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Nel podcast di oggi, Aurelio Porfiri dialoga con il professor Giovanni Brizzi, professore emerito di Storia Romana all'Università di Bologna, su un tema di grande rilevanza storica e filosofica: il potere nell'antica Roma. Il punto di partenza del loro discorso è il recente libro di Brizzi intitolato Imperium: Il potere a Roma, pubblicato da Laterza.
Il concetto di "imperium", che si sviluppa attraverso la storia dell'Urbe fino all'epoca cristiana, viene analizzato da Brizzi come una continua dialettica tra due diverse concezioni del potere: una che sorge dal basso, basata sui meriti personali e la virtù aristocratica, e una che cala dall'alto, legittimata dalla grazia divina. Questa tensione tra due modelli di potere accompagna l'evoluzione politica e sociale di Roma e costituisce, per Brizzi, un filo conduttore centrale per comprendere la storia dell'impero.
Durante la conversazione, Porfiri guida il professor Brizzi in una riflessione non solo sulla dimensione pratica del potere, ma anche su quella metafisica, con particolare attenzione al valore di fides, il rispetto delle regole, che Roma divinizzava come fondamento del diritto. Brizzi esplora inoltre il ruolo delle aristocrazie romane e il loro contributo alla stabilità e alla crescita dell'impero.
C’è anche un esempio significativo di etica militare romana, incarnato dal generale Marco Furio Camillo, che rispetta i principi di giustizia e umanità anche durante una situazione bellica. Questo episodio offre una riflessione profonda sul rapporto tra morale, diritto e potere in Roma antica, temi che risuonano ancora oggi.
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Nel podcast della serie "Traditio", Aurelio Porfiri ospita il Principe Carlo Odescalchi per una conversazione sulla storica famiglia Odescalchi, parte di una serie di incontri dedicati alle famiglie nobiliari italiane.
Dopo aver trattato la famiglia Doria Pamphili, in questo episodio si approfondisce la storia e il contributo degli Odescalchi, che affonda le sue radici all'epoca di Carlo Magno. Il Principe Odescalchi descrive l'evoluzione della sua famiglia, iniziata come agricoltori nel Nord Italia, diventata successivamente una dinastia di commercianti e banchieri, fino a raggiungere importanti ruoli ecclesiastici.
Tra i membri più noti della famiglia, figura Papa Innocenzo XI, eletto nel 1676, il cui contributo fu fondamentale nel risanare le finanze della Chiesa dopo il periodo barocco. La famiglia ha poi continuato a esercitare un'influenza importante, non solo nel mondo ecclesiastico, ma anche nella vita politica e culturale italiana. Viene menzionato anche il Cardinale Carlo Odescalchi, figura rilevante nella Roma del XIX secolo, e la sua connessione con Don Fortunato Santini, noto musicologo, aggiungendo una nota musicale alla narrazione storica della famiglia.
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Saknas det avsnitt?
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Benvenuti a un nuovo episodio del nostro podcast, oggi dedicato a un tema profondamente legato alla storia e alla cultura romana: le famiglie nobiliari. Sebbene possano sembrare un retaggio del passato, queste famiglie sono ancora custodi di un importante patrimonio di arte, cultura e tradizioni che non possiamo ignorare. Nel corso di più episodi, esploreremo questo affascinante mondo invitando vari esponenti di famiglie storiche.
In questa puntata, iniziamo con una delle casate più illustri: i Doria Pamphilj. Ospite d’onore è Don Massimiliano Floridi, membro della famiglia attraverso il matrimonio, storico dell’arte di formazione e oggi diacono della Chiesa Cattolica. Condividerà con noi la sua personale connessione con questa antica famiglia, rivelando come, generazione dopo generazione, il nome e l’eredità dei Doria Pamphilj siano giunti fino ai giorni nostri.
Don Massimiliano ci racconterà come la famiglia si sia ridotta negli ultimi tempi a pochi membri e come, attraverso una serie di matrimoni con famiglie aristocratiche inglesi, si sia evoluta in una famiglia cosmopolita, che ha saputo preservare il proprio prestigio e il proprio patrimonio culturale. Scopriremo insieme come le nobili famiglie italiane, con le loro storie intricate e i loro lasciti, abbiano giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo artistico e politico dell'Italia e non solo.
Se vi interessa scoprire come i Doria Pamphilj, eredi di tre grandi casate, siano riusciti a mantenere viva la loro tradizione, restate con noi per un viaggio affascinante attraverso i secoli di storia nobiliare italiana.
