Avsnitt
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Jennifer Zacconi, sparì da Olmo di Martellago, Venezia, il 29 aprile 2006 all'età di 20 anni mentre era incinta. La tragica vicenda scosse l'intera nazione a causa delle terribili circostanze emerse dalle indagini. Jennifer venne ritrovata morta, sepolta viva con il bambino che portava in grembo. Le ricerche rivelarono il coinvolgimento di Lucio Niero, con cui la ragazza aveva una relazione clandestina e che era il padre del bambino. Niero venne condannato a trent’anni di reclusione. Questo caso evidenziò gravi problemi riguardanti la sicurezza delle donne e la risposta delle autorità alla violenza di genere. La famiglia di Jennifer continuò a lottare per ottenere giustizia, criticando il sistema penale italiano per la gestione del caso.
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Nel maggio del 1956, Franco Percoco commise un triplice omicidio che sconvolse l’Italia. Dopo aver brutalmente ucciso i suoi genitori e il fratello minore nella loro casa di via Celentano 12, ha convissuto con i cadaveri per oltre dieci giorni, senza mostrare alcun segno di ansia, ma evidenziando un insolito buonumore. Fu processato e condannato all’ergastolo dal tribunale di Bari il 12 luglio 1958, ma la pena venne ridotta a 30 anni nel 1960. Questo orribile crimine gli valse il soprannome di “Mostro di Bari”.
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Saknas det avsnitt?
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Nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1984, nell’appartamento di via Pisana a Scandicci, viene trovato accoltellato l’agente di polizia Nello Fontanarosa. La moglie Patrizia Badiani, inizialmente, racconta di un’intrusione in casa da parte di due ladri, ma le indagini sveleranno una vicenda più complessa. Patrizia Badiani e il giovane amante Gennaro Clausi vengono arrestati con l’accusa di omicidio premeditato. Durante il processo emergeranno due versioni contrastanti dei fatti. Patrizia Badiani verrà condannata all’ergastolo, Clausi a ventidue anni di reclusione. La donna, dal carcere, continuerà a proclamare la sua innocenza.
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La vicenda di Sonya Caleffi, un’infermiera coinvolta in una serie di omicidi e tentati omicidi ai danni dei pazienti, rivela un intricato intreccio tra disturbi psichici e personalità complessa. Le azioni dell’”Angelo della Morte” sono state scoperte in seguito a un’indagine sull’aumento dei decessi durante i suoi turni ospedalieri. Condannata nel 2006 a vent’anni di carcere, ha ottenuto il rilascio nel 2018. La sua vicenda ha sollevato interrogativi sulle procedure di selezione e monitoraggio del personale sanitario e ha messo in luce le sfide del sistema penale nel trattare casi così complessi.
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Andrea Maria Rea, il “Mostro di Posillipo”, è un pluriomicida noto in Italia negli anni ’80. Il primo delitto è avvenuto a Napoli, dove ha ucciso Silvana Antinozzi, una dipendente comunale. Il secondo caso riguarda Anna Bisanti, una donna scomparsa anni prima. Rea è stato giudicato incapace di intendere e volere a causa di disturbi mentali ed è stato internato in diversi ospedali psichiatrici. La sua storia ha suscitato interesse e interrogativi, principalmente per il suo coinvolgimento nei delitti del “Mostro di Firenze”.
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Il 30 gennaio 2002, a Cogne, il piccolo Samuele Lorenzi, di soli tre anni, viene trovato gravemente ferito dalla madre nella loro casa di Montroz. Nonostante i tentativi di soccorso, il bambino muore poche ore più tardi in ospedale, dando il via a un'indagine per omicidio che sconvolge la tranquillità del pittoresco paese valdostano, originariamente conosciuto per la sua bellezza paesaggistica. L'attenzione mediatica nazionale si concentra sul caso, portando alla luce l'ipotesi del coinvolgimento della madre, Annamaria Franzoni.
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Il 30 gennaio 2002, a Cogne, il piccolo Samuele Lorenzi, di soli tre anni, viene trovato gravemente ferito dalla madre nella loro casa di Montroz. Nonostante i tentativi di soccorso, il bambino muore poche ore più tardi in ospedale, dando il via a un'indagine per omicidio che sconvolge la tranquillità del pittoresco paese valdostano, originariamente conosciuto per la sua bellezza paesaggistica. L'attenzione mediatica nazionale si concentra sul caso, portando alla luce l'ipotesi del coinvolgimento della madre, Annamaria Franzoni.
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Il 30 gennaio 2002, a Cogne, il piccolo Samuele Lorenzi, di soli tre anni, viene trovato gravemente ferito dalla madre nella loro casa di Montroz. Nonostante i tentativi di soccorso, il bambino muore poche ore più tardi in ospedale, dando il via a un'indagine per omicidio che sconvolge la tranquillità del pittoresco paese valdostano, originariamente conosciuto per la sua bellezza paesaggistica. L'attenzione mediatica nazionale si concentra sul caso, portando alla luce l'ipotesi del coinvolgimento della madre, Annamaria Franzoni.
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Il 30 gennaio 2002, a Cogne, il piccolo Samuele Lorenzi, di soli tre anni, viene trovato gravemente ferito dalla madre nella loro casa di Montroz. Nonostante i tentativi di soccorso, il bambino muore poche ore più tardi in ospedale, dando il via a un'indagine per omicidio che sconvolge la tranquillità del pittoresco paese valdostano, originariamente conosciuto per la sua bellezza paesaggistica. L'attenzione mediatica nazionale si concentra sul caso, portando alla luce l'ipotesi del coinvolgimento della madre, Annamaria Franzoni.
