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Sport business Forum: cosa dobbiamo aspettarci dalle olimpiadi di Milano-Cortina 2026?
È partita mercoledì 11 settembre e si chiude domenica 15 la prima edizione di Sport Business Forum, l'evento che si occupa dei temi legati all'economia dello sport: dalla dimensione economica del grande sport professionistico alla ricaduta sui territori delle grandi manifestazioni, dall'industria dello sport system al turismo sportivo, dall'innovazione alla finanza a sostegno delle imprese e della pratica sportiva. Oltre 40 eventi si terranno tra Montebelluna (TV), Fiera di Longarone (BL), Belluno e Cortina (BL), guardando in prospettiva anche ai Giochi Olimpici Milano-Cortina 2026 ai quali manca poco meno di un anno e mezzo (febbraio 2026).Il Festival è promosso da Confindustria Belluno Dolomiti, Confindustria Veneto Est, Camera di Commercio Treviso e Belluno Dolomiti, con il Gruppo Nord Est Multimedia, Regione Veneto - Veneto 2024 Regione Europea dello Sport, Provincia di Belluno, Comune di Belluno e punta a diventare un punto di riferimento per l'industria dello sport. Il settore nel 2022 ha generato 102 miliardi di ricavi, pari al 3,4% del Pil nazionale, e impiega circa 405 mila addetti. Un potenziale allettante considerato che nel 2024, tra gennaio e luglio la produzione industriale italiana è calata del 3,2%. Ne discutiamo insieme a Lorraine Berton, Presidente Confindustria Belluno Dolomiti. La Presidente Berton è anche Presidente del Gruppo Tecnico Olimpiadi, Grandi Eventi ed economia della montagna e di ANFAO Made in Italy e con Leopoldo Destro, Presidente Confindustria Veneto Est.
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E' stata un completo successo la prima passeggiata spaziale di privati della storia: iniziata alle 12,12 ora italiana e conclusa circa 2 ore. La navetta ha raggiunto i 700 chilometri di altitudine dalla Terra, 300 chilometri più in alto rispetto alla Stazione Spaziale Internazionale.
L'obiettivo di questa passeggiata è stato infatti testare le nuove tute pressurizzate progettate dalla SpaceX di Elon Musk, destinate ai futuri astronauti civili che voleranno sulla Luna o su Marte.
Intanto oggi a Milano si sono tenuti gli Stati generali Space Economy, il 75* Congresso astronautico internazionale. L'appuntamento, promosso dall'Ipse (Intergruppo parlamentare per la Space Economy), è dedicato a valorizzare la filiera nazionale dello spazio e a contribuire alla crescita del comparto. In particolare, gli Stati Generali si propongono come un'occasione di confronto tra l'Intergruppo parlamentare per la Space Economy, il Governo, l'industria spaziale italiana, le Istituzioni nazionali e locali, il mondo dell'economia, quello dell'alta formazione e della ricerca, e i principali stakeholder.
Ne abbiamo parlato con Giorgio Marsiaj, Delegato del presidente di Confindustria per l'aerospazio.
Bce taglia tasso di 0,25 punti, sui depositi cala al 3,50%
La Bce taglia i tassi e introduce un nuovo quadro operativo . Nella riunione di settembre, la banca centrale ha deciso, all'unanimità, di ridurre il tasso sui depositi di 25 punti base, dal 3,75% al 3,50% e di modificare lo spread fisso del tasso sui rifinanziamenti, che è stato ora fissato a 15 punti base al di sopra di quello dei depositi (erano 25). Il repo scende quindi dal 4,25% al 3,65%, mentre il tasso di emergenza , come sempre più alto di 25 punti base, cala dal 4,50% al 3,90 per cento. Per entrambi il taglio è di 60 punti base.
Il taglio è stato possibile perché l'inflazione continua a seguire il sentiero individuato dalla Bce a giugno. Le proiezioni di settembre hanno confermato che la velocità dei prezzi media sarà pari al 2,5% quest anno, al 2,2% nel 2025, all 1,9% nel 2026. La core inflation passerà dal 2,9% del 2024, al 2,3% dell anno prossimo, al due per cento del 2026. Secondo lo staff della Bce, l'inflazione salirà nei prossimi mesi, per un mero effetto aritmetico , per poi tornare a calare e tornare all'obiettivo nella seconda metà dell'anno prossimo. In conferenza stampa, la presidente Christine Lagarde ha poi aggiunto che, molto probabilmente, a settembre l'inflazione risulterà molto bassa, ma il dato - anch'esso legato a base effects - non è destinato a incidere sulle future decisioni di politica monetaria.
Il commento di Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Sole 24 Ore.
La nostra energia è più cara di quella degli altri paesi
Il rapporto Draghi sullo stato dell'economia europea mette in luce come l'energia sia oggi un fattore di svantaggio competitivo. Il petrolio, con i suoi derivati, conta per più del 90% della domanda di energia dei trasporti. Draghi mette in chiaro, ha scritto ieri Tabarelli in un editoriale su la Stampa, l'insostenibile differenza che esiste nei costi dell'energia alle imprese in Europa rispetto a quelli di Cina e Stati Uniti: da noi l'elettricità è a 200 euro per megawattora (MWh) negli Usa e in Cina sotto gli 80 euro. Per il gas le distanze sono maggiori, 60 euro/MWh da noi, 12 negli Usa.
C'è da precisare che, i costi delle rinnovabili non sono confrontabili con quelli delle fonti tradizionali, perché l elettricità da centrali a gas, a carbone, nucleari, è disponibile e programmabile sempre in grandissime quantità, tutte le 8760 ore che sommate costituiscono un anno - e non solo le 1500 ore del solare, o le 2500 ore dell'eolico. Pensare che si possa risolvere il problema degli alti prezzi solo con più rinnovabili è sbagliato.
I prezzi degli Stati Uniti dell'elettricità sono scandalosamente bassi perché usano volumi enormi di gas a prezzi stracciati per una produzione interna che è esplosa grazie alla tecnologia del fracking, della fratturazione idraulica. Un merito che va totalmente ai cattivi petrolieri, quelli americani, il cui petrolio esce a fiotti dal Texas e consente a noi europei di parlare di alchimie dei mercati.
E' intervenuto Davide Tabarelli, presidente Nomisma Energia.
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Saknas det avsnitt?
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Si registra una svolta nel risiko delle banche europee e il calcio d'inizio lo dà UniCredit con una mossa lampo in Germania. La banca italiana ha «acquisito una partecipazione azionaria pari a circa il 9% del capitale sociale di Commerzbank», di cui il 4,49% «è stato acquistato nell'ambito di un'offerta di accelerated book building condotta per conto della Repubblica Federale di Germania, in linea con l'intenzione di quest'ultima di ridurre la propria partecipazione» nell'istituto, mentre «il resto era stato acquistato mediante operazioni sul mercato». Lo ha annunciato la banca guidata Orcel prima dell apertura dei mercati. Ne parliamo con Luca Davi - Il Sole 24 Ore.
Nello scontro tra Harris e Trump c'è stata poca economia
Sul palco del National Constitution Center di Philadelphia, Kamala Harris e Donald Trump si sono sfidati nel secondo dibattito di questa campagna elettorale, il primo dopo il ritiro dalla corsa alla Casa Bianca del presidente Joe Biden. Il dibattito, della durata di oltre novanta minuti, ha abbracciato i temi cruciali di questa campagna elettorale, come aborto, immigrazione, politica estera e politica economica. Capiamo quali possono essere gli scenari futuri circa l'economia e la situazione che affronterà l'export italiano negli Stati Uniti con Lucio Miranda, Presidente e fondatore di ExportUSA.
Le prospettive di assunzione in Italia crescono del 19% ma cala la produzione industriale del -3,3% annuo
Nonostante la produzione arranchi, per il quarto trimestre del 2024 il "ManpowerGroup Employment Outlook Survey" sulle previsioni occupazionali delle aziende italiane, presentato ieri 10 settembre, registra prospettive ancora in crescita. Manpower ha intervistato oltre 40 mila aziende in 41 territori per rilevare le intenzioni all'assunzione per l'ultimo trimestre dell'anno. Ne parliamo con Anna Gionfriddo, Amministratore Delegato di ManpowerGroup.
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A luglio la produzione industriale arretra dello 0,9% su base mensile, realizzando su base annua la 18esima frenata consecutiva, un calo del 3,3% tenendo conto degli effetti del calendario. Con il calo di luglio si appesantisce il bilancio 2024, che vede ora una produzione in calo del 3,2%.
