolgendo in prima persona i figli e i nipoti di questi, vogliamo dare voce a coloro che grazie ai loro sacrifici ci hanno donato la democrazia.
ANTONIO VIGNA UN BERSAGLIERE SEMPRE DI CORSA | MARCO LODI DIALOGA CON CLAUDIO VIGNA
Antonio Vigna nasce a Udine il 6/8/1920 da Elisa Silvestri e Pietro Vigna.
Fin da giovane respira aria Bersaglieresca in quanto nipote di Attilio Silvestri, fratello della madre, caduto eroicamente il 16/9/1916 su quota 44 sopra Doberdò del lago e commilitone di Enrico Toti caduto il 16/6/1916 su quota 85 sopra Monfalcone.
Vive e cresce a Udine e bambino, abita nei pressi della Caserma dei Vigili del Fuoco di Udine che frequenta assiduamente tanto da diventarne la “mascotte”.
Nel 1938 frequenterà il corso di formazione per entrare nei reparti dei VVFF ed il corso pre-militare sul Carso Triestino.
Ammesso alla ferma ridotta di 6 mesi quale 3° fratello alle armi, viene chiamato alle armi il 2/2/1940 per essere assegnato al 3°Reggimento Bersaglieri di stanza a Milano: prima della partenza però viene trasferito al 11°Reggimento Bersaglieri di stanza a Gradisca d’Isonzo (GO) presso la “Caserma Lamarmora” come bersagliere ciclista.
Lettura introduttiva di Florena Iavarone
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GIANO PUBLIC HISTORY APS e RADIOGIANO PH presentano:
GIORNO DEL DEL RICORDO 10 FEBBRAIO 1947-2024. Due giovani studiosi del “Confine orientale” spiegano le cause politiche ed umane della cessione di alcuni territori della Venezia Giulia alla ex Jugoslavia.
I "GIULIANI" RIMASTI
Luigi FATTORINI
Studioso di tematiche di storia contemporanea, si è occupato di vari aspetti relativi alle vicende dei confini orientali d’ItaliaDialoga con
dialoga con:
Arrigo BONIFACIO
Assegnista di ricerca in Storia delle relazioni internazionali, Dipartimento di Scienze politiche, Università Sapienza Roma
Marco Lodi
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PESCARA – ROMA
Con il patrocinio di ANRP Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e ANCFARGL Associazione Nazionale Combattenti della Guerra di Liberazione inquadrati nei reparti regolari delle FF.AA.
Giovanni Di Silvestre, Florena Iavarone e Marco Lodi prestano la loro voce per ricordare quel 27 gennaio 1945 quando le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Il popolo italiano pagò a caro prezzo la resa incondizionata stipulato dal suo Governo il 3 settembre 1943 con gli Alleati. Un armistizio che segnò in primo luogo la fine della guerra voluta dal regime fascista, e liberò, nello stesso tempo, gli italiani da quella impopolare alleanza con il «Terzo Reich». […] La conseguenza fatale dell’uscita dalla guerra dell’Italia, che si tradusse, storicamente, nella prigionia di centinaia di migliaia di militari italiani nei Lager della Wehrmacht. […] Prima di essere avviati ai campi di prigionia, essi vennero disarmati dai tedeschi. Furono coinvolti poco più di un milione dei complessivi 3.700.000 italiani appartenuti all’Esercito, alla Marina e all’ Aeronautica. Ciò che avvenne in quelle circostanze assunse dimensioni tali da non trovare analoghi precedenti nella storia. Marco Lodi e Giovanni De Silvestre ricordano gli Internati Militari Italiani leggendo alcune loro lettere scritte dai campi di concentramento
Bibliografia
A.N.E.I. Associazione Nazionale Ex Internati Sezione di Roma, 40 anni dopo. 1943-1983 quarantesimo anniversario dell’internamento nel Lager nazisti, 1983, Roma
Claudio Sommaruga, Una storia affossata, gli italiani schiavi di Hitler traditi, disprezzati, dimenticati… e beffati dalla Germania e dall’Italia! 1943-2007, Quaderno – Dossier n.3 Seconda edizione, Archivio IMI, 2007
La foto della locandina è tratta dal volume ANEI, i capitoli sugli IMI sono tratti dalla pubblicazioni di Claudio Sommaruga, le lettere degli IMI sono tratte dal sito M@gm@ rivista Internazionale di Scienze Umane e Sociali “LETTERE DAGLI STALAG: PENSIERI, SENTIMENTI, EMOZIONI CHE SI FANNO STORIA” a cura di Maria Elena Ciccarello, 2018
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UDINE – ROMA
Per concessione d’uso da parte della Associazione Partigiani Osoppo-Friuli ascoltiamo i Canti della “Osoppo” nati nella bufera.
