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"Se i servizi ucraini parlano di Putin come obiettivo primario una logica c'è, perché gli omologhi russi hanno tentato spesso di colpire Zelensky". È la giornalista e analista esperta di Russia, Anna Zafesova, a commentare la dichiarazione del numero due degli 007 di Kiev che ha evocato, appunto, il "tirannicidio" del presidente russo. La premessa è che da un intelligence, per definizione, non ci si può aspettare l'anticipazione delle proprie mosse. Ma, nel corso del podcast "Un altro giorno", si parlerà proprio di quanto ci sia di verosimile e quanto di farsa in queste dichiarazioni, nelle ore in cui i mercenari della Wagner fanno sapere di ritirarsi dalla città ucraina distrutta di Bakhmut e il loro capo, Yevgeny Prigozhin (già padre dei troll e cuoco di Putin prima di diventare il sanguinario combattente che è) paventa il rischio a Mosca di una rivoluzione come nel 1917. Proprio questo enigmatico personaggio, anche lui nel mirino degli 007 ucraini ma anche l'unico russo che osi attaccare il Cremlino, secondo Zafesova potrebbe essere il nuovo Putin.
Ha collaborato Francesca Delvecchio -
Osservando le mappe del rischio di piena, era "arcinoto" quello che sarebbe successo in Emilia-Romagna. Così lo scienziato Andrea Rinaldo, professore all'università di Padova e a Losanna, soprannominato il "Nobel dell'acqua", per via del premio che riceverà in agosto a Stoccolma proprio per i suoi studi sul rapporto tra la popolazione e le reti fluviali. Il podcast "Un altro giorno" anticipa alcuni passaggi di una lunga chiacchierata con questo professore veneziano, già ex rugbista azzurro, che sarà pubblicata sulle pagine nazionali de il Resto del Carlino, La Nazione e il Giorno. "Questi eventi estremi, che alternano siccità e piogge devastanti, si ripeteranno e dobbiamo adattarci, dire no alla costruzione di grandi invasi è stupido". Rinaldo spiegherà anche quali sono state le occasioni sprecate, dal 1951 a oggi, e dirà quali sono gli interventi che giudica inefficaci. "Non dobbiamo tornare all'Arcadia - conclude - ma è arrivato il momento di cambiare la nostra coscienza collettiva o una città come Venezia, tanto per fare un esempio, tra meno 100 anni sparirà".
Ha collaborato Francesca Delvecchio - Visa fler