Avsnitt

  • Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centoventesima puntata di Bestiale, che comincia col pesce blob.



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  • Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centodiciannovesima puntata di Bestiale, che comincia con la sula piediazzurri.



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  • Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centodiciottesima puntata di Bestiale, che comincia con l’antilope giraffa.

    Conosciuto dai più come gerenuk, il Litocranius walleri è l’unica specie appartenente al suo genere e in effetti sembra proprio il prodotto di un’antilope che si è accoppiata con una giraffa, tipo la famosa scena dell’arca di Noé dei Griffin. Vive in Africa Orientale e, oltre ad avere il collo lungo, il maschio ha pure delle corna ad esse che lo rendono unico.

    Brucatore irriducibile, il muso appiattito gli serve per arrivare alle foglie senza ferirsi tra la vegetazione spinosa (che spettacolo, l’evoluzione) e pare che l’antilope giraffa ami stare sotto la pioggia, come la prima volta, con tutta probabilità per rinfrescarsi dal calore della savana africana (è un animale diurno e il sole picchia forte, laggiù).

    Altre curiosità che mi ha fatto volare: al gerenuk non piace molto combattere né spostarsi, preferisce risparmiare energie per ricercare cibo. Inoltre, con il passare degli anni, queste tendenze sedentarie sembrano aumentare. I branchi sono piccoli, massimo sei esemplari; alcuni maschi, però, preferiscono passare la vita completamente da soli.

    Se guardando la foto avete pensato “ma io questo l’ho già visto da qualche parte”, beh, forse è perché nella vostra vita vi è capitato di cercare “popcorn” tra le GIF trovando questa qui (come è successo a me, irriducibile amante delle GIF).

    Condividi questo post con chi ama risparmiare energie per cercare cibo!

    Il possibile ritorno della tigre di Giava 🐅

    Tra le tigri, c’era un esemplare endemico dell’isola di Giava (Indonesia), tanto unico da meritare di essere classificato come una sottospecie a parte (Panthera tigris sondaica). Le sue dimensioni erano più piccole rispetto a sua cugina che vive nell’Asia continentale, questo perché anche le prede presenti sull’isola sono più piccole (la cosiddetta regola di Bergmann).

    L’estinzione della tigre (causata ovviamente dall’uomo, tra bracconaggio, avvelenamenti e riduzione di habitat) è stata resa ufficiale a metà degli Anni Novanta, dopo che nonostante l’istallazione di diverse fototrappole non è stato più individuato alcun esemplare. Questa è una delle rare foto dell’animale: risale al1 938 e la scattò Andries Hoogerwerf nel Parco nazionale di Ujung Kulon.

    Di recente, però, è arrivata una notizia inaspettata a sensazionale: dopo numerose presunte segnalazione mai confermate, nel 2019, a seguito dell’avvistamento da parte di una persona del luogo, è stato recuperato un pelo che, dopo un’attenta analisi, sembrerebbe contenere delle tracce genetiche compatibili con la tigre di Giava. Lo studio è stato pubblicato dalla dalla Cambridge University Press di recente, se ne parla su Kodami:

    [Il pelo], infatti, è stato prelevato proprio dalla recinzione dove si presume che il grosso felino sia saltato e vicino alla quale sono state trovate anche impronte e segni di artigli. Nell'abstract dello studio si legge: «Sulla base della nostra intervista approfondita con Ripi Yanur Fajar, [il locale, ndr] che ha visto la tigre, crediamo che il pelo provenga da una tigre di Giava. Se questa sia ancora presente allo stato selvatico deve essere confermato con ulteriori studi genetici e sul campo».

    Muhammad Ali Imron, capo del programma Forest and Wildlife del WWF Indonesia, ha dichiarato all'AFP di apprezzare gli sforzi dei ricercatori, ma anche che i campioni di peli sono estremamente limitati ed è necessario trovarne altri per confermare i risultati dello studio tramite altri test genetici. Inoltre, ha espresso preoccupazione per il fatto che i risultati siano già stati resi pubblici, cosa che potrebbe allertare i cacciatori.

