Avsnitt
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Nella cultura italiana ci sono personaggi che spesso hanno scelto di legare la loro opera ad alcuni luoghi che ritenevano unici. Pier Paolo Pasolini fece questo con le strade del comprensorio Prenestino-Casilino, ben prima che il nome Pigneto fosse universalmente noto. Le storie raccontate, degli ultimi della società ma anche di visioni e visionari, per quanto poetiche, avevano un sottotesto politico che riusciva a renderle difficili da digerire per tutte le parti politiche in gioco. Questo perché raccontare gli ultimi vuol dire anche raccontare le loro contraddizioni, la loro dignità ma anche la loro disperazione, voleva dire raccontare l'illegalità ma anche la lotta per raggiungere una parvenza di equità. ACCATTONE è un disperato, un povero, un criminale, ma anche un romantico, un lottatore, una persona che vuole essere trattata con dignità e rispetto. Un'anfora di forma umana piena di contraddizioni. Ascoltiamo la sua storia.
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Si può essere destinati a essere dei perdenti? Esiste veramente una sorte ineluttabile che possa condannare una persona alla sconfitta continua e permanente?
Questa visione dogmatica viene spesso usata per "confinare" le persone in un ambiente di disagio e degrado, negando loro il diritto a migliorarsi, stroncando le opportunità in maniera sistematica e dando poi la colpa alla sfortuna.
E se di nome ti chiami Fortunata, ti senti bastonata e beffata da questo modo di vivere.
E pensi di non meritare nulla di più che una casa nella zona più fatiscente di una ex borgata.
Un meccanismo comodo per chi basa le proprie fortune sulle sfortune altrui. Un meccanismo che prima o poi dovrà essere spezzato e rottamato, per il bene di tutti. -
Saknas det avsnitt?
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Dietro ogni grande uomo c'è una grande donna, si dice. E dietro un uomo che è un poco di buono c'è probabilmente una donna con una gran pazienza. E purtroppo, la cronaca ce lo dice quasi quotidianamente ormai, con qualche livido addosso. "Il marito di Attilia" è il terzo episodio del film "I nostri mariti" e, nel 1966, racconta questioni di genere, piccole ipocrisie borghesi e violenze domestiche con una cognizione di causa impressionante anche per molte produzioni odierne. Mantiene l'ironia di chi non fa sconti e, nel caso di "Il marito di Attilia", ci mostra scorci importanti delle vite di chi viveva nelle baracche appoggiate all'acquedotto Alessandrino.
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Tutte le più grandi città occidentali, ormai da decenni, vedono crescere in molti loro quartieri comunità sempre più multietniche, ormai popolate in gran parte da immigrati di seconda generazione. I più fortunati tra questi sono riusciti ad avere la cittadinanza italiana, altri lottano tutti i giorni con una burocrazia che spesso sembra più interessata a mandarli via che a fornire loro gli strumenti necessari ad integrarsi. A Roma il quartiere multietnico per eccellenza, da anni, è Tor Pignattara, e qui ci troviamo a riscoprire strade e persone attraverso gli occhi di Phayim, un giovane Bangladese con cittadinanzia italiana che cerca di vivere la sua vita in occidente senza dover per forza rinnegare la sua cultura.
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La parola Resistenza è oggi, come sempre attuale. Questo perché è una parola che nasce dalla Storia, da sentimenti e aspirazioni di libertà profondamente radicati nei cuori umani.
Certo, non sempre è facile perseguirla e praticarla. A volte, perché succeda, si deve essere spinti al limite. Nel film di Rossellini, unanimamente riconosciuto tra i capolavori della cinematografia mondiale, viene esplorato e raccontato quel limite, attraverso le storie della città e dei suoi abitanti, specie quelli più lontani dalle sale del potere. -
Alla fine degli anni '50, la Roma delle borgate vedeva tra i suoi abitanti più pregiudicati che incensurati. Per fame o per disgrazia, in tanti si trovavano a dover scegliere attività non proprio limpide per mantenere la famiglia. E i ladri erano la grande maggioranza. Ma i ladri, in fondo, possono essere brave persone, e conoscono (almeno nel caso di quelli del film) il valore dell'amicizia. Audace Colpo dei Soliti Ignoti racconta proprio di questi ladri, che non si tradiscono a vicenda nonostante la fame e le difficoltà, e di come ci tengano a essere comunque persone per bene.
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Le periferie negli anni sono cambiate, si sono evolute e sono mutate per sopravvivere a esigenze sociali ed economiche spesso provenienti dall'alto, oltre che dal centro.
La definizione di Borgata è diventata scomoda, un'onta da cancellare. Eppure ci sono zone di confine che ancora si vantano di essere Borgate, e da quella definizione vogliono trovare la spinta per crescere e migliorare senza dover cambiare in qualcosa che non hanno scelto. Nel film Il Contagio ci troviamo ad esplorare una di queste Borgate, il Quarticciolo, che non vogliono rinunciare a questo nome pur di migliorare. E lottano contro una rassegnazione a essere cittadini di serie B che si espande come una malattia. -
Iniziamo il nostro viaggio nel Quinto Municipio con la visione di uno dei capolavori di Mario Monicelli: Un Borghese Piccolo Piccolo.
Un Alberto Sordi che alterna i toni della commedia e del dramma è il protagonista di una storia crudele che rivela quanta violenza può nascondersi dietro una vita apparentemente banale.