Avsnitt
-
Molti lo ricordano per la famosa marcia dei 40mila nel 1980 a Torino, quando operai e impiegati della Fiat lo seguirono in piazza per chiedere la fine dell’occupazione delle fabbriche e il ritorno al lavoro, mettendo così all’angolo il partito comunista - allora guidato da Enrico Berlinguer - e dando inizio a una nuova fase delle relazioni industriali. Ma l’immagine che meglio lo dipinge è un’altra: al funerale di Gianni Agnelli restò in piedi e immobile per tutta la durata della cerimonia, unica figura che si stagliava nella navata affollatissima. All’uscita dal Duomo i cronisti gli chiesero spiegazioni di quella scelta, lui rispose: «Era una promessa che avevo fatto all’Avvocato. La ragione? Resta tra di noi». Un romano trapiantato a Torino e a Milano che nei suoi quasi cento anni di vita ha rappresentato un certo modo di fare capitalismo in Italia.
-
Mary Barra è salita al vertice della General Motors diventandone amministratore delegato. La prima donna a ricoprire un incarico di tale livello nell'industria automobilistica. Il sessantunesimo podcast di Ritratti è dedicato a lei e alla sua storia. Buon ascolto.
-
Saknas det avsnitt?
-
Atleta, stilista, artista, Ottavio Missoni detto Tai e' stato anche sindaco del "Libero Comune di Zara in Esilio". Un esule ma non un revanscista, piuttosto un pacificatore, voleva che la storia fosse conosciuta e ricordata come monito per le nuove generazioni. Lui, che a 20 anni aveva lasciato la sua città per andare soldato ed era stato fatto prigioniero a El Alamein, e che dopo 4 anni non aveva piu' una casa cui far ritorno. Diceva che in prigionia era stato benissimo perché si era potuto dedicare ai suoi hobby preferiti, leggere e dormire. Tornato in Italia, aveva ripreso ad allenarsi ed era riuscito a partecipare alle Olimpiadi del 1948. Dove incontrò Rosita, colei che sarebbe stata non solo sua moglie ma anche una compagna di stile e di successo. Il sessantesimo podcast di Ritratti è dedicato a lui e alla sua storia. Buon ascolto.
-
Per Sara Blakely tutto è iniziato con un collant e un paio di forbici. Nella speranza di avere un aspetto migliore nei suoi pantaloni bianchi aderenti, taglia i piedi di un paio di collant e li sostituisce alla sua biancheria intima. Questo le permette di beneficiare degli effetti dimagranti dei collant e di lasciare i piedi nudi nei suoi bei sandali. “Nel momento in cui ho visto quanto era bello il mio sedere, ho pensato: “Grazie, Dio, questa è la mia opportunità!””, è il suo ricordo. Il cinquantanovesimo podcast di Ritratti è dedicato a lei e alla sua storia. Buon ascolto.
-
Attilio Monti era considerato uno dei pochi ''editori puri'' d' Italia, benché il suo impegno nel settore editoriale fosse cominciato relativamente tardi, nel 1966. In quell' anno, allora sessantenne, si garantì il controllo dell' Eridania, nel cui portafoglio figuravano i quotidiani Il Resto del Carlino di Bologna e La Nazione di Firenze, ai quali sono stati poi affiancati Il Piccolo (poi ceduto), Il Telegrafo (oggi chiuso), il quotidiano di Roma Il Tempo e l' agenzia Polipress. Il cinquantottesimo podcast di Ritratti è dedicato a lui e alla sua storia. Buon ascolto.
-
Mary Kenneth Keller era una informatica. Una pioniera dei pc. Ma soprattutto era una suora della Carità della Beata Vergine Maria. Il cinquantasettesimo podcast di Ritratti è dedicato a lei e alla sua storia. Buon ascolto.
-
Nel 1907 il tipografo Arnoldo Mondadori, personaggio emblematico e carismatico della storia del Novecento italiano, fondava un’azienda – quella che tutt’oggi porta il suo nome – destinata a diventare in pochi anni la più grande casa editrice italiana. Mondadori è stato l’editore di d’Annunzio e Montale, di Churchill e Thomas Mann, dei fumetti Disney, dei celebri gialli e di molte fortunate riviste. Ha stampato i giornali socialisti ma anche, nonostante i non sempre facili rapporti con il fascismo, i Colloqui di Ludwig e Mussolini e il «Topolino» autarchico; ha dato spazio a opere di enorme fortuna commerciale ma anche a capolavori destinati a entrare nella storia della letteratura.
