Avsnitt

  • Avrei voluto nonna Rosy a casa mia per un altro po di tempo ma deve correre. Fa parte di quella categoria di piccoli eroi che arrivano di corsa alla stazione per accudire un nipotino malato, o aiutare un figlio, organizzare una festa di compleanni, nonni in continua trasferta. Che mantengono equilibri fragili con fermezza e tanti sorrisi. Come solo la esperienza sa donare. E quando arriva lei si fa notare, perché arriva prima il suo sorriso, e subito ci raduniamo intorno a lei, perché ha uno sguardo luminoso, giovane pieno di curiosità, non solo del mondo che la circonda, ma anche delle persone che incontra. E di questa bella conversazione mi rimane una gran voglia di leggerezza nel quotidiano, de diffonderla il più possibile; dai fiori, al fermarsi a conversare con gli amici, di scambiare ricette, di passeggiare, ma sopratutto di allenarsi a ricordare i momenti belli. Per Rosi la felicita è una ricerca di movimento, di bellezza, di compagnia, senza dimenticare mai di guardarsi dentro.

  • Io sono Mayda Rojas e raccolgo storie di chi come me, nonostante tutto continua a dire: "Viva la vita!". Se vuoi scoprire e partecipare al mio progetto, vienimi a trovare su http://vivalavita.info

    Ho rivisto Romina, dopo un po’ di mesi, in un incontro per donne creative a Roma, un evento in un bar affollatissimo, a certo punto, lei a raccontato un po di se, ci ha fatto vedere le cose meravigliose che sa fare con carta e colori, e li ho deciso di non farla andare via senza fargli una intervista.

    La vita per Romina è sicuramente faticosa, e non deve essere semplice conciliare tutte quei bisogni sotto uno stesso tetto. Ma parlando con lei, osservando la luce che esce del suo sguardo quando parla della sua famiglia, rimane tutto tranne la stanchezza. La loro vita, è una eterna festa, un continuo ringraziare e festeggiare la vita di qualcuno in casa. Poi con 12 compleanni di festeggiare sembra proprio che sia cosi. Nonostante tutto lei ci riesci a trovare per se un momento della giornata per continuare a creare e a crescere. lei ha capito che se sta bene lei stessa tutta la famiglia lo è.

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    Appena arrivo in piazza, trovo Miriam che corre verso casa, mi riconosce, e mi invita a salire. Mi fermo sul pianerottolo e li chiedo di prima avvertire la mamma. Sabrina è tornata da poco al lavoro, e si da da fare, cosi questa piccola fatina fa di padrona di casa, mi fa conoscere la sua stanza mi racconta ogni angolo, ogni giocatolo, mi apre l'armadio dei vestiti di festa, e poi quello dei pigiami, mi insegna le foto di famiglia. Io l'ascolto, trovo incredibile quando un bambino ha voglia di raccontare, anzi vorrei giocarci un po con lei, quasi quasi un pomeriggio mi faccio invitare a prendere il te. Adesso pero voglio parlare con la mamma di questa meraviglia, voglio sapere chi è cosa fa, come ha deciso di testimoniare la bellezza della diversità, e cosa significa per lei essere felice.

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    Conosco Cristina da tanti anni, e da allora il suo sguardo pieno di luce riesce a colpirmi sempre. E' riuscita a tirare su un piccolo orto dove sopratutto i bambini portatori di qualche disabilità sono inseriti in un contesto stimolate. Un posto dove si impara ad aspettare, a osservare, a meravigliarsi dei mutamenti che offre la natura, ma sopratutto si sperimenta la bellezza dello stare insieme.

    Per Cristina non è mai stato facile, ed è per questo che sono venuta a chiederle come fa a mantenere quel sorriso. Nell'ultimo anno è stata legata a una sedia rotelle. Adesso è quasi acqua passata ma lei invece di compiangersi è stata più forte che mai e ha continuato a sognare e a progettare il futuro.