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In questo episodio del podcast, Aurelio Porfiri si confronta con Matteo Matzuzzi, noto giornalista e saggista, per discutere dello stato attuale del Cattolicesimo, un tema cruciale e di grande interesse per molti. Prendendo spunto dal libro di Matzuzzi, Atlante geopolitico del cattolicesimo, pubblicato nel 2022, si esplorano le dinamiche di potere all'interno della Chiesa e come queste siano evolute negli ultimi anni.
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Matzuzzi, caporedattore del Foglio, fornisce un'analisi dettagliata sugli eventi recenti che hanno influenzato la Chiesa Cattolica, ponendo particolare attenzione al periodo successivo alla morte di Benedetto XVI. Si discute di come Papa Francesco abbia accelerato un processo di riforma che, fino a pochi anni fa, sembrava improbabile. Porfiri e Matzuzzi esaminano le implicazioni di queste riforme, il ruolo delle élite ecclesiastiche e la percezione che i fedeli hanno dell'attuale direzione della Chiesa.
Un punto centrale della conversazione riguarda la crescente confusione e lo scoramento tra i fedeli, alimentati da un senso di disorientamento rispetto ai cambiamenti in corso. Matzuzzi riflette sull'incertezza che permea la Chiesa oggi, dove ogni giorno sembra portare nuove sfide e interrogativi, rendendo difficile prevedere il futuro del Cattolicesimo.
Questa puntata offre un'occasione unica per comprendere meglio le trasformazioni in atto nella Chiesa, attraverso le voci di due esperti che osservano da vicino questi fenomeni.
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In questo episodio del podcast di Traditio, Aurelio Porfiri ci accompagna in un viaggio affascinante attraverso la storia, l'archeologia e la mitologia, esplorando il potere delle immagini come specchio della società. Per questa speciale occasione, Aurelio è affiancato dalla professoressa Francesca Ghedini, un'autorità nel campo dell'archeologia e professore emerito all'Università di Padova. Con un centinaio di pubblicazioni alle spalle, la professoressa Ghedini ha concentrato la sua ricerca sull'iconografia, studiando come le immagini possano raccontare le storie e i valori della civiltà che le ha prodotte.
In questo episodio, la professoressa Ghedini presenta il suo libro più recente, "Maledette: le donne nel mito" (Marsilio, 2023), un'opera che si distingue per il suo approccio innovativo e accessibile, rivolto non solo agli studiosi ma anche a un pubblico più ampio. Il libro esplora le biografie mitiche di cinque figure femminili legate da una comune maledizione: Circe, Medea, Fedra, Arianna e Pasifae. Attraverso la lente dell'iconografia, la professoressa Ghedini svela come queste eroine siano state plasmate dalla loro parentela con il Sole e dalla maledizione che ne deriva, offrendo una nuova prospettiva su miti antichi che continuano a influenzare la nostra cultura.
Durante la conversazione, Aurelio Porfiri e la professoressa Ghedini discutono anche dell'importanza del titolo provocatorio del libro e del processo di ricerca che ha portato alla sua realizzazione, offrendo agli ascoltatori un'immersione profonda e coinvolgente nel mondo del mito e della sua rappresentazione visiva.
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In questo episodio di Traditio, Aurelio Porfiri affronta un tema che, a prima vista, potrebbe sembrare desueto ma che rivela una sorprendente attualità: l'aristocrazia. Anche se viviamo in un'epoca in cui principi e principesse non occupano più il centro della scena, la discussione sul ruolo delle élite aristocratiche rimane rilevante. Aurelio Porfiri, pur non provenendo da una famiglia aristcratica, esprime rispetto e ammirazione per le grandi famiglie che hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia, nella cultura e nella religione.
Durante l'episodio, Porfiri riflette su come queste famiglie abbiano contribuito a plasmare l'identità cattolica e italiana, sottolineando l'importanza di riconoscere il loro lascito. Egli si interroga sul ruolo che l'aristocrazia potrebbe ancora avere nel mondo moderno, un mondo in cui le élite non sono più informate dai principi cristiani ma da interessi finanziari e economici. L'autore invita gli ascoltatori a considerare quali élite dovrebbero guidarci oggi, evidenziando l'importanza di quelle che, storicamente, hanno promosso la cultura attraverso il mecenatismo artistico e intellettuale.
