Avsnitt
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Eleonora Duse, icona del teatro internazionale, unisce genio artistico e spirito imprenditoriale in una carriera di trionfi e sfide. Pioniera nel dirigere compagnie teatrali e investire in opere innovative, si confronta con i limiti sociali imposti alle donne del suo tempo. La sua relazione con Gabriele D’Annunzio è intreccio di passione e impresa culturale. A cento anni dalla morte, il suo lascito resta un simbolo di arte senza confini. In questo ultimo episodio della serie, ci accompagnano Chiara Albanese responsabile delle redazioni di Roma e Milano di Bloomberg e la linguista Vera Gheno.
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Nel febbraio 1891 Eleonora Duse debutta al Teatro Filodrammatici di Milano in Casa di bambola di Henrik Ibsen, interpretando la ribelle Nora Helmer. Un ruolo rivoluzionario per l’epoca, che Duse difese contro censure e critiche, trasformandolo in un manifesto per l’emancipazione femminile. Insieme a Silvia Scognamiglio, Maria Lucia Schito e Giulia Morelli, autrici e voci del podcast Mis(s)conosciute - Scrittrici tra parentesi, esploriamo il legame tra la figura della Duse, l’arte teatrale e i movimenti femministi, svelando l’attualità del suo messaggio.
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Saknas det avsnitt?
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A cento anni dalla scomparsa di Eleonora Duse, celebriamo la “divina” del teatro, innovatrice e promotrice ante litteram della parità di genere. Partendo dal ruolo iconico de "La signora delle camelie", esploriamo come la sua arte abbia sfidato convenzioni e trasformato il teatro moderno. In dialogo con Maura Gancitano, filosofa, riflettiamo sull’identità femminile, il corpo come simbolo e la tensione tra espressione personale, arte e società moderna.
Credits:
Lo specchio di Eleonora è un podcast di Chora Media e del Teatro Stabile del Veneto realizzato nell’ambito del progetto speciale “DonnaDuse”.
Raccontato e scritto da Luca Scarlini, in collaborazione con Francesca Abruzzese.
La cura editoriale è di Sara Poma.
Con il contributo dell’ufficio marketing e comunicazione del Teatro Stabile del Veneto.
La supervisione del suono e della musica è di Luca Micheli.
La post produzione e il montaggio sono di Andrea Girelli.
L’immagine è realizzata dall’ufficio marketing e comunicazione del Teatro Stabile del Veneto.
Il progetto grafico è di Rebecca Grassi.
La project manager è Monia Donati.
La producer è Sabrina Patilli.
Il coordinamento della post produzione è di Matteo Scelsa
Il fonico di studio è Luca Possi.
Con il contributo del Ministero della Cultura, direzione generale dello spettacolo.