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  • Rituali di maledizione, filtri d'amore, formule guaritrici, incantesimi venefici, persino statuette “vudù”: il mondo greco e romano ha lasciato testimonianze sorprendenti di pratiche che oggi non esiteremmo a definire magiche. Ma è possibile parlare di magia per l'antichità? A tale domanda cercheremo di rispondere in una nuova ed entusiasmante live in compagnia della professoressa Flaminia Beneventano della Corte, autrice del libro "I Greci, i Romani e...la magia" edito da Carocci, insieme alla quale discuteremo su testi di diverso genere che, in uno scenario carico di sepolcri, animali notturni e latranti, corpi smembrati, erbe velenose, fattucchiere efferate, e che rivolgono uno sguardo sulla vita e sui modelli culturali degli antichi.

  • Il diavolo può sfoggiare le corna, la coda e le ali, fattezze bestiali, orrifiche o mostruose; ma può anche mostrarsi umanizzato e sensuale, prestante e vigoroso. Può essere enorme come minuto, villoso come glabro, terribile o burlone, ignudo o ben abbigliato. Non esiste un'unica forma, ve ne sono tante; non una sola figura ma migliaia da mettere in fila, da comprendere e giustificare in base alle fonti testuali, alle leggende, agli eventi di cui il demonio rappresenta gli esiti drammatici e nei quali riesce ogni volta a impersonare il nemico di turno, adottando la maschera opportuna. Allora, in una nuova ed entusiasmante live in compagnia della professoressa Laura Pasquini, docente di storia dell'arte medievale presso l'Università di Bologna ed autrice del libro "Il diavolo" edito da Carocci, faremo un viaggio fra le innumerevoli testimonianze figurative analizzando l'evoluzione dell'immagine demoniaca dalle prime attestazioni nella Tarda Antichità fino ai giorni nostri, individuandone via via le strategiche mutazioni, le eventuali novità, le possibili motivazioni storiche.

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  • Capri espiatori del XIV secolo – dopo i cavalieri templari, i lebbrosi, gli eretici, gli ebrei – streghe e stregoni furono considerati i diretti responsabili di morti improvvise, soprattutto infantili, malattie varie, pestilenze, carestie, siccità, maltempo, morìe di bestiame, aborti, impotenza e sterilità o almeno questo si evince dai trattati demonologici del Quattrocento e dai verbali dei processi per stregoneria. “Il Vademecum degli stregoni” non era che un breve ma esaustivo compendio di quanto sarebbe bastato all’epoca dell’Inquisizione per essere accusati di stregoneria, o meglio, di quanto, nel corso degli interrogatori, gli inquisitori avrebbero spinto a confessare per far cessare anche solo un istante le tremende torture. Di tutto questo parleremo in una nuova ed entusiasmante live in compagnia di Stefano Bertelli, autore del libro "Il vademecum degli stregoni" edito da Hermes Edizioni, ma parleremo anche delle improbabili ricette della “Magia Naturale” di Giovanni Battista Della Porta e dei celebri grimori rinascimentali, per viaggiare attraverso quelle che si pensava fossero le cerimonie d’iniziazione satanica, facendovi "assaggiare" anche alcune delle variegate e mortifere ricette per unguenti, polveri e filtri magici.

  • Łódź, primavera del 1947. Sul banco degli imputati della Corte Distrettuale siede Hans Biebow, nato a Brema nel 1902 e che, durante la guerra, era stato amministratore (Amtsleiter) del ghetto di Łódź. Lo stato polacco considera quest’uomo, alto, biondo e dagli occhi azzurri, come uno dei dieci peggiori criminali nazisti ancora in circolazione, al pari di Rudolf Höß (capo di Auschwitz), Arthur Greiser (Gauleiter del Warthegau) o Hans Frank (governatore del Governatorato Generale). Ma Biebow non era un militare e nemmeno un alto esponente del partito nazionalsocialista. Perché allora tutta questa attenzione per chi sulla carta non fu mai nulla più di un amministratore civile? La risposta si trova all’interno di quella intricata matassa che furono le politiche di gestione nazista relative ai territori occupati. Grazie alla mole di documenti oggi disponibili, è possibile ricostruire quella che fu a tutti gli effetti una grande mise en scène. Una tragedia corale fatta di miti e di lotte di potere. Una ricerca sconvolgente sulla banalità del male, sulla meschinità e sulla codardia di coloro che ‘ubbidirono soltanto agli ordini’. In questa nuova ed entusiasmante live in compagnia della professoressa Anna Veronica Pobbe, docente di storia contemporanea all'Università Statale di Milano, ed autrice del libro "Un manager del Terzo Reich" edito da Laterza, ripercorreremo le vicende del protagonista di questa storia: Hans Biebow.

