Avsnitt
-
di Elisa Giordano | Il 21 dicembre Milo e Sofia erano delusi dai loro biglietti di Natale. L'elfo Socrate allora raccontò di un disastro: Meleto aveva creato una pozione che trasformava tutto in gomma! Con pazienza e l’aiuto degli elfi, il guaio venne risolto e Babbo Natale insegnò loro che "Chi non fa, non sbaglia!".
-
di Elisa Giordano | Il 20 dicembre, l’elfo Socrate racconta a Milo e Sofia di come un campanello magico perso dalla renna Fulmine ha messo a rischio il Natale. Dopo aver cercato ovunque, con l'aiuto degli animali del Polo Nord, gli elfi lo ritrovano, salvando il Natale e imparando il valore del lavoro di squadra.
-
Saknas det avsnitt?
-
di Elisa Giordano | Il 19 dicembre, il saggio elfo Socrate racconta a Milo e Sofia di Pinguinella, una pinguina preoccupata per lo scioglimento dei ghiacci. Babbo Natale organizza un quiz per sensibilizzare gli elfi sulla salvaguardia dell'ambiente. I bambini così, imparano come proteggere la natura e difendere gli animali.
-
di Elisa Giordano | È il 18 dicembre e Sofia è turbata da un brutto episodio a scuola. Si confronta quindi con l’elfo Socrate riguardo alla parità di genere e l’elfo racconta la storia di Aspasia, un'elfa che sfida il pregiudizio maschile partecipando a una gara di slitte. Grazie alla sua determinazione, le elfe trasformano la competizione in una celebrazione di collaborazione e rispetto.
-
di Elisa Giordano | Il 17 dicembre sta scendendo la neve e Milo e Sofia sono esausti dagli ultimi giorni di scuola prima delle vacanze. L’elfo Socrate appare loro e racconta del "Pupazzo Pazzo", un regalo imperfetto ma unico di Babbo Natale, insegnando ai bambini il valore della risata e della semplicità.
-
di Elisa Giordano | La mattina del 16 dicembre, Sofia, preoccupata per il fratello Milo che si isola, incontra l’elfo Socrate, il quale narra la storia di Protagora, un elfo solitario che costruì un muro attorno a sé. Grazie all’affetto degli amici, il muro svanì. Sofia trova così un modo speciale per avvicinarsi a Milo, portando magia e amore fraterno.
-
di Elisa Giordano | La mattina del 15 dicembre Milo e Sofia incontrano l’elfo Socrate, che racconta loro di un passato in cui il Regno di Babbo Natale era minacciato dall’inquinamento. Grazie all’orso polare Thunberg, gli elfi imparano a riciclare e a proteggere l’ambiente per salvare il Natale e la natura.
-
di Elisa Giordano | Il 14 dicembre Milo e Sofia incontrano l'elfo Socrate, che racconta loro di un errore commesso da Meleto nel regno di Babbo Natale. Attraverso i doni personalizzati creati da Meleto, i bambini imparano il valore della condivisione e del legame nei regali.
-
di Elisa Giordano | Nella grigia mattina del 13 dicembre, Milo e Sofia, raggiungono il salotto, dove la porticina magica si apre rivelando l’elfo Socrate, che con entusiasmo, racconta la storia di Lumen, un elfo capace di illuminare i cuori. Attraverso la magia del Natale, Socrate insegna ai bambini l’importanza di riconoscere l’unicità di ciascuno.
-
di Elisa Giordano | La mattina del 12 dicembre, la porticina magica si apre, rivelando a Milo e Sofia, l’elfo Socrate, che li invita in un racconto dove Meleto, l’elfo combinaguai, cerca di impressionare Babbo Natale con i suoi dolcetti, finendo però per creare un pasticcio. Tra risate e piccole disavventure, Socrate insegna loro l'importanza della condivisione e di imparare dagli errori.
-
di Elisa Giordano | L’11 dicembre Milo e Sofia si lamentano del loro risveglio precoce, ma nel mentre appare l'elfo Socrate che li invita ad un viaggio immaginario che racconta di Odisseo: un elfo che esplora il mondo, scoprendo l'importanza della cultura e della condivisione.
-
di Elisa Giordano | Il 10 dicembre Milo e Sofia si preoccupano di Luca, un compagno di scuola che li prende in giro. Quando l'elfo Socrate appare, racconta loro la storia di Furfante, un elfo che dietro la faccia da duro nasconde un cuore gentile.
-
di Elisa Giordano | Il 9 dicembre è una gelida giornata d'inverno. Sofia e Milo si lamentano dei regali non ricevuti e l’elfo Socrate, con la sua magia, insegna loro una lezione importante sul il valore dei desideri non materiali e sull'importanza della comunicazione.
-
di Elisa Giordano | L'8 dicembre, Milo e Sofia, dopo essersi svegliati tardi, scoprono un'insolita colazione salutare preparata dalla mamma. L'incontro con l'elfo Socrate li coinvolge in una divertente discussione sul cibo, trasformando l'idea di mangiare verdure in un'avventura di scoperta e fantasia.
-
di Elisa Giordano | Il 7 dicembre, Milo e Sofia pensano alla prozia Elsa, che da un po' di tempo inizia a dimenticare cose importanti, come le storie che raccontava loro. L’elfo Socrate li raggiunge e, per aiutarli, racconta la storia di un vecchio elfo di nome Neve.
-
di Elisa Giordano | Il 6 dicembre, Milo si sveglia con uno sbadiglio fragoroso e subito viene zittito da Sofia per non rischiare di perdere la visita dell’elfo Socrate. Con un silenzioso gesto d’intesa, i due bambini riescono a richiamarlo. L’elfo appare stanco: ha sacrificato qualche ora di sonno per risolvere un pasticcio nel Regno del Nord.
-
di Elisa Giordano | Il 5 dicembre, Milo e Sofia si trovano in una stanza troppo piccola per i loro sogni e le loro attività, e si lamentano dello spazio che sembra non bastare mai. Ma l'elfo Socrate arriva per insegnare loro una lezione sulla "magia dell'organizzazione".
-
di Elisa Giordano | Il 4 dicembre, sotto l’albero di Natale, i bambini trovano di nuovo l’elfo Socrate, che con il suo sorriso radioso li accompagna in una nuova storia. Oggi è il turno di Meleto, l’elfo un po’ vanitoso e scontroso, che quest’anno ha avuto un problema con il suo abito scintillante.
-
di Elisa Giordano | Milo, un ragazzo sognatore con una fervida immaginazione, si sente sempre inferiore a Marco, il suo compagno di scuola che sembra sapere tutto. Il 3 dicembre, l’elfo Socrate appare e gli insegna una lezione importante.
-
di Elisa Giordano | Il 2 dicembre, Milo e Sofia si svegliano in anticipo, impazienti di incontrare l'elfo Socrate sotto l'albero di Natale. La porta magica scintilla, ma l'elfo non è lì. I bambini lo cercano ansiosamente, temendo di non riuscire a trovare il passaggio tra il mondo reale e quello fatato.
- Visa fler