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Tiziana Rocca, Direttrice Artistica del 10° Filming Italy - Los Angeles, racconta il successo di questa edizione tenutasi dal 19 al 22 febbraio 2025 a Los Angeles.
Filming Italy - Los Angeles, oltre a promuovere l’Italia come set cinematografico si conferma punto di riferimento e ponte sicuro tra la cultura italiana e americana, sostiene la crescita culturale italiana attraverso il suo cinema, l’internazionalizzazione dei prodotti dell’audiovisivo italiani e supporta le relazioni interculturali tra i vari registi, produttori ed artisti.
Tiziana Rocca, fondatrice e direttrice artistica del Festival, ha dichiarato: “Siamo giunti al termine di questa edizione speciale del nostro festival, il Filming Italy – Los Angeles, che celebra con orgoglio il suo decimo anniversario. In questi dieci anni, abbiamo visto crescere questo festival, affrontato sfide che sembravano impossibili e festeggiato grandi successi. Ma ciò che ci ha sempre dato una spinta incredibile è la passione per il cinema, il desiderio di raccontare storie che toccano il cuore e la mente di tutti noi, e farle conoscere anche in America”.
Tra i numerosi artisti intervenuti, italiani e internazionali, Gabriele Muccino e Alec Baldwin, Zoe Saldana e Marco Perego, che hanno condotto una masterclass che ha emozionato tutte le persone presenti, Isabella Ferrari, Michele Placido, Dolph Lundgren e Diana Del Bufalo, solo per citarne alcuni.
E poi ancora Alessandro Nivola, Billy Zane, Fabrizio Bentivoglio, Claudia Pandolfi, Pietro Castellitto, Pupi Avati, Celeste Dalla Porta, Arisa.
Numerosi anche i talent coinvolti nelle masterclass, che sono stati premiati e che hanno partecipato ai panel, tra questi: Alessandro Siani, Isabella Ferrari, Romana Maggiora Vergano e Fabrizio Gifuni.
Non solo Filming Italy Los Angeles e Sardegna per Tiziana Rocca ma anche l’annuncio, risalente a pochi giorni fa, del suo ritorno alla direzione del Taormina Film Fest, le cui date sono: 10 al 14 giugno 2025. -
"Canone Effimero", documentario di Gianluca e Massimiliano De Serio è stato presentato in anteprima nella sezione Forum alla 75esima Berlinale.
In Canone Effimero, i fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio presentano undici usanze musicali locali, trasmesse di generazione in generazione e sopravvissute fino a oggi, che loro stessi hanno scoperto in regioni diverse come Calabria, Marche, Liguria e Sicilia.
Ciò che inizia come un’ode alla lentezza con cui viene costruita la zampogna, una forma di cornamusa calabrese, si apre in un viaggio etnologico-musicale in territori inesplorati: un’Italia fatta di innumerevoli piccole tradizioni, spesso tramandate solo oralmente.
Con calma, cura e in modo corale, "Canone Effimero", trasmette un senso di transgenerazionalità basato sulla pratica, l’ascolto, l’apprendimento e l’abilità umana dell’imitazione. Intreccia gradualmente le diverse tradizioni locali in una rete di possibili controculture. Un film che, a prima vista, sembra anacronistico, ma che si rivela radicalmente contemporaneo.
Il film, prodotto da La Sarraz Pictures, si è portato a casa una Menzione Speciale a Berlino da parte della giuria composta da Petra Costa (Brasile), Lea Glob (Danimarca) e Kazuhiro Soda (Giappone), con la seguente motivazione:
"In questo film i registi riescono a trasportarci con grande maestria in un altro tempo e spazio, un luogo di meraviglie cinematografiche dove le voci degli antenati resistono e trascendono la cecità dei nostri tempi" -
Saknas det avsnitt?
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The Soup of The Day
Lo Show quotidiano The Soup of The Day firmato FRED Film Radio direttamente dalla 75esima edizione del Festival di Berlino.
In compagnia di Chiara Nicoletti, Carlo Giuliano e Giulia Bianconi insieme a tanti ospiti, per parlare ogni giorno degli eventi e delle curiosità del Festival.
Da non perdere! -
Debutta alla regia di un lungometraggio l’attrice Alissa Jung con "Paternal Leave", alla 75esima Berlinale in Generation.