Il colpo d'occhio grafico sui settori è analogo, con una manciata di eccezioni positive nel manifatturiero (chimica, alimentari ed elettronica) e una lunga sequenza di segni meno. Il dato peggiore è per le auto, che cedono su base annua il 35% in termini di produzione, effetto diretto delle frenate produttive e le casse integrazioni di Stellantis. Altro nodo evidente è per il tessile-abbigliamento, che acuisce le difficoltà già viste negli ultimi mesi, cedendo oltre il 18% in termini di produzione e pagando i minori acquisti di prodotti italiani da parte delle griffe. Ne parliamo con Maurizio Sarti, Coordinatore produttori di tessuti della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord.
Le prospettive di assunzione in Italia crescono del 19% nel 4 trimestre 2024
Per il quarto trimestre del 2024 il "ManpowerGroup Employment Outlook Survey" sulle previsioni occupazionali delle aziende italiane, presentato oggi, registra prospettive ancora in crescita. ManpowerGroup ha intervistato oltre 40mila aziende in 41 Paesi e territori per rilevare le intenzioni di assunzione per l'ultimo trimestre dell'anno.
Le imprese si aspettano un incremento nelle assunzioni con un Net Employment Outlook del +19%, al netto degli aggiustamenti stagionali. È il sedicesimo trimestre positivo di fila, oltretutto in miglioramento nel confronto sia col trimestre precedente sia anno su anno. Rispetto al terzo trimestre 2024 si rileva un incremento di 2 punti percentuali, mentre il raffronto con il Q4 2023 presenta un aumento del 1%. Il Nord Est è capofila con aspettative migliori, buone anche nel resto del Paese. Le previsioni sulle assunzioni salgono al crescere della dimensione aziendale. Ne parliamo con: Anna Gionfriddo, Amministratore Delegato di ManpowerGroup.
Rapporto coop 2024: una vita a basso impatto dove l'essenziale diventa centrale
Presentato oggi il «Rapporto Coop -Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani» redatto dall'Ufficio Studi di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori-Coop) con la collaborazione scientifica di Nomisma, il supporto d'analisi di NielsenIQ e i contributi originali di Circana, GS1-Osservatorio Immagino, CSO Servizi, GfK, Mediobanca Ufficio Studi, Campo Ricerca-Scomodo.
L'edizione del 2024 fotografa un Paese preoccupato dallo scenario dei conflitti internazionali, in ansia per l'emergenza ambientale e affaticato dalla quotidianità e per questo sempre più inquieto. Ne parliamo con Albino Russo direttore generale Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative Consumatori).
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Durante un incontro tra il commissario europeo al mercato interno Thierry Breton con l'industria automobilistica a dodici stelle, tenutosi nel primo pomeriggio di oggi lunedì 9 settembre a Bruxelles, è infatti emerso un quadro "non roseo". Come anticipato dal Financial Times, il commissario Breton ha avvertito l'industria che il compito dei decisori dell'Ue "non è quello di indorare la pillola, o di stare seduti ad aspettare che i nostri obiettivi per il 2035 si materializzino magicamente" e "che la Cina è molto più avanti nella produzione di veicoli elettrici a prezzi accessibili". Ne parliamo con Alessandro Plateroti - nuovo Direttore di NewsMondo.it
Ue, il rapporto Draghi "per evitare una lenta agonia": dalla cooperazione al debito in comune
Mario Draghi ha esortato i paesi membri e le istituzioni comunitarie a maggiore coordinamento. Lo stato della congiuntura in Europa è tale per cui l'ex presidente della Banca centrale europea propone nel suo manuale di istruzioni di ridurre il numero di scelte che vengono prese all'unanimità, di aprire la porta a nuove cooperazioni rafforzate, e di promuovere debito in comune.
La relazione - pubblicata oggi, lunedì 9 settembre - è uno spaccato impietoso della situazione economica in Europa. Alcune cifre sono particolarmente significative. Il divario di crescita tra Stati Uniti ed Unione europea, sulla base dei prezzi del 2015, è passato dal 15% nel 2002 al 30% nel 2023. La quota di settori nei quali la Cina compete direttamente con la UE è salita dal 25% nel 2002 al 40% oggi. Infine, sulle 50 più importanti società tecnologiche mondiali, solo quattro sono europee. Ne discutiamo con Alberto Orioli, vicedirettore Sole 24 Ore e Fabrizio Pagani, Partner Vitale&Co, Presidente Fondazione M&M e docente a SciencesPo di Parigi. Da febbraio 2014 a giugno 2018 ha ricoperto la carica di Capo della segreteria tecnica del MEF.
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È iniziata questa mattina a Villa d'Este di Cernobbio, e si concluderà domenica 8 settembre, la cinquantesima edizione del Forum Ambrosetti dal titolo: "Lo scenario di oggi e domani per le strategie competitive".
1° Think Tank in Italia, 4° nell'Unione Europea e tra i più rispettati indipendenti al mondo su 11.175 a livello globale, il Forum Teha prende il via sul Lago di Como con il saluto di Valerio De Molli, CEO di The European House - Ambrosetti.
Ospiti in sala imprenditori, politici e rappresentanti delle istituzioni. Tra i relatori diversi Capi di Stato e di Governo: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (in video collegamento), il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni; il Presidente dell'Azerbaigian Ilham Aliyev; il Primo Ministro dell'Ungheria Viktor Orbán; Sua Maestà la Regina Rania Al Abdullah di Giordania. 12 i Governi rappresentati. Per l'Italia, oltre al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio, 9 Ministri. Nel corso della giornata dedicata all'Italia: Giuseppe Conte, Presidente del Movimento 5 Stelle; Carlo Calenda, Segretario Nazionale di Azione e Elly Schlein, Segretaria del Partito Democratico.
Tra gli argomenti al centro del dibattito italiano, senz'altro lo stato dei lavori sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Finora, stando all'Osservatorio del think tank "The European House Ambrosetti", che sarà presentato al Forum di Cernobbio (di cui La Stampa ha anticipato i contenuti), la previsione di spesa per il 2024 è di 43 miliardi di euro, e a metà anno il governo ha impegnato solo il 22% per cento di quanto stimato, ossia 10 miliardi in sei mesi. "Se il cammino dovesse proseguire a questa velocità, dice Begnozzi, «a fine anno si arriverebbe appena a 18,6 miliardi, meno della metà di quanto preventivato».
L'Italia ha sì rispettato il calendario: dall'inizio del Recovery, sono stati raggiunti tutti i 269 traguardi previsti, ma per arrivare ai 618 obiettivi complessivi, ne restano ancora 349 da centrare in un anno e mezzo.
I ritardi Uno dei punti critici riguarda i Comuni. Al 2024, il Pnrr ha messo in moto oltre 216 mila progetti e, dopo l'ultima revisione del governo - la terza -, ne sono stati eliminati circa 45 mila, lasciandone attivi 55 mila, il 25% del totale. A livello complessivo, circa un terzo è in ritardo, con un rallentamento medio di circa 13 mesi.
Anche rispetto ai soli programmi gestiti dai Comuni, il 31% è in affanno. C'è anche un nodo geografico. Il maggior numero di progetti (44%) è concentrato al Nord, il 15% al Centro, mentre gli interventi al Sud e nelle isole rappresentano il 31% del totale. Il restante 10% è di ambito nazionale. «A livello di importo complessivo dei progetti attivati ad aprile 2024, pari a 128,7 miliardi di euro, al Sud è allocato solo il 36%: il requisito di almeno il 40% delle risorse allocabili destinato al Mezzogiorno non è ancora stato rispettato», scrivono gli esperti. Rispetto al totale, prosegue lo studio, il 14% dei progetti non è ancora stato avviato o è nelle prime fasi di avvio. Questa percentuale si abbassa al 2% per i progetti sviluppati dai Comuni, mentre è ancora al 19 per cento per i progetti destinati al Sud. Interviene: Valerio De Molli - Managing Partner e C.E.O. di The European House - Ambrosetti.
Energia, Innovazione e indipendenza: a Cernobbio le sfide per il settore del gas naturale
Per Snam l'impegno prioritario resta quello rivolto alla sicurezza energetica e all'autonomia della rete italiana nella gestione dei flussi di gas naturale anche in vista dell'arrivo dell'inverno. A tal proposito la società ha recentemente confermato che l'attività di riempimento degli stoccaggi sta procedendo molto bene, con il raggiungimento di un livello di scorte di circa il 92%, superiore alla media europea e con più di 2 mesi di anticipo rispetto al previsto e l'obiettivo di raggiungere a fine ottobre una giacenza prossima a 14 miliardi di metri cubi.
