Avsnitt
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«Il killer dagli occhi gialli e la strage di Torchiera» è dedicata al massacro della famiglia Viscardi che la notte del 15 agosto 1990 sconvolse prima Pontevico e poi l’Italia intera. Fu una carneficina, che resta ancora senza risposta. Ljubisa Vrbanovic, per tutti Manolo il «killer dagli occhi gialli», e Ivica Bairic fecero irruzione nella casa di campagna armati di pistola, con ogni probabilità per tentare un furto. Li sorprese il 29enne Luciano Viscardi, che tentò invano di difendere la famiglia. Restarono uccisi lui, il papà Luciano, la mamma Agnese e la sorella Maria Francesca. I loro corpi straziati furono trovati la mattina dopo dall’altro fratello Guido, che passerà il resto della sua vita a interrogarsi sulla tragedia, sconvolto da quanto vide quel giorno.Credits:Testo e voce: Andrea CittadiniAudio tratti dai servizi tg dell'emittente tv Teletutto (www.teletutto.it)Montaggio e postproduzione: Matteo Berta
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La villetta di via Ugolini, il nipote assassino, le cesoie. Sono i punti fermi di uno dei più grandi casi di cronaca nera della nostra provincia, che da vicenda locale è finito - in quell’estate 2005 - sulle pagine di tutti i giornali e nei titoli dei tg nazionali. All’omicidio dei coniugi Donegani e a come Guglielmo Gatti li uccise, fece scempio dei loro corpi e ne gettò i resti in un canalone è dedicata la nuova puntata di «Delitti bresciani».Credits:Testo e voce: Andrea CittadiniAudio tratti dai servizi tg dell'emittente tv Teletutto (www.teletutto.it)Montaggio e postproduzione: Matteo Berta
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Saknas det avsnitt?
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Sparò per strada a uno dei due ladri che, nel pomeriggio di quel 14 dicembre 2013, rubarono a casa di suo fratello. E lo uccise. Oggi Mirco Franzoni, in carcere dal 2019 per aver ucciso il 26enne Eduard Ndoj, sta scontando la sua pena. Ed esce tutti i giorni da Verziano per lavorare nell’officina di famiglia.È dedicata all’omicidio di Serle la nuova puntata di «Delitti bresciani», il podcast del Giornale di Brescia che ogni mese ricostruisce una vicenda che, dalla cronaca nera e giudiziaria di stampo locale, ha valicato i confini della provincia diventando un caso nazionale.Credits:Testo e voce: Andrea CittadiniAudio tratti dai servizi tg dell'emittente tv Teletutto (www.teletutto.it)Montaggio e postproduzione: Matteo Berta
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Quell’11 agosto, migliaia di bresciani che sono stati percorsi da un brivido. Perché quella pizzeria d’asporto di via Valsaviore per tanti era casa, era ritrovo, era abitudine. E saperla trasformata nella scena di un delitto, con quattro spari in pieno giorno, è stato uno choc.Francesco Seramondi e Giovanna Ferrari, titolari del notissimo locale «Da Frank» in località Mandolossa, erano marito e moglie: avevano fatto da mamma e da papà a generazioni di giovani che in quel locale concludevano le loro serate, magari dopo la discoteca.Credits:Testo e voce: Andrea CittadiniAudio tratti dai servizi tg dell'emittente tv Teletutto (www.teletutto.it)Interviste agli inquirenti: Paolo BertoliMontaggio e postproduzione: Matteo Berta
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Dalla scomparsa l’8 maggio 2021 al ritrovamento del corpo tre mesi dopo. Le indagini, gli arresti e le confessioni. E il processo di primo grado, finito con la condanna all’ergastolo per «il trio criminale».Tutto il caso dell’omicidio di Laura Ziliani - ex vigilessa di Temù uccisa dalle figlie Silvia e Paola Zani e da Mirto Milani - è ricostruito nella nuova puntata di Delitti bresciani, uscita a poche ore dalla lettura della sentenza.Credits:Testo e voce: Andrea CittadiniAudio tratti dai servizi tg dell'emittente tv Teletutto (www.teletutto.it)Montaggio e postproduzione: Matteo Berta
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Una donna assassinata in casa sua, trovata in una pozza di sangue dal figlio all’epoca 15enne che quella mattina non era andato a scuola e dormiva nella stanza accanto. I dubbi che in un primo momento ricadono sul ragazzo, poi smentiti durante il processo. L’assassino che si dà alla fuga e viene ritrovato in stato confusionale in un parchetto. L’altro figlio che abita in quella casa, che a 21 anni si ritrova una famiglia intera sulle spalle.È il 16 marzo 2015 quando Anna Mura viene uccisa a colpi in testa nel suo appartamento a Castenedolo: per il femminicidio è stato condannato all’ergastolo in via definitiva il marito, Alessandro Musini, rintracciato dopo una fuga durata appena 24 ore. Credits:Testo e voce: Andrea CittadiniAudio tratti dai servizi tg dell'emittente tv Teletutto (www.teletutto.it)Interviste agli avvocati Andrea Pezzangora e Ennio Buffoli: Andrea CittadiniIntervista al maresciallo capo Sergio De Vietro, al tenente colonnello Gianluca D’Aguanno dei Carabinieri e al vicesovrintendente della Polizia di Stato Giovanni Lorefice: Paolo BertoliIntervista a Cristian: Francesca RenicaMontaggio e postproduzione: Matteo Berta