Il cinquantaseiesimo podcast di Ritratti è dedicato a lui e alla sua storia. Buon ascolto. -
Il cinquantacinquesimo podcast di Ritratti è dedicato a Ruth Handler. Nata a Denver il 4 novembre del 1916, è figlia dei Mosko, una coppia di ebrei polacchi scappati in America per sfuggire all'orrore del nazismo. Convince il fidanzato della scuola, Elliot Handler, a seguirla, sposarla nel 1938 e studiare design industriale. Nel 1942 i coniugi Handler si associano con Harold Mattson e dalla fusione dei nomi dei due uomini, Matt ed El, nasce il marchio. All'inizio degli anni Cinquanta Ruth guarda la figlia Barbara, Barbie, giocare e le viene l'idea di una bambola adolescente, con tanto di occhi azzurri e seno spettacolare. I maschi la bocciano: "Quale madre vuoi che compri alla figlia una tettona così?”. Nel 1959, Barbie viene presentata in anteprima all'American Toy Fair di New York con uno spot televisivo. Ancora oggi il mito della sua bambola resiste.
Buon ascolto. -
“Nel triennio 1989 -1991, anni difficilissimi per la finanza pubblica, Guido Carli riuscì a difendere la lira armato quasi solo della sua credibilità”, così scriveva il Corriere della Sera del 24 aprile 1993. Il giorno dopo la morte di Guido Carli.
-
Lady Gaga, al secolo Stefani Joanne Angelina Germanotta, non è solo una pop star ma anche un’imprenditrice che sta costruendo un piccolo impero. Deve la sua fortuna a intelligenti investimenti azionari, proprietà, accordi di collaborazione I suoi ex compagni della New York University le dedicarono un gruppo facebook: «Non sarai mai famosa» . Non è andata così. Il cinquantatreesimo podcast di Ritratti è dedicato a lei e alla sua storia. Buon ascolto.
-
“Tutto è fatto per il futuro. Andate avanti con coraggio”, amava ripetere alle sue persone Pietro Barilla. Per i suoi operai era semplicemente il “Signor Pietro”. Nel 1969 fa costruire il pastificio di Pedrignano (Parma), che diventerà il più grande stabilimento di pasta al mondo. Il cinquantaduesimo podcast di Ritratti è dedicato a lui e alla sua storia. Buon ascolto.
-
Qualche anno dopo la morte di Elizabeth Arden è stato ritrovato un appunto scritto con il rossetto e in un armadio del suo salone di New York. E forse sta tutte in quelle poche, semplici, parole, la sua eredità: "Ogni donna ha il diritto di essere bella". Nel 1910 ha aperto il suo primo salone di bellezza sulla mitica Fifth avenue di New York. Nel 1946 il suo volto campeggiava sulla copertina del Times e il suo brand fu il primo a essere pubblicizzato nell'industria cinematografica. Grande appassionata di automobili, fino all'anno prima della sua morte, scorazzava per le vie della città sulla sua rombante Ferrari.
-
Nasce in una famiglia che già da generazioni commercializzava olio di oliva, Angelo Costa negli anni Venti si indirizza al settore armatoriale. Nel 1945 diventa presidente di Confindustria, gestendo per due mandati (fino al 1955) il difficile momento con una strategia su due fronti, sindacale e politico. Rimane al comando di tutte le numerose imprese di famiglia, in cui prevale quella del trasporto navale in particolare la compagnia di navigazione "Costa Armatori S.p.A.", poi diventata Costa Crociere. Nella sua visione dell'economia nazionale le piccole e medie imprese hanno un ruolo di primo piano. Costa è quindi critico nei confronti del progetto di sviluppo delle partecipazioni statali e dei vincoli eccessivi imposti dal grande statalismo dell'Italia di quegli anni. Il quarantanovesimo podcast di Ritratti è dedicato a lui e alla sua storia. Buon ascolto.
-
Helena Rubinstein capisce fin da subito che «Bellezza è potere. Il più importante di tutti». Helena migra in Australia con 12 vasetti di crema in valigia preparate dalla madre Gitel e tanta faccia tosta . Inventa la prima crema idratante, il primo istituto di bellezza, il primo trattamento con l’ausilio dell’elettricità, la prima classificazione per tipo di pelle, la prima maschera agli ormoni, il primo mascara waterproof, il primo trattamento anti-età, il primo mascara automatico, il primo trattamento alla vitamina C pura, il primo trattamento effetto lifting. Non una influencer con gli adv su instragram per la skin care ma la creatrice di un impero di cosmetici che ha fatto di lei un'icona dell'imprenditoria al femminile.
A lei è dedicato il trentanovesimo podcast di Ritratti. Buon ascolto. -
Raffaele Mattioli è stato il più prestigioso banchiere italiano del Novecento (Luigi Einaudi lo fu come “banchiere centrale”, quale Governatore di Banca d’Italia). Ma al tempo stesso era anche uomo di insigne cultura, “banchiere umanista”, tecnico di prim’ordine, attento utilizzatore delle nuove tecnologie, profondo conoscitore dei rischi dell’attività bancaria, come il rischio di liquidità, la cui sottostima fu una delle cause principali della grave crisi bancaria degli anni Trenta del secolo scorso.
