Avsnitt

  • La legge di Dio è fatta di imperativi (“fai, non fare … per me”), pertanto, la legge non deve mai essere confusa con la grazia salvifica, ossia con gli indicativi di Dio (“io ho fatto … per te!”).
    Tuttavia, però, come chiaramente afferma il CmW nella D&R #43, l’intera somma della legge morale di Dio è data al Suo popolo ed è collocata e radicata nel contesto redentivo della grazia di Dio! Infatti, l’indicativo di Dio precede sempre il Suo imperativo: Dio è il nostro Redentore (indicativo), pertanto, siamo tenuti a obbedire ai suoi comandi (ai suoi imperativi).

    Il CmW che alle D&R 39-42 chiede :
    D. 43. Qual è la prefazione ai Dieci Comandamenti? R. La prefazione ai Dieci Comandamenti consiste in queste parole: «Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù».
    D. 44. Che cosa ci insegna la prefazione ai Dieci Comandamenti? R. La prefazione ai Dieci Comandamenti ci insegna che, poiché Dio è il SIGNORE, e il nostro Dio e Redentore, siamo pertanto tenuti a osservare tutti i suoi comandamenti..

    I punti trattati in questo studio sono i seguenti:

    a.  L’indicativo di Dio precede sempre il Suo imperativo
    b. Una legge morale per tutte le epoche
    i.   Due diversi modi di salvezza?
    ii.   L’ubbidienza di Cristo ci dispensa dall’ubbidienza?
    c. La perfezione della Legge Morale di Dio
    i.   Il Decalogo esprime tutta la volontà di Dio
    ii.   Il Decalogo è divinamente organizzato
    iii. Il Decalogo è un'unità assoluta

  • “Ah se solo potessi sapere quale è la volontà di Dio in merito a questo o quell’aspetto della mia vita …” Si chiede di tanto in tanto il credente… In un mondo pieno di opzioni e opportunità apparentemente infinite, come possono i credenti scegliere secondo ciò che piace al Signore? Ecco questa seconda sezione del Catechismo ci aiuta a “conoscere per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio” per noi, affinché, conoscendola, dice Paolo, “non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente” (Rm 12:1-2).Il CmW che alle D&R 39-42 chiede :#39. Qual è il dovere che Dio richiede da parte dell’uomo? Il dovere che Dio richiede da parte dell’uomo, è l’obbedienza alla sua volontà rivelata.#40. Cos’è che Dio rivelò inizialmente all’uomo perché fosse la regola della sua obbedienza? La regola che Dio rivelò inizialmente all’uomo per la sua obbedienza, era la legge morale.#41. In che cosa la legge morale è riassunta per sommi capi? La legge morale è riassunta per sommi capi nei Dieci Comandamenti.#42. Qual è la somma dei Dieci Comandamenti? La somma dei Dieci Comandamenti è, di amare il Signore Dio nostro con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra anima, con tutte le nostre forze, e con tutta la nostra mente; e il nostro prossimo come noi stessi.I punti trattati in questo studio sono i seguenti:a. La La volontà di Dio i. La volontà ‘decretiva’ o nascosta di Dio ii. La volontà ‘precettiva’ o rivelata di Diob. La legge morale di Dioc. La L’autorità universale della legge morale di Diod. La legge cerimoniale e civile

  • Saknas det avsnitt?

    Klicka här för att uppdatera flödet manuellt.

  • Con le D&R 37° e 38° il CmW affronta principalmente gli ultimi 2 stadi di gloria nella condizione post-mortem dei credenti. Ma, per avere una visione d’insieme più completa, seguiremo brevemente l’insegnamento del Catechismo Maggiore di Westminster (CMW) - domande #82-90 - inquadrando anche la condizione pre e post-mortem sia dei non credenti (dannazione) che dei credenti (gloria).Il CmW che alle D&R 37-38 chiede :#37. Quali sono i benefici che i credenti ricevono da parte di Cristo al momento della morte? Le anime dei credenti sono al momento della loro morte rese perfette in santità, ed entrano immediatamente in gloria; e i loro corpi, essendo ancora uniti a Cristo, riposano nelle loro tombe, fino al momento della risurrezione.#38. Quali sono i benefici che i credenti ricevono da parte di Cristo al momento della risurrezione? Al momento della risurrezione, i credenti, essendo stati risuscitati in gloria, saranno apertamente riconosciuti e assolti nel giorno del giudizio, e resi perfettamente beati nel pieno godimento di Dio per tutta l’eternità.I punti trattati in questo studio sono i seguenti:a. La condizione presente: primizia della gloria e della dannazioneb. La condizione intermedia: gloria e dannazione abbondante i. La morte del corpo del credente ii. La condizione dell’anima del credente (parte 2)c. La condizione eterna: gloria e dannazione perfetta (parte 2) i. Il Giorno del Giudizio per i reprobi (parte 2) ii. Il Giorno del Giudizio per i credenti (parte 2) iii. Perfetta beatitudine dei Credenti (parte 2)d. Morte: la promozione in gloria del credente (parte 2)