  • Anni di studi di filologi, di storici della letteratura e della religione hanno dimostrato che la fiaba è un universo complesso, un laboratorio antropologico e psicoanalitico di straordinario interesse nel quale si mescolano questioni legate alla linguistica, all’origine e alla diffusione dei miti, ai processi narrativi sviluppatisi nel passaggio tra l’oralità e la scrittura. Ma una peculiarità delle fiabe riguarda la presenza nelle loro trame di tematiche paradossalmente poco adatte ai bambini e con sfaccettature anche violentissime: omicidi, stupri, pedofilia, smembramenti, morti violente, antropofagia ecc. In questa nuova ed entusiasmante live insieme al prof. Massimo Centini, docente di Antropologia culturale e storia della criminologia, autore del libro "Fiabe criminali" edito da Edizioni Studio Tesi scopriremo aspetti nascosti e violenti che abbondano in una letteratura ancora definita “per l’infanzia”. Un viaggio tra le fiabe che non ti aspetti!

  • Uomini e donne, santi e assassini, animali fantastici, antidoti e amari calici, speziali e confidenti, crimini e processi. Ecco gli ingredienti di questa storia. Nel Medioevo, il veleno era una minaccia costante, tanto che le morti per avvelenamento erano relativamente comuni, e l'arsenico, con la sua letale efficacia e la sua invisibilità, era una delle sostanze più micidiali. Le narrazioni letterarie, le cronache e le rappresentazioni artistiche hanno alimentato un immaginario del veleno come arma segreta e insidiosa e delle donne come le principali «avvelenatrici». In questa nuova entusiasmante live insieme a Beatrice Del Bo, docente di storia economica e sociale del Medioevo all'università di Milano e autrice del libro "Arsenico e altri veleni" edito da Il Mulino, faremo luce su alcuni falsi miti di un fenomeno che ha affascinato e spaventato l'umanità per secoli: l'uso del veleno coinvolgeva uomini e donne di ogni ceto sociale, infiltrandosi tanto nelle corti nobiliari quanto nei mercati e nelle taverne delle città, e non era solo uno strumento di morte, ma anche di cura e un simbolo di autorità e controllo, capace di sconvolgere le dinamiche del potere e della vita quotidiana. La vera storia di un nemico spesso invisibile.

  • Né protoscienza né disciplina esclusivamente esoterica, l'alchimia si trovò al centro di un intricato dibattito di carattere scientifico, storico e filosofico di grande rilievo durante l'unico periodo per il quale la moderna storiografia non ha ancora elaborato studi approfonditi, quello successivo alla cosiddetta Rivoluzione Chimica del secondo Settecento. In questa nuova ed entusiasmante live insieme al prof. Leonardo Anatrini, docente di storia delle scienze e delle tecniche presso l'università di Firenze e autore del libro "Bevitori di mercurio" edito da @caroccieditore , ci dedicheremo a una ricostruzione del pensiero alchemico dagli inizi dell'Ottocento ai giorni nostri, attraverso la disamina di casi esemplificativi che illustrano come la disciplina si sia conservata, sviluppata ed evoluta conformemente alla propria tradizione di riferimento e come diverse idee di alchimia si siano susseguite nel corso degli ultimi duecento anni. Un viaggio tra storia della chimica e dell'alchimia da non perdere!

