Avsnitt
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Un killer spietato e glaciale organizza lucidamente la propria vendetta personale, dopo che la sua ragazza è stata ridotta in fin di vita dai mandanti del sicario, colpevole di aver fallito l'ultimo bersaglio.
Contrariamente alle polemiche che sono state sollevate verso questa pellicola, il sottoscritto l'ha trovato un film pazzesco che, seppur con i propri difetti, mi ha intrattenuto ed emozionato fino alla fine.
Fassbender perfetto nel ruolo del protagonista assassino e Fincher dirige in modo assoluto, in una storia ricca di tensione, atmosfera e dialoghi serrati, dove la voce fuoricampo non disturba assolutamente, anzi regala ancora più fascino e dove la lentezza di alcune sequenze è perfettamente funzionale alla narrazione.
Insultatemi, toglietemi il saluto, dite che non capisco un cazzo di cinema (e ne vado molto fiero!), ma non cambierò assolutamente idea, nei confronti di questa splendida opera.
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Alex, giovane appassionato di videogames e campione di Starfighter, viene arruolato dalla Lega Stellare per guidare la ribellione contro il perfido Xur e la sua armata galattica.
Un vero e proprio gioiello anni ottanta, che regala momenti emozionanti e che è divenuto un vero e proprio cult per più di una generazione. Primo film con effetti speciali realizzati al computer, Giochi Stellari ha dato il via ad un filone di pellicole per ragazzi, che coniugano fantascienza e storia di formazione.
Colonna sonora fighissima!!!
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Saknas det avsnitt?
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Forest Whitaker doveva assolutamente vincere l'Oscar, per aver incarnato perfettamente il mago del jazz Charlie "Bird" Parker, artista musicale pioniere dell'improvvisazione e purtroppo dedito al massiccio uso di stupefacenti, che lo hanno portato alla morte a soli 34 anni.
Eastwood realizza uno dei migliori biopic mai prodotti, tra elementi reali e altri romanzati, mostrando tutto il suo amore per un genere musicale che non invecchia mai, attraverso uno dei suoi maggiori esponenti. Una ricostruzione che sfiora il capolavoro, con una colonna sonora da brividi, per una pellicola purtroppo e inspiegabilmente dimenticata anche dagli appassionati del grande attore e regista.
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L'irriducibile Detective Stone è alle prese con un sanguinario e forse ultraterreno serial killer che strappa il cuore alle sue vittime e sembra cibarsene.
Pellicola cazzara e adrenalinica, ma di grande atmosfera, con una Londra allagata, invasa dai ratti e sempre notturna. Rutger Hauer ha la faccia giustissima per impersonare questo antieroe futuristico e Kim Cattrall sempre graziosa, prima di ricorrere a troppo botulino.
Il film è figlio dei suoi tempi, ma è comunque un godibilissimo prodotto di serie B, che tanti nostalgici come il sottoscritto sicuramente hanno visto ed apprezzato sia ai tempi che adesso.
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Non ho visto il remake/musical del 2023 e mi va assolutamente bene così. Per quanto mi riguarda, questa pellicola resta nella versione di Spielberg, con una Whoopi Goldberg al suo primo ruolo davvero impareggiabile.
La giovanissima Celie, abusata dal padre, data in moglie ad un uomo violento e maschilista, separata dalla sorella alla quale vuole un mondo di bene, troverà il modo comunque per vedere il lato positivo del mondo, grazie anche alla musica, ad alcune amicizie insostituibili, fino al commovente finale.
Una storia di vita difficile, di crescita, maturità e perdono che zio Steven dirige in maniera raffinata e toccante, dosando benissimo dramma e un pizzico di intelligente ironia. Una vergogna che non abbia vinto alcun Oscar e che sia una delle pellicole meno citate del regista.
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L'agente di polizia Frank Conner trova nel serial killer Peter McCabe l'unico donatore di midollo compatibile per il figlio di nove anni, gravemente ammalato di leucemia.