Questo nell'ottica di un'indipendenza dal Gas Russo che negli ultimi anni si è progressivamente andata rafforzando. Il direttore commerciale e regolazione di Snam Gaetano Mazzitelli al meeting di Rimini ha ricordato che nel 2021 il gas russo era circa il 40% delle importazioni, nel 2022 è stato dimezzato al 20% e nel 2023 è stato praticamente azzerato attestandosi al 4%". "Un risultato straordinario - ha commentato - reso possibile dalla rapidità di intervento delle nostre istituzioni, dalle flessibilità infrastrutturali degli asset di Snam e da un portafoglio di approvvigionamento molto diversificato che non ha eguali in Europa".
Tema molto caro a Snam anche quello della riduzione della Co2. Insieme a Eni la società ha appena annunciato l'avvio della fase sperimentale del loro impianto "Ravenna Ccs", nella città romagnola, frutto di una joint venture fra i due gruppi, che sancisce la prima esperienza in Italia di cattura e stoccaggio dell'anidride carbonica, la Ccs (Carbon Capture and Storage). L'obiettivo è arrivare nel 2030 a pompare nei giacimenti offshore esauriti della Romagna almeno 4 milioni di tonnellate all'anno. Ne parliamo con Stefano Venier, Ad di SNAM.
A2A, per decarbonizzare le città servono 10 miliardi l'anno
Tra gli argomenti al centro del Forum di Cernobbio organizzato da The European House Ambrosetti c'è sicuramente quello dell'energia, a partire dalla presentazione dello studio "Sostenibilità urbana. Decarbonizzazione, elettrificazione e innovazione: opportunità e soluzioni per città future-fit" realizzato da Teha Group con A2A e il contributo scientifico di ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile), presentato oggi a Villa d'Este.
Nello scenario che emerge dallo studio spicca la proposta di un pacchetto d'investimenti da oltre 271 miliardi di euro entro il 2050 per rendere possibile il processo di decarbonizzazione e il miglioramento dell'efficienza e della qualità della vita nelle città italiane, attivando una serie di leve già oggi disponibili e dimezzando le emissioni delle città. Tra le azioni individuate l'installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti, elettrificazione dei trasporti, diffusione di pompe di calore elettriche, crescita del teleriscaldamento. L'ipotesi di investimento di 10 miliardi all anno fino al 2050 in questi settori, per complessivi circa 271 miliardi sommando tutti gli interventi, porterebbe a un taglio del 52% delle emissioni delle città, che passerebbero dagli attuali 62 milioni di tonnellate di CO2 a 30. Ne parliamo con Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di A2a.
Assiom Forex: taglio tassi infonde ottimismo, 40% operatori punta su borse in rialzo
Le prospettive di un taglio dei tassi d'interesse a breve infondono maggiore ottimismo sull'andamento dei mercati finanziari in autunno. Ma, allo stesso tempo, i dubbi sulla crescita globale impongono una certa cautela. Per l'89% degli operatori di Assiom Forex le Borse navigheranno su livelli attuali o spingeranno al rialzo, ma senza eccedere. E' la fotografia che emerge dal sondaggio di agosto condotto da Assiom Forex fra i suoi associati in collaborazione con Il Sole 24 Ore Radiocor. Approfondiamo con Chiara Di Michele di Radiocor
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Un piano straordinario per assumere fino a 30mila tra medici e infermieri in tre anni. Lo riporta oggi il Sole 24 ore con Marzio Bartoloni, spiegando che si tratta di una delle misure che "dovrebbe prendere forma" nella prossima Legge di bilancio. Per il maxi piano di assunzioni, che "partirà del prossimo anno" , potrebbero esserci due "incognite". La prima riguarda le coperture perché per l'intervento del governo serve "oltre un miliardo di euro anche se le risorse necessarie per finanziarlo saranno spalmate su tre anni, il 2025, il 2026 e 2027". La seconda incognita è relativa proprio alle 30mila assunzioni, "di cui 8-9mila dovrebbero riguardare i medici". Il rischio, scrive il quotidiano, è la difficoltà a trovare medici e infermieri "disposti a lavorare nel Sistema sanitario nazionale con stipendi in media più bassi rispetto ad altri colleghi all'estero o nel privato, tanto che sono molti i sanitari che si dimettono (circa 25mila nel 2021-2022)". Per questo il piano dovrebbe prevedere un'altra misura, anch'essa da inserire nella Legge di Bilancio: " la detassazione con una flat tax al 15% dell'indennità di specificità che hanno medici e infermieri". "Abbiamo avuto un incontro con il ministro Giorgetti a fine luglio primo di agosto e l'attenzione del ministero è soprattutto sul personale sanitario": lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci a margine del lancio della campagna 'Noi salviamo vite', al ministero. "Vogliamo che ci siano più fondi per assumere il personale e vogliamo che chi lavora nel Servizio sanitario venga pagato meglio. I fondi ci sono, ma non siamo ancora entrati nel dettaglio. A me interessa che venga assunto più personale e che chi lavora nel Ssn sia gratificato. Vogliamo un piano per assumere medici, per far fronte alla gobba pensionistica". "Nelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale lavorano oltre 101 mila medici, tra questi 4.312 medici specializzati in emergenza-urgenza. Aumentare i posti nelle specializzazioni non basta se poi non vengono coperti i posti. Lo scorso anno dei posti messi a bando ne sono stati assegnati solo uno su 4. I giovani scappano dalle specializzazioni in Emergenza e urgenza, luoghi interessati da carenza del personale e burnout" ha aggiunto il ministro. Ne parliamo con Marzio Bartoloni, Il Sole 24 Ore.
Manovra, oggi le entrate, poi arriverà il piano dei conti
Ieri con Gianni ci eravamo lasciati con il Cdm che era appena iniziato. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla riforma sulle concessioni balneari, prorogandole fino al settembre 2027. Le procedure per metterle a gara dovranno essere avviate dai titolari delle concessioni entro giugno del 2027. La durata delle nuove concessioni andrà da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni per garantire al concessionario di ammortizzare gli investimenti effettuati. La misura, contenuta in un decreto legge che si pone come obiettivo quello di risolvere 17 contenziosi tra Italia e Ue, è stata accolta "con favore" anche dalla Commissione europea. Slitta invece il disegno di legge di riforma della rete dei carburanti per ulteriori approfondimenti.
Oggi il governo inizierà a fissare qualche punto fermo che riguarda la Manovra. La lunga fase estiva delle fantasie intorno alla manovra giunge al termine per cedere il passo ai numeri veri su cui il Governo dovrà ultimare il Piano strutturale di bilancio, cioè il nuovo programma di finanza pubblica secondo le regole del Patto di stabilità riformato, e fissare i binari su cui far correre, si fa per dire, la prossima legge di bilancio.
Una serie di cifre cruciali è attesa appunto oggi con l'aggiornamento delle entrate tributarie, che questa volta comprenderanno il gettito dell autoliquidazione delle partite Iva.
Fin qui gli incassi hanno dato più di una soddisfazione al ministero dell Economia,con il loro aumento del 4,1% (10,2 miliardi) maturato nei primi sei mesi dell anno che hanno quindi seguito un ritmo di crescita quasi doppio rispetto a quello previsto su base annua dal Def di aprile.Ieri il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti: "A metà mese lo approviamo e lo presentiamo in Parlamento". Sempre Giorgetti ha dichiarato nella stessa occasione: "La manovra? Ci stiamo lavorando, leggo un sacco di cose strane, di fantasia, che non so nemmeno io. Invece, innanzitutto dobbiamo avere il quadro. Appena abbiamo il quadro e le linee, si declinano gli interventi. Vale come il calciomercato: prima c'è il calciomercato poi arriva la realtà; d'estate tutti scrivono qualcosa, il bilanciomercato, poi arriva il momento in cui si fanno le cose che si devono fare". Così il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti, interpellato, all'uscita del vertice della Lega alla Camera. Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore.
Balneari, ok alle proroghe fino al 30 settembre 2027
Dopo un vertice tra Meloni, Salvini e Tajani a ridosso del Consiglio dei ministri del pomeriggio di ieri, 4 settembre, si sblocca la norma sul riordino delle concessioni balneari. La riforma faticosamente concordata dal ministro per gli Affari Ue Raffaele Fitto con Bruxelles nelle settimane scorse supera anche le resistenze della Lega, legate soprattutto al tema della prelazione per i concessionari uscenti e all'entità degli indennizzi.
Il testo di ingresso in Cdm, che potrebbe subire ancora delle modifiche su aspetti di dettaglio, proroga le concessioni fino al 30 settembre del 2027, con obbligo per i Comuni di avviare tassativamente le gare entro il 30 giugno precedente. Ma i sindaci avranno la facoltà di anticipare i bandi presentando un'adeguata motivazione.