Introduce
Roberto Tirelli
Testi introduttivi dei Canti letti da
Fabrizia Cargello
Coordinatore dell’Opera
Giovanni Cuberli
Corale CHEI DAI SPARCS di Tavagnacco
Corale LA VIARTE di Pagnacco
Quartetto ACHILLE TELLINI di Chiopris Viscone
Corale CANTORI DEL FRIULI
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Per la rubrica Public Memories e in merito all’80 anniversario della guerra di liberazione e di resistenza abbiamo iniziato una raccolta di storie e testimonianze di coloro che furono i protagonisti di 80 anni fa. Ospite Arturo Pallini figlio di Spartaco (1919-1995), sergente motorista della Regia Aeroanutica.
SPARTACO PALLINI 1919-1995 (MAVM). Sergente motorista Regia Aeronautica | Marco Lodi dialoga con Arturo PALLINI
Arturo PALLINI
Figlio di Spartaco
Marco LODI
Presidente GIANO PH APS
Vice direttore Centro Studi centro studi e ricerche storiche per la Guerra di Liberazione ANCFARGL
Letture
Florena Iavarone
Bibliografia
Massimo Civoli, S.A.S. i Servizi Aerei Speciali della Regia Aeronauitica 1940-1943, Gribaudo, 2014
S.A.S. della Regia Aeroanutica, Ali di Gloria n.5, Ottobre-Novembre 2012
Angelo Lodi, L’Aeronautica italiana nella Guerra di Liberazione 1943-1945, a cura di M
Sabrina Sguerra della Marra, Montezemolo e il fronte Militare Clandestino, SME, Ufficio Storico, 2008
Regia Aeronautica, L’Aeronautica nella Guerra di Liberazione. Il Fronte Clandestino di Roma (Settembre 1943-Giugno 1944), Ministero Dell’Aeronautica, 1946
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ROMA – FIRENZE
In occasione dell’80° anniversario della Guerra di Liberazione, grazie alle molteplici testimonianze di ex combattenti che abbiamo raccolto negli anni passati, grazie a Radio Giano PH e coinvolgendo in prima persona i figli e i nipoti di questi, vogliamo dare voce a coloro che grazie ai loro sacrifici ci hanno donato la democrazia.
Per la rubrica Public Memories abbiamo ospite l’amico Dario Lordi nipote di Roberto (1894-1944), Generale di Brigata Aerea decorato di MOVM alla memoria.
Roberto LORDI Generale Partigiano MOVM alla memoria. Da capo di S.M. dell’Aeronautica cinese al polverificio Stacchini, Porta San Paolo (Roma), il Fronte Militare Clandestino e le Fosse Ardeatine
Dario LORDI
Nipote di Roberto e dirigente d’azienda
Marco LODI
Presidente GIANO PH APS
Vice direttore ANCFARGL Centro Studi centro studi e ricerche storiche per la Guerra di Liberazione
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In occasione dell’Ottantesimo anniversario della Guerra di Liberazione e di Resistenza, GIANO PUBLIC HISTORY APS, con la sua realtà di Radio Giano Public History, Marco Lodi dialoga con Luciano Alberghini Maltoni sulle vicende del padre Bruno, motorista elettricista nella Regia Aeroanautica:
Dal Dodecaneso allo Stormo Baltimone.