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La seconda stagione di «Delitti bresciani» riparte proprio da dove si era conclusa la prima. La nuova puntata è dedicata ancora una volta alla famiglia Lorandi di Nuvolera, che dopo l’omicidio nel 1986 del figlio Cristian si trovò vent’anni dopo ancora al centro del ciclone. Il 10 febbraio del 2007 infatti fu trovata morta in casa Clara Bugna, la mamma del bambino ucciso.E, di nuovo, nel mirino degli inquirenti finisce il marmista Bruno Lorandi, padre del bambino e marito della donna.Credits:Testo, interviste e voce: Andrea CittadiniAudio tratti dai servizi tg dell'emittente tv Teletutto (www.teletutto.it)Intervista al luogotenente dei carabinieri Luciano Foscolo: Paolo BertoliMontaggio e postproduzione: Matteo Berta
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Sono passati quasi 40 anni e, a tutti gli effetti, resta uno dei cold case che hanno sconvolto Brescia e l’Italia intera. E che ancora oggi è un delitto avvolto nel mistero, irrisolto, lasciando molte domande senza risposta e tante persone ancora in cerca della verità. La morte di Cristian Lorandi trovato strangolato con un filo di ferro sul monte Maddalena all’età di 10 anni nel 1986, è una ferita ancora aperta. Soprattutto per il padre, Bruno Lorandi, che è stato prima accusato dell'omicidio e infine assolto. Per poi finire in carcere, 21 anni dopo, per l'omicidio della moglie Clara Bugna, ma questa è un'altra storia.Nella puntata, vengono proposte le interviste ai protagonisti dell’epoca con audio originali: gli avvocati Alberto Scapaticci e Claudio Barbieri, ma anche le parole dei genitori della vittima. E poi i servizi dall’archivio di Teletutto, emittente televisiva che con il suo telegiornale si occupò in prima linea della vicenda, con la voce dell’allora direttore Fulvio Manzoni.Credits:Testo, interviste e voce: Andrea CittadiniAudio tratti dai servizi tg dell'emittente tv Teletutto (www.teletutto.it)Montaggio: Matteo Berta
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Uccisa da chi diceva di amarla. Un uomo, il suo assassino, che poche ore dopo averla ammazzata e aver nascosto il suo corpo in una vasca per i liquami, è andato in vacanza per due settimane in Sardegna, con la famiglia. L'omicidio di Manuela Bailo sconvolse Brescia e l'Italia nell'estate del 2018.A distanza di cinque anni, e con una condanna definitiva a 16 anni per l'omicida, Andrea Cittadini ricostruisce la tragica vicenda. Lo fa attraverso contributi audio esclusivi: per la prima volta si potrà ascoltare la voce di Fabrizio Pasini, direttamente dalla registrazione originale del suo interrogatorio di convalida, oltre all'intervista al pm Francesco Carlo Milanesi che ha coordinato le indagini.Credits:Testo, interviste e voce: Andrea CittadiniAudio tratti dai servizi tg dell'emittente tv Teletutto (www.teletutto.it)Montaggio: Matteo Berta
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Uccisa perché voleva vivere come una normale ragazza occidentale. La storia di Hina Saleem, sgozzata a 21 anni dal padre e dagli zii e poi sepolta nell’orto di casa a Sarezzo, è al centro della nuova puntata di «Delitti bresciani».Dalla scomparsa della giovane al ritrovamento del corpo fino alle condanne per il suo omicidio, la puntata raccoglie anche le voci dei protagonisti e le testimonianze di chi all’epoca ha preso parte alle indagini, tra cui il colonnello dei carabinieri in congedo Mauro Valentini.Credits:Testo, interviste e voce: Andrea CittadiniAudio tratti dai servizi tg dell'emittente tv Teletutto (www.teletutto.it)Montaggio: Matteo Berta
