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  • «Nel settembre ’93 iniziai a lavorare come insegnante e incaricato della disciplina al Collège Saint André a Nyamirambo, una scuola statale gestita dalla Chiesa cattolica della diocesi di Kigali. Per tutta la carriera scolastica della mia generazione era stato in vigore il sistema delle quote: l’85 per cento degli alunni dovevano essere Hutu, il 14 per cento Tutsi e l’1 per cento Twa. Almeno da questo punto di vista, la situazione era migliorata, perché da un paio d’anni i Tutsi venivano accettati nelle scuole pubbliche».

    Il libro La famiglia Una storia rwandese raccolta da Pietro Veronese è pubblicato dalle Edizioni e/o. Il podcast omonimo è realizzato da Daniele Scaglione e prodotto da Spell. Grazie per l’aiuto a Marzia Coronati. La musica è DD Groove di Kevin MacLeod.

  • «Mi chiamo Jean-Pierre Nkuranga Kagabo, sono nato nel 1976 sulla collina di Kimisange, a Kigali, proprio sotto il Monte Rebero. Sono il settimo figlio di dodici. Sono proprio nel mezzo. Mio padre si è sposato due volte. Dal primo matrimonio ha avuto sei figli, sua moglie morì del parto di mio fratello maggiore. Papà si risposò con mia mamma, di cui io sono il primo figlio. Nel genocidio ho perso papà, mamma, due fratelli e due sorelle. Siamo rimasti in otto. Mio papà era direttore didattico di due scuole elementari a Kigali. Mia mamma era maestra in un’altra scuola. Eravamo una famiglia grande, una bella famiglia».

    Il libro La famiglia Una storia rwandese raccolta da Pietro Veronese è pubblicato dalle Edizioni e/o. Il podcast omonimo è realizzato da Daniele Scaglione e prodotto da Spell. Grazie per l’aiuto a Marzia Coronati. La musica è New Beginnigs di Lennart Hassels.

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  • «Ho passato tutto questo tempo a non raccontare. Raccontare è difficile, perché quando comincio mi sento male. Per questo la tentazione è sfuggire, parlare d’altro. Ho tante cose nella testa. Per iniziare voglio dire la mia storia del ’63: è una storia che non ricordo direttamente, perché avevo due anni. Ma è una storia mia, e anche di tutti noi Tutsi. Comincerò da lì. Come ti dicevo, l’idea di raccontare mi abita, ma ho sempre avuto la sensazione di non poter fare il passo decisivo. È come se avessi paura di ciò che mi agita. Ma questo progetto mi dà la forza di farlo. Ti ringrazio, perché tu vivi le emozioni che noi viviamo».

    Il libro La famiglia Una storia rwandese raccolta da Pietro Veronese è pubblicato dalle Edizioni e/o. Il podcast omonimo è realizzato da Daniele Scaglione e prodotto da Spell. Grazie per l’aiuto a Marzia Coronati. La musica è Way To Silence Sergey Cheremisinov

  • «Il 12 marzo del 2008 presi il primo aereo della mia vita. Da sola. Ero terrorizzata. L’itinerario era Kigali-Bruxelles-Bologna. Sulla seconda tratta l’aereo ebbe un problema e dovemmo tornare indietro. Quando arrivai finalmente a destinazione, trovai le signore del Soroptimist2 che mi aspettavano per portarmi a Ferrara. Il 30 cominciò il master. C’erano molti stranieri, ma io ero l’unica africana. Tutti si presentarono in italiano, io chiesi di parlare in inglese. Le prime due lezioni furono in italiano. Durante l’intervallo andai dal direttore: da quello che sapevo, il master si sarebbe dovuto tenere in inglese e io non stavo capendo niente. Il direttore mi disse che i programmi erano cambiati e aggiunse: “Vedrai, imparare l’italiano sarà un gioco da ragazzi”».

    Il libro La famiglia Una storia rwandese raccolta da Pietro Veronese è pubblicato dalle Edizioni e/o. Il podcast omonimo è realizzato da Daniele Scaglione e prodotto da Spell. Grazie per l’aiuto a Marzia Coronati. La musica è Winter in The Woods, di Zight.

