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La puntata di Macro di questa settimana è dedicata all’intelligenza artificiale generativa e al ruolo che l’IA può giocare nella trasformazione digitale delle imprese, della società e degli individui. Con un focus importante riguardante l’Italia e i ritardi tecnologici del BelPaese nei confronti dei competitor europei e internazionali. Perché c’è un tema normativo, su cui si è concentrata l’attenzione di recente, ma anche le condizioni che possano permettere alle imprese di dispiegare il proprio potenziale per lo sviluppo.
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Il superfalco Matt Gaetz alla Giustizia è solo l'ultima delle nomine di Trump, subito dopo quella alla Difesa di Pete Hegseth, volto di Fox News. Ma ci sono anche Marco Rubio e Mike Waltz sul fronte esteri, Kristi Noem alla sicurezza interna e una carica nuova di zecca per Elon Musk. Da Philadelphia Marco Valsania fa il punto su tutti gli uomini del presidente: identikit, orientamento e programmi
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Saknas det avsnitt?
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Dall'effetto Ratatouille al Trump 2, come si pone la Francia al centro dell'Europa che deve diventare almeno "onnivora" e come potrebbe essere più forte la collaborazione tra Roma e Parigi, tra l'Eliseo e Meloni. Daniele Bellasio ne parla a Macro con Jean Pierre Darnis, docente all'Università di Nizza-Costa Azzurra e alla Luiss, e autore del libro "Transalpini - Le relazioni tra Francia e Italia e il rilancio del gioco europeo"
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Nonostante le promesse di Trump in campagna elettorale («metterò fine alla guerra in Ucraina in 24 ore») un piano realistico per arrivare a un cessate il fuoco è molto lontano. Intanto sul campo si continua a combattere e morire, alla vigilia di un inverno che per Kiev si annuncia difficile. Il punto di Antonella Scott sulla situazione diplomatica e militare
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A 35 anni dal crollo del Muro, Berlino si ritrova all’anno zero: stagnazione economica, automotive in shock, crisi politica, ultradestra che avanza. La difficile congiuntura macro ha alzato il velo sulla mancanza di investimenti, sugli errori di politica industriale e sui tradizionali problemi tedeschi (burocrazia, iper regolamentazione, assenza di venture capital). Da Berlino Gianluca Di Donfrancesco fa il punto sul rallentamento dell’ex locomotiva d’Europa
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C'è chi lo ha chiamato "l'altro vincitore". Elon Musk è stato il vero king maker delle elezioni presidenziali che hanno riportato alla Casa Bianca Donald Trump. Il suo ruolo in questa amministrazione si annuncia assai rilevante, visti i piani di Space X e Starlink, le aziende di Musk che si occupano di satelliti ed esplorazioni spaziali. La colonizzazione spaziale sarà la nuova frontiera che Trump con il patron di Tesla e X vorranno perseguire? E quale sarà l'impatto sull'industria della difesa? Ne parliamo in questa puntata di Macro insieme ai nostri ospiti e ai nostri e esperti.
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Latinos, giovani, donne, operai, minoranze: The Donald è riuscito a sfondare anche tra l’elettorato tradizionalmente democratico. Il suo asso nella manica? Il vulcanico Elon Musk, altro bad boy dalla personalità carismatica con cui ha saputo integrarsi alla grande. Sul palco e fuori. Marco Valsania (da Philadelphia) e Luca Veronese (da New York) ci raccontano come
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Cinque punti per capire l'impatto di questa forte (ri)elezione. Con Daniele Bellasio a Macro le analisi del professor Francesco Mancini, ovvero la Casa Bianca del 47° presidente vista dall'altra parte del mondo
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Dopo una campagna elettorale ad alta tensione e la conferma di misura alle presidenziali, Maia Sandu si trova a guidare una Moldavia lacerata tra europeisti e putiniani. Con la spina nel fianco della Transnistria filorussa, che ha proclamato la sua indipendenza. E un percorso a ostacoli verso l’adesione alla Ue. L’analisi di Roberto Da Rin, inviato del Sole 24 Ore nella capitale Chisinau
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Domani finalmente l’America va alle urne, chiudendo una campagna elettorale che ha spaccato in due gli Stati Uniti. Ma come farà il vincitore o la vincitrice a diventare “il presidente di tutti” in un Paese così diviso?
