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  • Antonio Nicoletti, responsabile nazionale delle Aree Protette di Legambiente, ha l'amore per la Calabria e per la natura nel suo cuore. Insieme a lui abbiamo affrontato i temi dell’ambiente in Calabria, la difesa del mare e delle coste, il verde dei boschi e dei nostri meravigliosi parchi, gli incendi e come fermare la loro potenza distruttrice.
    Abbiamo anche affrontato i temi della raccolta dei rifiuti, dei depuratori che non funzionano mai, della necessità di formare cittadini più attenti al rispetto della natura e formati sulla transizione Ecologica e sui modi di stare sul Pianeta nuovo, sostenibile, dopo il Covid con la filosofia "One Hearth".

    "Salvare la Terra è la più grande sfida della storia dell’umanità. Ma è indispensabile l’impegno di tutti per ridurre quei consumi che stanno distruggendo il nostro pianeta. Lo “stato di emergenza ambientale” dovrebbe rappresentare una priorità per tutti".

  • Una famiglia molto impegnata nel settore agricolo, con una storia importante, poi anche nell’ambito della sanità privata, dove si distinguono per scelte di qualità e qualificati servizi a disposizione dei cittadini.
    Tommaso Greco è il più giovane della famiglia, ed ha un grande interesse per la vita dell’impresa, e contestualmente ha completato gli studi universitari, ed ha avuto modo di fare esperienze in Italia e all’estero, con l’obiettivo di incidere sempre di più nelle imprese del gruppo IGreco.

    Nel podcast, Tommaso analizza i problemi delle imprese in Calabria, le difficoltà e le incertezze legate ai mutamenti climatici, alle notevoli difficoltà dei mercati, alla mancanza di manodopera. Temi che comunque non spengono l’entusiasmo e la voglia di fare di questo giovane e dinamico imprenditore, del quale sentiremo sempre più parlare.

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  • Mi’Ndujo è una catena di fast food artigianale partita da Cosenza poco più di 15 anni fa: il successo del «Panino Sannizzo» è stato inarrestabile.
    Marco Zicca è l’ospite della nuova puntata del podcast La sedia vuota. Partendo dal panino della nonna, di sua nonna, racconta le difficoltà e i fallimenti dei primi tentativi. Poi la ripartenza con più energia, puntando tutto sulle eccellenze di Calabria: così Marco ha creato un impero con 120 collaboratori, 8 ristoranti tra Roma e Cosenza (Marconi e Metropolis), l’ultimo aperto lo scorso mese di settembre.
    Zicca è il fondatore, Ornela Nokaj, Eugenio Romano (responsabile marketing), Roberto Bonofiglio (fondi, sviluppo e ricerca) sono i soci di Mi 'Ndujo, una PMI innovativa con tanto di brevetto depositato.
    A Roma ora sono sono sei i punti vendita. In Calabria i punti Mi ‘Ndujo sono delle vere eccellenze che attraggono un pubblico giovane, ma anche le famiglie e quanti puntano alla qualità e alla genuinità dei prodotti della nostra terra. Per le prossime aperture si guarda, in Calabria alle piazze di Catanzaro e Corigliano-Rossano e, al Nord, a quella di Milano. L’obiettivo è arrivare nel prossimo anno a 20 sedi.

  • Gioacchino da Fiore è una continua riscoperta. Benché il processo di beatificazione non sia mai giunto a compimento, l’Abate calabrese ha attraversato i secoli in un crescendo costante di attenzione e di riferimento per tanti studiosi, artisti, santi, scrittori. Laici e credenti. Medioevalisti, pensatori e studiosi, in ogni ambiente universitario del mondo si studia Gioacchino da Fiore.
    Da Dante a Obama, passando per santi e beati, preti e cardinali, fino a papi come Benedetto XVI e Francesco. È Gioacchino il più moderno degli antichi profeti e dei pensatori della Chiesa. Per lui il titolo più profondo e significativo è: “Maestro della Civiltà europea”.