  • Come amavano i Greci e i Romani? In viaggio sulle ali di Eros, con questa nuova ed entusiasmante live in compagnia di Francesco Puccio (@puccio_autore ) autore del libro "I Greci, i Romani e... l'amore" edito da @caroccieditore , esploreremo molti luoghi della poesia e della prosa greche e latine per seguire le tracce di una divinità dalle numerose e imprevedibili vite, attraverso le sue tante manifestazioni, talvolta amabili e gioiose, talaltra terribili e dolorose, ora sorridenti e scherzose, ora oscure e ingannevoli. Ci imbatteremo, così, in chi ha vissuto amori dolceamari, in chi all'amore ha affidato l'ultima resistenza possibile dinanzi alla morte, in chi si è abbandonato ai piaceri furtivi di Afrodite o, ancora, in chi, per passione, ha visto mutare la mente e il corpo e in chi, dopo peripezie e turbamenti, ha potuto godere di una vicenda a lieto fine. Un viaggio denso di suggestioni, alla scoperta di questa forza sempiterna e incessante e della sua capacità di muovere il mondo e le creature che lo popolano.

  • La magia può aiutare la scienza? Che cosa hanno in comune il cannocchiale di Galileo Galilei e la bacchetta magica di Harry Potter? Lo scopriremo in una nuova entusiasmante live in compagnia del professor Marco Ciardi, docente di storia della scienza e delle tecniche all'Università degli studi di Firenze e autore del libro "Galileo & Harry Potter" (@caroccieditore ). Sarà un viaggio ai confini fra scienza, magia e fantasia, dove incontreremo Newton lettore appassionato di Nicolas Flamel, Kant alle prese con l'esistenza degli spiriti, Coleridge immerso nella letteratura di viaggio e Frankenstein affascinato dai segreti dell'alchimia e della chimica. Tutto questo insieme a molte altre storie, da Atlantide all'Antartide, e a tanti straordinari personaggi, da Einstein a Lovecraft, tra ippogrifi e pietre filosofali, profezie e leggi naturali.

  • Nel marzo 1942, al largo dello Stretto di Malacca, un idrovolante scorge in mare quelli che sembrano naufraghi su una scialuppa. Sono militari inglesi vestiti di stracci. Le notizie che riporta quel manipolo di uomini salvato dai flutti appaiono incredibili: Singapore, la «fortezza celeste», difesa dai suoi giganteschi cannoni, è caduta in mano ai giapponesi. È la più grande sconfitta dell’impero britannico, ammetterà Winston Churchill. Tra quegli uomini c’è Charles McCormac, ufficiale della raf di stanza a Singapore. Charles parla malese e ha sposato Pat, la pronipote di un capo tribù del Borneo. Mentre guardano Londra bombardata nei cinegiornali pensano: qui la guerra non arriverà mai. Solo poche settimane dopo Charles sarà catturato dal Kempeitai, l’equivalente giapponese della Gestapo. Viene sottoposto a brutali interrogatori e il suo destino sembra essere quello di morire a Singapore, se non fosse per l’incontro con un personaggio straordinario: Donaldson, un burbero australiano che non conosce la paura. Deportati insieme nel campo di concentramento di Pasir Panjang, Charles e Donaldson riescono a organizzare l’impensabile: convincono altri quindici prigionieri a scappare. La loro fuga non si conclude nelle acque dello Stretto di Malacca. I profughi vengono trasferiti dalla costa malese a quella indonesiana. Lì dovranno sopravvivere in una giungla infestata dalle guardie imperiali giapponesi. In una crudele selezione naturale, Charles marcia sotto il sole con l’obiettivo di raggiungere l’Australia, nella vana speranza di ritrovare il suo amore scomparso, Pat. Una storia che sembra un romanzo ma è assolutamente reale: il frutto di anni di ricerche nei musei e negli archivi, oltre che nei ricordi della famiglia McCormac. In questa nuova ed entusiasmante live, insieme a Gianni Dubbini Venier e Giovanni Fantoni Modena, autori del libro "Fuga dalla fortezza celeste" (@neripozza editore), vi racconteremo questa incredibile storia!

