Avsnitt
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Se l’ascesa in vetta è stata faticosa, la discesa è infinita e sempre pericolosa. La spedizione italiana abbandona il K2 e il campo base e scopre che tutto il mondo li sta celebrando come eroi. L’arrivo in Italia è trionfale, con un’accoglienza che non si è mai vista: gli italiani si scoprono esperti di alpinismo, mentre libri e film sull’impresa ottengono un grandissimo successo. A settant’anni di distanza, il K2 resta un mito per gli alpinisti, che spinge ogni anno centinaia di persone a tentare la scalata.
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Gli uomini che partono per la spedizione sono alpinisti esperti, ma scalare un ottomila è come andare su un altro pianeta. L’aria sottile rende tutto diverso: per riuscire nell’impresa serve un lungo allenamento, a cui vengono sottoposti gli undici scalatori e tutto il team che li segue. Mentre loro si preparano, il capo-spedizione Ardito Desio gira l’Italia in cerca di tutto il materiale necessario per far arrivare la squadra in vetta, in tutta sicurezza. O al massimo della sicurezza possibile, perché la montagna è sempre pericolosa e il K2 lo ricorda alla spedizione nel modo più tragico, con la morte di uno dei componenti durante l’allestimento dei campi.
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Saknas det avsnitt?
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Soli, al buio, in uno dei posti più pericolosi del pianeta. Poco dopo aver completato la scalata, Achille Compagnoni e Lino Lacedelli iniziano la discesa verso il campo base: inciampano, cadono, scivolano. Perdono parte della strumentazione tecnica e ben presto la loro torcia si spegne. Eppure in qualche modo riescono ad uscire vivi da quella che viene definita la “Zona della morte” e a raggiungere i compagni al campo base: sono salvi. È il punto di arrivo di un’impresa che il capo-spedizione sta organizzando da un anno, cominciata con la ricerca dei fondi, passata per le mediazioni diplomatiche del Presidente del Consiglio Alcide de Gasperi e resa possibile dal sostegno a tutto campo dato dalle aziende italiane più all’avanguardia dal punto di vista tecnologico.
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Quando arrivano in cima al K2, Achille Compagnoni e Lino Lacedelli sono i primi uomini a mettere piede in vetta alla seconda montagna più alta del pianeta. Scattano delle foto, piantano una bandiera, ma non hanno tempo per festeggiare: devono subito riprendere il cammino per tornare al campo base. Il K2 è una montagna terribile e sono tante le spedizioni che hanno tentato l’impresa, senza riuscirci: la spedizione italiana si conclude con un successo, grazie all’abilità degli scalatori e un supporto senza precedenti dal punto di vista tecnico.
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Il 31 luglio 1954, due alpinisti italiani raggiungono la vetta del K2, la seconda montagna più alta del pianeta. Sono Lino Lacedelli e Achille Compagnoni: prima di loro nessuno ci era mai riuscito. A settant’anni da quel giorno, questo podcast ripercorre la loro impresa e il sostegno fornito da un intero Paese.