Una nota di Palazzo Chigi mette in evidenza come «la collaborazione tra Roma e Bruxelles abbia consentito di trovare un punto di equilibrio tra la necessità di aprire il mercato delle concessioni e l'opportunità di tutelare le legittime aspettative degli attuali concessionari, permettendo di concludere un'annosa e complessa questione di particolare rilievo per la nostra nazione».
La stessa Commissione Ue ha dato il suo assenso (anche se impossibilitata ad anticipare decisioni sulla chiusura della procedura): l'intervento è accolto con favore. Le disposizioni introdotte dal decreto-legge introduce inoltre disposizioni urgenti per la soluzione di procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano: "In almeno 6 casi, le norme introdotte sono in grado di condurre all'immediata archiviazione, nel rispetto dei tempi tecnici della Commissione europea; in altri 11 casi, le norme adottate dal Governo costituiscono una premessa essenziale per giungere in tempi rapidi all'archiviazione - si legge nella nota".
Nel riordino la libertà di scelta lasciata ai Comuni ha un ruolo centrale ai fini del lasciapassare dell'Ue, che ha sempre bocciato la possibilità di proroga automatica e generalizzata.
Previsti, tra le altre cose, indennizzi per i concessionari uscenti a carico di quelli subentranti e una griglia articolata dei criteri di gara, alcuni elaborati in modo da assegnare comunque un punteggio premiale agli uscenti o ai piccoli operatori.
Si dicono insodisfatti due dei principali sindacati, Sib/Confcommercio e Fiba/Confesercenti, secondo cui "il provvedimento legislativo adottato dal Consiglio dei ministri sulle concessioni demaniali marittime vigenti non ci soddisfa perché prevede la messa a gara delle aziende". Questa la presa di posizione, in una nota congiunta, di Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe/Confcommercio, e Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba/Confesercenti. "Riuniremo gli organismi dirigenti delle nostre organizzazioni per una valutazione del provvedimento legislativo e per decidere le conseguenti iniziative sindacali", annunciano Capacchione e Rustignoli. Ne parliamo con Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba/Confesercenti.
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Oggi è stato convocato il Consiglio dei ministri alle 17.30 a palazzo Chigi. La bozza del Dl carburanti in arrivo oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri introduce incentivi ad hoc per la riconversione degli impianti in chiave green. A tal proposito, viene istituito un Fondo presso il ministero dell Ambiente con una dote di 140 milioni per tre anni che servirà a finanziare gli incentivi per la trasformazione degli impianti.
La bozza del Ddl sulle concessioni balneari non è all ordine del giorno del Consiglio dei Ministri. Ma non è escluso che arrivi un via libera fuori sacco . La decisione finale sarà presa in Cdm. Il compromesso che il ministero degli Affari Ue, come anticipato dal Sole 24 Ore il 1° settembre, ha individuato con Bruxelles prevede l obbligo di avviare le gare entro giugno 2027 e fino al 30 settembre dello stesso anno la proroga delle concessioni già in essere, ma con la facoltà di anticipare i bandi per i Comuni che intenderanno farlo e motiveranno adeguatamente la loro scelta. Solo «in presenza di ragioni oggettive», come la pendenza di un contenzioso o «difficoltà oggettive legate all espletamento della procedura stessa», la scadenza può essere posticipata fino al 31 marzo 2028. Niente prelazioni per i concessionari uscenti, mentre dovrebbero entrare indennizzi per i subentranti ma con un perimetro limitato.
Tra il caso Sangiuliano e i due dossier, balneari e carburanti, sarà anche l'occasione per il governo per iniziare a fissare qualche punto fermo che riguarda la Manovra.
"A metà mese lo approviamo e lo presentiamo in Parlamento". Così il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti risponde, uscendo dal vertice della Lega alla Camera, a chi gli chiede quando il piano strutturale sarà approvato in Cdm. Sempre Giorgetti ha dichiarato nella stessa occasione: "La manovra? Ci stiamo lavorando, leggo un sacco di cose strane, di fantasia, che non so nemmeno io. Invece, innanzitutto dobbiamo avere il quadro. Appena abbiamo il quadro e le linee, si declinano gli interventi. Vale come il calciomercato: prima c'è il calciomercato poi arriva la realtà; d'estate tutti scrivono qualcosa, il bilanciomercato, poi arriva il momento in cui si fanno le cose che si devono fare". Così il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti, interpellato, all'uscita del vertice della Lega alla Camera. Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore.La Davos dell'Est Europa
E' in corso e si conclude domani, la 33/a edizione del Forum Economico di Karpacz in Polonia, la cosiddetta "Davos dell'Est", la più importante conferenza dell'Europa centro-orientale, organizzata dalla Fondazione istituto per gli studi orientali. Tema di quest'anno, "Il tempo di nuovi leader: plasmare insieme il futuro'.
Organizzato da oltre trent'anni, il Forum Economico è un luogo di incontro per rappresentanti del mondo della politica, dell'impresa e della scienza: tra gli ospiti, presidenti, capi di governo, ministri, politici, presidenti di aziende e rappresentanti di organizzazioni non governative. Sono attesi in oltre seimila da oltre 60 paesi, in particolare da Europa dell'Est, del Nord (Danimarca, Finlandia) e Ucraina - con una rappresentanza maggioritaria dalla Polonia a cominciare dal presidente Andrzej Duda. Tra gli speaker anche il nostro ospite, Patrizio Bianchi, già Ministro tecnico del Governo Draghi oggi professore, economista industriale internazionale che interverrà in un panel dedicato proprio alla "nuova leadership del cambiamento". Tra i temi all'ordine del giorno l'impatto della guerra in Ucraina sull'architettura della sicurezza globale, le questioni legate al futuro green, l'intelligenza artificiale. Sullo sfondo però emerge in modo sempre più deciso una percezione di insoddisfazione e sfiducia dei paesi dell'est che hanno aderito all'UE, e che vedono la loro crescita apparire lenta. C'è insomma una delusione palpabile per un'Europa che sembra diventare sempre meno credibile anche alla luce delle incertezze politiche di Germania e Francia. Questo nel giorno in cui l'ex presidente della Bce Mario Draghi interviene alla riunione dei Rappresentanti Permanenti degli Stati Ue per un confronto sul report sulla competitività - che gli è stato affidato dalla Commissione e la cui presentazione ufficiale è prevista nei prossimi giorni a Bruxelles. Nel corso dell'incontro con i Rappresentanti Permanenti dei Paesi Ue, a quanto si apprende da più fonti diplomatiche, Mario Draghi avrebbe parlato della necessità di riforme senza precedenti per l'Ue, nelle quali siano coinvolti tutti gli attori del continente. Il Rapporto Draghi, secondo le anticipazioni che stanno circolando in questi giorni, ha al centro proprio l'idea di una sempre più forte integrazione dei paesi Ue, che per molti resta ancora un Tabù. Ne parliamo con Patrizio Bianchi professore, economista industriale internazionale, ex ministro tecnico del governo Draghi.Emergenza peste suina
Negli allevamenti del Nord Italia si fa sempre più drammatica la situazione legata alla diffusione del morbo della Peste suina africana (Psa). Innocua per l'uomo ma mortale per i suini domestici e quelli selvatici, cioè i cinghiali. Il Commissario Straordinario alla Peste suina africana Giovanni Filippini ha comunicato ieri all'ANSA la presenza in Italia di 18 focolai in Lombardia, 5 in Piemonte e 1 in Emilia Romagna. Se ne aggiunge uno oggi nel Novarese per un totale di 25 focolai. I dati sono in evoluzione: non c'è giorno ormai in cui non si scopra un nuovo focolaio.
Nella sua ultima ordinanza (di giovedì scorso 30 agosto) il Commissario ha inasprito con una sorta di "lockdown delle stalle" i divieti di movimentazione degli animali vietando in tutte le tre le fasce di restrizione lo spostamento di qualsiasi maiale, se non per raggiungere i pochi macelli attrezzati per l abbattimento dei suini provenienti da aree a rischio. Le aziende che non si atterranno alle regole per limitare i contagi dovranno chiudere.