  • In questa puntata abbiamo dialogato con la professoressa Simona Cigliana. Spiritismo ed esoterismo, con il loro corredo di spiritualità alternative, hanno profondamente influenzato alcuni aspetti della cultura occidentale contemporanea. La ricerca psichica, in particolare, con le sue indagini sulla medianità e sui poteri latenti della mente, ha aperto la strada alla psicanalisi e sollecitato la riflessione estetica delle avanguardie. La storia del paranormale è perciò anche una storia di "forme" culturali, che si incrocia, per vie talora sotterranee, con la storia delle religioni, con la storia della scienza e con quella della letteratura e dell'arte. In questa nuova ed entusiasmante live, insieme alla professoressa Simona Cigliana, docente di Letteratura Italiana presso la "Sapienza" di Roma e autrice del libro "Due secoli di fantasmi" (@edizionimediterranee ), parleremo del tentativo di forzare le porte del sovrannaturale e dei rapporti col paranormale di alcuni protagonisti della letteratura (e non solo) come Pirandello o Victor Hugo. Sarà un viaggio insolito, in cui sveleremo aspetti poco conosciuti di personaggi storici noti e meno noti, ma sarà anche un viaggio tra truffatori, medium e storie al limite dell'incredibile

  • In questa puntata abbiamo dialogato con la professoressa Virtus Zallot. Uomini e donne con chiome lunghissime o con teste crudelmente rasate; vecchi orgogliosi della canizie o che la nascondono con la tintura; capelli esibiti o ripudiati, aggrediti o celebrati, trascurati o splendidamente acconciati; usati per sollevare, trascinare, trattenere e persino per volare. Al centro di gesti ordinari o straordinari, nel Medioevo i capelli indicavano la condizione sociale ed esistenziale, distinguendo il povero dal ricco, il buono dal cattivo, il vicino dallo straniero, il laico dal chierico, la donna onesta dalla dissoluta, la vergine dalla maritata, il vanitoso dall'umile. Di tutto questo parleremo in questa nuova ed entusiasmante live insieme alla professoressa @virtuszallot, docente di Storia dell'arte medievale presso l'Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia, e autrice del libro "Sulle teste nel Medioevo" edito da @edizionimulino. Costantino, creator della pagina @pillole.di.storia ci affiancherà nella conduzione di questa puntata. Sarà un viaggio insolito nel Medioevo osservato da un altro punto di vista, quello dei capelli, inaspettati protagonisti di storie reali o immaginarie, tramandate dalla letteratura e dall'arte.

  • In questa puntata abbiamo dialogato con la professoressa Francesca Roversi Monaco. Durante il Medioevo il potere era in mano prevalentemente a potenti signori o a re che amministravano il loro regno. Ovviamente dove ci sono re e potenti ci sono regine, principesse e donne di potere…ma chi erano queste donne? Come vivevano? Soprattutto come si è evoluta la figura della principessa dal Medioevo fino al 900? A queste e ad altre domande cercheremo di rispondere in una nuova ed entusiasmante live in compagnia della professoressa Francesca Roversi Monaco, docente di Storia Medievale all’Università di Bologna, e di Costantino, creator della pagina @pillole.di.storia che ci affiancherà nella conduzione di questa puntata. Sarà un viaggio nella vita di corte medievale ma anche nel mondo delle fiabe per scoprire anche come, da Biancaneve a Merida, la figura della principessa si sia evoluta.

  • In questo episodio abbiamo discusso con Camilla Bertoletti. Parlare di cibo sembra un argomento scontato e apparentemente banale: mangiare e bere sono azioni necessarie alla sopravvivenza, da sempre. Quindi cosa mai ci sarebbe da dire su questo argomento, su qualcosa che esiste da quando è comparso l'uomo sulla Terra? Beh, quando si ha a che fare col Medioevo di scontato non c'è mai nulla! In un periodo caratterizzato da strane credenze, superstizioni e una forte religiosità, anche il rapporto col cibo era molto particolare ed anche su questo le curiosità da scoprire sono tante. Allora, in una nuova ed entusiasmante live scopriremo con l'aiuto di Camilla Bertoletti, assegnista presso l'Università di Milano e dottoressa in Filologia Mediolatina, come si alimentavano nel Medioevo, quali cibi mangiavano, quali no e perchè, ma soprattutto, quali credenze e curiosità ruotavano intorno al cibo. Un viaggio nel gusto che non vi deluderà, perchè quando si parla di cibo, aneddoti e curiosità strane sono dietro l'angolo.