Girato tra Italia e Germania e per questo co-produzione tra i due paesi, il film vede protagonisti la giovane e grande promessa, Juli Grabenhenrich e la punta di diamante del cinema italiano, Luca Marinelli.
Nel ruolo di un padre e una figlia 17enne che si conoscono per la prima volta, i due si ritrovano nel momento in cui per entrambi c’è un percorso di definizione di se stessi da fare.
Leo (Grabenhenrich), una volta scoperto di avere un padre, per trovare quel famoso posto nel mondo, necessario per oltrepassare la linea d’ombra da infanzia a età adulta, deve capire da dove viene.
Paolo (Marinelli) sta tentando di nuovo di essere un compagno e un padre per la piccola Emilia.
Alissa Jung con "Paternal Leave", in uscita anche nelle sale italiane prossimamente con Vision, indaga sulla paternità , sulla genitorialità e si interroga sul fatto che forse non c’è un solo modo di fare le cose, non c’è una vera decisone giusta.
Nel film la comunicazione spesso avviene senza parole, per gesti, momenti di un silenzio che parla e poi ci sono gli abbracci, segno che anche i legami di sangue possono avere valenza. -
The Soup of The Day
Lo Show quotidiano The Soup of The Day firmato FRED Film Radio direttamente dalla 75esima edizione del Festival di Berlino.
In compagnia di Angelo Acerbi, Chiara Nicoletti e Giulia Bianconi insieme a tanti ospiti, per parlare ogni giorno degli eventi e delle curiosità del Festival.
Da non perdere! -
"Il seme del fico sacro" di Mohammad Rasoulof arriva al cinema dal 20 febbraio con Lucky Red e Bim Distribuzione.
Candidato agli Oscar come Miglior Film internazionale e vincitore del Premio Speciale della giuria al Festival di Cannes, il film racconta una famiglia, le sue dinamiche interne, microcosmo a rappresentare il macrocosmo dell’Iran di oggi.
Uno scontro tra generazioni, quello narrato dal regista dell’Orso d’oro a Berlino, "Il male non esiste", rappresentato da un padre sottomesso al potere della Repubblica Islamica e due figlie sempre più coinvolte, anima e corpo, nel movimento "Donne, Vita, Libertà".
In Italia per presentare il film e ormai in esilio, impossibilitato a rientrare in Iran, dopo aver presentato questo film scomodo a Cannes, Rasoulof ribadisce il suo impegno politico attraverso i suoi film.
"Il seme del fico sacro" è il simbolo della resistenza artistica e civile del popolo iraniano, una resistenza guidata innanzitutto dal coraggio delle donne e dei giovani che si battono per una rivoluzione culturale, ancora lontana. -
Da un soggetto e sceneggiatura di Roberto Proia, già autore del film campione di incassi, "Il Ragazzo dai pantaloni rosa", arriva al cinema dal 6 febbraio "Fatti Vedere" di Tiziano Russo.
Distribuito da Eagle Pictures, il film è una commedia che trova ispirazione nello stile di quelle vincenti e geniali americane degli anni ’90 ( ed anche ’80), in primis due capolavori come "Tootsie" e "Mrs Doubtfire".
"Fatti Vedere" infatti racconta di Sandra, psicologa che finisce per travestirsi da anziana psicoterapeuta per scoprire, dalle sedute d’analisi con il suo ex, perchè il ragazzo l’ha lasciata, dopo 10 anni, con un semplice bigliettino di scuse.
A interpretare Sandra, Matilde Gioli ed attorno a lei, nei panni, rispettivi, della migliore amica, dell’ex e del mago dei travestimenti che l’aiuterà nell’impresa: Asia Argento, Francesco Centorame e Pierpaolo Spollon.
Tiziano Russo, reduce dal successo di "Skam" e già all’opera seconda di finzione, precisa che "Fatti Vedere" non è una rom-com ma un film sul percorso di una donna, Sandra, alla ricerca di se stessa.
“L’obiettivo era raccontare Sandra - commenta. Il film si sarebbe potuto chiamare Fatti Vedere, Non nasconderti”. -
The Soup of The Day
Lo Show quotidiano The Soup of The Day firmato FRED Film Radio direttamente dalla 36esima edizione del Trieste Film Festival
In compagnia di Angela Prudenzi e Federico Spoletti insieme a tanti ospiti, per parlare ogni giorno degli eventi e delle curiosità del Festival.
