Avsnitt
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Messa in voce di Gaetano Marino
Canti: - Il sabato del villaggio. - A se stesso. - Il tramonto della luna. - Imitazione. - Scherzo
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Saknas det avsnitt?
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Messa in voce di Gaetano Marino
Canti:- A Silvia - Canto notturno di un pastore errante dell’Asia - La quiete dopo la tempesta
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Testo: Pietro Falconi e Giovanna Maria PigaArrangiamento e Chitarre: Pietro FalconiVoce: Giovanna Maria Piga
Realizzato da Pietro Falconi e Giovanna Maria Piga, studenti del Liceo Ginnasio Asproni, di Nuoro. Frutto di una trasposizione musicale e rielaborazione in lingua sarda - nella variante nuorese - di diversi componimenti letterari. * “Notturno", del poeta greco Alcmane; * liriche numero 168B, 96 e 34 della poetessa Saffo; * secondo canto dell'Inferno di Dante Alighieri; * sonetto 168 di Francesco Petrarca. Inizialmente il progetto riguardava esclusivamente "Notturno", e solo in seguito aggiungemmo tutti gli altri componimenti. L'idea del progetto da cui è nato il brano nasce ad Aprile dell’anno 2020, da una proposta della nostra professoressa di latino e greco Bonaventura Maria Grazia Frogheri.
Testo in limba Nuorese
A de Notte
Ghettadu su Solee chelu at lassaduunu mantu isteddadul'at cucuzzau
Notte arribbada,dae sonnu firmadasanimas sonnidascomo si pasan
Pasan sas puntas 'e sos montes,su fundu 'su maree son animalesin sa natura immortalelalala-lalala-lalala-la
Bella e' sa lunade luche prenadomìnat reinade chelu sovrana
Bella e' sa lunade luche prenaistella non timaspasadi serena
Pasan sas puntas 'e sos montes,su fundu 'su maree son animalesin sa natura immortalelalala-lalala-lalala-la
Pasan sas puntas 'e sos montes,su fundu 'su maree son animalesin sa natura immortale
Pasan sas puntas 'e sos montes,su fundu 'su maree son animalesin sa natura immortale
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Testo in lingua Italiana
Di Notte
Svanito è il Solee sul cielo ha lasciatoun manto stellatoche l'ha sovrastatoGiunta la notte,dal sonno fermatele anime assonnateora riposan
Dormono le cime dei monti,gli abissi del maree il mondo animalenella natura immortalelalala-lalala-lalala-la
Bella è la Lunadi luce pienas'eleva reginaceleste sovranaBella è la Lunadi luce pienastella timorosariposa serena
Dormono le cime dei monti,gli abissi del maree il mondo animalenella natura immortalelalala-lalala-lalala-la
Dormono le cime dei monti,gli abissi del maree il mondo animalenella natura immortale
Dormono le cime dei monti,gli abissi del maree il mondo animalenella natura immortale
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Messa in voce di Gaetano Marino
Ho incontrato le mie donne. Son venute da lontano, hanno rotto il segreto, infranto la vergogna, mi hanno, donato una catena e hanno ripreso il largo, mi hanno ridato vita.Le donne di Francesca del secondo gruppo di poesie:Viola, Luisa, Zenia, Figlia di Sant’Antonio, Elisa, Lina, Teresa, a Mamma, Polvere di Stelle, A mie Figlie.
Elenco link dei gruppi di poesie di Francesca Branca -
Messa in voce di Gaetano Marino
Ho incontrato le mie donne. Son venute da lontano, hanno rotto il segreto, infranto la vergogna, mi hanno, donato una catena e hanno ripreso il largo, mi hanno ridato vita.Le donne di Francesca del primo gruppo di poesie:Anna, Chiara, Marianna.