  • In questa puntata abbiamo discusso con la professoressa Rossana Guglielmetti. Il tema della vita dopo la morte, così come quello di un luogo deputato ad accogliere l'anima dopo il trapasso, è stato affrontato in ogni epoca e in ogni cultura. Ovviamente, anche nel Medioevo se ne parlava, ma come immaginavano l'aldilà? Era un luogo simile a quello immaginato da Dante nella Divina Commedia oppure era qualcosa di diverso? E ancora, che ruolo giocava la Chiesa nella salvezza delle anime? A queste e a tante altre domande risponderemo in una nuova ed entusiasmante live insieme alla professoressa Rossana Guglielmetti, docente di "Letteratura latina medievale" e "Lingua e letteratura mediolatina" presso l'università di Milano. A questo viaggio nell'aldilà parteciperà anche Costantino, creator della pagina "Pillole di Storia", che ci affiancherà nella coconduzione della serata.
    📌 Visita il sito di "Medioevo di Unimi" e scopri il programma: https://sites.unimi.it/medioevoinstatale/index.html?fbclid=PAAaaAKv9zx4edf37Pey0WYdGYOVQetSM8C2t55lwtjynQxYxbBAv8BMn4YNg

  • In questa puntata abbiamo discusso con la professoressa Virtus Zallot. Indagare gli abbracci nel Medioevo offre un punto di vista privilegiato, poiché in tale epoca i gesti fortemente integravano e talora sostituivano le parole: ancor più nell’arte e nella letteratura, dove sono eloquenti ed eclatanti. Osserveremo gli abbracci tra innamorati e amanti: casti o appassionati, sognati o rievocati, celebrati come gioia del corpo e del cuore o denunciati come peccato. Continueremo con gli abbracci di accoglienza e di commiato, descritti e illustrati a misurare intensità e sincerità di sentimenti e relazioni tra coloro che si trovano, ritrovano o perdono. Ci soffermeremo sulle donne (molte) e sugli uomini (più rari) che recano bambini in braccio, nell’eccezione o nell’emergenza che conferisce al loro gesto funzione dimostrativa o risolutiva. Di tutto questo abbiamo parlato in una nuova ed entusiasmante live insieme a Virtus Zallot docente di Storia dell'Arte Medievale presso l'Accademia di Belle Arti di Brescia e autrice del libro "Un Medioevo di abbracci" ed edito da Edizioni Il Mulino

  • In questa puntata abbiamo discusso con la professoressa Beatrice Del Bo. Cosa voleva dire essere esageratamente ricchi nel Medioevo? e cosa esageratamente poveri? Che vita conducevano queste persone poste agli antipodi della società dell'epoca? Di questo abbiamo parlato in una nuova ed entusiasmante live insieme a Beatrice Del Bo docente di Storia medievale presso l'Università di Milano, e cercheremo di scoprire gli stili di vita legati alla ricchezza della società medievale.

  • In questa puntata abbiamo discusso con la professoressa Maria Giuseppina Muzzarelli. Rare e preziose, le perle hanno ispirato artisti e scrittori, conquistato in ogni epoca il favore di uomini e donne che le hanno incluse fra gli ornamenti prediletti. Culturalmente assai dense, sono emblema del lusso, della raffinatezza e della purezza, sinonimo delle vette di perfezione che può raggiungere madre natura. La Venere botticelliana fuoriesce da una conchiglia marina, quasi fosse una perla, evocando eterne nascite, un ciclo perennemente rinnovato di amore e procreazione. Allo stesso tempo simboleggiano anche dolore e perdita: quante perle nei funerali più chic... Il libro ci propone un viaggio avventuroso, dal Nuovo Mondo all’Asia, dal Venezuela al golfo Persico e a quello di Mannar, dalle piazze dello smercio più frenetico, come Venezia, Anversa e Siviglia, alla Cina e al Giappone: come venivano pescate le perle? chi le commerciava? chi le indossava? come giungevano nelle botteghe di orafi dalle mani sapienti e da lì, sotto forma di splendidi gioielli, nelle corti sfarzose a decorare i corpi e le vesti di re, regine, cortigiane e cortigiani? E quali erano i loro altri usi? Se il linguaggio che parlavano era soprattutto quello del potere, del prestigio e della bellezza, mille sono le sfumature che accompagnano la fortuna delle piccole sfere bianche e luminescenti lungo i secoli e fino ai giorni nostri. Di questo abbiamo parlato in una nuova ed entusiasmante live insieme a Maria Giuseppina Muzzarelli docente di Storia medievale presso l'Università di Bologna e autrice del libro "Tutte le perle del mondo" edito da Laterza