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A pochi giorni dal voto, Trump e Harris stanno concentrando i loro sforzi sui sette Stati incerti. Il più importante è la Pennsylvania, territorio con una grande tradizione industriale ma dal futuro incerto e con un crescente disagio sociale. Marco Valsania l’ha visitata per noi. Ecco cosa ha scoperto
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Con l’aiuto del professor Francesco Mancini, esploriamo un tema cruciale: la difesa europea. Ovvero: ma l’Europa saprà difendersi da sola? Tra storia, analisi politica e questioni economiche cerchiamo di capire meglio le dinamiche e le sfide della difesa comune europea, visto che si teme l’America First di Donald Trump e si coglie comunque una ritrosia statunitense nell’impegnarsi ancora all’estero e in particolare in Europa.
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Dalla leggenda del wrestling Hulk Hogan a Elon Musk, dall’ex sindaco Rudy Giuliani al vice designato JD Vance fino al «Fight fight fight» scandito da The Donald: da New York Luca Veronese racconta il maxicomizio di Trump al Madison Square Garden, immerso tra il popolo Maga (“Make America Great Again”). Con tante sorprese. Ecco com’è andata
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La quarta potenza economica mondiale sprofonda nell’instabilità dopo la sconfitta al voto anticipato della coalizione che sostiene il neopremier Ishiba. Da Tokyo Marco Masciaga spiega cosa potrebbe accadere nelle prossime settimane
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Dopo un inizio in ascesa, la candidatura di Kamala Harris alla presidenza degli Stati Uniti ha perso slancio, portando i sondaggi a prevedere un serrato testa a testa con il rivale repubblicano ed ex presidente Donald Trump. Saranno gli “swing states”— gli stati chiave come Wisconsin, Michigan, Pennsylvania, Georgia, North Carolina, Arizona e Nevada — dove la partita è ancora aperta, a decidere le sorti di queste elezioni, insieme al voto delle minoranze afroamericana e latinos. Con Matteo Muzio di Jefferson – Lettere sull’America e Luca Veronese, inviato de Il Sole 24 Ore, esploriamo gli scenari futuri: il trumpismo è davvero a rischio? Tra l’inflazione e le scelte cruciali sul fronte internazionale, come cambierà il volto degli Usa e quali saranno le ricadute su Europa, Ucraina e Medio Oriente?
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A meno di due settimane dalle presidenziali, negli Swing States (gli Stati “incerti”) diventa sempre più cruciale il voto di giovani, latinos e afroamericani. Le strategie di Trump e Harris per conquistarli spiegate da Luca Veronese, inviato del Sole 24 Ore da New York
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Un tempo c’erano i “non allineati”, poi i Bric, poi i Brics e infine i Brics+. E’ un’alleanza solida, efficace e destinata a durare? Il vertice di queste ore in Russia è soltanto una dimostrazione spettacolare di non solitudine da parte di Putin? Ne parliamo a Macro, con Daniele Bellasio, vicedirettore del Sole 24 Ore, e il professor Francesco Mancini
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La capitale mondiale dei diamanti in India messa ko dalle guerre in Ucraina e Medio Oriente. Una tempesta perfetta a cui si sono sommate la crisi del lusso e la frenata dell’economia cinese
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Al termine di un complicato weekend elettorale, con un doppio appuntamento cruciale per il futuro del Paese - le elezioni presidenziali e il referendum sul percorso di adesione all’Unione europea - la Moldavia si è espressa a favore dell’Europea, pur con un margine sottilissimo. Quali sono le conseguenze interne e per la Ue?
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Mancano 18 giorni al 5 novembre, giorno in cui quando i cittadini statunitensi saranno chiamati a votare il loro 47esimo presidente. Harris e Trump concentrano gli sforzi in quelli che sono definiti gli swing states, ossia i sette stati “in bilico”, visto che il sistema a stelle e strisce prevede che il candidato che ottiene un voto più dell’avversario, si accaparra tutti i grandi elettori di quello stato, che poi voteranno il presidente degli Stati Uniti. Per questo Pennsilvania e Ohio sono diventati strategici per il destino degli Usa e in qualche modo del mondo. Immigrazione, economia, povertà, sicurezza, tecnologia sono i temi chiave su cui la candidata democratica e quello repubblicano si sfidano
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