Quando il carismatico assassino evade in maniera rocambolesca dall'ospedale, poco prima del prelievo di midollo, Conner dovrà fare l'impossibile per catturarlo vivo, trasgredendo anche alle regole che il suo distintivo gli impone.
Thriller dimenticato, ma ad altissima tensione, con un Keaton inquietante e al tempo stesso simpatico e un bravo Andy Garcia. Scene d'azione spettacolari ed una regia veramente notevole. Da riscoprire.
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Durante il secondo conflitto mondiale, il Comandante Todaro ed il suo equipaggio, a bordo di uno dei sommergibili più equipaggiati della Regia Marina Italiana, affondano un mercantile battente bandiera belga, che trasporta armi per gli inglesi.
Oltrepassando le regole del regime fascista e ligio invece al codice del mare, il comandante deciderà di trarre in salvo i naufraghi nemici.
Bellissimo, importante, emozionante e ricco di scene spettacolari, con un Favino sempre in stato di grazia. Un film italiano riuscitissimo e storico, che non mancherà di commuovere in più di un momento.
Da avere assolutamente nella propria collezione e non esagero.
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Un enorme meteorite è in rotta di collisione con la Terra. L'impatto è inevitabile e all'umanità restano solamente sei mesi per cercare di scongiurare il pericolo. I due astronomi che si sono accorti per primi dell'arrivo del sassone, tenteranno di avvertire le autorità e il mondo del pericolo, ma saranno ignorati e perculati da chiunque.
Ho atteso molto tempo, prima di vedere questo film...proprio perché non mi ispirava fin dal principio e purtroppo ho avuto ragione. Sicuramente, McKay ambiva ad essere volutamente irritante, ma lo è stato fin troppo, per quello che mi riguarda.
La critica sociale (giustissima) che viene mostrata in Don't look Up è troppo ridondante e insistita. Gli attori non fanno sfoggio, a mio avviso, delle loro doti recitative migliori e persino Meryl Streep appare incredibilmente sottotono.
Probabilmente è un problema mio, ma non mi interessa una seconda visione, anche se voi dovete farvi la vostra. Per me, la bocciatura è più che decisa.
Ed a cadere, sono stati i meteoriti che ho nel sottopancia...
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Michele Abbagnano è un invalido di mezza età che, per sbarcare il lunario e mantenere il figlio in collegio è costretto ad essere venditore abusivo di caffè sulla rete ferroviaria da Vallo della Lucania a Napoli.
Tra clienti soddisfatti, personale di controllo che vuole identificarlo e arrestarlo e spacciatori che lo vorrebbero come complice coatto, Michele vive un sacco di avventure, carrozza dopo carrozza, dispensando però saggi consigli ed esperienze di vita vissuta.
Uno spaccato di un'Italia nostalgica, drammatica e romantica che non esiste più e che l'arguzia di Loy racconta egregiamente allo spettatore, dirigendo un Nino Manfredi in un ruolo decisamente insolito, ma bellissimo e toccante.
Un film da non perdere per qualsiasi appassionato di cinema.
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Uno dei migliori film dell'anno passato, purtroppo che in pochi hanno visto.
Due fratelli, lei poliziotta infiltrata, lui sbandato delinquente di mezza tacca, con tantissimo amore per la figlioletta, si ritrovano invischiati in una pericolosa attività con criminali serbi particolarmente sanguinari. Sarà dura restare vivi e senza ferite nell'anima.
Mai e poi mai avrei detto che Isabella Ragonese potesse interpretare un ruolo così duro e drammatico, per un film che non fa sconti ed entra prepotentemente nella realtà di un sottobosco della malavita import che fa paura.
