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Con una mossa mirata a decapitare il programma atomico iraniano, anche a rischio di innescare un conflitto regionale dalle conseguenze potenzialmente catastrofiche, gli Stati Uniti sono intervenuti al fianco di Israele, «distruggendo completamente» tre siti nucleari iraniani. Cosa succede adesso e quali saranno le reazioni di Cina e India? Come sta cambiando il traffico aereo e quello marittimo?
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Nel cuore del Pacifico, Taiwan continua a essere la linea rossa più delicata tra Stati Uniti e Cina. Dalle esercitazioni militari cinesi agli episodi di spionaggio, passando per l’ondata di propaganda digitale e il rafforzamento delle difese tecnologiche di Taipei, l’isola vive settimane di altissima tensione. Per Pechino, controllarla significa abbattere la barriera americana che limita la sua proiezione marittima e rafforzare la propria posizione internazionale. Il dominio sull’isola le garantirebbe inoltre l’accesso diretto alle più avanzate tecnologie globali, in particolare nel campo dei semiconduttori. Gli Stati Uniti, dal canto loro, considerano Taiwan un elemento chiave della propria strategia di contenimento della Cina, un baluardo democratico e un alleato (seppur non ufficiale) fondamentale per la sicurezza regionale. Intanto, però, Donald Trump ha confermato l’accordo quadro con Pechino sul ripristino della tregua che aveva visto i due Paesi sospendere la maggior parte delle rispettive tariffe. Quali conseguenze per quella che lo scrittore Giorgio Manganelli definiva «l’isola che non c’è»? Quali i rischi a breve termine? E perché il mondo guarda ancora a Taiwan come a uno dei possibili detonatori di una crisi globale? Ne parliamo a Macro con Giulia Pompili, Il Foglio, e Lorenzo Lamperti, Direttore editoriale di China Files
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Saknas det avsnitt?
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Quando e come nasce la strategia anti-iraniana di Netanyahu? Perché Russia e Cina sembrano defilarsi da questo scenario mediorientale? Quanto sta avvenendo tra Israele e Iran rafforza o indebolisce i dialoghi per gli Accordi di Abramo? Come sta reagendo l’Europa? E soprattutto che cosa deciderà il presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump? In questo episodio di Macro proviamo a dare spunti di risposte, ascoltando le analisi di Alissa Pavia, associate director del programma Medio Oriente dell’Atlantic Council (Washington).
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La globalizzazione ha davvero fallito? Il ritorno di Donald J. Trump alla Casa Bianca segna il definitivo inizio dell’era dell’incertezza? O qualche punto fermo possiamo iniziare a metterlo? E’ più facile un accordo duraturo sui dazi tra Usa e Cina oppure tra Usa e Ue? Stiamo assistendo alla fine del dollaro come moneta di riserva mondiale? Inizia, come ha suggerito Christine Lagarde, “l’era dell’euro globale” o delle valute alternative? Musk meteora politica o apice di un nuovo movimento politico-culturale? Alberto Mingardi, direttore dell’Istituto Bruno Leoni e docente di storia delle dottrine politiche allo Iulm, prova a dare qualche risposta a queste domande dialogando con Daniele Bellasio, vicedirettore del Sole 24 Ore. L’incontro è avvenuto a Cesena, il 16 giugno 2025, nell’ambito del Festival dell’Industria e dei Valori d’Impresa ed è stato introdotto dai saluti di Ombretta Sequino, consigliera Confindustria Romagna.
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Trump lascia il summit prima del previsto ma firma un documento con gli altri leader. Così la guerra Israele-Iran irrompe nel vertice in Canada, tra scontri commerciali e di personalità. Vedi polemica con Macron. Eppure, nonostante tutto, in questo episodio di Macro, il professor Francesco Mancini, docente di governance globale all’Università nazionale di Singapore, spiega a Daniele Bellasio, vicedirettore del Sole 24 Ore, perché questo summit è utile e chi lo ha gestito davvero bene.