    Balene che sfruttando la sequenza di Fibonacci per cacciare

    Contesto: ho visto su Netflix Il problema dei tre corpi (consigliata), parlando con Alessandra di altre cose pazze della natura è uscita fuori la celeberrima sequenza di Fibonacci con il suo rapporto aureo. Dovrei dedicare una puntata della newsletter a parte per parlarne e spiegarne le sue applicazioni, ma qui siamo su Bestiale e non su Matematicale (che nome tremendo, tra l’altro) quindi ecco una dimostrazione di quella successione di numeri, messa in pratica… dalle balene che, per cacciare, producono cerchi di bolle per imprigionare le proprie prede.

    Qui un articolo che parla delle applicazioni della sequenza di Fibonacci in natura.

    Momento genitori orribili nel mondo animale

    Dopo il quokka, ecco un altro genitore orribile: è l’upupa, che secondo un recente studio farebbe figli in più solo per darli in pasto ai cuccioli più grandi. Cito Geopop:

    Prima di questo studio sulle upupe, negli uccelli, era ben conosciuto soltanto il fenomeno del cainismo tra fratelli: quel fenomeno – molto comune nelle sule e nei rapaci, in particolare nelle aquile – secondo il quale gli uccelli eliminano i loro fratelli nel nido, senza mangiarli, per assicurarsi più cibo e cure parentali.

    Con lo studio sul campo della Dott.ssa María Dolores Barón e dalla precedente intuizione teorica del suo supervisore, il Dott. Juan José Soler, è stato dimostrato che per l'upupa è vera "l'ipotesi della dispensa", fino ad ora mai rinvenuta nei vertebrati, ma soltanto in squaletti e coleotteri. Secondo questa ipotesi questi animali producono uova extra e individui in più per darli da mangiare ai figli più "anziani", come una sorta di dispensa pronta all'uso per aumentare le chance di sopravvivenza.

    La cincia giapponese comunica a gesti, proprio come noi

    Ma passiamo a un volatile simpaticone: la cincia giapponese. Una recente ricerca pubblicata su Current Biology ha dimostrato che questa specie muove le ali e gesticola come facciamo noi primati. Nello specifico, la cincia usa i gesti per invitare al partner ad entrare nel nido: questo comportamento è stato registrato solo nelle coppie, quindi è segno di grande intimità. Ne parla Focus:

    Secondo lo studio, c'è un parallelo tra questo comportamento della cincia del Giappone e la nostra gestualità: noi umani abbiamo evoluto questo tipo di linguaggio perché il bipedalismo ci ha lasciato le braccia libere, e le cince, quando sono appollaiate su un ramo, si trovano nella stessa condizione con le ali.

    Momento qualche link e poi gatti al bancone del bar:

    * Eclissi solare e animali: come l’hanno vissuta le bestiole dello zoo di Dallas e che effetti ha su di loro in generale 🌔

    * Chi lavora all’Università Bicocca di Milano potrà portare il proprio animale domestico a lavoro: lo ha stabilito l’ateneo 🐈

    * Leoni marini vs cani randagi sulle spiagge del Cile: scene da film pubblicate su Instagram dalla BBC 🦭🆚🐕

    * Per L’Ultimo Uomo ho scritto un Bestiario dei soprannomi calcistici: contiene tigri, papere, ragni e tanti altri animaletti ⚽

    * Una storia pubblicata più di cento anni fa sul New York Times: il cane che continuava a spingere i bambini nel fiume Senna per poi salvarli e ricevere una ricompensa 🗞️

    I gatti, invece, come noto amano spingere bicchieri, quindi:

    A giovedì prossimo, ciao!