  • Con le D&R 37° e 38° il CmW affronta principalmente gli ultimi 2 stadi di gloria nella condizione post-mortem dei credenti. Ma, per avere una visione d’insieme più completa, seguiremo brevemente l’insegnamento del Catechismo Maggiore di Westminster (CMW) - domande #82-90 - inquadrando anche la condizione pre e post-mortem sia dei non credenti (dannazione) che dei credenti (gloria).Il CmW che alle D&R 37-38 chiede :#37. Quali sono i benefici che i credenti ricevono da parte di Cristo al momento della morte? Le anime dei credenti sono al momento della loro morte rese perfette in santità, ed entrano immediatamente in gloria; e i loro corpi, essendo ancora uniti a Cristo, riposano nelle loro tombe, fino al momento della risurrezione.#38. Quali sono i benefici che i credenti ricevono da parte di Cristo al momento della risurrezione? Al momento della risurrezione, i credenti, essendo stati risuscitati in gloria, saranno apertamente riconosciuti e assolti nel giorno del giudizio, e resi perfettamente beati nel pieno godimento di Dio per tutta l’eternità.I punti trattati in questo studio sono i seguenti:a. La condizione presente: primizia della gloria e della dannazioneb. La condizione intermedia: gloria e dannazione abbondante i. La morte del corpo del credente ii. La condizione dell’anima del credente (parte 2)c. La condizione eterna: gloria e dannazione perfetta (parte 2) i. Il Giorno del Giudizio per i reprobi (parte 2) ii. Il Giorno del Giudizio per i credenti (parte 2) iii. Perfetta beatitudine dei Credenti (parte 2)d. Morte: la promozione in gloria del credente (parte 2)

  • La margherita della salvezza è un dono completo, del tipo che, se sei chiamato efficacemente, sicuramente sarai glorificato. Non puoi riceve una parte di questi petali. O ti vengono dati tutti e 8 oppure non ne possiedi nessuno!

    Anche il 7° petalo che vediamo oggi, è un dono che Dio concede al peccatore.

    Il CmW che nella D&R 36 chiede

    #36. Quali sono i benefici che in questa vita accompagnano o scaturiscono dalla giustificazione, dall’adozione, e dalla santificazione? I benefici che in questa vita accompagnano o scaturiscono dalla giustificazione, dall’adozione, e dalla santificazione, sono, la certezza dell’amore di Dio, pace di coscienza, gioia nello Spirito Santo, crescita nella grazia, e perseveranza in essa fino alla fine.

    I punti trattati in questo studio sono i seguenti:
    a.  La dottrina della perseveranza dei santi nella storia
    b. La dottrina della perseveranza definita
    c. Prove sulla dottrina della perseveranza
    i.   Dichiarazioni dirette della Scrittura
    ii.  Deduzioni dirette da altre dottrine
    d.  Incomprensioni sulla dottrina della perseveranza

  • Generalmente, quando le persone arrivano ad apprezzare le dottrine della grazia insegnate nelle Scritture, sono incoraggiate dalla verità della loro giustificazione, confortate dalla bellezza della loro adozione, ma a volte sono scoraggiate dallo stato della loro santificazioneLa santificazione, ossia l'opera dello Spirito Santo nella tua vita volta a conformarti progressivamente all'immagine di Dio è per te una buona notizia tanto quanto lo è la giustificazione e l’adozione.

    Il CmW alla D&R 35 chiede:

    #35. Che cos'è la santificazione? La santificazione è l’opera della grazia gratuita di Dio, mediante la quale siamo rinnovati nell’intero nostro essere a immagine di Dio, e siamo resi capaci di morire sempre di più al peccato, e vivere per la giustizia.

