Avsnitt
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Il percorso nel podcast e nei social sta permettendo a Huda di crescere e confrontarsi con la società. Alla fine di questo viaggio alla scoperta di sé stessa, sia in senso metaforico sia letterale, Huda è arrivata alla conclusione che non c'è nulla di male nel sentirsi una nessuna e 100.000.
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Il termine “mascolinità tossica” ormai si sente ovunque, basta scrollare un po’ TikTok per trovare decine di video che ne parlano, ma non è una cosa solo da social, è una questione molto vera, molto reale. E’ uno strano fenomeno, per cui gli uomini aggressivi tendono alla svalutazione delle donne, all'omofobia, alla violenza insensata. Huda racconta l’esperienza di Lorenzo, che per fortuna è riuscito ad andare oltre e ad accettare le sue insicurezze.
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Saknas det avsnitt?
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Ormai la parola “patriarcato” vi uscirà dalle orecchie, ma anche se stiamo finalmente facendo passi avanti nel prendere consapevolezza della sua esistenza, non siamo ancora riusciti a smantellarlo davvero: ad esempio un’amica di Huda, Camilla, ha fondato il suo brand a 17 anni e non veniva presa sul serio, solo perché è una donna. Ma Camilla non è stata l'unica sfortunata: il patriarcato è un problema che riguarda tutte.
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Una colazione dopo una serata in discoteca e un video diventato virale hanno cambiato per sempre la vita di Huda, che si è messa in gioco sfidando gli schemi sociali, riprendendo una carica della polizia contro dei suoi amici neri e postando il video sul web, dando voce a una generazione intera.
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Essere italiani ma non sembrarlo è un problema che non coinvolge solo Huda, ma tutti i ragazzi come lei vittime di colorismo: è una specie di razzismo, ma dentro al razzismo, per cui più una persona è nera e più la gente tenderà a trattarla peggio, come succede a Zak, attore amatoriale e amico di Huda, romano, ma, siccome è nero, nei film ottiene solo ruoli da spacciatore. Perché l’identità di una persona sta soprattutto negli occhi di chi ci guarda molto prima della nostra stessa testa.
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Huda ha vent’anni, vive a Firenze, dove studia all’università. Se la seguite già dai social lo sapete, si mantiene gli studi facendo l'influencer, anche se -ci tiene sempre a chiarirlo- non le piace essere definita così.
Da anni ormai si sente chiedere “da dove vieni davvero?”: infatti Huda convive con una sorta di doppia identità, dato che sono evidenti le sue origini marocchine, dal suo cognome o dai capelli afro, ma risalta anche il suo animo brianzolo. Per rispondere alla domanda, decide di scavare più a fondo partendo per il Marocco con le sue cugine, armata di registratore per documentare il tutto.
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Avvertenza per l'ascoltatore: io parlo super veloce.
Quindi con questo podcast non dovrai aumentare la velocità di riproduzione, anzi: forse dovrai rallentarla. Io sono Huda, ho vent’anni, faccio l’università, ho tre sorelle e un fratello. Mi piace/non mi piace (due cose e due cose)
Sono brianzola e vivo a Firenze, ma spesso mi chiedono “di dove sei DAVVERO?”, perché i miei genitori sono marocchini e quindi ho i capelli afro e una pelle un po’ più scura della media italiana. In questo podcast parlerò con tante amiche e amici di cosa significa essere un’italiana di seconda generazione, ma anche di social, lavoro, amicizie, hater, denunce, capelli, vestiti, bulli, viaggi, scuola, università, corsi di arabo.
Ve l’avevo detto che parlo veloce.
Questo è un podcast di Chora Media, si chiama Huda, nessuna e centomila.
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