    Se avete domande o se volete fare segnalazioni, potete scrivermi all’indirizzo [email protected], oppure sui social: @leon_mazz su Twitter e @leonardomazzeo su Instagram, dove trovate anche @bestiaaale. Se volete pubblicizzare il vostro prodotto o servizio su Bestiale potete scoprire di più cliccando qui.

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  • Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centodiciassettesima puntata di Bestiale, che comincia con l’idrosauro crestato.



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  • Ciao, questo è il settimo episodio di Dolittle, il podcast della newsletter Bestiale, alla quale puoi iscriverti qui:

    In questa puntata si parla di rane che corrono sulle carriole, che piacciono alle Pro loco ma non alle associazioni animaliste.

    Il jingle che sentite all’inizio e alla fine del podcast è sempre il solito: viene da Coma-Media, Pixabay. L’articolo che cito, invece, è questo qui.

    Buon ascolto!

    PS: ecco la corsa di cui si parla.

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  • Un giorno non ci saremo più, ok, lo sappiamo. Ma chi prenderà il nostro posto?

    Ne ho parlato con Marco Granata, autore del Bestiario invisibile.

    Buon ascolto!

    Il jingle che sentite all’inizio e alla fine del podcast è sempre il solito: viene da Coma-Media, Pixabay.

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  • La strana storia di un maiale utilizzato in un processo per capire se il corpo di un imprenditore scomparso sia stato gettato in una fonderia.

    Qui trovate il migliore articolo che ho trovato sulla vicenda.

    Buon ascolto!

    Il jingle che sentite all’inizio e alla fine del podcast è sempre il solito: viene da Coma-Media, Pixabay.

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  • Ciao, questo è il quarto episodio di Dolittle, un podcast bestiale.

    In questa puntata si parla di orsi marsicani e di come convivere con i grandi carnivori che sempre più spesso entrano a contatto con l’uomo.

    Per l’occasione ho chiesto il contributo di Ferdinando Cotugno, giornalista che si occupa di ambiente.

    Se volete, qui potete iscrivervi alla newsletter Bestiale:

    Buon ascolto!

    Il jingle che sentite all’inizio e alla fine del podcast è sempre il solito: viene da Coma-Media, Pixabay.

    Se avete domande o se volete fare segnalazioni, potete scrivermi all’indirizzo [email protected], oppure sui social: @leon_mazz su Twitter e @leonardomazzeo su Instagram, dove trovate anche @bestiaaale.

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  • Ciao, questo è il terzo episodio di Dolittle, un podcast bestiale.

    Oggi si parla di meteoriti che colpiscono le cucce dei cani e di cani che ci restano molto male quando le loro cucce vengono portate via, come potete vedere da questa immagine:

    Questo l’articolo di Dude Mag dove parlo di asteroidi.

    Il suono dei grilli che sentite in sottofondo all’inizio l’ho preso da qui. Il jingle è sempre il solito: viene da Coma-Media, Pixabay.



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  • Ciao, questa è la seconda puntata di Dolittle, il podcast bestiale. Si parla di oche aggressive.

    Buon ascolto!

    Il brano che sentite in sottofondo all’inizio e alla fine del podcast è di Coma-Media, da Pixabay. Il verso dell’oca invece è preso da qui (che avrei potuto scrivere anche “duck oui”, perché amo i giochi di parole). La cover invece è di Alexas_Foto, sempre da Pixabay.



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  • Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questo è il primo episodio di Dolittle, un podcast bestiale.

    Se non sapete chi sia il Dottor Dolittle:

    Nella puntata numero uno si parla di allevamenti di polpi e per l’occasione ho chiesto un piccolo contributo a Margherita Paiano, etologa che collabora con LifeGate.

    Buon ascolto!

    Il brano che sentite in sottofondo nel podcast è di Coma-Media, da Pixabay.

    Ehi! Qui puoi iscriverti a Bestiale, la newsletter pucciosa:



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