    I punti trattati in questo studio sono i seguenti:
    a.  La natura della santificazione
    i.  Le parti della santificazione
    ii.  L’estensione della santificazione
    iii.  Il carattere della santificazione
    b.  L’autore della santificazione
    c.  I mezzi della santificazione
    d.  Errori sulla santificazione

  • La Scrittura afferma che noi tutti nasciamo ‘in Adamo’ essendo figli di Satana (cioè agiamo e viviamo secondo ‘l’immagine’ ribelle di Satana). Gesù rende chiaro che coloro che non credono in Lui e non vanno a Lui, lo fanno perché “il loro padre è il diavolo anziché Dio” (Giovanni 8:43-44). Se capiamo questo, possiamo apprezzare più in profondità la dottrina dell’adozione, mediante la quale, alcuni dei ‘figli di satana’ sono strappati da lui per diventare ‘figli di Dio’ (tornare ad agire e vivere secondo l’immagine di Dio).

    Il CmW alla D&R 34 chiede:
    #34. Che cos'è l'adozione? L’adozione è un atto della grazia gratuita di Dio, mediante il quale siamo ricevuti nel numero, e abbiamo diritto a tutti i privilegi, dei figli di Dio.

    I punti trattati in questo studio sono i seguenti:
    a.  L’adozione definita
    b.  Essere sicuri della propria adozione
    c.  Adozione, non divinizzazione
    d.  Adozione inaugurata e non ancora consumata
    e.  Lo status dei bambini battezzati

  • Secondo le Scritture, giustificare qualcuno significa porre un peccatore ingiusto in uno stato di giustizia, imputandogli la giustizia di un'Altro, Cristo, al fine di ritenere il peccatore come se fosse giusto nonostante egli sia ancora un peccatore non giusto.

    C'è una gran differenza tra il rendere santi i peccatori e il renderli giusti. È vero, ovviamente, che Dio non solo rende giusti i peccatori (tramite la giustificazione), ma li rende anche santi (tramite la santificazione). Ma la grande gloria del vangelo di Gesù Cristo è che Dio imputa gratuitamente ai peccatori la giustizia perfetta di Cristo mentre essi non sono ancora santi.

    #32. Di quali benefici coloro che sono chiamati efficacemente sono partecipi in questa vita? Coloro che sono chiamati efficacemente sono in questa vita resi partecipi della giustificazione, dell’adozione, e della santificazione, e dei vari benefici che in questa vita accompagnano o scaturiscono da esse. 

    #33. Che cos'è la giustificazione? La giustificazione è un atto della grazia gratuita di Dio, nel quale egli perdona tutti i nostri peccati, e ci accetta come giusti davanti a sé, unicamente per la giustizia di Cristo imputata a noi, e ricevuta per sola fede. 

    I punti trattati in questo studio sono i seguenti:
    a.  Il grande dilemma nella Bibbia
    b.  La dottrina della giustificazione nella storia
    c.  La natura della giustificazione
    d.  La doppia imputazione nella giustificazione
    e.  Il tempo della giustificazione
    f.  La giustificazione e le buone opere

  • Ordinariamente le persone si dispiacciono quando realizzano di aver fatto qualcosa di “sbagliato”, in particolare quando poi devono in prima persona pagarne le conseguenze. “ah se invece di questo avessi fatto o detto quello…!” Il mero rimpianto, o il solo desiderare che le cose fossero andate in modo diverso, è ben lungi dal vero pentimento.

    Il vero pentimento non è solo preoccupazione per le conseguenze personali degli errori che commettiamo. Il vero pentimento è incentrato primariamente sull'offesa a Dio che i nostri peccati producono anziché sulle conseguenze che noi dobbiamo pagare per i nostri peccati.

    Il Catechismo Minore di Westminster insegna:

    #87. Che cos’è il ravvedimento che conduce a vita?Il ravvedimento che conduce a vita è una grazia salvifica, per mezzo della quale un peccatore, spinto da un vero senso del suo peccato, e dall’apprensione della misericordia di Dio in Cristo, con dolore e odio per il suo peccato, si volge da esso a Dio, pienamente intenzionato a, e cercando di, rendergli una nuova obbedienza.