Da non perdere! -
The Soup of The Day
Lo Show quotidiano The Soup of The Day firmato FRED Film Radio direttamente dalla 36esima edizione del Trieste Film Festival
In compagnia di Angela Prudenzi e Federico Spoletti insieme a tanti ospiti, per parlare ogni giorno degli eventi e delle curiosità del Festival.
Da non perdere! -
The Soup of The Day
Lo Show quotidiano The Soup of The Day firmato FRED Film Radio direttamente dalla 36esima edizione del Trieste Film Festival
In compagnia di Angela Prudenzi e Federico Spoletti insieme a tanti ospiti, per parlare ogni giorno degli eventi e delle curiosità del Festival.
Da non perdere! -
È stato presentato a Trieste, il programma della 36°edizione del Trieste Film Festival diretto da Nicoletta Romeo.
Principale appuntamento italiano dedicato al cinema dell’Europa centro orientale, il festival si terrà a Trieste nelle sedi del Politeama Rossetti, del Teatro Miela e del Cinema Ambasciatori dal 16 al 24 gennaio.
Oltre 130 film, tra anteprime italiane ed eventi speciali, concorsi e sezioni tematiche. Tre le sezioni competitive con i concorsi internazionali per lungometraggi, cortometraggi e documentari.
Doppia inaugurazione per il festival: prima serata con l’ultimo film di Peter Kerekes, autore slovacco-ungherese che ha visto tutti i suoi film presentati al Trieste Film Festival, "Wishing on a star", che ha esordito alla Mostra di Venezia, distribuito ora da Lab 80, a cui seguirà l’anteprima italiana de "Lo Spartito della Vita "(Sterben) di Matthias Glasner, comedy-drama tedesca presentata alla Berlinale e presto in sala in Italia con Satine Film.
Evento di chiusura sarà la prima nazionale di "Crossing" di Levan Akin, prossimamente nei cinema italiani con Lucky Red.
Tantissimi i titoli diretti da grandi nomi del cinema europeo: "The invasion" di Sergei Loznitsa, "Under the volcano" di Damian Kocur, "My Late summer"di Danis Tanović, "The new year that never came" di Bogdan Mureşanu ed "Eight Postcards from Utopia" di Radu Jude.
Oltre alla sezione Wild Roses, dedicata quest’anno alle cineaste della Serbia contemporanea, una nuova sezione, Visioni Queer, curata da Giuseppe Gariazzo, per seguire lotte e diritti (ancora) negati alla comunità Lgbtq+ nei Paesi orientali e balcanici. -
Nella serie evento su Rai1, "Il conte di Montecristo", tratta dal celebre classico della letteratura francese di Alexandre Dumas, Michele Riondino e Lino Guanciale fanno parte del cast internazionale.
Diretti dal Premio Oscar danese Bille August, i due interpretano i due leali e fedeli “compagni di vendetta” di Edmond Dantes alias Conte di Montecristo, il suo braccio armato, Jacopo e Vampa.
I due attori raccontano che tipo di sfida e possibilità ha rappresentato l’interpretare personaggi spesso trasposti al cinema e in TV e dunque farli propri.
Il Conte di Montecristo è la più grande storia di vendetta mai raccontata ma anche, se guardiamo a Vampa e Jacopo, storia di amicizia e di lealtà? Il paradosso, sottolineano Riondino e Guanciale, è che, ad essere più leali e fedeli, ci sono due criminali.
Dopo la presentazione alla Festa del Cinema di Roma 2024, la serie sarà trasmessa da lunedì 13 gennaio su Rai 1 per 4 serate. -
"Il conte di Montecristo", celebre classico della letteratura francese scritto da Alexandre Dumas, diventa una serie evento Rai in quattro puntate diretta dal visionario regista danese Bille August.
Il premio Oscar per "Pelle alla conquista del mondo" sceglie Sam Claflin per il ruolo del protagonista Edmond Dantès e il Premio Oscar® Jeremy Irons nelle vesti dell'Abate Faria.
Dopo la presentazione alla Festa del Cinema di Roma 2024, la serie sarà trasmessa da lunedì 13 gennaio su Rai 1 per 4 serate.