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Che tipo di leader è Trump? Può esserci una leadership alternativa (e populista) nella sinistra americana? Al tempo dei leader "celebrità" (o influencer) può esistere una leadership collettiva? Che differenza c'è tra campagna elettorale e governo? C'è una differenza? Perché tanti amano odiare Macron? Che tipo di leader è Starmer? A queste e ad altre domande prova a dare qualche risposta e qualche spunto di riflessione Donatella Campus, docente di scienza della politica all'Università di Bergamo e autrice di più volumi su leadership e comunicazione politica, dialogando con Daniele Bellasio, vicedirettore del Sole 24 Ore.
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Nella notte tra il 12 e il 13 giugno, Israele ha lanciato un massiccio attacco contro obiettivi nucleari e militari in Iran. L’Operazione “Rising Lion” ha colpito il sito di Natanz, leader militari e scienziati chiave del programma atomico iraniano. Teheran ha già promesso una “dura rappresaglia” e lancia droni verso lo Stato ebraico. Gli Stati Uniti prendono le distanze dall’azione di Netanyahu, ma intanto Donald Trump ha esortato l’Iran a raggiungere un accordo sul suo programma nucleare. I mercati globali tremano. Cosa succede adesso?
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Nel mondo, oggi, circa 60 milioni di donne e ragazze sono in fuga. Costrette a fuggire per guerre, persecuzioni e violenze, queste donne affrontano viaggi pieni di pericoli e pagano spesso il prezzo più alto delle crisi umanitarie. Chiara Cardoletti, Rappresentante per l’Italia di UNHCR, l’Agenzia Onu per i Rifugiati, fa luce sulla drammatica situazione.
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Quali sono le basi razionali della ricetta economica del 47° presidente degli Stati Uniti, Donald J. Trump e in che cosa si differenzia dal credo economico di Elon Musk? Qual era il progetto di fondo di mister Tesla? Che cosa c’entra il ruolo del Bitcoin e delle criptovalute con la strategia economico-finanziaria della Casa Bianca? Come si mette in relazione il tema dell’enorme debito pubblico gli Stati Uniti d’America e quello delle monete digitali? Perché la Casa Bianca sembra sottovalutare alcuni aspetti della finanza globale? Che cosa c’è dietro e che pericoli comporta lo scontro tra Trump e la Fed di Jerome Powell? In questa puntata di Macro Vittorio Carlini, della redazione Finanza e mercati del Sole 24 Ore, dialogando con Daniele Bellasio, ci racconta la sua inchiesta alle origini della Trumpeconomics (seconda parte).
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Quali sono le basi razionali della ricetta economica del 47° presidente degli Stati Uniti, Donald J. Trump? Chi è Stephen Miran e che progetto ha? Che cosa c’entra il ruolo del dollaro con la strategia dei dazi della Casa Bianca? Come finanzieranno il loro enorme debito pubblico gli Stati Uniti d’America? Ci sono legami tra le politiche economiche e quelle di sicurezza? In questa puntata di Macro Vittorio Carlini, della redazione Finanza e mercati del Sole 24 Ore, dialogando con Daniele Bellasio, ci racconta la sua inchiesta alle origini della Trumpeconomics (prima parte).
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Trump chiude le porte delle università statunitensi agli studenti stranieri frantumando il sogno americano delle famiglie di mezzo mondo. Quali saranno ora le nuove rotte di milioni di studenti cinesi? L’analisi di Rita Fatiguso.
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Tredici milioni di italiani usano già, in vario modo, l’intelligenza artificiale e la crescita di questi strumenti pone una serie di interrogativi sulla gestione energetica degli LLM e sull’impatto ambientale. Molti gli studi che provano a confrontare i costi di produrre un’immagine con l’IA o il riassunto di un testo con quelli di altri consumi digitali. Ma al contempo, l’intelligenza artificiale consente di ottimizzare l’utilizzo di dati per migliorare ad esempio la precisione delle previsioni meteo o ridurre i consumi in molti ambiti. E domani, come cambierà questo scenario? Ne parliamo in questa insieme ai nostri ospiti di Macro: Sara Deganello, giornalista de Il Sole 24 Ore, Paolo Cellini, docente di economia digitale all’Università Luiss Guido Carli di Roma e Cio del fondo Deep Ocean Capital e Nicola Gatti, docente di ingegneria informatica al Politecnico di Milano e responsabile per il Politecnico dell’intelligenza artificiale
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Come si tutela il diritto di autore ai tempi dei chatbot? Il diritto al “free speech”, tutelato dal primo emendamento della costituzione americana, vale anche per le intelligenze artificiali? Che cos’è il diritto all’ascolto? Che ruolo hanno le autorità indipendenti nella difesa della privacy e dei minori? Davvero i chatbot sono i nostri prossimi amici? In questa puntata di Macro, Daniele Bellasio, vicedirettore del Sole 24 Ore, raccoglie le analisi (giuridiche) di Marco Bassini, Assistant Professor of Fundamental Rights and Artificial Intelligence alla Tilburg Law School.