Porfiri esplora il concetto di élite in un contesto più ampio, citando il pensatore brasiliano Plinio Corrêa de Oliveira e i discorsi di Papa Pio XII sulle élite nobiliari. Con una prospettiva che unisce passato e presente, Aurelio Porfiri ci spinge a riflettere su quali valori dovrebbero guidare le élite contemporanee e sull'importanza di un ruolo attivo nel sostenere la bellezza, l'arte e la cultura, come facevano le grandi famiglie del passato.
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Nel nostro ultimo episodio del podcast, abbiamo il piacere di ospitare Paolo Paron, un esperto nella raccolta e conservazione delle storie orali e autore di “Diaulibus Andaribus… e altri racconti”. Paolo ci racconta la sua straordinaria esperienza nella preservazione della memoria culturale attraverso la narrazione di fiabe, leggende e racconti tramandati dagli anziani. Di seguito, esploreremo tre punti principali che emergono dalla nostra conversazione, evidenziando l'importanza di questo prezioso lavoro.
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Tre punti principali:
* La conservazione della memoria attraverso la narrazione orale: Paolo Paron ha dedicato gran parte della sua vita a raccogliere storie e racconti dagli anziani, preservando così la memoria storica e culturale di intere generazioni. La sua missione non è solo quella di raccontare storie, ma anche di salvaguardare un patrimonio immateriale che rischia di andare perduto con il passare del tempo e l'evoluzione della società. Attraverso interviste e incontri personali, Paron documenta leggende, fiabe e racconti che altrimenti scomparirebbero.
* L'importanza del dialetto e della lingua locale: Durante la conversazione, Paron sottolinea quanto sia fondamentale il ruolo del dialetto nella narrazione delle storie. Ogni regione, ogni paese ha le sue sfumature linguistiche uniche, che conferiscono autenticità e profondità ai racconti. Paron parla della bellezza di scoprire termini desueti o sconosciuti e di come questi possano offrire indizi sull'antichità delle storie. La lingua locale non è solo un mezzo di comunicazione, ma anche un veicolo di tradizione e identità culturale.
* La sfida della tradizione orale nell'era moderna: Paron evidenzia le difficoltà crescenti nel raccogliere testimonianze orali oggi rispetto al passato. Gli anziani di oggi, nati durante o dopo la Seconda Guerra Mondiale, spesso affrontano problemi di memoria e salute che complicano la trasmissione delle loro storie. Inoltre, la modernizzazione e l'uso diffuso dei medicinali hanno ulteriormente influenzato la qualità della memoria orale. Paron riflette sulla necessità di un approccio rispettoso e paziente nell'intervistare queste persone, creando un ambiente di fiducia e comprensione reciproca.
In questo episodio, Aurelio Porfiri ci guida attraverso una conversazione ricca di spunti e riflessioni con Paolo Paron, un esperto nella raccolta e nella conservazione delle storie orali. Paolo ci racconta delle sue esperienze di oltre cinquant'anni nel campo, delle difficoltà incontrate e delle meraviglie scoperte lungo il percorso. Un incontro imperdibile per chiunque sia interessato alla tradizione, alla cultura e alla salvaguardia della memoria collettiva.
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🔍 In questo episodio del nostro podcast, ci immergiamo in un affascinante viaggio tra arte e criminologia con l'antropologo Massimo Centini, autore di Storia della criminologia e dei metodi investigativi: dall'impronta digitale alle moderne analisi genetiche e Caravaggio: luci e ombre di un artista maledetto.
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L'episodio affronta la complessa figura di Caravaggio, un artista straordinario che ha condotto una vita turbolenta e piena di contraddizioni. Ecco i tre punti principali discussi durante l'episodio:
* Il dualismo di Caravaggio: artista e criminale: Massimo Centini ci guida attraverso il dualismo di Caravaggio, esplorando come quest'uomo, noto per i suoi numerosi reati e un comportamento spesso sociopatico, sia riuscito a creare un corpus di opere di straordinario valore poetico. Discutiamo delle sue numerose trasgressioni, dai piccoli reati alle accuse più gravi, e ci chiediamo come un uomo così tormentato possa produrre un'arte così sublime. La vita breve e intensa di Caravaggio è costellata di incidenti di percorso che ne hanno segnato il cammino sia personale che artistico.