Gli allevamenti coinvolti dalle restrizioni sono centinaia e quando in un allevamento viene trovato un maiale malato, la legge impone l'abbattimento di tutti i capi. Oltre 50mila maiali sono già stati abbattuti nel nostro Paese. Cresce quindi la preoccupazione per la filiera suinicola italiana, una delle più performanti dell intero sistema agroalimentare nazionale con un valore tra produzione e indotto di circa 20 miliardi di euro, centomila posti di lavoro e 10 milioni di animali allevati che rappresentano il prodotto di base per la filiera dei grandi prosciutti Dop italiani (Parma San Daniele ma non solo) e di altri salumi Dop. Ne parliamo con Giovanni Filippini, Commissario Straordinario alla Peste suina africana. -
Il reddito disponibile reale lordo delle famiglie nel 2023 diminuisce, soprattutto a causa della crescita elevata dei prezzi, e si attesta oltre sei punti al di sotto di quello del 2008. Questa è la fotografia che emerge dalle tabelle Eurostat sul "Quadro di valutazione sociale" secondo il quale migliorano invece i punteggi per l'Italia sul fronte dell'occupazione e della disoccupazione e sulla povertà di chi lavora che scende sotto il 10% per la prima volta dal 2010. Per quanto riguarda i redditi in Ue la media sale da 110,12 a 110,82 (2008 pari a 100) mentre l'Italia cala da 94,15 a 93,74.
Per quanto riguarda il reddito l'Italia rispetto al 2008 ha fatto meglio solo della Grecia (nel 2022 il reddito lordo disponibile era al 72,1% rispetto a quello del 2008) mentre resta lontana dalla Germania con il 112,59% nel 2023. La Francia supera il 2008 (108,75 nel 2022) mentre la Spagna è ancora indietro (95,85).
Eurostat segnala che migliorano i marcatori dell'Italia sul lavoro e sull'istruzione anche se i dati restano al di sotto di quelli medi dell'Ue. In particolare il tasso di occupazione tra i 20 e i 64 anni in Italia sale dal 64,8% del 2022 a 66,3 nel 2023 con una crescita di 1,5 punti mentre in media in Ue l'aumento è di 0,7 punti, dal 74,6% al 75,3%. Nonostante questo aumento l'Italia resta ultima in classifica.
Sulla disoccupazione l'Italia registra un calo di 0,4 punti percentuali (dall'8,1% al 7,7%), tendenza ancora rafforzata nel 2024, mentre l'Ue segna in media una riduzione di 0,1 punti (dal 6,2% al 6,1%). Il nostro Paese registra un crollo anche per i Neet (i giovani che non sono in un percorso di istruzione e formazione e non lavorano con il passaggio dal 19% al 16,1%), il dato più basso dall'inizio delle serie storiche nel 2009. In Europa in media si è registrato un calo di 0,5 punti, dall'11,7% all'11,2%. Diminuisce sensibilmente anche la disoccupazione di lunga durata (almeno un anno senza trovare lavoro) con il passaggio dal 4,6% al 4,2% della forza lavoro, il dato più basso dopo il 2009 anche se ancora superiore alla media Ue (2,1%). Ne parliamo con Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.
L'Offensiva del Dragone punta a destabilizzare l'economia mondiale
Secondo i dati della Banca mondiale, nel 2022 il 30% dell output manifatturiero mondiale originava dalla Cina, mentre i consumi privati cinesi rappresentavano solo il 13% di quelli globali. Ciò implica che le aziende cinesi riversano sui mercati internazionali il 60% delle loro produzioni, spesso a prezzi di realizzo, destabilizzando l economia mondiale. In un contesto normale per assorbire questo squilibrio il Paese dovrebbe stimolare i consumi interni o rivalutare il cambio. Ma il Partito Comunista Cinese da oltre venti anni rifiuta di applicare queste misure, di espandere i servizi pubblici (specialmente la sanità) e estendere la sicurezza sociale per i cittadini. Un Paese che ha costruito 45mila chilometri di linee ferroviarie ad alta velocità spendendo l equivalente di 750 miliardi di euro e che impegna cifre colossali per il riarmo, mantiene ospedali pubblici di infimo livello.
Sono state formulate ipotesi più o meno fantasiose, per spiegare questo rifiuto: la mistica confuciana, (in salsa neo-maoista) di vita parca ed austera; il bias ideologico contro un economia orientata ai consumi che sfugge al controllo statale; la preoccupazione che un welfare generoso inoculi il virus dell indolenza nelle nuove generazioni. Tuttavia la motivazione più plausibile è inquietante e gravida di conseguenze. Innanzitutto occorre rottamare l idea che il regime cinese persegua la prosperità e il benessere della popolazione. L accumulo di capacità produttiva, lo spionaggio industriale, l appropriazione indebita di proprietà intellettuale, il dumping compongono una precisa strategia predatoria, una forma di guerra ibrida contro il resto del mondo. Il fine ultimo è ri-assurgere al ruolo egemonico di stampo imperiale che secondo Xi Jinping fu usurpato alla Cina durate il secolo delle umiliazioni. Del resto il Partito Comunista non fa mistero che l obiettivo primario è l ampliamento del potere su scala globale. Infatti sin dal 2015 con il programma Made in China 2025, il governo ha formulato un piano ambizioso, che punta alla primazia economica mondiale entro il 2049, sfruttando le economie di scala e il legame simbiotico tra apparato industriale e militare. Quindi le scelte di politica economica a Pechino puntano esplicitamente alla conquista dei settori più avanzati o strategici utilizzando sussidi, prestiti agevolati, restrizioni alle importazioni, manipolazioni valutarie e pratiche illegali. Ne parliamo con Fabio Scacciavillani, economista, editorialista Sole24 Ore.
Emergenza peste suina
Negli allevamenti del Nord Italia si fa sempre più drammatica la situazione legata alla diffusione del morbo della Peste suina africana (Psa). Innocua per l'uomo ma mortale per i suini domestici e quelli selvatici, cioè i cinghiali. Il Commissario Straordinario alla Peste suina africana Giovanni Filippini ha comunicato ieri all'ANSA la presenza in Italia di 18 focolai in Lombardia, 5 in Piemonte e 1 in Emilia Romagna. Se ne aggiunge uno oggi nel Novarese per un totale di 25 focolai. I dati sono in evoluzione: non c'è giorno ormai in cui non si scopra un nuovo focolaio.
Nella sua ultima ordinanza (di giovedì scorso 30 agosto) il Commissario ha inasprito con una sorta di "lockdown delle stalle" i divieti di movimentazione degli animali vietando in tutte le tre le fasce di restrizione lo spostamento di qualsiasi maiale, se non per raggiungere i pochi macelli attrezzati per l abbattimento dei suini provenienti da aree a rischio. Le aziende che non si atterranno alle regole per limitare i contagi dovranno chiudere.
Gli allevamenti coinvolti dalle restrizioni sono centinaia e quando in un allevamento viene trovato un maiale malato, la legge impone l'abbattimento di tutti i capi. Oltre 50mila maiali sono già stati abbattuti nel nostro Paese. Cresce quindi la preoccupazione per la filiera suinicola italiana, una delle più performanti dell intero sistema agroalimentare nazionale con un valore tra produzione e indotto di circa 20 miliardi di euro, centomila posti di lavoro e 10 milioni di animali allevati che rappresentano il prodotto di base per la filiera dei grandi prosciutti Dop italiani (Parma San Daniele ma non solo) e di altri salumi Dop.
La scorsa primavera ad essere particolarmente colpita è stata l'area del Piacentino, culla di molti allevamenti e di importanti produzioni di salumi Dop. Ora, nell'occhio del ciclone, c'è soprattutto la Lombardia: prima Pavia, poi Lodi. In Lombardia, dove si alleva il 50% di tutta la produzione suinicola nazionale, la preoccupazione è altissima: se la peste suina si diffonderà , sarà un'ecatombe.
Gli allevatori sottolineano il peso dei danni indiretti, che vanno ad aggiungersi a quelli diretti (la perdita del capo che viene soppresso) e si pone quindi il tema dei possibili indennizzi. Il Commissario ha specificato che "Il governo sta prendendo in seria considerazione la situazione verificando quali sono gli indennizzi in termini di risarcimenti dei danni diretti e indiretti che gli allevatori stanno subendo"
La fauna selvatica (cinghiali) rappresenta il principale veicolo di diffusione della Psa. Coldiretti evidenzia infatti la necessità di ridurre la pressione dei 2,3 milioni di cinghiali considerati ormai "fuori controllo" sul territorio nazionale. L'associazione si è mobilitata per chiedere anche un monitoraggio costante sui prezzi dei suini pagati agli allevatori per evitare le speculazioni e lo stop a mutui e contributi per le aziende colpite. Ne parliamo con Gianfranco Comincioli - presidente di Coldiretti Lombardia.