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Perché oggi l’Arabia Saudita è così importante? Qual è il tipo di relazione tra Stati Uniti d’America (e in particolare il 47° presidente Donald J. Trump) e Riad? Ci sono anche opportunità per l’Europa in generale e per l’Italia in particolare? Ma il cambiamento interno progettato e attuato dal principe reggente Mohammed bin Salman quanto è sincero e profondo? In questa puntata di Macro, Daniele Bellasio, vicedirettore del Sole 24 Ore, raccoglie le analisi e le riflessioni del professor Francesco Mancini, docente di governance globale all’Università nazionale di Singapore.
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In Corea del Sud le presidenziali anticipate sono cruciali per gli equilibri geopolitici asiatici, dopo la folle notte di legge marziale in dicembre e l’impeachment dell’ex presidente Yoon. Quali saranno le sfide per il nuovo presidente? Da Seul l’analisi di Marco Masciaga
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In un emozionante testa a testa alla fine a spuntarla è stato Karol Nawrocki, sostenuto dal partito nazionalista Diritto e Giustizia. Quanto ostacolerà le riforme del premier europeista Donald Tusk, alimentando una paralisi istituzionale in Polonia? L’analisi di Roberto Da Rin
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Cosa succede se l’amministrazione Trump blocca i visti o le immatricolazioni agli studenti stranieri nelle Università americane? Non solo Harvard finisce nel mirino del presidente Usa: ambasciate e consolati statunitensi nel mondo si sono visti recapitare dal Dipartimento di Stato un provvedimento di sospensione della programmazione dei colloqui per gli studenti stranieri che richiedono il visto per studiare negli Usa. Quali sono le cause e soprattutto le conseguenze di questo scontro? Quali danni può causare agli Atenei e alla cultura negli Stati Uniti? Ne parliamo a Macro con Gregory Alegi, professore di Storia e Politica Usa alla Luiss, Marco Valsania, corrispondente dagli Stati Uniti del Sole 24 Ore, Jeffrey Schnapp storico e direttore del metaLAB ad Harvard e Giorgio Antongirolami CoFounder & Chairman College Life Italia-Rome City Institute
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Un tempo si parlava spesso del “nuovo ordine mondiale”, oggi invece le parole più citate nelle analisi geopolitiche sono “incertezza”, “imprevedibilità”, “caos” e soprattutto “disordine”. Proprio “Disordine - Le nuove coordinate del mondo” è il titolo del nuovo libro del professor Giuliano Noci, prorettore del Polo territoriale cinese del Politecnico di Milano. Oggi di questo “nuovo disordine mondiale” e del libro l’autore ne parla a Macro con Daniele Bellasio, vicedirettore del Sole 24 Ore.
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Come cambia (o no) la comunicazione politica al tempo dei social media e dell’Intelligenza artificiale? Come comunicano Donald J. Trump, Keir Starmer e il nuovo arrivato Friedrich Merz? Che cosa cambia nelle campagne elettorali per eleggere un sindaco o per eleggere il presidente degli Stati Uniti? La comunicazione politica, con la rete, si sta mangiando la politica? Nella puntata di oggi di Macro, il podcast sulle notizie a impatto globale, Daniele Bellasio, vicedirettore del Sole 24 Ore, ne parla con Marco Marturano, owner di GM&P e consulente per la comunicazione politica con più di 800 campagne elettorali all’attivo, in Italia e oltre confine... a partire da un certo Bill Clinton.
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Tagli ad ambiente, istruzione e salute, più spese per difesa e sicurezza: la nuova maxi Finanziaria voluta da Trump rappresenta l’incarnazione del credo Maga. Quali ricadute avrà sull’economia americana e mondiale? Da Cleveland l’analisi di Marco Valsania
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