* L'arte come espressione di sofferenza e tormento: Un altro tema centrale del podcast è la possibilità che la grandezza dell'arte di Caravaggio sia in parte dovuta al suo vissuto tormentato e alla sua sofferenza. Discutiamo se le sue esperienze personali abbiano influito profondamente sulla sua creatività e sull'innovazione del linguaggio artistico. Caravaggio ha spesso utilizzato figure marginali della società, come prostitute e delinquenti, come soggetti per le sue opere religiose, sfidando le convenzioni del suo tempo. La sua arte, caratterizzata da un forte contrasto di luci e ombre, sembra rispecchiare il suo conflitto interiore e la sua lotta contro le norme sociali.
* Il connubio tra crimine e arte: Analizziamo la complessa relazione tra crimine e creatività artistica, esplorando esempi storici di altri artisti e criminali. Massimo Centini ci parla delle sue ricerche nell'ambito dell'antropologia dell'arte, dove ha raccolto numerose testimonianze e opere d'arte create da criminali. Discutiamo del paradosso di come, in alcuni casi, il crimine possa stimolare la creatività artistica e come l'arte possa diventare una forma di espressione del tormento interiore.
🌟 Non perderti questo episodio intrigante e illuminante, che offre una prospettiva unica su uno dei più grandi artisti della storia e sul rapporto tra arte e devianza. Il nostro dialogo con Massimo Centini non solo ci offre una nuova comprensione di Caravaggio, ma ci invita anche a riflettere più ampiamente sul legame tra la genialità artistica e il comportamento deviante.
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Prima video pillola su un tema di filosofia.
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Siamo entusiasti di presentarvi un episodio speciale del nostro podcast, dove esploreremo insieme due prospettive profonde e riflessive sulla Chiesa Cattolica moderna. Aurelio Porfiri e Guido Vignelli, esperto di dottrina sociale della Chiesa, ci guideranno attraverso una conversazione che tocca temi fondamentali di fede, mistero e speranza.
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In questo episodio discuteremo:
1. Il Mistero della Chiesa
Un concetto centrale nella teologia cattolica è il mistero della Chiesa. AP e GV esploreranno come questo concetto si intreccia con la sofferenza e la storia della Chiesa stessa. Attraverso un approccio profondo e rispettoso, esamineranno come il mistero non sia solo un elemento di fede, ma anche una chiave per comprendere le sfide contemporanee.
2. Persecuzioni Moderne
La Chiesa Cattolica affronta oggi non solo sfide interne, ma anche persecuzioni esterne. GV condividerà le sue osservazioni su come la Chiesa è perseguitata non solo in luoghi lontani, ma anche dalle stesse autorità occidentali. Questo tema suscita una riflessione importante su come i fedeli debbano rispondere a queste sfide nella società contemporanea.
3. Le Sfide Interne alla Chiesa
La crisi di credibilità dell'autorità ecclesiastica è un tema di grande rilevanza. AP e GV esploreranno come questa crisi influenzi la vita dei fedeli e come la Chiesa naviga attraverso questo periodo tumultuoso. Discuteranno anche delle soluzioni alternative proposte dai fedeli e come queste risposte influenzino il futuro della Chiesa.
Questo episodio è un'opportunità imperdibile per tutti coloro che sono interessati a comprendere meglio la complessità della Chiesa Cattolica nel mondo contemporaneo. Sintonizzati mentre AP e GV offrono una prospettiva unica e approfondita su questi temi cruciali. Che tu sia un fedele devoto o semplicemente curioso, questo podcast ti offrirà spunti di riflessione e conoscenza che non vorrai perdere. Non perderti l'occasione di esplorare con noi questi argomenti vitali per il presente e il futuro della Chiesa Cattolica.
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Benvenuti a un nuovo episodio del nostro podcast.
Oggi abbiamo l'onore di ospitare Daniele Caligiore, un autorevole ricercatore che opera all'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR. Daniele è autore di numerosi libri, tra cui "IA Istruzioni per l'uso", e ha dedicato la sua carriera allo studio dell'intelligenza artificiale e del cervello umano. Inoltre, è il direttore e cofondatore della Advanced School in AI e uno dei soci fondatori di una startup innovativa che sfrutta l'IA per promuovere lo sviluppo sociale e il benessere delle persone. Con oltre 80 pubblicazioni scientifiche e un ruolo attivo nella valutazione di proposte di ricerca per il MUR e la Commissione Europea, Daniele è una delle voci più autorevoli in questo campo.