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    Sono convinta che siamo circondati di veri eroi, tante volte invisibili. Solo quando ci accorgiamo della loro presenza il mondo diventa un posto migliore e tutto ha un senso. Questo podcast racconta le storie di quelle persone che nonostante tutto sorridono, ma sopratutto quelli come Fabrizio che seguendo il cuore, da 30 anni allena atleti per gli Special Olympics, e grazie a questa scelta sono arrivate grandi cose, ah si anche medaglie.... ma io Sono venuta a chiederli come ha intrapreso questa strada, se ci sono delle difficoltà in questa scelta, e sopratutto se è felice.

    La vita è cosi, ti offre delle esperienze a cui non ci avevi mai pensato, e probabilmente Fabrizio 30 anni non sapeva quanto allenare un ragazzo con disabilita, li avrebbe cambiato la vita. Ma l'ho ha fatto, è l'inizio di questa avventura ci porta un si chiaro, quando li chiedo se è felice di farlo. Fabrizio ci racconta che da questi ragazzi ha imparato sopratutto: ad apprezzare le piccole cose della vita, a capire la fortuna che ogni uno di noi si porta dietro, ma sopratutto a essere più bravo, come persona certamente, ma anche come allenatore.

    La sua esperienza lo porta a capire che: per questi ragazzi, invece, la felicita non è solo imparare a nuotare, o trovare gli amici, ma utilizzare lo sport e un mezzo gigante per acquisire sicurezze, autostima, autonomia e che essere trattati con naturalità ma sopratutto con normalità ci da dignità, e ci fa stare meglio nel mondo. per aiutarli ad acquisire delle sicurezze, autostima, delle autonomie, essere trattati con naturalità, sopratutto con normalità

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    Sono convinta che siamo circondati di veri eroi, tante volte invisibili. Solo quando ci accorgiamo della loro presenza il mondo diventa un posto migliore e tutto ha un senso. Questo podcast racconta le storie di quelle persone che nonostante tutto sorridono, ma sopratutto quelli come Laura sano come innescare la scintilla del cambiamento (come dicono loro) utilizzando lo strumento più potente di tutti: la risata.

    Laura mi apre la porta di casa, e poi va alla ricerca del suo naso. Si perché Laura dal 2003 è un clown dottore e come ogni clown dottore che si rispetti ha bisogno di un bel naso colorato. Non c'è un impegno più serio che far ridere. Bisogna preparasi, ma sopratutto bisogna crederci in quello che si fa. Lo sguardo di Laura mi conferma che lei ci crede. Sono nel posto giusto e così comincio a chiederle come ha deciso di prendere questo impegno. Ho voglia di ascoltare la sua esperienza, ma sopratutto se ha qualche ricetta per essere un poco più felici.

    Ascoltare Laura fa desiderare di essere più felice. Viene voglia di prendere un naso colorato, uscire e fare il solletico alla vita. Laura ha un dono: quello di restituire alle persone un po' di gioia, di ricordarci che la vita è bella e, con persone come lei, sicuramente lo è. Laura ci ha detto cose molto importanti.

    Ci ricorda che ognuno di noi ha una gioia interna, e quanto sia bella la risata dei bambini, perché come dice lei: "Quando un bambino ride, succedono le magie". A volte questa gioia è cosi nascosta che dobbiamo mettere in moto tutte le azioni possibili che ci procurano armonia; libri, musica, passeggiare all'aria aperta, fare sport, tenere alla portata di mano un fumetto, vedere dei bei film, circondarci di belle persone... tutto quello che ci aiuti a dare luce a questa parte vitale che tutti abbiamo.

    Si, perché siamo chiamati a spargere attimi di bellezza, ad aiutare agli altri a innescare quella scintilla di cambiamento per ritrovare la felicità. Ridere è qualcosa di veramente importante, aiuta a vivere e dona speranza.