Avsnitt
-
the inner game
una serie di libri del padre del coaching moderno T.Gallwey -
Intervista radiofonica, dove abbiamo parlato di coaching, Mental Coach sportivo, case history, differenza tra psicologo e Mental Coach
-
Saknas det avsnitt?
-
Io sono molto appassionato di sport a stelle e strisce, il basket è il mio sport preferito, ma mi piace il baseball, il football.
Nei miei viaggi negli states ho sempre visto almeno un evento sportivo, visitato un palasport, uno stadio, un college...e proprio da quest’ultimo che voglio portare la mia attenzione oggi.
La cultura sportiva statunitense è molto differente dalla nostra, non giudico quale sia la migliore, ma voglio analizzare le 3 principali differenze: -
Il jazz mi piace moltissimo,l’ho scoperto tardi, a vent’anni grazie ad un mio amico trombettista.
Il Jazz nasce all’inizio del 900 negli USA, in particolare a New Orleans, una città bellissima e particolare dove sono stato.
Questa musica è molto tecnica, ci sono molte scale, i tempi sono complicati...chi suona jazz è sicuramente un bravo musicista.
Proprio sulle rive del Mississippi, la grande comunità italiana portò gli ottoni dalla musica tradizionale delle bande, e ancora oggi New Orleans è piena di locali musicali e di musicisti di strada.
Il jazz è principalmente strumentale, c’è una base ritmica dettata da batteria e contrabbasso, poi i fiati, il piano, la chitarra...accompagnano e improvvisano rimanendo però dentro il tema.
I concerti jazz più belli, sono quelli nei piccoli clubs, dove quartetti suonano per ore concludendo con improvvisazioni, assoli, jam session strepitose. -
impatto economico coronavirus
cosa posso fare concretamente ? come rilanciare il mio business? -
esempi concreti life coaching
-
il pensiero laterale è una alternativa al pensiero verticale.
fantasioso e creativo può farci trovare soluzioni concrete -
La pallacanestro è il mio sport preferito, è veloce, potente e adatto ai colorored.
Uno dei più grandi giocatori di sempre è Larry Joe Bird, un esile bianco dai capelli biondi, che a detta di molti era anche lento nei movimenti.
Teoricamente l’articolo potrebbe già finire qui, perchè anche chi non segue la palla a spicchi, avrà già capito che oggi parlo di un vero fenomeno. -
Coaching Guardiola
In questo contenuto tratto del libro scritto dal giornalista Miquel À. Violan sul grandissimo allenatore Josep Guardiola.
Non ho intenzione di fare un riassunto o una recensione, voglio dare il mio punto di vista su libro e anche su Guardiola.
Partendo dal titolo, dove campeggia, la parola “coaching” è un po’ forzata, ma ci può stare.
La parola Coach significa carrozza, cocchio e allenatore, quindi l’allenatore quando lavora esercita il coaching, poi da fine anni settanta il coaching è diventata una professione (la mia) che sviluppa il potenziale delle persone ed è particolarmente diffusa nel mondo del lavoro.
Guardiola, oltre ad allenare, è anche bravissimo a capire i propri giocatori umanamente e dal suo metodo di lavoro vengono presi molti spunti nel campo del business, quindi ripeto, il titolo è un pochino forzato ma ci sta; per tutte le informazioni tecniche su che cosa è il coaching https://www.sp81coach.com/Coaching.php
e la sua storia https://www.sp81coach.com/Origine.php vi rimando alle pagine del mio sito web.
Guardiola negli anni del Barcellona ha creato un sistema di gioco e dei meccanismi che hanno fatto si che il Barca non solo vincesse tutto, ma ha dato sempre spettacolo, vedere giocare Messi e compagni era pura poesia.
Pep ha fatto qualcosa di difficilmente eguagliabile nella storia dei blaugrana, prima da giocatore, poi da allenatore delle giovanili e infine da allenatore...Guardiola è Catalano, sposa alla perfezione i valori del Barca e della Catalogna, senza a togliere nulla ad altri campioni, dal mio punto di vista Guardiola è il Barcellona.
Proprio su questo aspetto è basato il libro, del giornalista Violan, che quasi santifica Pep.
Il libro mi è piaciuto, non è il mio preferito del genere , che è 11 rings di Phil Jackson, ma lo consiglio a tutti.
