Avsnitt
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Cult o trash? Romualdo o Tarabas? Er pupazzone di Stivaletti o gli effetti ottici teRibbili? Eterne questioni dibattute in questo episodio natalizio del podcast dove esploriamo Fantaghirò, classico di Natale da 15 ore totali che troppo a lungo abbiamo evitato.
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Saknas det avsnitt?
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La cosa che ci ha stupito di questo film è che... non ci ha fatto schifo! Com'è possibile? Siamo sorpresi quanto voi ma l'esordio di Elio Germano con Castellano e Pipolo è un filmetto piuttosto piacevole, anche nella sua interminabile versione televisiva. Però... eh, però qualcosetta c'è.E Adriano Pantaleo cheffà?!?!
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Per il nostro filone "i consigliatissimi" Damiano ed Enrico finalmente non si arrabbiano ma guardano due notevolissimi commedie nere di Angelo Orlando, gli anni 90 in Italia producevano davvero delle belle commedie nere. Scopriamo la loro storia produttiva e cos'è successo con la ricezione del pubblico che ha presto dimenticato queste due chicche (aggiustabili).
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Ci chiediamo come sempre senza risposta, cosa spinge il pubblico a considerare cult una commedia grassofobica all'italiana, noiosa e piene di scene senza battute. Luca Verdone dirige il fratello Carlo in una commedia moscia che dovrebbe prendere in giro le cliniche dimagranti, ma finisce solo per perculare poveri cristi che vogliono dimagrire. Però ci dicono che oggi non si potrebbe più fare perché c'è il politically correct! E meno male!
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Questo thriller/giallo di Alex Infascelli ci ha lasciato perplessi, con una serie di domande su una trama malspiegata e malfunzionante, con una protagonista femminile da galeraaaaa. Pure gli abusi sessuali mi fa! Ma è del mestiere questa? Damiano ed Enrico si chiedono come si potrebbe aggiustare questo disgraziato debutto.
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Damiano ed Enrico si buttano in una inspiegabile commedia italiana pedo-blasfema. Un prodotto davvero curioso che alterna drammatico e commedia con sequenze ove Lino Banfi viene sodomizzato, Paolo Villaggio bestemmia e Gastone Moschin seduce una minorenne. In tutto ciò, noi veniamo quasi arrestati per esserci solo azzardati a vederlo.
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Si fa presto a di' l'Avengers Endgame della commedia italiana! Gli Aggiustafilm si guardano pure la versione estesa, per voi per voi, per vedere se questo film strapieno di attori comici valga la pena di stare fermi davanti allo schermo per due ore e mezza. Tra Nino Manfredi, Michele Placido, Lino Banfi, Sabrina Salerno... chi più ne ha più ne metta.
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In questa puntata Damiano ed Enrico si chiedono: ma perché sto film è ancora ricordato come così divertente?Diego Abatantuono lo reggiamo pure, ma qui è da solo in un deserto di tristezza. Non si ride mai, ci si annoia e troviamo pure qualche parte inspiegabile. Ci serve il nostro cesso chimico qua.
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Damiano ed Enrico si difendono dal solleone guardando un classico anni 90 e un seguito moderno che, come al solito, ci fa disperare e incazzare, convincendoci a pubblicare la puntata più lunga fino a ora. Tra disperazione e tristezza, qui il violino triste è stata la nostra unica consolazione.
A Virzì, ma è vero che non ce stai a capì più ncazzo, ma da mò??
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Mentre uno è una pregevole capsula temporale in un decennio ormai nostalgico, l'altro è una rottura di palle di due ore realizzata palesemente solo per motivi di cassetta. C'è qualcosa da sistemare nei due Anni 90 di Enrico Oldoini? Gli Aggiustafilm ce provano.
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Damiano ed Enrico tornano all'antica Roma per scoprire la ricetta di questo originale cinepanettone, dove hanno coinvolto pure il povero Leslie Nielsen per... non fargli fare granché. De Sica e Boldi, invece, son sempre i soliti. Cosa funziona e cosa no in questo campione d'incassi del 1994?
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Damiano ed Enrico si buttano in un film d'infanzia che riscoprono essere molto più inquieto e sexy di quanto un simil-Roger Rabbit dovrebbe essere. Volere Volare di Maurizio Nichetti è un film strano e curioso che ci ha lasciato straniati e dubbiosi.
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Damiano ed Enrico con l'aiuto (e per colpa) di Anna Silvia Armenise s'immergono nel vero dramma de il Fantasma dell'Opera. Tra poteri psichici, sesso coi topi, Asia Argento e la sua topa che strilla come n'ossessa ed effetti digitali da avventura grafica anni 90, ne vedremo delle belle. O meglio ancora, delle brutte. A Dario Argento te diverti proprio a facce male eh??
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Damiano ed Enrico s'imbattono in un'altra letale combo dei Vanzina e Villaggio, rimanendone schifati, disgustati e soprattutto ngazzadi. Io No Spik English (1995) è il "Io Speriamo che me la cavo" che l'Italia degli anni 90 meritava, mentre Banzai (1997) è un film su cui abbiamo speso più tempo e fatica noi degli Aggiustafilm che gli stessi autori; definito da Vanzina stesso "il peggior film che abbiamo mai fatto". Sarà possibile aggiustarli? Noi c'abbiamo provato.
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Damiano ed Enrico si buttano nel torbido adolescenziale, Melissa P tratto dal libro di Melissa Panarello fu considerato uno dei peggiori film italiani del 2005 e rinnegato dal regista, Luca Guadagnino, oltre che dall'autrice del libro. Ma è davvero così terribile? I nostri si preparano mentre Don Arfio è livido.
Restate anche per gli outtakes finali.
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Paolo Villaggio diventa Fracchia, prima va contro se stesso, poi contro Dracula, e gli Aggiustafilm diventano mostruose belve e se 'ncazzano. Una serie che ci ha lasciato confusi e arrabbiati, soprattutto con questa maledetta nostalgia che c'ha rovinato la vitaaaa! Una retrospettiva su Fracchia la belva umana (1981) e Fracchia contro Dracula (1985).
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Damiano ed Enrico si scontrano prima con dei reduci della curva sud romana e poi con dei nostalgici del Ventennio. Meglio essere fascista o essere della Lazio? E soprattutto, perché un film ha fatto arrabbiare i soggetti e l'altro invece l'ha gasati? Gli Aggiustafilm indagano, decidendo se è meglio uscirne con le ossa rotte o con la testa rasata.
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Damiano ed Enrico rivistano due film del De Sica regista, Simpatici e Antipatici oltre a Faccione, trovando parecchie correnti comuni. Tra swing, parolacce, comunità queer e umiliazione, è chiaro che De Sica ha sempre voluto portare sullo schermo le stesse cose. Ma vale la pena rivederli?
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Damiano ed Errico si scontrano col cinema italiano moderno. E perdono. Da Grande è un piccolo classico della commedia anni 80, Da Grandi è un insulto a ogni cosa sacra e santa, un remake shot-by-shot che lì ove tenta di aggiornare, finisce col deprimerci e farci chiedere "ma perché guardiamo i film del 2023"?
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