    I punti trattati in questo studio sono i seguenti:

    a.  Il ravvedimento biblico
    b.  Il ravvedimento non biblico
    i.  Un atto egocentrico
    ii.  Un atto meritorio
    c.  La necessità del ravvedimento biblico

  • Andando avanti nei nostri studi, scenderemo col trattare i vari aspetti dell’opera salvifica, in maniera più o meno approfondita, al punto che possiamo da soli riuscire a rispondere a domande del tipo:

    È giusto dire “quando mi sono convertito…”? È possibile conoscere il momento esatto della propria salvezza? È possibile riconoscere una vera da una falsa conversione?

    Il Catechismo Minore di Westminster insegna:

    #86. Che cos'è la fede in Gesù Cristo?La fede in Gesù Cristo è una grazia salvifica, per mezzo della quale riceviamo e riposiamo in lui solo per la salvezza, come egli ci è offerto nel Vangelo.

    I punti trattati in questo studio sono i seguenti:

    a.  Efficacemente chiamati e rigenerati
    b.  Una rigenerazione che termina in conversione c.  La fede salvifica: un dono ricevuto e praticato i.  L’elemento intellettuale: conoscenza ii.  L’elemento emozionale: assenso
    iii.  L’elemento volitivo: fiducia
    d.  Riconoscere una vera fede

  • Tutti noi stati siamo rapiti nell'Eden, sottratti dal nostro Padre per via di una nostra disubbidienza, siamo cresciuti con il nostro rapitore che ha agito come nostro padre malvagio. La buona notizia, il Vangelo, è che alcuni sono chiamati, salvati, redenti e restituiti alla famiglia del Creatore amorevole. Ed è proprio quando confidano nel riuscito salvataggio di Dio da parte di Gesù Cristo che questo “alcuni” tornano a casa.

    I punti trattati in questo studio sono i seguenti:

    a.  Efficacemente chiamati
    b.  Come si forma la fede?
    c.  Perché alcuni credono mentre altri no? d.  L’analogia di Lazzaro
    e.  Due pericoli da evitare

  • Se nello studio delle precedenti domande #1-28 del CmW ci siamo soffermati sull’opera di salvezza concepita da Dio Padre nell’eternità, poi realizzata da Cristo (Dio Figlio) nella storia, con la domanda odierna e le successive (soprattutto sino alla #38), vedremo invece il completamento trinitario della salvezza applicata agli eletti durante la loro vita.

    In poche parole, la nostra salvezza, è un’opera trinitaria: Dio Padre ha dato Suo Figlio perché fosse il redentore dei Suoi eletti; Dio il Figlio ha acquistato la redenzione con la sua obbedienza attiva e passiva; Dio Spirito Santo applica la redenzione nell'esperienza degli eletti.

    Il Catechismo Minore di Westminster insegna:

    #29. In che modo siamo resi partecipi della redenzione acquistata da Cristo?Siamo resi partecipi della redenzione acquistata da Cristo, mediante la sua applicazione efficace a noi da parte del suo Spirito Santo.

    I punti trattati in questo studio sono i seguenti:

    a.  Una salvezza trinitaria
    b.  Una salvezza monergista
    c.  L’ordine logico della salvezza

  • Le dottrine bibliche dell’umiliazione e dell’esaltazione di Cristo descrivono la Sua perfetta opera di salvezza, permettono ai credenti di guardare con traboccante speranza al presente ed anche al futuro. Mentre lo stato di umiliazione di Cristo fonda la storia nell'opera redentrice (passata) di Cristo, il suo stato esaltato stabilisce invece la nostra fiducia nel presente e nel futuro (quello che Cristo sta facendo e farà per noi).

    Il Catechismo Minore di Westminster insegna:

    #28. In che cosa consiste l'esaltazione di Cristo?L’esaltazione di Cristo consiste nel suo risorgere dai morti il terzo giorno, nell’ascendere al cielo, nel sedere alla destra di Dio il Padre, e nel venire a giudicare il mondo nell’ultimo giorno.

    I punti trattati in questo studio sono i seguenti:

    c.  La sessione di Cristo: il Suo sedersi e regnare dalla gloria
    d.  Il Secondo Avvento di Cristo: ossia La grande consolazione dei credenti
    i. La risurrezione generale dei morti
    ii. Il giudizio universale
    e.  L’importanza di questa dottrina

  • Le dottrine bibliche dell’umiliazione e dell’esaltazione di Cristo descrivono la Sua perfetta opera di salvezza, permettono ai credenti di guardare con traboccante speranza al presente ed anche al futuro. Mentre lo stato di umiliazione di Cristo fonda la storia nell'opera redentrice (passata) di Cristo, il suo stato esaltato stabilisce invece la nostra fiducia nel presente e nel futuro (quello che Cristo sta facendo e farà per noi).