Ho avuto la fortuna di conoscere Lyda Patitucci, allieva di Rovere e Sydney Sibilia, ed è stato un onore. Determinata e intelligente, spero potrà farsi conoscere nel panorama registico italiano, ancora dominato dal genere maschile, mentre una mente fresca come quello di questa regista sarebbe necessario.
Una pellicola d'esordio da vedere assolutamente.
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Una puntata podcast speciale e istintiva per condividere con tutti voi le mie semplici impressioni sull'ultima cerimonia dei premi cinematografici più prestigiosi.
Una Kermesse che fa sempre il suo effetto e che, per quanto mi riguarda, ho trovato davvero fresca quest'anno.
Veloce, ma non frettolosa. Mai noiosa e anzi divertente.
Una vera e propria cerimonia da Oscar. Buon ascolto!
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Una piacevole conversazione tra la giovane e talentuosa regista Luna Gualano e il sottoscritto, per parlare della gradevole commedia fantascientifica ricca di idee e attori perfettamente in parte.
Un'invasione aliena che omaggia i capolavori del passato, ma che mette in scena una parte di Roma in maniera eccellente, criticando la società in modo arguto e intelligente. Una pellicola da recuperare per gli appassionati del genere, ma anche per tutti coloro che amano il cinema italiano in grado di proporre soluzioni narrative fresche e mai banali o retoriche.
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Una giornata nella vita della periferia parigina, vista attraverso gli occhi di tre ragazzi : Vinz, Said e Hubert.
Tre giovani molto diversi tra loro, ma accomunati da una grande amicizia. Kassovitz regista, regala al pubblico un'opera monumentale, che non concede sconti e ti sbatte in faccia la realtà della violenza di strada, ma anche sogni e desideri di riscatto e di evasione, per trovare la scappatoia che porti ad una vita "normale".
Girato in bianco e nero splendidamente e interpretato da un giovanissimo Vincent Cassel, questo film fa male, ma è al tempo stesso una beatitudine per qualsiasi amante della Settima Arte.
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Un film non per tutti e che non piacerà a tutti. Impossibile dire se sia un capolavoro o un segone di un regista che, personalmente, apprezzo tantissimo e che qui non mi ha deluso.
La Zona d'interesse è un momento di vita, senza una vera e propria trama: la vita di Rudolph Hoss, direttore del terribile campo di sterminio di Auschwitz e della sua famiglia, residenti nella lussuosa villa adiacente alle mura.
L'orrore suggerito, sentito, vagamente mostrato, ma mai palesato. Una pellicola che fa della fotografia e del sonoro i suoi punti di forza. Il ritmo giustamente lento potrebbe tenere lontani ma, a prescindere dai premi che ha ricevuto e potrebbe ricevere, secondo me La zona d'interesse resta comunque un ottimo esercizio stilistico, appartenente al cinema della memoria, che va visto nel buio della sala, per poterlo apprezzare appieno e che può dimostrarsi, a tratti sconvolgente.
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A seguito di un terribile incidente stradale avvenuto assieme a sua moglie, Dan Merrick ha perso la memoria, ma nella sua mente si susseguono inspiegabili ed inquietanti flashback. Assieme ad un bizzarro investigatore privato, amante degli animali, l'uomo deciderà di ricostruire la sua vita, prima di quel giorno, scavando tra verità agghiaccianti.
Petersen dirige fantasticamente questo thriller purtroppo dimenticato, avvalendosi di un cast di tutto rispetto, che comprende Tom Berenger, allora lanciatissimo, Greta Scacchi ed un sempre enorme Bob Hoskins.
Avvincente, incalzante e per nulla banale, Prova schiacciante fa parte di quella schiera di thriller molto di moda negli anni 90, che ora latitano parecchio...ed è un peccato.
Se lo trovate, è sicuramente da recuperare.
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Uno splendido documentario su Val Kilmer attore...ma anche Val Kilmer uomo.