Durante questa puntata, discuteremo di alcuni temi cruciali che stanno ridefinendo il nostro presente e il nostro futuro. Vi invitiamo a rimanere sintonizzati mentre esploriamo i seguenti punti chiave:
* La Quarta Rivoluzione Industriale e l'IA: Daniele ci spiegherà cosa si intende per quarta rivoluzione industriale e come l'intelligenza artificiale si inserisce in questo contesto, ridefinendo le dinamiche del lavoro e della vita quotidiana.
* L'Intelligenza Artificiale come Strumento Protesico: Approfondiremo come l'IA può potenziare le nostre capacità, liberandoci da compiti ripetitivi e aumentando la nostra efficienza, senza necessariamente sostituire l'intelligenza umana.
* La Contaminazione tra Biologia, Fisica e Digitale: Scopriremo esempi concreti di come l'integrazione tra intelligenza artificiale, neuroscienze e tecnologie digitali sta già influenzando la nostra quotidianità e quale potrebbe essere il suo impatto futuro.
Iniziamo dunque questa affascinante conversazione con Daniele Caligiore.
Buon ascolto!
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Nel podcast ospitato da Aurelio Porfiri, viene presentato Antonio Socci, un noto giornalista e saggista, per discutere del suo ultimo libro "Dio abita in Toscana: viaggio nel cuore cristiano dell'identità occidentale", recentemente pubblicato da Rizzoli. La conversazione si concentra su tre punti principali, fornendo un affascinante sguardo sul tema della presenza cristiana in Toscana e il suo impatto culturale e spirituale.
Il primo punto evidenziato riguarda il titolo del libro stesso. Socci spiega che l'affermazione "Dio abita in Toscana" si ispira a un versetto del Vangelo di San Giovanni, sottolineando come la fede cristiana abbia profondamente influenzato la regione nel corso dei secoli. Attraverso la creazione di opere d'arte straordinarie e l'edificazione di città e campagne, la Toscana è diventata un simbolo vivente della presenza divina.
Il secondo punto esplorato è la testimonianza contemporanea della fede cristiana in Toscana. Socci illustra come la regione continui a manifestare segni straordinari della presenza di Cristo, nonostante i processi di secolarizzazione. Un esempio emblematico è il miracolo eucaristico permanente delle sacre particole a Siena, che continua a stupire la scienza e a rappresentare una manifestazione tangibile della fede cristiana.
Infine, il terzo punto riguarda la resilienza della tradizione cristiana toscana di fronte alle sfide moderne. Porfiri e Socci discutono della crisi della Chiesa e del processo di secolarizzazione, evidenziando come la Toscana, con la sua ricca eredità spirituale e culturale, continui a resistere e a mantenere viva la presenza cristiana. La fusione tra bellezza naturale e spiritualità, come nel caso delle campagne toscane, rappresenta un esempio unico di come la fede possa plasmare il paesaggio e la cultura di una regione.
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Buongiorno a tutti e benvenuti al podcast di Traditio. Oggi l'episodio sarà dedicato a un tema affascinante e un po' di nicchia: l'arte giapponese. Il conduttore Aurelio Porfiri avrà l'onore di ospitare la professoressa Silvia Vesco, docente di storia dell'arte giapponese all'Università Ca' Foscari di Venezia e autrice del libro "Spontanea Maestria, il “Ryakuga haya Osie” di Katsushika Hokusai".
Durante il podcast, verranno esplorati tre temi principali:
* Il contesto storico e sociale dell'arte di Hokusai: Silvia Vesco guiderà gli ascoltatori attraverso il periodo Edo, spiegando come l'arte di Hokusai si differenzi dalle scuole pittoriche elitarie e si rivolga alle classi popolari, riflettendo una società mercantile in evoluzione.
* Il mondo fluttuante (Ukiyo-e): Verrà approfondito il significato di "ukiyo-e", originariamente un termine buddista che si evolve per descrivere il mondo dei piaceri e delle gioie fugaci. Gli ascoltatori scopriranno come Hokusai rappresenta la vita nei quartieri di piacere, nei teatri Kabuki e nei meisho (luoghi famosi).
* Tecniche e innovazioni di Hokusai: La professoressa Vesco illustrerà come Hokusai combina tradizione e innovazione, partendo dalla scuola Kanō e reinterpretandola in modo contemporaneo. Verranno discusse le sue capacità tecniche straordinarie e le performance che lo hanno reso celebre, rendendo accessibile l'arte anche alle classi popolari.