    Il presidente del Centro internazionale di studi gioachimiti, felicemente attivo e impegnato da 41 anni, il prof. Riccardo Succurro è l’ospite di La Sedia Vuota.
    Il 2014 si terrà il X congresso internazionale di studi gioachimiti a San Giovanni in Fiore, sede del Centro che studia e promuove le opere e il pensiero di Gioacchino, l’Abate che ha incantato e ‘illuminato’ perfino il Sommo Dante, che lo ha collocato nel Paradiso della sua Commedia.
    Il presidente del Centro Studi Riccardo Succurro, succeduto all’inventore degli studi gioachimiti, il professor Salvatore Oliverio, è un instancabile primo attore della commedia gioachimita.
    Il centro studi si è avvalso di personalità straordinarie come il Magnifico Rettore Cosimo Damiano Fonseca e l’attuale direttore scientifico Gianluca Potestà, docente all'Università Cattolica di Milano e studioso gioachimita della prima ora.
    Con il presidente Succurro il dialogo è necessariamente semplice e immediato, ma sempre profondo e colto. Nell’epoca della mediocrazia non è facile spiegare chi sia Gioacchino da Fiore. Un esegeta biblico, un teologo della storia, un riformatore monastico. In sintesi, un monaco- teologo.
    L’Abbazia Florense è il regno del silenzio, il luogo della contemplazione, della preghiera. Non è solo austera e solenne; è soprattutto una testimonianza tangibile del pensiero di Gioacchino da Fiore ed è l'immagine del suo messaggio spirituale.
    Franco Laratta

  • La storia della famiglia Librandi è un tutt’uno con la storia della vigna e del vino in Calabria. Paolo Librandi racconta l’impegno della famiglia che va avanti da tre generazioni. Dal 2012 l’azienda, grazie alle scelte coraggiose di Nicodemo Librandi, è condotta da Raffaele, Paolo, Francesco e Teresa Librandi, impegnati in prima linea in tutte le attività dell’azienda. Walter Librandi è invece impegnato nell'attività di imbottigliamento mentre Daniela Librandi fa parte della compagine sociale. La vicinanza e il sostegno diretto di Nicodemo è durato fino agli ultimi giorni. Dalla gestione dei vigneti alla commercializzazione non mancava mai la sua acuta visione. "Durante tutti questi anni i cambiamenti sono stati tantissimi, ma la vocazione viticola e lo stretto rapporto con il territorio hanno sempre acceso la nostra passione e sono sempre stati al centro dei nostri progetti".

  • Ha studiato a Firenze, Milano, Berlino, Tokio. È un artista genuino, vero, autentico. Ha vinto premi internazionali e cura molto i suoi profili social.
    Dopo tanto girovagare è tornato a Petilia Policastro, il suo paese in provincia di Crotone, con la moglie Manuela. Hanno scelto di tornare, tornare per restare, restare per coltivare bellezza. Si occupano dei bambini e degli anziani, riempiono i vicoli di colori e di murales, hanno realizzato una libreria con i libri che arrivano da tutto il mondo e chen nel cuore della Calabria hanno trovato una nuova casa.
    Giuseppe ha ricominciato daccapo la sua vita e ha illuminato è ‘sconvolto’ quella del piccolo centro crotonese, con l’obiettivo di farne un punto di riferimento della Calabria che non si arrende.
    “Petilia è il mio paese. Qui ci sono nato, qui ho la mia famiglia, qui ho i miei amici, qui ho le mie storie. Tutto è nato in questo piccolo paese”.

  • La grande sfida che siamo chiamati ad affrontare, quando parliamo di intelligenza artificiale è che non dobbiamo avere paura. Ma dobbiamo prepararci ai cambiamenti che ci attendono. Semmai dobbiamo fare in modo che i cambiamenti non ci colgano impreparati.
    Marco Iusi è "Executive Manager - Head of Google Cloud Competence Center di NTT DATA Italia" un ruolo strategico in una multinazionale che spazia dalla consulenza strategica alle tecnologie all'avanguardia. Opera da oltre 50 anni e rende possibili esperienze che trasformano le organizzazioni per il successo, rivoluzionano le industrie in modo positivo e danno forma a una società migliore per tutti.

  • I Giganti della Sila rappresentano senza dubbio uno tra i più importanti punti di interesse dell’altipiano silano, con un crescendo di interesse da parte di turisti e appassionati. La prova sono i numeri: oltre 30.000 visitatori per i mesi che la riserva è aperta al pubblico, da aprile ad ottobre. Siamo nel cuore della Sila Grande, a pochi chilometri da Camigliatello.
    Da qualche anno è cambiato modello di gestione. Simona Lo Bianco, con il suo gruppo di gestione, è molto attiva nel dare una nuova immagine alla Riserva.
    Con il FAI i ‘patriarchi’ della Sila sono diventati più attraenti e interessanti. L’intera montagna Silana è diventata meta di un turismo lento e rispettoso dell’ambiente.
    Il lavoro di Simona e dei ragazzi che formano il gruppo è quello di valorizzare un sito culturale fra i più belli d’Italia. Un compito davvero ampio e complesso. Il cambio di programmazione e una nuova strategia comunicativa stanno funzionando. I Giganti della Sila primeggiano sempre più.