    Il Catechismo Minore di Westminster insegna:

    #28. In che cosa consiste l'esaltazione di Cristo?L’esaltazione di Cristo consiste nel suo risorgere dai morti il terzo giorno, nell’ascendere al cielo, nel sedere alla destra di Dio il Padre, e nel venire a giudicare il mondo nell’ultimo giorno.

    I punti trattati in questo studio sono i seguenti:

    a.  La risurrezione di Cristo: dove la vergogna della croce muta in gloria eterna
    b.  L’ascensione di Cristo: il Dio-uomo che ci attende in gloria
    i. L'entrata nel Santuario Celeste
    ii. l’inaugurazione del Nuovo Patto
    iii. La costituzione del nuovo popolo - la chiesa

  • La qualità che chiamiamo umiltà non è molto amata e praticata dall’uomo. Ci è difficile se non impossibile praticare la vera umiltà in quanto nella nostra condizione decaduta i nostri interessi vengono prima di quelli di Dio e del prossimo. Nella quotidianità, l’essere umili è sinonimo di debolezza. Umile è il perdente, mentre il vincitore è colui che raggiunge la gloria.Cristo è l'eterno Figlio di Dio, il Re dei re che è divenuto l’uomo Gesù Cristo per sempre, per essere il Mediatore perfetto del Patto di Grazia tra Dio e il Suo popolo, mediando sia nel Suo stato di umiliazione che nel Suo stato di esaltazione (D&R#23). Questi due stati di Cristo (umiliazione e esaltazione) sono tanto importanti per la nostra salvezza quanto lo siano le Sue due nature (divina-umana) e il suo triplice ufficio di mediatore. Il Catechismo Minore di Westminster insegna:#27. In che cosa consistette l’umiliazione di Cristo? L’umiliazione di Cristo consistette nel suo nascere, e questo in una condizione umile, sotto la legge, nel subire le miserie di questa vita, l’ira di Dio, e la morte maledetta di croce; nell’essere sepolto, e rimanere sotto il potere della morte per un certo periodo di tempo. I punti trattati in questo studio sono i seguenti:a. L’umiliazione di Cristo i. L’incarnazione ii. L'umile condizione iii. Sottomesso alla legge iv. Nelle miserie della vita v. Sotto l'ira di Dio vi. La morte di croce b. Cristo 'svuotò' se stesso

  • Chi o cosa controlla oggi il mondo e l’universo intero? È forse il caso? La natura? L’uomo? O qualche entità a noi sconosciuta? È forse Satana che regna quale principe di questo mondo? No, nessuno di questi “attori” o creature regna. Che lo riconosciamo o no, Dio è Colui che regna sovrano su tutto. Paolo scrive: Dio Padre ha risuscitato Cristo “dai morti e lo ha fatto sedere alla propria destra nei luoghi celesti, al di sopra di ogni principato, autorità, potenza, signoria e di ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello futuro. Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi e lo ha dato per capo supremo alla chiesa” (Ef 1:20-22).

    Il Catechismo Minore di Westminster insegna:

    #26. In che modo Cristo svolge la funzione di re? Cristo svolge la funzione di re sottomettendoci a sé, governandoci e difendendoci, nonché contenendo e conquistando tutti i nemici suoi e nostri.

    I punti trattati in questo studio sono i seguenti:
    a.  Cristo Re assoluto sul creato
    b.  Cristo Re assoluto sul Suo popolo
    c.  Cristo Re assoluto sui Suoi nemici
    d. Cristo nostro mediatore perpetuo

  • Vicino e lontano. Bianco e nero. Freddo e caldo. Lento e veloce. A questo elenco di accoppiamenti universalmente familiari, vi chiedo di accostare un'altra coppia di opposti: hapax (ἅπαξ) e mallon (μᾶλλον).
    Secondo il teologo anglicano John Stott la corretta comprensione del significato di questi due avverbi biblici nell’originale greco ἅπαξ e μᾶλλον, è fondamentale per avere una corretta comprensione del vangelo! ἅπαξ significa “una volta e per sempre” e μᾶλλον che significa “più volte”, o “ancora e ancora”.
    Nella Scrittura questi due avverbi si riferiscono a due aspetti temporali dell'opera redentiva e trinitaria di Dio. Non a caso il vangelo è il messaggio che si basa su ciò che Dio ha già fatto PER il peccatore (es. la nostra giustificazione è ἅπαξ), e su ciò che Dio continua a fare NEL peccatore salvato (es. la nostra santificazione è μᾶλλον).