Bruno Alberghini Maltoni nasce a Venezia il 22 aprile 1918. Si arruola nel giugno 1937 nella Regia Aeronautica come aviere specialista elettricista, dopo aver svolto l’addestramento alla scuola di Capodichino. Nell’estate del 1938 viene inviato a Leros presso l’idroscalo Rossetti. Promosso primo aviere, appena dopo l’entrata in guerra dell’Italia è trasferito all’aeroporto di Maritsa (Rodi) codifica militare 801. Catturato dai tedeschi il 9 settembre 1943 evade e rimane nascosto sino al 23 settembre fuggendo in Turchia via mare, internato nel Campo d’Isparta (Turchia) è trasferito in Palestina al campo di El Burei. Rientra a Bari nel maggio del 1944, qualche mese dopo è incorporato nello Stormo Baltimore e promosso sergente retroattivamente dal luglio 1943. Presta servizio come specialista elettromeccanico presso l’aeroporto di Campo Marino (provincia di Campobasso) sino al termine della guerra.
In collegamento da Roma:
Luciano ALBERGHINI MALTONI, tra i primi ad occuparsi delle vicende del Dodecaneso Italiano, ha realizzato nel 1997, il sito tematico www.dodecaneso.org.
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UDINE – MILANO – ROMA
In occasione dell’Ottantesimo anniversario della Guerra di Liberazione e di Resistenza, GIANO PUBLIC HISTORY APS, con la sua realtà di Radio Giano Public History propongo la testimonianza della prof.ssa Paola Del DIN, classe 1923 decorata di Medaglia d’Oro al Valore Militare.
PAOLA DEL DIN (1923) MEDAGLIA D’ORO AL VALORE MILITARE. LE BRIGATE OSOPPO NELLA GUERRA DI LIBERAZIONE IN FRIULI VENEZIA GIULIA
Le formazioni partigiane autonome Osoppo nacquero ufficialmente il 24 dicembre 1943 presso la sede del Seminario Arcivescovile di Udine, per iniziativa di volontari (repubblicani e monarchici) di ispirazione laica, liberale, socialista e cattolica che erano già operativi in alcune zone per contribuire alla fine del conflitto con dignità e salvare ciò che dell’Italia poteva ancora essere salvato.
Tale raggruppamento autonomo ebbe al comando Candido Grassi, “Verdi”, Manlio Cencig “Mario”, capitani del Regio Esercito Italiano e Don Ascanio De Luca, già cappellano degli Alpini in Montenegro e in quel momento parroco a Colugna, frazione di Tavagnacco.
Lo scopo delle formazioni Osoppo, i cui membri si chiamavano “patrioti”, era quello di combattere contro i tedeschi e, distinguendosi in ciò dai comunisti, per la democrazia con metodi di lotta sempre rispettosi della popolazione. (FONTE) PAOLA DEL DIN
Subito dopo l’armistizio, con il fratello Renato, ex allievo della Scuola Militare di Milano (oggi Teulié), entrò nella resistenza in Friuli-Venezia Giulia nelle file della Brigata «Osoppo» con il nome di battaglia «Renata».
Prese parte a numerosi e rischiosi incarichi come staffetta e informatrice.
Dopo l’uccisione del fratello da parte dei tedeschi, per incarico della «Osoppo» e su richiesta di un messaggio alleato, riesce a raggiungere gli alleati a Firenze e a consegnare i documenti che trasportava.
Per continuare la sua opera patriottica, dopo aver frequentato un corso per paracadutisti, il 9 aprile 1945 può lanciarsi in una zona del Friuli dove deve prendere contatto con una missione alleata e con la formazione «Osoppo»; all’atterraggio si frattura una caviglia, ma riesce comunque ad adempiere i suoi compiti e a consegnare i documenti che ha con sé, attraversando a più riprese le linee di combattimento, per portare messaggi ai reparti alleati in avanzata.
Dopo la Liberazione si laurea in lettere all’Università di Padova, insegna per alcuni anni, poi vince una borsa di studio ed emigra negli Stati Uniti. All’Università di Pennsylvania consegue il titolo di “Master of Arts”. Tornata in Italia, si dedica all’insegnamento nella scuola pubblica.
ROBERTO VOLPETTI
Presidente Associazione PArtigiani Osoppo – Friuli
ALDO LI GOBBI
Presidente della Sezione di Milano ANCFARGL. Consigliere Regione Nord Est
MARCO LODI
Presidente Giano Public History APS. Consigliere Regione Italia Centrale ANCFARGL
Musiche con licenza d’uso Epidemic Sound
GIANO PUBLIC HISTORY APS
afferente al Centro interuniversitario per la ricerca e lo sviluppo della Public History
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