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Nel secondo trimestre del 2024 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è cresciuto dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% nei confronti del secondo trimestre del 2023. La crescita acquisita per il 2024 è pari allo 0,6%. Lo comunica Istat, dopo la conferma delle stime per il secondo trimestre sull andamento del Pil. La stima completa dei conti economici trimestrali, spiega l ente statistico, fornisce una sostanziale conferma delle stime preliminari del Pil del secondo trimestre 2024, con una crescita congiunturale dello 0,2% e una crescita tendenziale dello 0,9%. La crescita acquisita per il 2024 risulta dello 0,6% a fronte della stima dello 0,7% fornita a fine luglio.ù
La crescita è dovuta in lieve parte alle componenti della domanda nazionale, grazie al contributo positivo per 0,1 punti percentuali sia dei consumi delle famiglie, sia degli investimenti e di quello negativo della spesa delle Amministrazioni Pubbliche per 0,1 punti. Invece, più consistente il contributo positivo fornito della variazioni delle scorte, pari a 0,4 punti percentuali, che contrasta quello negativo della domanda estera netta, che sottrae 0,3 punti alla crescita del Pil.
Nel complesso, dai servizi arriva un contributo positivo dello 0,4% al Pil del secondo trimestre mentre segnano un calo del valore aggiunto l agricoltura e l industria in senso stretto. «Nel secondo trimestre - scrive l Istat - si registrano andamenti congiunturali negativi del valore aggiunto nell agricoltura, silvicoltura e pesca dell 1,7% e nell industria in senso stretto dello 0,8%. In crescita il comparto delle costruzioni, cresciuto dello 0,6%, quello del commercio, riparazione di veicoli, trasporto, magazzinaggio, alloggio e ristorazione (+0,5%), quello dei servizi di informazione e comunicazioni (+0,6%), delle attività finanziarie e assicurative (+0,2%), delle attività immobiliari (+0,8%), del comparto dell amministrazione pubblica, difesa, istruzione e sanità, cresciuto dello 0,1%, e quello delle attività artistiche, di intrattenimento e degli altri servizi (+0,1%). Stazionario il valore aggiunto delle attività professionali». Ne parliamo con Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino.Elezioni americane, quanto pesa l'economia
A poco più di due mesi dalle elezioni statunitensi (martedì 5 novembre), si infiamma la campagna elettorale. A differenza delle tornate precedenti però sembra esserci ancora un grande assente: l'andamento dell'economia a Stelle e strisce.
La scorsa settimana sono usciti un paio di dati che confermano la buona salute degli Usa. l'inflazione e l'andamento del Pil.
L'economia americana nel secondo trimestre è cresciuta del 3,0%, più delle attese e del 2,8% previsto inizialmente e l'indice dei prezzi delle spese per consumi personali in Usa è aumentato dello 0,2% in luglio e dello 2,5% su base annuale, come prevedevano gli analisti. Anche l'inflazione Pce, depurata dalle componenti alimentari ed energetiche, e l'indicatore preferito dalla Fed per misurare l'inflazione, è aumentata dello 0,2% nel mese ma è cresciuta del 2,6% rispetto all'anno scorso. La cifra a 12 mesi è stata leggermente più debole della stima del 2,7%.
Due dati che potrebbero essere sfruttati da Kamala Harris, che essendo parte dell'attuale amministrazione, potrebbe rivendicare il successo dell'amministrazione uscente.
Al momento però non si registra nessun rimbalzo dopo la convention per Kamala Harris in un nuovo sondaggio nazionale di Abc News e Ipsos, dove mantiene un leggero vantaggio su Donald Trump con numeri quasi identici a quelli di un sondaggio pre convention. Nel complesso, la vicepresidente supera Trump col 50% contro il 46% tra gli elettori registrati in un confronto a due, più o meno con la stessa percentuale della rilevazione prima della kermesse (49% a 45% ). I risultati suggeriscono un vantaggio leggermente più ampio per Harris tra i probabili elettori, 52% a 46% (51% a 45% prima della convention. Ne parliamo con
Alessandro Plateroti nuovo Direttore di NewsMondo.itTavolo manovra, il governo alla ricerca di fondi. Il concordato uno degli strumenti?
Inizia una settimana decisiva per la manovra economica: mercoledì un primo cdm e venerdì potrebbe già essere approvato dal Consiglio dei ministri il Piano strutturale di bilancio, che verrà poi trasmesso alla Commissione Ue. Il ministro dell Economia Giancarlo Giorgetti prova a mantenere la spesa pubblica sotto controllo.
L'impatto della manovra sarà di 25 miliardi come quella di un anno fa. Così Federico Freni, sottosegretario all Economia, a 24 Mattino su Radio 24 a proposito della cubatura della manovra finanziaria del 2025 e aggiunge: prima della manovra però, sarà licenziato il piano strutturale di bilancio (che deve essere presentato alla Commissione Europea entro il 20 settembre ndr) che deve passare dall approvazione del Consiglio dei Ministri e soprattutto dall approvazione del Parlamento con un procedimento simile a quello della NADEF e del DEF, sarà esaminato e con il sistema delle mozioni auspicabilmente sarà approvato.
Per recuperare i fondi necessari il governo farà sicuramente affidamento sul gettito fiscale. Uno degli strumenti potrebbe essere: il concordato preventivo, che viene definito come una delle fonti primarie di finanziamento per gli sgravi fiscali. Ne parliamo con Jean Marie Del Bo' vicedirettore de Il Sole 24 Ore -
Prosegue il rialzo delle Borse europee che in alcuni casi viaggiano sui massimi storici, rafforzate dalla revisione al rialzo del Pil statunitense, cresciuto del 3% nel secondo trimestre 2024, in base alla seconda lettura del dato. Le attese erano per un dato al 2,8%, pari alla prima lettura. A Wall Street si registra però lo scivolone di Nvidia dopo i conti che, seppur solidi, non sono riusciti a placare le preoccupazioni degli investitori sulla tenuta del settore dell intelligenza artificiale. Il colosso controlla l'80% del mercato dei semiconduttori per l'Ia.
Il commento di Maximilian Cellino, Il Sole 24 Ore.L'Europa dell'auto in stallo: a luglio +0,4% di immatricolazioni
Una crescita delle immatricolazioni nell area (Ue, Efta e Uk) dello 0,4% nel mese di luglio e volumi che dall inizio dell anno hanno recuperato il 3,9% restando di quasi il 20% sotto i livelli del 2019. I dati diffusi dall Acea restituiscono una situazione del mercato auto in Europa in stallo. «Non vi è quindi ancora nessun segnale che autorizzi a ritenere che il mercato dell auto possa ritornare in tempi ragionevolmente brevi ai livelli ante-crisi e ciò nonostante che il prodotto interno lordo della Ue abbia pienamente recupero gli effetti della crisi» scrive nella sua nota il Centro Studi Promotor.
Ne parliamo con Gian Primo Quagliano, direttore Centro Studi Promotor. -
L'economia tedesca ha registrato ieri una leggera contrazione nel secondo trimestre, in parte a causa della diminuzione degli investimenti e della crisi nel settore edile. Lo rileva l'Ufficio federale di statistica (Destatis). Il prodotto interno lordo della Germania è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, confermando la stima iniziale di fine luglio.
Con Daniel Gros - direttore dell'Institute for european policy making della Bocconi - proseguiamo il discorso iniziato nella puntata di ieri, commentando gli ultimi dati e lo stato di salute di quella che ci eravamo abituati a definire la "locomotiva d'Europa".Manovra 2025: il cantiere pensioni
Quello della previdenza sembra presentarsi come uno dei nodi più spinosi in vista del vertice di governo del 30 agosto e, più in generale, nel grande cantiere della manovra 2025. La prossima settimana, dopo il vertice di maggioranza previsto per venerdì, dovrebbe tenersi un incontro tecnico con rappresentanti dell'Inps, del ministero dell'Economia e del Lavoro sulle eventuali misure sulla previdenza da inserire nella legge di Bilancio.
Secondo le notizie circolate in questi giorni si potrebbe valutare l'ipotesi di un allungamento delle finestre per chi matura 42 anni e 10 mesi di contributi (41 e 10 per le donne) e può quindi andare a riposo indipendentemente dall'età anagrafica, anche se ieri dal sottosegretario leghista al Lavoro, Claudio Durigon, è arrivato subito un secco no all'ipotesi di dilatare da 3 a 6-7 mesi la finestra mobile.
Aumentare questo tempo di attesa (tra la maturazione dei requisiti e l'effettiva erogazione) da 3 a 6-7 mesi, permetterebbe risparmi importanti, stimati in circa un miliardo e mezzo all'anno.
Commentiamo queste e altre ipotesi con Alberto Brambilla, presidente di Itinerari previdenziali. -
In questi ultimi giorni di agosto i dossier europei occupano uno spazio importante sul tavolo dell'esecutivo.
Secondo quanto si apprende oggi, si starebbe lavorando per portare in consiglio dei ministri entro la prima settimana di settembre il Piano strutturale di bilancio, il documento previsto dalle nuove regole del riformato Patto di Stabilità e Crescita - che va inviato a Bruxelles entro il 20 settembre. In questo modo si consentirebbe l'esame parlamentare nelle due settimane successive, in tempo per rispettare la scadenza.