Le 3 parti che più mi sono piaciute sono:
Amo il mio lavoro, provo passione
Pep lo dice in un discorso al parlamento catalano, qui c’è tutto il cuore e la passione di Guardiola nel suo lavoro, nel sua squadra, nella sua terra...Avere passione, è una delle cose più belle della vita, la passione è diversa dall’amore, ma anche simile, mi piace dire che sono come fratelli, si completano, si amplificano.
Qualsiasi cosa fatta con passione, riuscirà meglio, sarà faticosa, ma quando c’è passione la fatica non si sente.
Il valore di avere dei valori
questo concetto mi piace molto, tutti noi abbiamo dei valori, ci sono stati insegnati da piccoli, ne abbiamo acquistati altri da amici, parenti, personaggi famosi...e questi sono le linea guida della nostra vita, delle nostre giornate.
Avere dei valori è fondamentale ed essere consapevoli dei propri valori è ancora più importante, l’avere valori è una delle cose più importanti che ci insegna lo sport in età giovanile.
Anche se solo una piccolissima percentuale, farà l’atleta professionista, l’allenatore...l’aver fatto sport da adolescenti ci ha insegnato molte cose, che serviranno nella vita quotidiana e nel lavoro in età adulta. Io credo fortemente che chi fa sport, ha un mindset più pronto alle sfide, al lavorare in team, alla gestione del proprio tempo...a parità di esperienze e studi nel mondo del lavoro, avrà un grosso vantaggio competitivo .
formula T +I = talento più impegno i 2 fattori sono necessari allo stesso modo
Questa formula di Guardiola è molto semplice ma molto interessante: se vuoi eccellere devi lavorare, devi allenarti, punto e basta.
Il talento è la facilità con cui si compiono determinate azioni, ma il talento da solo non basta; lo sport è maestro in questo concetto, il primo calciatore che mi viene in mente è Gattuso : talento naturale modesto + impegno superlativo = grandissimo giocatore.
Concludo questo articolo, con la citazione di Josep Guardiola, in copertina:
“ Non so se vinceremo, ma so che non ci daremo mai per vinti”.
Alla prossima
Saluti e Baci
Paolo Spada
www.sp81coach.com -
UOMO TIGRE
Questo cartone animato è stato uno dei miei preferiti da ragazzino, era crudo e violento e per questo i miei genitori e mia nonna non volevano farmelo guardare.
Adesso che sono io genitore, ovvero sono dall’altra parte della barricata, comprendo benissimo questa volontà di non stimolare la violenza...
Detto questo, l’uomo tigre se lo guardiamo da più adulti e vediamo al di là della lotta, notiamo una storia di vita incredibile e tanti spunti di riflessione.
Riassumo brevemente la storia di Naoto Date, il nome originale del manga giapponese:
L’uomo tigre è un orfano cresciuto in un orfanotrofio, vedendo delle tigri allo zoo vuole diventare forte come loro.
La vita in orfanotrofio è dura e Naoto fugge e incontra dei loschi individui della tana delle tigri, una associazione di lotta malavitosa.
Entra nell'associazione e diventa un fortissimo wrestler attraverso durissimi allenamenti e molti sacrifici, negli usa diventa famoso e molto temuto per la sua cattiveria.
Torna in Giappone e quando passa visitare il suo orfanotrofio e decide di donare a loro parte dei soldi vinti negli incontri.
Facendo questo infrange la legge della tana delle tigri, che impone ai propri membri, di versare parte degli incassi alla associazione.
Comincia quindi una lunga serie di combattimenti cruenti contro lottatori e sicari della tana delle tigri.
Come di consueto, analizzo i 3 aspetti chiave che mi hanno colpito :
Mistero
Come nelle realtà di alcune arti marziali, il combattimento mascherato suscita molteplici emozioni.
In particolare nella cultura wrestler messicana ( il Messico...uno dei miei viaggi più belli ) negli anni trenta ha introdotto la maschera, questa, nella “lucha libre” aiuta a definire le caratteristiche specifiche del lottatore, e molto spesso viene messa in palio durante il combattimento, il lottatore sconfitto dovrà quindi cambiare maschera e personaggio nei combattimenti futuri.
Lotta
Entrando nel mondo del mental coaching sportivo, gli sport da combattimento sono tra i maggiori protagonisti, la solidità mentala del lottatore è un’arma fondamentale per abbattere l’avversario.