Oltre ad Ana Girardot nel ruolo dell’amata Mercedes e l’habituè nel cinema di August, il danese Mikkel Boe Følsgaard, nel cast attori italiani come Michele Riondino e Lino Guanciale, i “fedeli” Jacopo e Vampa, Gabriella Pession nel ruolo della duale Hermine Danglars e Nicolas Maupas in quello del figlio di Mercedes e del cugino-marito Fernand.
Con Maupas e Pession, August discute di vendetta che corrode da dentro, di giustizia, di destino e di provvidenza, tutti concetti che Edmond Dantes ha concepito e gestito a suo modo. -
Dopo "La Stranezza" nel 2022 e il suo straordinario successo di box office nel 2022, Roberto Andò punta nuovamente sul trittico vincente Ficarra, Picone e Toni Servillo con "L’Abbaglio".
In uscita con 01 distribution il 16 gennaio, il film si ispira agli accadimenti, nel 1860, della spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi, “debitamente rielaborati dalla fantasia”, afferma Andò.
"L’Abbaglio" racconta una geniale diversione ideata da Garibaldi: servendosi di uno dei suoi uomini migliori, un palermitano, il colonnello Vincenzo Giordano Orsini ( interpretato da Toni Servillo) Garibaldi radunò una colonna formata da feriti e da un manipolo di militi raccogliticci, cui fu affidato il delicatissimo compito di far credere all’esercito dei Borboni, guidato dal tenente-colonnello svizzero Jean Luc Von Mechel, che i Mille, e il loro generale, stessero battendo in ritirata verso l’interno dell’isola. La manovra, grazie all’abilità di Orsini, ebbe successo e Garibaldi poté conquistare Palermo.
“È un film sui paradossi della Storia, dove si mescolano comicità e dramma, e dove ritornano i tre grandi interpreti del mio film precedente, La stranezza: Toni Servillo, Salvo Ficarra e Valentino Picone. Un’occasione per ricostruire un episodio poco noto della nostra Storia minima, illuminante per vedere i chiaroscuri e le contraddizioni di quella grande” racconta Roberto Andò.
Il regista affida ancora una volta a Ficarra e Picone il ruolo delle due figure d’invenzione necessarie a traghettare il film dentro quella dimensione di equilibrio tra commedia e dramma, la naturale atmosfera che si crea in quei particolari momenti storici in cui tutto potrebbe accadere. -
Giulia Campagna è la produttrice di "Past Future Continuous", presente al Torino Film Lab nel programma Production Fund. Giulia è una veterana del Lab, avendo partecipato altre volte e avendo vinto anche dei premi per progetti precedenti. In questa intervista parliamo del progetto del documentario, di come si è sviluppato e sui contenuti universali che porta avanti.
Un progetto di provenienza iraniana, coproduzione internazionale, con un respiro universale
Giulia Campagna ci racconta di come l'idea del documentario "Past Future Continuous" abbia attirato la sua attenzione come produttrice di documentari creativi, quale questo è. Nonostante la storia si svolga in Iran e sia fortemente iraniano come ambientazione e dinamiche, ha un respiro internazionale dal punto di vista del messaggio e del tema affrontato: la migrazione forzata per motivi politici e l'impossibilità di ritornare nel proprio paese di origine. -
Gea Dall’Orto, Francesca Chillemi e Brenda Lodigiani sono le protagoniste femminili del nuovo film diretto da Alessandro Siani, "Io e te dobbiamo parlare".
In coppia comica con Leonardo Pieraccioni, che collabora anche alla sceneggiatura, Siani si fa affiancare dalle tre attrici, in grado di rappresentare tre modelli di donna diversa.
Gea Dall’Orto interpreta la figlia adolescente di Antonio, il poliziotto interpretato da Siani, il cui patrigno è Pieraldo, personaggio interpretato da Leonardo Pieraccioni, collega di volante di Antonio.
Francesca Chillemi è la nuova arrivata al Distretto di Polizia, ex fiamma di Antonio e decisa a fare carriera nell’Arma.
Brenda Lodigiani è la mamma di Gea, ex moglie di Antonio e attuale compagna di Pieraldo. Donna determinata, colta e dal senso dell’umorismo più fine e sottile.
Ciò che accomuna le tre, in un contesto dove gli uomini sognano e giocano a fare gli eroi, è la concretezza e la lungimiranza.
Le tre attrici discutono sullo spazio che viene dato oggi alle donne nella commedia italiana e l’amore che Alessandro Siani ha per i personaggi femminili. - Visa fler