  • In questa puntata abbiamo discusso con il professor Paolo Mazzarello. «Chiunque abbia assistito a un’autopsia può testimoniare il senso di profonda inquietudine, disagio e disgusto che si prova entrando in una sala anatomica. Il corpo sta lí freddo ed esanime, pallido e violaceo…» Comincia cosí questa storia che riguarda tutti noi: la nostra vita, la nostra morte e soprattutto il nostro tentativo di domare e vincere il dolore e le malattie. Paolo Mazzarello, storico della medicina riconosciuto a livello internazionale, ci accompagnerà in questa nuova entusiasmante live tra i tanti rivoli che hanno portato allo stato attuale delle nostre conoscenze sul funzionamento e soprattutto sul malfunzionamento del nostro organismo. Autore del libro "Storia avventurosa della medicina" (edito da Neri Pozza), ci farà attraversare la storia tra la dissezione anatomica, l’evoluzione del concetto di normalità e – per contrasto – di patologia, la circolazione del sangue, la teoria microbiologica delle malattie infettive, le vaccinazioni e l’immunologia, l’igiene e l’antisepsi, la chemioterapia, l’anestesia, la radiologia, le neuroscienze, l’arte del nascere e, infine, la scoperta dell’insulina. Per ogni filone descrive i punti di svolta, i momenti che hanno prodotto una trasformazione sostanziale destinata a incidere in profondità nella medicina. Un lungo e molteplice fluire che alla fine converge verso una meta, vale a dire quanto rappresenta oggi ciò che attiene alla salute. L’insieme delinea un cammino non convenzionale della medicina, una lunga catena di vicende epiche, di grandezza e miseria, di coraggio e vigliaccheria, di trionfi e fallimenti, di generosa abnegazione e meschinità. Una lunga catena di avvenimenti che racconta la molteplicità camaleontica della vita e ci proietta nel nucleo incandescente di quello che siamo. «Vi fu tuttavia un periodo straordinario – una breve finestra temporale – durante il quale si osò l’indicibile, rompere il tabú della inviolabilità del corpo. Due medici greci infransero il dogma grazie alla situazione politica che si era venuta a creare in Egitto dopo la morte di Alessandro Magno. Per un millennio e mezzo fu questa l’opportunità irripetibile per esplorare sistematicamente l’anatomia interna del corpo attraverso la dissezione».

  • In questa puntata abbiamo discusso con la professoressa Imma Eramo. I Greci presero Troia; Ramses II sconfisse gli Ittiti; Didone fondò Cartagine; Romolo fece rapire le Sabine; Temistocle vinse a Salamina; Annibale tenne in scacco l’esercito romano. Cosa accomuna questi e altri episodi della storia antica, greca, romana e non solo? Il ricorso a imbrogli, trucchi, raggiri: in una parola, stratagemmi. Anche se lasciavano credere che fossero sempre e solo i nemici a perpetrare le astuzie più ambigue ai loro danni, in realtà i popoli antichi non si fecero mai scrupoli a utilizzare mezzi subdoli e ingannevoli. Ritenevano l’intelligenza l’arma più efficace, affidabile e pronta per superare difficoltà, vincere nemici, imporsi sulla scena politica. I protagonisti sono personaggi noti e meno noti della storia antica. Alcuni leggendari, come Ulisse, Pericle, Alessandro Magno, Annibale, Cleopatra. Altri meno familiari, ma ugualmente significativi per l’entità delle loro gesta. Tutti emergono vincenti da contesti competitivi o escono indenni da situazioni di disagio. Tutti mostrano come l’intelligenza, nelle sue diverse declinazioni – e tra queste, soprattutto l’astuzia –, sia la chiave per imporsi, o anche solo per sopravvivere, in ogni occasione. Di questo abbiamo parlato in una nuova ed entusiasmante live insieme a Imma Eramo docente di Letteratura latina presso l'Università di Bari e autrice del libro "Il mondo antico in 20 stratagemmi" edito da Editori Laterza