UFC, Boxe, kickboxing...sono diventati sport molto popolari e televisivi, molto spesso dietro ai maggiori campioni c’è il supporto di un Mental Coach.Link sito
La tecnica e il fisico sono elementi imprescindibili, ma spesso il salto di qualità lo fa chi è più concentrato e preparato mentalmente, è quella cosa in più che fa fare il salto di qualità, che differenzia gli ottimi atleti dai campioni.
Cambiamento
L’uomo tigre è originariamente un bambino in una condizione difficile, si ribella ed entra nella tana delle tigri .
Scopre poi che la tana delle tigri è una associazione malavitosa e si ribella nuovamente, ne esce con grosse difficoltà, è una continua evoluzione e cambiamento di paradigma.
L’uomo tigre sconfigge la tana delle tigri e si sbarazza della maschera, poi muore in un incidente stradale.
Si crea un suo alter ego che continua a combattere, chiaramente è una situazione molto romanzata, ma la sensazione di mistero e ricerca di giustizia continua con il proseguire della seconda serie.
Concludo con una considerazione sulla sigla musicale.... strepitosa!
https://www.youtube.com/watch?v=OYzh_q0OPeY
Alla prossima, saluti e baci.
Spada Paolo
SP81COACH -
Perché dovrei contattare un life-coach professionista?
-
Viaggiare è una cosa stupenda, è una delle mie passioni più forti, credo fortemente che viaggiare sia un arricchimento per qualsiasi persona.
In questo articolo voglio affrontare il mio viaggio più lungo, più lontano e più formante della mia vita : Australia.
Proprio in questo ultimo periodo, questa terra sta bruciando, flora e fauna autoctoni sono in pericolo di estinzione, una calamità ambientale di dimensioni pazzesche; questi ultimi fatti stanno toccando molti animi e di certo anche il mio, che è ancora un po’ imbevuto di quella magia lontana della grande isola dei canguri e dei koala.
Nel 2008 ho trascorso svariati mesi in Australia, sono partito da solo per andare a scoprire una terra che mi aveva sempre affascinato, per andare a studiare l’inglese e per starmene solo a riflettere sul mio futuro da trentenne.
L’Australia è grandissima, più del doppio della vecchia Europa, ma con una popolazione che è meno della metà della nostra cara Italia. La terra dei canguri è quindi una grandissima isola piena di risorse naturali, animali autoctoni, deserti sconfinati e solamente 4-5 vere città. -
Alberto Tomba con 5 vittorie nella coppa del mondo di sci è il quarto sciatore di sempre, uno dei più grandi atleti italiani di sempre e uno dei personaggi più estroversi della storia dello sport italiano.
Io sono un amante dello sci, ho iniziato a sciare a 8 anni, ammaliato dalle imprese di “Tomba la bomba” in tv, i miei genitori non sono sciatori e quindi non ho messo gli sci nei piedi sin da piccolissimo ( cosa che probabilmente accadrà ai miei figli, visto che anche mia moglie è una appassionata sciatrice ;) .
Nel finire degli anni ‘90 Tomba è stato uno dei personaggi più noti al grande pubblico italiano, anche i non appassionati di sci...anzi soprattutto tra queste persone.
Tomba in carriera ha vinto 50 gare in Coppa del Mondo, 1 Coppa del Mondo assoluta, 4 Coppe del Mondo di slalom gigante e 4 di slalom speciali; per quanto riguarda le prestazioni olimpiche il suo medagliere è composto da 3 ori e 2 argenti…. direi niente male. -
The Blues Brothers è probabilmente il mio film preferito, io non sono un cinefilo, ma questa questa commedia è qualcosa di stupendo...probabilmente questo mio amore nasce dal fatto che, oltre ad essere una bella storia è una commedia musicale, con una colonna sonora ineguagliabile.
La storia è abbastanza semplice, i fratelli Jake "Joliet" Blues (John Belushi) ed Elwood Blues (Dan Aykroyd) sono due musicisti con problemi con la giustizia, devono salvare l’orfanotrofio dove sono cresciuti, da una chiusura coatta.
Durante le oltre 2 ore del film, i fratelli del blues, ricompongono man mano la loro band storica, facendo concerti in posti putridi e sempre in fuga da polizia e nemici vari.
Il film è una sequenza di scene divertenti e spettacolari, uscito nel 1980 aveva un budget spropositato per l’epoca ( 30 milioni di dollari) dovuti ad effetti speciali, moltissime auto distrutte e naturalmente la paga del cast d’eccellenza. -
Alessandro Del Piero
Ho aspettato un po’ prima di creare un contenuto sull’argomento calcio, perchè si sa in Italia è un argomento molto caldo, come la politica, anzi per certi aspetti ed in certe circostanze lo è molto di più.