Il trentottesimo podcast di Ritratti è dedicato a lui e alla sua storia. Buon ascolto. -
Mary Katherine Goddard è stata la prima donna a diventare editore in America. Sempre a lei spetta di diritto anche un altro primato, infatti è stata anche la prima donna a diventare direttrice di un ufficio postale oltreoceano, nel 1775. Deve la sua notorietà all’aver stampato la prima copia della Dichiarazione d’indipendenza che includeva tutti i nomi di chi l’aveva firmata. Il trentasettesimo podcast di Ritratti è dedicato a lei, la tipografa dell'indipendenza. Buon ascolto.
-
Era la tarda mattinata del 6 marzo 2003 quando, a un mese dalla morte del fratello Gianni e appena nominato presidente di Fiat al posto di Paolo Fresco, Umberto Agnelli si presentò al Salone dell'auto di Ginevra e, osservando uno dei modelli esposti sullo stand torinese, ne sottolineò «il colore triste» (una tonalità di verde), come a rimarcare l'esigenza, da parte del gruppo, di ritrovare lo smalto dei tempi migliori. «Ma ce la faremo», aggiunse poco dopo, passeggiando tra le novità in vetrina. Quella fu una delle ultime volte che Agnelli apparve in pubblico e il suo ultimo Salone dell'auto, «il primo a cui partecipo dopo 40 anni». Il trentaseiesimo podcast di Ritratti è dedicato a lui, a Umberto Agnelli , il “dottore” come lo chiamano nel quartier generale di Ifi e Ifil di Corso Matteotti, e alla sua storia. Buon ascolto.
-
Muriel Siebert non è stata solo la prima donna a diventare membro della Borsa di New York, ma anche la prima a essere nominata sovrintendente del settore bancario per lo Stato di New York. Dopo essersi fatta un nome come trader di successo, ha condotto una battaglia di due anni per conquistarsi un posto nel NYSE, che l’ha portata a chiedere a dieci membri di sostenere la sua nomina (i primi nove hanno rifiutato) e a garantire un oneroso prestito bancario di 300.000 dollari. Nel 1967 ha raggiunto il suo obiettivo e nel 1969 ha fondato la sua società di intermediazione, la Muriel Siebert & Company. Durante il suo mandato quinquennale come sovrintendente bancario, dal 1977 al 1982, nessuna delle banche di sua competenza è fallita. Il trantacinquesimo podcast di Ritratti è dedicato a lei e alla sua storia. Buon ascolto.
-
Il trentraquattresimo podcast di Ritratti è dedicato a Mario Schimberni. Lui che ne ha combattute tante, non e' riuscito a vedere la fine dell'ultima battaglia su Montedison. Schimberni, morto nel maggio del 2001 a 78 anni, e' stato infatti uno dei protagonisti di Foro Bonaparte, dove ha guidato il cambio dall'era Cefis. Carattere schivo e spigoloso, da finanziere vecchia maniera, capace di architettare ''scalate'' tanto spericolate da dover affrontare lo scontro con le grandi famiglie e con Mediobanca, si merito' l'appellativo di ''pirata''. Pioniere di una piu' moderna idea di capitalismo, basata sulla Public Company, Schimberni ha vissuto una lunga parabola che lo ha portato ai vertici di alcuni tra i piu' grandi colossi pubblici: oltre che di Montedison, e' stato infatti anche amministratore delle Ferrovie nel dopo-Ligato. Il nome di Schimberni e' anche legato alla sfortunata vicenda della Armando Curcio Editore, che rileva tramite la Fincentro, per divenirne amministratore delegato (la Curcio finira' in amministrazione controllata per nove mesi per poi fallire il 21 febbraio '94. Qui vi raccontiamo la sua storia, buon ascolto.
-
C’è l’intraprendenza di una donna coraggiosa dietro la nascita dell’automobile. Se infatti l’invenzione della prima vera vettura porta la firma dell’ingegner Carl Benz, a dimostrare le reali potenzialità dell’auto, fu sua moglie Bertha. Il trentatreesimo podcast di Ritratti è dedicato a lei, Bertha Benz. Che Era nel 1888, di nascosto dal marito, si mise in viaggio con i suoi due figli su quell’oggetto a motore che sarebbe poi diventato protagonista del XX secolo: la Patent-Motorwagen, la prima automobile della storia, piuttosto spartana, lontana anni luce dal comfort cui siamo abituati oggi. Bertha salì a bordo dell’evoluzione del carro a motore con tre ruote, portandosi i figli maggiori, e intraprese quello che viene ricordato come il primo lungo viaggio in auto della storia. Qui vi raccontiamo la sua avventura. Buon ascolto.
- Visa fler