Elenco link dei gruppi di poesie di Francesca Branca -
Messa in voce di Tonino Mesina
Elenco delle poesie di questa raccolta:
01 A mio padre di Rosalba Satta
02 A Franzischinu Satta di Jubanne Pira
03 Rigas de oro di Mario Sanna
04 A Franzischinu Satta di Sebastiano Mariani
05 Franzischinu di Pietro Pala
06 Che respiru nodàbile 'e beranu di Giovanni Piga
07 Sas Jannas de s'anima
08 A Zubanne Battista
09 Lizos de amore
10 Un'annu 'e oro
11 Naschimentu (a Massimu)
12 Barant'annos de luche -
Messa in voce di Tonino MesinaElenco delle poesie:1) In brazzos de mama2) Babbu Nostru3) Unu ballu pilicanu4) Su prantu cubau5) Frore galanu6) Solidales7) Prados de lentore8) Naschimentu. a Rosaria9) Fizu 'e su coro meu10) A Luciana11) A Franziscu
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Messa in voce di Tonino MesinaSu e di Franceschino Satta, dal sito web di Luigi LaduLe poesie di questa raccolta1- A fizu meu Paulu2- A un’Anzelu3- Toccheddos de coro4- De Popinone5- A Daniele, frore e’ beranu6- S’Iscola7- A Tibe o Sardigna8- A Raffaele Calamida, suduttore ‘e sos poveros9- Su Zurrette
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Messa in voce di Gaetano MarinoSito web e contatti:http://archivio.rosalbasatta.it - [email protected]
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Messa in voce di Gaetano Marino
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Messa in voce di Graziano SecchiPadre David Maria Turoldo, al secolo Giuseppe, nacque a Coderno, nella bassa friulana. Entrato giovanissimo nell’Ordine dei Servi di Maria, fu ordinato sacerdote nel 1940. Assegnato al convento di San Carlo al Corso a Milano, partecipò attivamente alla Resistenza, fu predicatore in Duomo e diede impulso a molte iniziative di carità e cultura.Uomo di grande sensibilità, combatté con sdegno le ingiustizie, rifiutando ogni compromesso con il potere. Per definirlo con pochi aggettivi, fu ribelle, impetuoso, drammatico, fedele. Ribelle, nel senso nobile del termine; impetuoso, nelle sue reazioni e atteggiamenti; drammatico, per le sue vicissitudini; fedele in tre sensi, a Dio, alla sua vocazione, alle sue origini.Come tanti altri uomini di Chiesa, dovette subire l’incomprensione delle autorità ecclesiastiche. Nel 1954, anche per l’appoggio che aveva dato all’opera di don Zeno Saltini, Nomadelfia, dovette essere allontanato dall’Italia per ordine del Sant’Uffizio.Iniziò così, in ubbidienza ai superiori, un lungo itinerario in varie Case servite di Austria, Baviera, Inghilterra, Stati Uniti, Canada, che in pratica lo fece conoscere ed apprezzare ad un vasto mondo, anche al di fuori del suo Ordine.Afflitto da tumore al pancreas e dal progressivo disfacimento fisico, fu esemplare nel sopportarlo. La sua poesia degli ultimi anni denota il tormento interiore davanti al silenzio di Dio che si faceva più assordante, quanto più egli anelava la sua Voce: «Dio e il Nulla – se pur l’uno dall’altro si dissocia… / Tu non puoi non essere / Tu devi essere, / pure se il Nulla è il tuo oceano». «All’incontro cercato nessuno giunge… Notte fonda, notte oscura ci fascia – nera sindone – se tu non accendi il tuo lume, Signore!».Dopo un itinerario in vari luoghi di cura, morì nella Clinica San Pio X a Milano il 6 febbraio 1992. I suoi funerali videro la partecipazione di una folla incontenibile, nella quale gente semplice e gli intellettuali si mescolavano, sfilando davanti alla sua bara per ore.Presiedette le esequie il cardinal Carlo Maria Martini, che qualche mese prima della morte, aveva consegnato a padre Turoldo il primo «Premio Lazzati», chiedendogli così pubblicamente scusa a nome della Chiesa di tanti torti subiti.Un secondo rito funebre ebbe luogo nel Priorato di Sant’Egidio di Fontanella, nel cui piccolo cimitero fu sepolto e riposa ancora oggi.
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Messa in voce di Gaetano Marino“Pensieri scavati nel tempo” raccolta di poesie di Silvestra PittalisFaceBook profilo
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