Chiunque lavori con dei clienti ad ampio raggio, cerca di evitare come la peste di parlare di calcio e politica perché è facilissimo farsi dei nemici...io non lo trovo giusto, perchè io vedo il calcio come uno sport come tanti altri, anzi penso che il calcio dovrebbe ridimensionarsi e tornare ad essere uno sport.
Ad esempio aprire la Gazzetta dello Sport e vedere che per le prime 20 pagine c’è solo il calcio è terribile per chi, come me, ama lo sport in generale.
Pertanto sono stato molto in dubbio se inserire il calcio nei miei post, ma essendo io un mental coach sportivo non posso esimermi, amando lo sport ( e quindi anche il calcio), spero di non dover iniziare un teatrino dove vengo etichettato come un tifoso di una certa squadra, infatti tratterò vari personaggi del calcio in futuro, di tutte le squadre, a me interessa analizzare la persona, non la maglia che indossa. -
Gli All Blacks sono i neozelandesi della palla ovale, la squadra più vincente nella storia dello sport moderno.
Gli All Blacks hanno vinto il 75% delle partite disputate, rappresentano una nazione quando giocano, seriamente, molto seriamente...molto più di ogni altra squadra nazionale di qualsiasi sport.
Non ho mai visto dal vivo una loro partita, nonostante abbia visto svariate partite del 6 nazioni in Italia, Scozia e Irlanda, spero di vederli presto, di vedere dal vivo una loro performance e una loro haka.
In questo articolo non voglio concentrarmi sul gioco del rugby in sé, ma sull'atteggiamento la mentalità e cosa rappresentano questi “omoni “ vestiti di nero quando scendono in campo. -
Berne ha concentrato particolarmente i suoi studi sulle tematiche dei rapporti sociali, a metà degli anni ‘50 ha elaborato l’analisi transazionale.
In questo articolo mi voglio concentrare proprio sull’analisi transazionale, oggetto di molti studi successivi, tra cui il Coaching, dove i rapporti umani sono alla base del metodo. -
FRANCESCO MOLINARI
Questo è il primo articolo in cui tratto il golf, la mia grande passione assieme al basket.
Non credo di poter partire diversamente che parlando del nostro campione di punta, il torinese Francesco Molinari che per i frequentatori dei green è semplicemente Chicco.
La stagione 2018 per Francesco e per il golf italiano è stata strepitosa! -
L’ambiente esterno condiziona notevolmente le nostre performance, incide molto più di quanto si possa comunemente immaginare,non lo dico io, ma lo dicono le neuroscienze.
Per ambiente esterno intendo sia la parte fisica che la parte emozionale, ovvero la stanza in in cui mi trovo e le altre persone con cui sono nella stanza.
Nel coaching è preso in considerazione in molte fasi, tra cui quella della definizione dell’obiettivo del coachee, che oltre ad altre svariate caratteristiche, l’obiettivo deve essere il più possibile ECOLOGICO.
Cosa significa ecologico? che non deve inquinare…?
No, ( anche se questo aspetto sarebbe ancora più importante, ma non è il tema di oggi) significa che deve essere in armonia con l’ambiente esterno. -
IL PIRATA - MARCO PANTANI
Il ciclismo è il primo sport che è entrato nella mia vita, mio padre è un ciclista da quasi sessant’anni.
Non l’ho mai praticato, da piccolo ho iniziato con il nuoto poi con il basket, però indirettamente sono sempre stato dentro questo ambiente.
Mio padre è un grandissimo estimatore di Francesco Moser, ma la sua epoca è per me troppo lontana, il nostro corridore ( “corridore” è molto romagnolo…) del cuore era e rimarrà il Pirata, lo scalatore più emozionante...Marco Pantani.
Pantani tra la fine degli anni ‘90 ha portato il ciclismo su tutti i media italiani, nella mia terra la bici ( come i motori del resto) è storia radicata, ma Pantani è uscito dalla Romagna e ha conquistato il cuore degli italiani, anche quelli che del ciclismo non si sono mai interessati.
Come solito non voglio ripercorre la sua storia e i suoi successi, non voglio entrare nelle questioni epo, squalifiche e indagini su scommesse e processi ancora in corso dopo vent’anni…
ma voglio focalizzarmi sui 3 aspetti che lo hanno reso speciale ai miei occhi e soprattutto nel mio cuore: - Visa fler