Il tutto attraverso le riprese che il nostro ha realizzato nel corso di tutta la vita, dagli esordi, gli studi di recitazione, i primi film, il successo...fino alla strenua battaglia contro il cancro alla gola e forse la rinascita e la voglia di sentirsi comunque vivo e parte del mondo e delle persone.
Un attore da sempre sottovalutato, che qui si apre al pubblico, senza remore e con tanta sincerità. Una storia di vita, di soddisfazioni e difficoltà davvero toccante.
Lo trovate su Prime.
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Una puntata, due film!
Il geologo Kristian Elkjord deve vedersela dapprima con un'onda immensa causata da una frana e poi con uno dei terremoti più potenti del secolo, che minaccia di devastare Oslo. La sua famiglia lo aiuterà a salvare quante più vite possibile.
Una mini saga che mi ha molto soddisfatto, personalmente. In tanti non l'hanno vista e ci troviamo quindi di fronte a due film un po' caduti nel dimenticatoio, ma vi garantisco che The Wave e The Quake sono davvero notevoli. Si tratta di due disaster movie che si prendono i loro tempi per descrivere bene i personaggi, aiutandoci quindi ad affezionarci a loro. Inoltre, cosa assai rara in questo genere, gli effetti speciali davvero degni di nota non si mangiano la pellicola e vengono mostrati con la giusta parsimonia, quando davvero occorre.
Bravi i protagonisti e bene la regia, per due storie che tengono davvero incollati allo schermo e nelle quali è difficile dire chi sopravvivrà alla fine. Consigliatissimi.
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Ispirato alle vere gesta del terribile serial killer iraniano Saeed Hanaei, la pellicola ricostruisce le sue orribili gesta, in una sorta di malata crociata assassina contro le prostitute prese di mira dallo psicopatico, nella città santa di Mashaad. A tentare di catturarlo, la giornalista Rahimi, che si scontra con i pregiudizi sessisti ed una polizia totalmente assente e che sembra anche parteggiare per l'omicida.
Pellicola assolutamente non per tutti, davvero impressionante. Un film che racconta molto della società che mette in scena, tra discriminazione e fanatismo religioso, per una storia dal tono tremendamente realistico. Un film spaventosamente bello, che Abbasi dirige senza alcuna pecca, coadiuvato da attori perfetti.
L'ultima sequenza fa davvero sudare freddo. Approcciarsi con cautela, mi raccomando.
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Il giovane Capitano Bellodi, fresco di trasferimento in un piccolo paese della Sicilia, si trova a indagare in un caso di omicidio ai danni di un impresario edile, ucciso dalla mafia. L'ufficiale si troverà contro l'omertà della popolazione e l'incapacità della polizia. Ma avrà anche il rispetto del boss locale.
Tratto dal romanzo omonimo di Sciascia, il film si regge perfettamente sulla regia quadrata e asciutta di Damiani, che descrive uno spaccato d'Italia con rigore e realismo.
Franco Nero raramente così bravo, affiancato da una splendida e sempre brava Claudia Cardinale.
Un film rigoroso, teso ed imperniato di un'amarezza che non lascia l'anima nemmeno dopo i titoli di coda. Da recuperare, per vedere la solidità del cinema italiano di un tempo.
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La vera storia della prigionia di Papillon, abile scassinatore accusato ingiustamente di omicidio e detenuto nella tremenda colonia penitenziaria della Guyana francese. L'unico amico su cui poter contare sarà il falsario Louis Dega. I due, mediteranno la fuga più volte, tra tentativi di evasione e isolamento che metterà a dura prova la mente e il corpo dei carcerati. Meraviglioso il finale.
Una delle migliori e più crude pellicole carcerarie che siano mai state realizzate. Steve McQueen e Dustin Hoffman sono perfetti come al solito e regalano ai personaggi ed alla storia un realismo che, a tratti, fa stare male.
Da evitare come la peste il remake pessimo degli anni 2000, con Rami Malek, che non posso assolutamente sopportare.
- Visa fler