Grazie alla professoressa Vesco, il podcast offrirà un viaggio nell'arte giapponese, permettendo di comprendere meglio la figura di Hokusai, un artista che ha saputo catturare e rappresentare lo spirito del suo tempo con una produzione vastissima e variegata.
Unisciti al podcast di Traditio per una conversazione appassionante sull'arte giapponese e scopri la maestria di Hokusai attraverso gli occhi di un'esperta.
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In questo avvincente episodio del podcast Traditio, Aurelio Porfiri accoglie Marco Scatarzi per una conversazione approfondita e stimolante. Marco Scatarzi è autore del libro "Essere comunità: orientamenti per il militante identitario", animatore della comunità Casaggì di Firenze e fondatore della casa editrice Passaggio al Bosco. La sua opera e la sua esperienza personale ci offrono un'opportunità unica per esplorare temi di grande rilevanza culturale e politica.
Durante l'intervista, Marco Scatarzi discute la genesi del suo libro, illustrando le motivazioni che lo hanno spinto a scrivere su un tema così cruciale come quello delle comunità identitarie. Egli sottolinea come la sua esperienza di militanza politica abbia influenzato la sua visione e la necessità di impegnarsi quotidianamente per costruire una comunità solida e coesa. Il libro "Essere comunità" non è solo un manuale teorico, ma una guida pratica per coloro che desiderano impegnarsi attivamente nel campo della politica identitaria.
Scatarzi affronta anche la questione della dicotomia destra-sinistra, spiegando come queste categorie siano spesso insufficienti per descrivere la complessità del pensiero contemporaneo. Egli propone una visione più ampia e inclusiva, in cui l'identità e la comunità giocano un ruolo centrale nella costruzione di una società più giusta e solidale. La conversazione tocca anche il pensiero della nuova destra, con riferimenti a figure chiave come Alain de Benoist e Marco Tarchi, e come queste idee abbiano influenzato il lavoro di Scatarzi.
Un tema ricorrente nell'intervista è la critica al processo di omologazione globale e alla perdita delle identità specifiche. Scatarzi difende l'importanza di preservare e valorizzare le differenze culturali, opponendosi a un mondo massificato e privo di radici. La sua analisi del presente e le sue proposte per il futuro offrono spunti di riflessione importanti per chiunque sia interessato alle dinamiche della politica e della cultura contemporanea.
Un episodio imperdibile per chi vuole comprendere meglio le sfide e le opportunità che le comunità identitarie devono affrontare oggi, e per coloro che sono alla ricerca di nuove prospettive per impegnarsi attivamente nel costruire un mondo più autentico e radicato.
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Cari lettori,
Siamo entusiasti di presentarvi l'ultima puntata del nostro podcast, un episodio davvero speciale e provocatorio. Questa volta, il nostro ospite è Don Claudio Crescimanno, un sacerdote conosciuto per le sue posizioni decise e spesso controverse. La sua situazione canonica attuale è complicata, in quanto gli è stato vietato di esercitare il suo ministero sacerdotale nella diocesi di Reggio Emilia Guastalla a causa delle sue opinioni.
In questo episodio, il nostro conduttore Aurelio Porfiri, che ha un rapporto personale e cordiale con Don Claudio, lo invita a discutere apertamente delle sue posizioni. Tra gli argomenti trattati:
* La recente scomunica a Monsignor Viganò e le sue implicazioni.
* Le divergenze e le sfumature all'interno del movimento tradizionalista cattolico.
* Le ragioni dietro la scelta di Don Claudio di prendere una strada diversa all'interno della Chiesa.
* Un confronto acceso ma rispettoso su temi di fede, dottrina e liturgia.
Aurelio Porfiri, autore del libro La destra del Signore si è alzata: Una storia del tradizionalismo cattolico dal Vaticano II a Traditionis Custodes, offre a Don Claudio la possibilità di esporre le sue tesi e di controbattere, arricchendo il dibattito con domande dirette e riflessioni personali.
Non perdetevi questa puntata intensa e stimolante, che promette di farvi riflettere su temi cruciali per la Chiesa e la fede cattolica.
Buon ascolto!
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In questo episodio del podcast, Aurelio Porfiri affronta temi controversi con un approccio equilibrato, a partire dai recenti risultati elettorali in Francia che hanno visto un significativo successo del Rassemblement National di Marine Le Pen. Tuttavia, il focus principale è sulla discussa inchiesta di Fanpage sulla gioventù meloniana.