  • «Io ero iscritta all’ULK, l’Università Libera di Kigali, studiavo Management. Feci appena un anno. Mia sorella Léonie, su suggerimento e con l’aiuto di amici italiani, riuscì a trovare per me chi mi sostenesse, un visto e un alloggio al Collegio Giovanni XXIII. Mi iscrissi a Scienze politiche a Roma Tre, senza sapere ancora una parola di italiano. A Roma Léonie mi aiutò a orientarmi e a fare i primi passi in quella grande città».

    Il libro La famiglia Una storia rwandese raccolta da Pietro Veronese è pubblicato dalle Edizioni e/o. Il podcast omonimo è realizzato da Daniele Scaglione e prodotto da Spell. Grazie per l’aiuto a Marzia Coronati. La musica è On Rainy Days di Zight.

  • «La prima volta che ho provato a venire in Italia avevo dieci anni. Era la fine del ’99. Mia madre aveva deciso di andare via dal Ruanda. Pensava piuttosto alla Francia, dove avevamo degli amici. Eravamo pronte, io, mia sorella e mia madre. Abbiamo impacchettato tutto, regalato ad amici e parenti quello che non ci serviva e chiuso la casa in cui abitavamo, a Kacyiru. Abbiamo preso l’aereo ma, arrivate in Kenya, ci hanno detto che io e mia sorella non avevamo i documenti in regola. Mamma ci ha riportate indietro, ci ha affidate alla zia ed è ripartita dicendo vado, risolvo e torno. Passarono dieci anni».

    Il libro La famiglia Una storia rwandese raccolta da Pietro Veronese è pubblicato dalle Edizioni e/o. Il podcast omonimo è realizzato da Daniele Scaglione e prodotto da Spell. Grazie per l’aiuto a Marzia Coronati. La musica è Summer di Zight.

  • «Il mio nome è Yvonne, ma è da quando sono piccola che familiari e amici mi chiamano con questo soprannome, Kazungu. Puoi chiamarmi così se preferisci. Sono arrivata in Italia a fine agosto ’98 e subito a settembre iniziai il primo anno delle superiori. Dell’italiano conoscevo solo una canzone di Laura Pausini, di cui ripetevo le parole senza capirne il significato. Ma lo imparai presto, tra la mia famiglia adottiva, la scuola, gli scout, la comunità. Il kinyarwanda lo parlavo solo con mia sorella Appauline, che ha sei anni più di me ed era già in Italia. Ma io stavo ad Asciano Pisano, lei a Calci, e non c’erano ancora i telefonini».

    Il libro La famiglia Una storia rwandese raccolta da Pietro Veronese è pubblicato dalle Edizioni e/o. Il podcast omonimo è realizzato da Daniele Scaglione e prodotto da Spell. Grazie per l’aiuto a Marzia Coronati. La musica è Sonorus, di Mr. Smith.

  • «Scusa se parlo piano, oggi le bambine sono rimaste a casa. Stanno dormendo e non voglio svegliarle. Io sono arrivata in Italia tante volte. La prima fu a dicembre 2001. La famiglia che mi aveva accolto stava in Alto Adige. Il termometro era sotto lo zero. Tutto mi sembrava strano, freddo e triste. Mi ero aspettata sole e fiori e mi ritrovavo in mezzo alla neve, che non avevo mai visto prima. Ero contenta di essere uscita per la prima volta dal mio paese, ma ero persa: vedevo tutto enorme, nuovo, troppo veloce. Ebbi un tale rifiuto che non avrei mai immaginato che un giorno l’Italia sarebbe diventata la mia seconda casa».

    Il libro La famiglia. Una storia rwandese, raccolta da Pietro Veronese, è pubblicato dalle Edizioni e/o. Il podcast omonimo è realizzato da Daniele Scaglione e prodotto da Spell. Grazie per l’aiuto a Marzia Coronati. La musica è Relent, di Kevin MacLeod.

  • Nel 1994, in Rwanda, gli estremisti hutu cercarono di sterminare tutti i tutsi del paese. Nove sopravvissuti al genocidio vennero in Italia, seguendo percorsi diversi ma ritrovandosi tutti insieme. La famiglia. Una storia rwandese è un libro che raccoglie le loro storie e il modo con cui si sono intrecciate. Le storie sono raccolte da Pietro Veronese, il libro è pubblicato dalle Edizioni e/o.

    Nel podcast omonimo si possono ascoltare le voci dei protagonisti del libro, che qui si presentano e raccontano particolari di sé non contenuti nel volume. È realizzato da Daniele Scaglione e prodotto da Spell. Grazie per l’aiuto a Marzia Coronati.