Il documento conterrà il quadro programmatico (non indicato nel Def di aprile) e sostituirà di fatto la Nadef. La 'traiettoria' per l'aggiustamento strutturale che Bruxelles ha indicato a Roma dovrebbe aggirarsi intorno allo 0,5-0,6% annuo, pari a circa 10-12 miliardi, una correzione già considerata nel Def sui saldi 2024-2025
La prima scadenza resta però quella dell'indicazione del commissario Ue, visto che entro il 30 agosto dovrà essere tassativamente formulata la proposta dei nomi a Bruxelles da parte dei singoli Paesi. La lettera con l'indicazione della persona scelta dovrà arrivare a von den Leyen sabato 31 agosto. Per quanto riguarda l'Italia, resta in pole position il nome del ministro Raffaele Fitto, di Fratelli d'Italia, responsabile di Affari europei, Sud, Politiche di coesione e Pnrr, ma il nodo non è ancora stato ufficialmente sciolto.
Oltre all'Italia mancano all'appello anche Belgio, Bulgaria, Danimarca, Lussemburgo, Portogallo, Romania e resta aperto il tema del rispetto dell'equilibrio di genere (su cui von der Leyen si è esposta), la cui realizzabilità si scontra con il fatto che quasi tutti i candidati commissari proposti finora siano uomini. Si aprirà poi la partita non meno complessa dell'assegnazione di dicasteri e deleghe. La questione dovrebbe chiudersi entro fine settembre, quando dovrebbero iniziare le audizioni a Strasburgo.
Si annuncia insomma un autunno delicato per l'Unione Europea. Le elezioni di giugno hanno portato a Strasburgo frammentazione politica e coalizioni più instabili della legislatura precedente mentre Francia e Germania, le due "superpotenze", appaiono in pieno disorientamento politico e introversione economica. Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista de Il Sole 24 Ore BruxellesSchuldenbremse, il miope rigore fiscale tedesco costringerà la Germania alla recessione?
L'economia tedesca oggi ha registrato una leggera contrazione nel secondo trimestre, in parte a causa della diminuzione degli investimenti e della crisi nel settore edile. Lo rileva l'Ufficio federale di statistica (Destatis). Il prodotto interno lordo della Germania è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, confermando la stima iniziale di fine luglio. Nel primo trimestre il Pil era aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. "Dopo il lieve aumento del trimestre precedente, in primavera l'economia tedesca ha nuovamente rallentato", afferma la presidente della Destatis Ruth Brand.
Nonostante le difficoltà dell'economia tedesca secondo il ministro delle Finanze Christian Lindner, liberale e interprete dell ala austera del governo, dopo le emergenze legate a pandemia e guerra il 2025 dev essere l anno che riporta la Germania al rigore dei conti, in linea con il freno del debito (Schuldenbremse) inserito in Costituzione. L imperativo sul pareggio di bilancio è figlio della cultura squisitamente tedesca. Il freno al debito, però, ha mostrato tutti i suoi limiti in questi anni di crisi, costringendo la Germania a varare deroghe per far fronte alla pandemia, prima, e alla necessità di aiutare l'Ucraina, poi. Di fronte a questa consapevolezza, vale la pena chiedersi se, in momenti cruciali, lo Schuldenbremse si riveli più un ostacolo che una tutela, costringendo a trattare come questioni contabili quelle che, in realtà, sono questioni politiche profonde. Ne parliamo con Daniel Gros direttore dell'Institute for European policy making della Bocconi -
Negli Stati Uniti nel fine settimana si è tenuto l'influente simposio di politica economica di Jackson Hole, che ogni anno chiama a raccolta i vertici delle principali banche centrali del mondo. Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha detto che è arrivato il momento per aggiustare la direzione della politica monetaria, anticipando così l'imminente taglio dei tassi di interesse che dovrebbe già avvenire nel corso della riunione del 17 e 18 settembre. Il commento in diretta con Franco Bruni, presidente dell'Ispi e professore emerito del dipartimento di Economia dell'Università Bocconi.
Boeing sempre più in difficoltà
La Nasa ha annunciato che utilizzerà la capsula Dragon di SpaceX per riportare a casa Sunita Williams e Barry Wilmore, i due astronauti in missione sulla Stazione Spaziale Internazionale dove sono bloccati da più di due mesi, molto più di quanto previsto.
L'agenzia non ritiene che Starliner offra sufficienti garanzie di sicurezza.
La decisione della Nasa è un successo per Elon Musk e un duro colpo per Boeing, che vede così allungarsi la sua scia di problemi, a cominciare dai dubbi sulla sicurezza degli aerei dell'azienda che sta accumulando contrattempi e guasti tecnici.
Dall'inizio dell'anno il titolo ha perso in borsa di circa un terzo del suo lavoro. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore di Newsmondo.it. -
A seguito delle dichiarazioni del governatore della banca d'italia Fabio Panetta le visioni sul futuro dell'Europa e dell'Italia sul fronte debito pubblico sono incerte. Come rimane incerta la posizione della BCE per quello che riguarda eventuali tagli sui tassi d'interesse.
Nuovo massimo storico per il debito pubblico italiano nella rilevazione relativa al mese di giugno 2024. Secondo quanto comunicato dalla Banca d'Italia alla fine del periodo in esame il debito pubblico aveva sfiorato i 2.949 miliardi di euro rispetto agli oltre 2.918 miliardi di inizio mese (dato rivisto); l'aumento mensile è stato di oltre 30 miliardi di euro. Rispetto al dato dello stesso mese dello scorso anno (2.849 miliardi di euro) il debito pubblico è cresciuto di circa 99 miliardi. Danilo Corradi dottore di ricerca in storia economica.
Overtourism, ecco la classifica delle città più affollate da Dubrovnik a Venezia e Marrakech
Nel rapporto McKinsey & Company anche Roma tra le prime 15 destinazioni a rischio per «densità turistica». Il turismo è tornato ai livelli pre-Covid ma ha riportato con sé le criticità che ne hanno accompagnato la crescita prima del brusco arresto causato dalla pandemia. In particolare una concentrazione di viaggiatori su alcune località che finiscono per essere vittime del fenomeno ribattezzato overtourism. Infatti l'80% dei viaggiatori visita solo il 10% delle destinazioni turistiche del mondo. Il numero dei viaggiatori e la frequenza dei loro viaggi sono destinati ad aumentare (nel primo trimestre dell'anno le notti trascorse negli esercizi ricettivi dell'Ue sono aumentate del 6,6% rispetto allo stesso periodo del 2023) e lo stesso report offre una proiezione al 2030: uno scenario nel quale la città sulla Laguna (che sta sperimentando un ticket di accesso per i turisti giornalieri) vedrà un aumento meno significativo di affollamento turistico (+26%) rispetto ad altre mete come Marrakech (+86%), Amsterdam (+72%) e la stessa Dubrovnik (+70%). Tra sei anni Venezia sarà quindi la terza città al mondo per intensità turistica, superata da Macao (dove si prevede un incremento del 45%).
Il rapporto annuale McKinsey & Company (The state of tourism and hospitality 2024), tra le molti analisi, alza anche il velo sulle mete urbane più affollate in una graduatoria basata sul numero di notti trascorse nel 2023 da visitatori domestici e stranieri per chilometro quadrato. Al primo posto c è Dubrovnik (Croazia), seguita da Venezia e da Macao. Tra le prime quindici posizioni compare un'altra città d'Italia, Roma (al 13° posto), appena sotto Parigi (12esima). Alessandro Nucara - direttore generale federalberghi.
Autotrasporti: le ripercussioni sui trasporti e sull'economia dei lavori di manutenzione per valichi trafori e ponti nel nord Italia
E' stata annunciata la chiusura totale al traffico per il traforo del monte Bianco dal 2 settembre al 16 dicembre 2024, per il rifacimento di 600 metri di volta, su due tratti di 300 metri ciascuno.
Gli scambi commerciali tra Italia e Francia sono ostacolati non soltanto dalla chiusura del traforo del Monte Bianco per 15 settimane (tre mesi e due settimane), ma anche dall'interruzione del transito sulla ferrovia italo-francese del Fréjus e dai lavori di rifacimento sul Brennero del ponte di Lueg.
I lavori di manutenzione straordinaria del Monte Bianco erano stati pianificati nel 2023 ma sono stati rinviati di un anno dalla Commissione intergovernativa Italia-Francia a causa della frana che rese necessaria la chiusura della ferrovia del Fréjus. Durante questo periodo, non sarà consentito il passaggio del traffico in nessuna circostanza, neanche temporaneamente.