Porfiri ha esaminato attentamente tutte le puntate e le interviste dell'inchiesta, evidenziando come alcune delle dichiarazioni emerse siano preoccupanti. Secondo Porfiri, questi comportamenti non rappresentano l'intero movimento dei giovani meloniani, ma piuttosto riflettono una minoranza. Egli sottolinea che molti giovani all'interno del movimento riconoscono che certi periodi storici dovrebbero essere consegnati alla storia piuttosto che essere glorificati.
Porfiri critica l'uso di tali comportamenti estremisti come strumento per demonizzare l'intero movimento politico, invece di affrontare le reali istanze che spingono molte persone a identificarsi con esso. Secondo lui, questa demonizzazione serve solo a distogliere l'attenzione dai veri problemi sociali che affliggono il paese, come il degrado urbano e la mancanza di sicurezza.
Un altro argomento trattato è l'azione dello youtuber romano Simone Cicalone contro i borseggiatori nelle metropolitane. Porfiri evidenzia la condanna di queste attività da parte del segretario del CGL, che le ha definite contrarie all'inclusione. Porfiri critica questa posizione, sostenendo che prima di condannare l'azione di Cicalone, sarebbe stato più equilibrato riconoscere il problema dei borseggiatori e la percezione negativa che ne deriva per il paese.
In conclusione, Porfiri invita a un'analisi storica obiettiva del fascismo, riconoscendo sia gli errori che i possibili aspetti positivi, senza demonizzazioni eccessive. Sottolinea l'importanza di evitare una narrativa dominante che impone un pensiero unico, spesso contraria alla volontà della maggioranza della popolazione.
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Nella presentazione odierna, ci troviamo di fronte a una discussione approfondita su Julius Evola, filosofo controverso del XX secolo, guidata dall'ospite Giovanni Sessa nel podcast "Traditio" condotto da Aurelio Porfiri.
Evola è noto per il suo pensiero anticonformista e tradizionalista che continua a suscitare dibattiti intensi nel panorama filosofico contemporaneo. Attraverso il contributo di Sessa, esploreremo le sfumature più controverse e rilevanti della filosofia di Evola, gettando luce sulle sue idee e critiche.
Temi principali:
* La figura di Julius Evola
* Le idee fondamentali di Evola
* Critiche e controversie
* La polemica contro il Cristianesimo
* Riflessioni e impatti
In chiusura, la discussione odierna ci fornisce una panoramica approfondita della figura di Julius Evola attraverso il contributo di Giovanni Sessa nel podcast "Traditio". Questo incontro ci ha invitato a riflettere sulle idee controverse di Evola, aprendo la porta a un dibattito continuo sulla loro rilevanza e significato nel contesto contemporaneo. È fondamentale continuare a esplorare criticamente le idee filosofiche e culturali, mantenendo vivo il dialogo su temi che plasmano il nostro mondo attuale.
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Nel nuovo episodio del podcast di Traditio, Aurelio Porfiri conduce una conversazione coinvolgente e profonda con lo psichiatra e filosofo Adriano Segatori. Segatori che, con la collaborazione di Daniela Gulino, ha scritto un libro affascinante e provocatorio intitolato “Il processo involutivo e la seduzione nichilista. Dalla legge del patriarcato all'anomia della depravazione fluida. Appunti, conversazioni, confronti e condivisioni sugli incubi della contemporaneità”. Questo libro, pubblicato da Settimo Sigillo, esplora i complessi e cruciali temi della nostra epoca, offrendo una riflessione acuta e critica sulla condizione umana contemporanea.
Chi è Adriano Segatori?
Adriano Segatori è una voce coraggiosa nel campo della psichiatria e della filosofia. Ha conseguito un dottorato di ricerca in filosofia delle scienze sociali e comunicazione simbolica presso l'Università dell'Insubria a Varese. È stato professore a contratto di psichiatria presso l'Università Nicolò Cusano e telematica a Roma, cultore della materia in filosofia della politica presso l'Università degli Studi di Trieste, membro della sezione scientifica psicologia, giuridica e psichiatria forense dell'Accademia Italiana di Scienze Forense, consulente perito per la psichiatria presso il Tribunale di Gorizia, giornalista, vice direttore di Electo Magazine e saggista prolifico.