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Il caso del "Depezzato di Torino" del 1998 svela un oscuro intreccio di crimine e perversione. Vito Michele Milani, coinvolto nella prostituzione maschile, è stato ritrovato brutalmente mutilato nelle cantine di Via Maria Ausiliatrice. Inizialmente, i sospetti si concentrarono su una coppia di albanesi, ma Giuseppe Gillone, un pensionato con gravi problematiche di salute, reali o presunte, divenne l'indiziato principale. Il processo ha rilevato dettagli agghiaccianti sulla scena del crimine. Questa storia sconvolgente solleva domande sulla complessità della psiche umana, evidenziando le tenebre che possono emergere nell’animo di ognuno di noi.
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Nel 1971, a Marsala, scompaiono tre bambine: Antonella Valenti, Virginia e Ninfa Marchese. Nel 1979, Michele Vinci, zio di Antonella, viene condannato a 28 anni di reclusione per triplice omicidio. Da quel giorno per tutti sarà conosciuto come “Il Mostro di Marsala”, anche se il caso rimarrà controverso. Il procuratore Paolo Borsellino riaprirà l'indagine nel 1989, ma senza successo.
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La sera del 9 marzo 1997, nel suggestivo borgo di Cori, tra le vette dei Monti Lepini, Elisa Marafini e Patrizio Bovi, due giovani fidanzati, vengono ritrovati senza vita nella casa di quest'ultimo, vittime di un efferato omicidio marchiato da ben 175 coltellate. Questo spaventoso crimine scosse profondamente la comunità del paese e attirò l'attenzione dei media in tutta Italia.
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Nel pomeriggio del 4 ottobre 1992, il piccolo Simone Allegretti, 4 anni, scomparve nei pressi di Foligno. Il suo cadavere fu ritrovato due giorni dopo con segni di strangolamento e coltellate. Un biglietto firmato "il Mostro" rinvenuto in una cabina telefonica rivendicava l'omicidio e minacciava nuove azioni.
Nel 1993, un altro omicidio simile avvenne, a Casale, coinvolgendo Lorenzo Paolucci.
Luigi Chiatti confessò entrambi gli omicidi e fu condannato a 30 anni di reclusione.
Da quel momento per tutti divenne "Il Mostro di Foligno". -
Maria Goretti, è stata una bambina italiana vissuta alla fine del XIX secolo. Nata il 16 ottobre 1890 a Corinaldo, in provincia di Ancona, crebbe in una famiglia umile. Purtroppo, la loro situazione economica li portò a trasferirsi nelle Paludi Pontine, una zona povera e oppressa da malattie e morte.
A soli 11 anni, fu vittima di un tentativo di violenza sessuale da parte del vicino Alessandro Serenelli di 20 anni. Nonostante la sua strenua resistenza, subì gravi ferite e morì il 6 luglio 1902. Prima di spirare, perdonò il suo aggressore. È stata canonizzata come santa da Papa Pio XII nel 1950. Il suo martirio, il suo coraggio e il suo perdono hanno ispirato milioni di persone in tutto il mondo. -
Marco Bergamo è stato un serial killer italiano, noto come "mostro di Bolzano" o "Frauenmörder von Bozen" in tedesco. Nel periodo tra il 1985 e il 1992, ha commesso cinque femminicidi, l'ultimo nel giorno del suo compleanno. É stato condannato a quattro ergastoli e trent'anni di reclusione complessivi.
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Il 14 luglio 1998, Mariolini uccise Monica Calò a Verbania con 22 coltellate. Fu arrestato e condannato a 30 anni di reclusione dalla corte d'assise di Novara con rito abbreviato. Attualmente, ha scontato la sua pena, ma è rinchiuso in un ospedale psichiatrico, per la sua ancora manifesta pericolosità sociale. La storia del delitto è stata adattata nel film "Primo amore", diretto da Matteo Garrone.
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Il delitto di Arce è l'omicidio irrisolto di Serena Mollicone, avvenuto in provincia di Frosinone. La ragazza diciottenne, scomparve il 1º giugno 2001 e il suo corpo venne trovato senza vita due giorni dopo in località Fontecupa, nel territorio di Fontana Liri
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L'omicidio di Antonietta Longo è un caso di cronaca nera irrisolto avvenuto il 5 luglio 1955 a Castel Gandolfo. Il corpo della trentenne domestica siciliana, fu ritrovato decapitato nella spiaggetta dell'Acqua Acetosa. La testa non fu mai ritrovata.
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È la notte del 17 maggio del 2015. Marco Vannini, ventenne di Cerveteri, è in casa di Martina Ciontoli, la sua fidanzata. Con loro c'è tutta la famiglia di lei quando Marco viene improvvisamente ferito da un colpo di pistola. Dal momento dello sparo al suo arrivo al posto di primo soccorso passeranno 110 interminabili minuti, un ritardo che determinerà la sua morte.
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La strage di Erba, è un caso di omicidio plurimo del 14 dicembre 2006, fu commesso dai coniugi Olindo Romano e Angela Rosa Bazzi. Uccisero cinque persone a colpi di coltello e spranga, incendiando poi l'appartamento. Sono stati arrestati e condannati all'ergastolo.
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