  • La cucina calabrese salverà la Calabria? Forse si. La speranza la danno questa nuova generazione di chef giovani e dinamici, che puntano all’innovazione ma hanno a cuore la tradizione. Giovani chef che affrontano la crisi con coraggio e determinazione. Il primo che occuperà la sedia vuota del nostro podcast è lo stellato Antonio Biafora, il quale con soli 8 posti nel suo piccolo ed elegantissimo ristorante alle pendici della Sila Grande, ha conquistato un consenso straordinario.
    Biafora sapeva di dover lottare per vincere una sfida che si presentava assai complicata. E subito ha potuto dimostrare di poter vincere quella sfida, tanto che è ormai un nome a livello nazionale. Antonio Biafora con il suo Hyle a San Giovanni in Fiore (Cosenza), è stato la sorpresa dell’Anno della Guida di Identità Golose 2021, mentre brillava già l’ambitissima Stella Michelin.
    Antonio Biafora ha occupato La sedia vuota del nostro podcast, ed ha le idee chiare: «La rivoluzione in cucina è guardare il menu con una chiave critica, eliminare le regole e gli schemi classici di antipasto, primo e secondo partendo dai sapori».

  • Fare impresa in Italia è facile da dirsi, ma molto difficile da farsi. Perché troppe sono le leggi in vigore, le norme, i regolamenti, le autorità preposte ai controlli, alle verifiche, ai finanziamenti. Si va dalle istituzioni locali, a quelle provinciali e regionali, sino a quelle dello Stato. Un giovane che intende fare impresa dovrà fare i conti non solo con l’importanza di avere le risorse necessarie, ma di averle presto, sapendo di dover lottare per giorni, settimane, mesi e anni contro una burocrazia asfissiante. Di questo ne parliamo con Giuseppe Paonessa, amministratore della Finance Solutions di Cosenza. Laureatosi nel 1995 presso l’Università degli Studi della Calabria, si è speso sin da subito a favore delle imprese sostenendo progetti di crescita aziendale attraverso la gestione di strumenti di finanza agevolata a favore di imprese ed Enti Pubblici.
    Tale attività formativa ha consentito nel corso degli anni a venire di rivestire numerosi incarichi nell’ambito della formazione e della consulenza direzionale di impresa. È stato e continua ad essere punto di riferimento per numerose aziende calabresi e nazionali.

  • Alessandro Frontera, un trentenne lombardo, figlio di emigrati calabresi, nel 2018 ha fatto una radicale scelta di vita: ha mollato tutto ed è venuto a vivere dai nonni nel crotonese. Dottore agronomo, guida ambientale escursionistica, scrittore, dopo aver fatto nel 2020 un primo cammino attraversando per sei giorni le montagne della Sila, poi il Pollino per arrivare sullo Ionio, ha deciso di scalare nientemeno che l’Aspromonte. In solitaria. Si parte il 23 ottobre 2023 per un viaggio a piedi che è una meravigliosa avventura.

  • La sedia vuota è oggi occupata da una grande preoccupazione. Una paura che ci insegue da decenni. È il timore della dipendenza, la paura di perdere la storica battaglia contro le tossicodipendenze.
    Debora Granata, psicopedagogista, occupa la sedia vuota delle Case Exodus della Calabria, e si occupa dei ragazzi che, provata l’atroce esperienza della droga, non vogliono arrendersi. Una dura battaglia fatta di lavoro, formazione, ascolto, attenzione, dialogo.
    La sedia vuota parla in questo suo primo appuntamento dei ragazzi che lottano e sperano. Con un occhio particolare alla prevenzione, fondamentale per debellare le tossicodipendenze.
    Le storie di questi ragazzi sono storie fatte di drammi familiari, disperazione e una tragica solitudine.
    Strade “impossibili”, le chiama don Mazzi, fatte di sfide quotidiane, fatiche e scommesse, strade che diventano percorsi di coloro che vivono il dramma della tossicodipendenza e del disagio, strade sulle quali camminare insieme per recuperare vite e sogni.