Una Conversazione Coinvolgente
In questa puntata, Segatori discute con passione e chiarezza la genesi del suo libro. Egli rivela come, attraverso anni di analisi e riflessione sulla psiche umana e la simbolica politica, sia arrivato a concepire questo studio sulla regressione sociale e culturale. Segatori enfatizza la differenza tra desiderio e voglia, spiegando come la società contemporanea sia soffocata da un riempimento indefinito e mai gratificato delle voglie, che uccide il desiderio autentico e lo spirito d'iniziativa.
Adriano Segatori introduce il concetto di "uomo aleatorio," un individuo flessibile e privo di identità stabile, facilmente manipolabile dalle circostanze esterne. Questo fenomeno, spiega, è perfetto per un sistema che necessita di masse addestrabili e prive di desiderio autentico.
Questa conversazione è ricca di spunti di riflessione e approfondimenti filosofici che meritano di essere ascoltati nella loro interezza. Non perdetevi l'occasione di seguire il podcast completo per un'analisi approfondita e stimolante di questi temi fondamentali.
Scoprite di più ascoltando l'intero dialogo tra Aurelio Porfiri e Adriano Segatori solo su Traditio.
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Il podcast di Aurelio Porfiri affronta il tema delle possibili restrizioni alla Messa tradizionale. Questo argomento ha suscitato un acceso dibattito all'interno della Chiesa Cattolica, con Papa Francesco e la gerarchia ecclesiastica che hanno introdotto nuove normative mirate a limitare questa forma di celebrazione.
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Nel nuovo episodio del podcast Traditio, Aurelio Porfiri ospita Marco Tarchi per un'affascinante discussione sul libro "Le tre età della fiamma: la destra in Italia da Giorgio Almirante a Giorgia Meloni," scritto insieme ad Antonio Carioti e pubblicato da Solferino. Questo episodio promette di offrire una profonda analisi delle trasformazioni politiche e culturali della destra italiana nel corso degli ultimi decenni.
Aurelio Porfiri introduce l'episodio presentando Marco Tarchi, politologo, docente universitario, e autore prolifico. Porfiri sottolinea l'esperienza unica di Tarchi, che include una carriera come ex dirigente del Movimento Sociale Italiano e il suo ruolo significativo come osservatore e analista della politica italiana.
La conversazione inizia con Tarchi che precisa la natura del suo libro, evidenziando che, sebbene sia basato su una precedente intervista pubblicata nel 1995, "Le tre età della fiamma" è un'opera ampiamente riveduta e aggiornata. Tarchi spiega come il libro offra una riflessione profonda, arricchita da nuove ricerche e dati raccolti nel corso di quasi tre decenni.
Porfiri guida poi la discussione verso il cuore del libro: le "tre età" della destra italiana. Tarchi delinea chiaramente queste fasi:
* L'età del Neofascismo: Questo periodo inizia con la fondazione del Movimento Sociale Italiano (MSI) il 26 dicembre 1946 e si estende fino al suo scioglimento nel gennaio 1995, con la successiva formazione di Alleanza Nazionale.
* L'età di Alleanza Nazionale: Dal 1995 al 2009, Alleanza Nazionale rappresenta la seconda fase, caratterizzata da una parabola politica culminata nell'autoscioglimento nel Popolo della Libertà.
* L'età di Fratelli d'Italia: Questa terza fase inizia con la nascita di Fratelli d'Italia nel dicembre 2012. Tarchi descrive questa fase come "afascista," indicando una significativa evoluzione verso un conservatorismo nazionale e liberale, distanziandosi ulteriormente dalle origini ideologiche del MSI.
Tarchi, con la sua chiarezza e profondità di analisi, smonta anche alcuni stereotipi comuni sulla destra italiana. Sottolinea come, nel corso degli anni, ci sia stata una trasformazione significativa che ha portato il movimento da una posizione neofascista a una destra nazional-conservatrice più moderata e contemporanea.
Il podcast si conclude con riflessioni sulle implicazioni culturali e politiche di queste trasformazioni. Tarchi discute il ruolo della tradizione e della cultura nel plasmare l'identità della destra italiana, evidenziando come elementi storici e nuovi sviluppi si intreccino per formare l'attuale panorama politico.
Questo episodio del podcast Traditio, grazie alla competenza di Marco Tarchi e alla guida esperta di Aurelio Porfiri, offre un'opportunità unica per comprendere le complesse dinamiche della destra italiana. Un appuntamento imperdibile per chiunque desideri approfondire la storia e l'evoluzione politica di una delle correnti più influenti del nostro tempo.
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