    Il Catechismo Minore di Westminster insegna:
    #25. In che modo Cristo svolge la funzione di sacerdote? Cristo svolge la funzione di sacerdote, essendosi offerto una volta per sempre (ἅπαξ) in sacrificio per soddisfare la giustizia divina e riconciliarci a Dio, e intercedendo continuamente (μᾶλλον) per noi.

    I punti trattati in questo studio sono i seguenti:
    a.  I due avverbi che squalificano la Messa Romana
    b.  La soddisfazione passata del Sommo Sacerdote
    c.  L’intercessione presente del Sommo Sacerdote

  • Quanto importante è la conoscenza? Nelle generazioni passate, l’uomo ha sempre cercato le risposte alle domande esistenziali cercando di soddisfare la sua innata sete di conoscenza: “da dove veniamo, perché viviamo … dove andiamo dopo la morte, etc.”Mentre nella sua grazia comune Dio consente sia ai credenti che ai non credenti di conoscere molto del creato visibile, è solo nel timore del Signore che troviamo la sapienza per vedere oltre, vedere tutto attraverso la lente della rivelazione di Dio, al fine di discernere il significato di qualsiasi cosa, quale sia l’inizio e il fine di ogni cosa: la gloria di Dio!

    Con il peccato noi abbiamo perso conoscenza spirituale su chi Dio è e chi noi siamo. Ma Cristo è venuto per riportarci tale conoscenza perduta, per questo il Catechismo Minore di Westminster insegna:

    #24. In che modo Cristo svolge la funzione di profeta? Cristo svolge la funzione di profeta, rivelandoci, per mezzo della sua Parola e del suo Spirito, la volontà di Dio per la nostra salvezza.

    I punti trattati in questo studio sono i seguenti:
    a.  La ricerca della conoscenza
    b.  La conoscenza velata nell’Antico Testamento
    c.  La conoscenza rivelata
    d.  Nuova rivelazione?
    e.  Una caratteristica comune delle false religioni

  • Quando Dio creò l'uomo, lo creò a Sua immagine (D&R#10). L'uomo originariamente aveva vera conoscenza, rettitudine e santità. Tuttavia, quando Adamo peccò e cadde, noi peccammo e cademmo con lui. E così tutti gli uomini (tranne Gesù Cristo) divennero ignoranti, colpevoli e corrotti peccatori. Ma l'intero messaggio della Bibbia riguarda ciò che Dio ha fatto per salvare alcuni uomini da questa condizione perduta. E lo ha fatto per mezzo di un Redentore che nella Sua opera redentrice ha svolto delle funzioni o uffici di Profeta, Sacerdote e Re.

    Il Catechismo Minore di Westminster insegna:

    #23. Quali sono le funzioni (o uffici) che Cristo svolge in qualità di nostro Redentore?
    Cristo, in qualità di nost­­ro Redentore, svolge le funzioni di profeta, sacerdote, e re, sia nella sua condizione di umiliazione sia di esaltazione.

    I punti trattati in questo studio sono i seguenti:
    a. La preparazione redentiva veterotestamentaria
    b. L'opera salvifica di Cristo
    c. La triplice miseria umana
    d. La triplice cura di Dio
    e. Il triplice incarico delegato alla vera Chiesa

  • Come può un Dio che è uno spirito eterno diventare un vero uomo nella storia? Come mai è detto che tale Dio-uomo sia nato senza peccato pur essendo nato da una donna, Maria? È forse Maria anch’ella nata senza peccato?

    Il Catechismo Minore di Westminster insegna:

    #22. In che modo Cristo, essendo il Figlio di Dio, divenne uomo?
    Cristo, il Figlio di Dio, divenne uomo, assumendo per sé stesso un vero corpo, e un’anima razionale, venendo concepito dalla potenza dello Spirito Santo, nel grembo della Vergine Maria, e nascendo da lei, ma senza peccato.

    I punti trattati in questo studio sono i seguenti:

    a. Cristo uguale a noi: avente corpo e anima razionale
    b. Cristo diverso da noi: concepito senza peccato
    c. L’errore della Verginità Perpetua di Maria
    d. L’errore della Immacolata Concezione di Maria
    e. Cristo: l’unico nato senza peccato