Il tratto in questione rappresenta un passaggio essenziale per i trasporti e per l'economia sia Italiana che dei paesi confinanti. Per dare dei numeri ogni anno il traforo del monte Bianco è attraversato da migliaia di veicoli, circa 10.000 ogni giorno quando il traffico è più intenso, stesso discorso per il Ponte Lueg dove transitano fino a 60mila veicoli, tra auto e Tir. Un immenso serpentone che dovrà essere incanalato in una sola corsia. Massimo Masotti ANITA.
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Ubs prevede che le case automobilistiche cinesi venderanno 5 milioni di veicoli all'estero nel 2024, con gran parte della domanda proveniente dai mercati in via di sviluppo, e consolideranno la posizione della Cina come il primo esportatore mondiale. I veicoli alimentati a batteria rappresenteranno quest'anno il 30% delle esportazioni totali di automobili della Cina.
Il 5 luglio nell'Unione Europea sono entrati in vigore nuovi dazi sulle auto elettriche, che si applicheranno a tre produttori campione: Byd nella misura del 17.4%; Geely nella misura del 19.9%; Saic nella misura del 37.6%.
Il governo cinese ha fin da subito minacciato ritorsioni contro le importazioni europee, dalla carne di maiale all'industria dei liquori francese. Ma la Commissione europea ha nuovamente corretto l'entità dei dazi provvisori anti-dumping in vigore dal 5 luglio sulle importazioni di auto elettriche prodotte in Cina.
Intanto a beneficiare maggiormente delle nuove tabelle, pensate per mettere sullo stesso piano car maker europei e cinesi è stata l'Americana Tesla. Alberto Annichiarico Sole 24 Ore e Fabio Scacciavillani - economista- Il Sole24Ore.
Energia in Italia - sud hub strategico per l'energia italiana?
Noi soffriamo il fatto che quasi metà della nostra generazione viene dal gas, che ha costi più alti, in particolare dal 2022. L'apporto delle rinnovabili, che da una parte ha aumentato l'offerta, ha un contributo limitato ed è stato comunque costoso in termini di incentivi e di adeguamento delle reti. Bellissimo sarebbe avere più rinnovabili, magari più idroelettrico, come hanno i paesi scandinavi, che tengono i prezzi a 50, ma da noi il grande idroelettrico è praticamente fermo da mezzo secolo.
La Francia da anni garantisce alla sua grande industria prezzi intorno ai 50/MWh, e anche la Germania ha messo prezzi a 70/MWh, mentre in Italia, le nostre industrie pagano facilmente più di 100/MWh.
Noi non ce la facciamo, strangolati dal debito, a fari gli stessi aiuti di stato. Il Parlamento e la Commissione, dopo gli anni dell'infatuazione verde, riconoscono da mesi il problema. Dopo le ultime elezioni, che non stravolgeranno più di tanto gli equilibri politici, si cercherà delle soluzioni per arrivare ad un prezzo unico, condizione essenziale per avere mercati efficienti, che rimane oggi, come allora, obiettivo primario.
Il mercato unico dell'energia
Il mercato, in particolare se unico, deve avere anche un prezzo unico, e qua non ci siamo e, purtroppo, il paese con i livelli più alti rimane l'Italia. I prezzi per oggi 14 giugno, sul mercato all'ingrosso, sono in Italia a 107 per megawattora (MWh), contro i 33 della Francia, i 44 della Spagna e i 91 della Germania. Davide Tabarelli - Il Sole24Ore.
Data center, scontro tra big per un mercato da 15 miliardi.
Una torta da 15 miliardi. Questa la posta in gioco sui data center in Italia.
Alla quale guardano sia i colossi d oltreoceano (Google, Amazon e Microsoft su tutti, ma anche Equinixo Vantage Data Center), sia i player europei, in particolare Data 4 (si veda l'articolo in basso) oanche Aruba, determinati a far valere le migliori condizioni in termini di sovranità digitale: lacapacità di controllare i propri dati e la propria tecnologia. È su questo punto che si sta concentrando lo scontro competitivo con le leggi Usa, a partire dal CloudAct, che permettono ampi poteri di accesso ai dati e la risposta di investitori portati a puntare dipiù al made in Europe - Andrea Biondi - Il Sole24Ore.
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A Chicago è iniziata la Convention del partito Democratico americano, che conferirà alla vicepresidente Kamala Harris l'incarico formale per sfidare Donald Trump nelle elezioni presidenziali.
Se verrà eletto, Donald Trump offrirà a Elon Musk una posizione nel governo o un ruolo consultivo nella sua amministrazione, "se vorrà farlo". Lo ha detto lo stesso tycoon in una intervista alla Reuters pubblicata sul sito. Musk gli ha già dato il suo endorsement, finanzia un super pac a suo sostegno e lo ha intervistato su X. Ma Trump ha avvisato che prenderà in considerazione l'eliminazione di un credito d'imposta di 7.500 dollari per i veicoli elettrici, una mossa che potrebbe penalizzare Tesla. Marco Valsania, corrispondente Sole24Ore da Chicago.
Assicurazioni e rischi climatici per le PMI
Le compagnie assicurative sono al lavoro per creare un pool ad adesione volontaria per mutualizzare i rischi connessi alle catastrofi naturali, ossia terremoti e inondazioni. Questa l'idea attorno alla quale si sta concentrando il tavolo di lavoro aperto dall'Ania e al quale sono seduti i principali operatori del settore.
ll rischio climatico è considerato significativo nei prossimi 5-10 anni, con impatto medio/alto, per il 71,2% delle 53 assicurazioni danni che coprono tali rischi.
L'obiettivo infatti è, tenuto conto del peso crescente che gli eventi avversi hanno sui conti del settore, affrontare l'obbligo per le imprese, che sulla carta dovrebbe scattare a fine anno, di sottoscrivere una polizza contro le "catnat" e dunque il vincolo per le compagnie di offrire soluzioni adeguate in termini di prezzo e di copertura del rischio.
Gestendo bene i rischi (per questo si parla di mutualizzarli in un pool di compagnie) questo è un mercato che ha un enorme potenziale. Marco Terzago, membro del consiglio direttivo di ANRA.
Cercare lavoro? Un candidato su due usa l'intelligenza artificiale, anche le aziende la utilizzano, rischi e opportunità
Come l'IA sta rivoluzionando la ricerca del lavoro e quali sono i potenziali rischi associati. OpenAI e le sue implicazioni nel settore HR.
E secondo un indagine del Financial Times, fino a metà degli aspiranti dipendenti mette a punto le proprie candidature contando sull'aiuto dell'Ia. Con il rischio di avere curriculum goffi, se non intervengono a migliorare un po' il linguaggio, o gonfiati.
Le aziende utilizzano sempre più i software recruiting per la selezione dei potenziali candidati.
Filippo Poletti, LinkedIn Italia top voice.
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Costi in salita per l'istruzione dei figli: assicurare ai propri figli un'istruzione dalla culla all'università in vista del nuovo mondo del lavoro, ha un costo sempre più elevato con un impatto significativo sul budget familiare.
E questo inevitabilmente riduce le possibilità per le famiglie meno abbienti. In uno scenario in cui i costi per l'istruzione dei figli continua a lievitare diventa quindi sempre più essenziale pianificare fin dalla nascita dei propri figli il finanziamento della loro istruzione.
Basti pensare che secondo le prime stime, ogni famiglia spenderà un importo fra i 550 e i 1050 euro per ogni figlio, con aumenti di circa il 15% per libri, zaini, astucci e altro materiale delle scuole secondarie di primo grado, e del 18% per quelle di secondo grado. Complice anche l'inflazione che di anno in anno fa lievitare i prezzi. Marzia Redaelli editorialista sole24ore.
L'elettronica cerca 22.500 lavoratori da qui al 2028.
Le transizioni green e digital spingono l'occupazione tra punti di forza e criticità.
Cresce la domanda di lavoro nelle imprese elettroniche ed elettrotecniche. A spingere l'occupazione sono soprattutto le attività legate alle transizioni energetica e digitale. Trovare personale specializzato, però, diventa sempre più difficile. Il disallineamento fra le competenze offerte dal sistema educativo e quelle richieste dal mercato contribuisce a rendere poco agevole la ricerca di figure professionali adeguate. In prospettiva il quadro poco è rassicurante. A descriverlo è il rapporto su occupazione e mercato del lavoro realizzato su dati Unioncamere-Anpal dal servizio studi di Anie, l'Associazione delle imprese elettroniche ed elettrotecniche, aderente a Confindustria. Sara Fragasso - Area Studi di Anie.
Mercati con Max Cellino - Il Sole24Ore.
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