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Una vicenda atroce, che in un primo momento richiamò alla mente il delitto del Circeo. Solo che non siamo sul litorale pontino, a Latina. Siamo a Brescia, nelle campagne della Bassa, per la precisione a Cignano di Offlaga. Nella notte tra il 17 e il 18 dicembre 1993 una donna restò chiusa per ore nel baule di un’auto accanto a un cadavere, proprio come successe poco meno di vent’anni prima a Donatella Colasanti. Solo che il corpo con lei nel bagagliaio non era quello di un’amica, ma quello di suo cognato, il 42enne Giuseppe Facchetti. Con cui si era appartata, a bordo di una Mercedes, nel buio di una stradina sterrata. E che fu ferito a morte da una fucilata in faccia, sparata da un gruppo di malviventi, che il sostituto procuratore Antonio Chiappani definì «furiosi come dei Rambo».Nella puntata non solo si ricostruisce la vicenda, ma c'è anche la testimonianza in tribunale della donna, che durante il processo raccontò il trauma di quella notte. Trova spazio anche il racconto del sottotenente Emilio Sanacore e del luogotenente Giovanni Caluisi, all’epoca giovani marescialli dei carabinieri al primo incarico e ancora oggi in servizio nel Bresciano.Credits:Testo e voce: Andrea CittadiniInterviste ai militari dell'Arma dei carabinieri: Paolo BertoliAudio tratti dai servizi tg dell'emittente tv Teletutto (www.teletutto.it)Montaggio: Matteo Berta
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Due bimbi, Andrea e Davide, 13 e 9 anni, assassinati dal loro stesso padre, Pasquale Iacovone. I loro corpi bruciati. Una vendetta spietata e assurda nei confronti della ex moglie, Erica Patti, che dopo averlo lasciato, stava cercando di ricostruirsi una vita. La tragedia che sconvolse il 16 luglio 2013 Ono San Pietro, in Valcamonica, e tutta l'Italia è al centro di questo episodio di «Delitti bresciani», il podcast del Giornale di Brescia curato da Andrea Cittadini, cronista di nera e giudiziaria.E oltre la tragedia, si ripercorre anche la straordinaria determinazione con cui Erica Patti, la donna che vide andare in frantumi la propria esistenza, ha saputo tornare alla vita, coronata dalla nascita di un altro bimbo avuto dal nuovo compagno, e dedicarsi alle donne vittime di soprusi fondando l’associazione Dieci (www.dieciaction.it).Credits: audio tratti dai servizi tg e dalla trasmissione Messi a fuoco dell'emittente tv Teletutto (www.teletutto.it)Montaggio: Matteo Berta
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Nel settembre 2001 ha ucciso tre donne ed è l'unico serial killer che la cronaca nera bresciana ricordi. Lui, Giordano P, non si sente però un serial killer: lo ha detto al microfono di Andrea Cittadini, ora che da uomo libero ha accettato di farsi intervistare. Ecco il racconto della vicenda del triplice omicidio nella nuova puntata del podcast Delitti bresciani.Dialogo con un serial killer è un podcast del Giornale di Bresciatesto e voce di Andrea Cittadinimateriali di archivio Teletuttomontaggio e postproduzione Matteo Berta
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Una vicenda che ha avuto una risonanza internazionale. La notizia era arrivata fino in Brasile, il Paese di origine di Marilia Rodrigues, la 29enne hostess d’aereo uccisa a Gambara, nel Bresciano, nell’agosto del 2013. Dal suo datore di lavoro, amante e padre del figlio che portava in grembo. Nel racconto gli audio originali dai giorni dell’indagine sull’omicidio fino alla sentenza diventata definitiva cinque anni fa, nel 2017.Marilia è un podcast del Giornale di Bresciatesto e voce di Andrea Cittadinimateriale d'archivio di Teletutto
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A sette anni esatti dall'8 ottobre 2015, quando l'imprenditore Mario Bozzoli sparì dalla fonderia di Marcheno dove lavorava, il podcast Delitti bresciani dedica due episodi a questo caso. Non solo alla ricostruzione di quanto accaduto in quell'angolo di Valtrompia, ma soprattutto a quello che le cronache definirono il "processo dell'anno". Unico imputato, accusato di omicidio e distruzione di cadavere, il nipote dello scomparso: Giacomo Bozzoli. Audio originali, interviste e ricostruzioni: ecco la prima parte di un caso che ha lasciato per sette anni i bresciani, e non solo, con il fiato sospeso.Leggi qui la ricostruzione: https://bit.ly/ilprocessobozzoliIl processo Bozzoli è un episodio del podcast Delitti bresciani del Giornale di Bresciascritto da Andrea Cittadinirealizzato con la collaborazione di Francesca Renica e Lorenzo BuonarosaLa postproduzione è di Andrea Cittadini
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A sette anni esatti dall'8 ottobre 2015, quando l'imprenditore Mario Bozzoli sparì dalla fonderia di Marcheno dove lavorava, il podcast Delitti bresciani dedica due episodi a questo caso. Non solo alla ricostruzione di quanto accaduto in quell'angolo di Valtrompia, ma soprattutto a quello che le cronache definirono il "processo dell'anno". Unico imputato, accusato di omicidio e distruzione di cadavere, il nipote dello scomparso: Giacomo Bozzoli. Audio originali, interviste e ricostruzioni: ecco la prima parte di un caso che ha lasciato per sette anni i bresciani, e non solo, con il fiato sospeso.Leggi qui la ricostruzione: https://bit.ly/ilprocessobozzoliIl processo Bozzoli è un episodio del podcast Delitti bresciani del Giornale di Bresciascritto da Andrea Cittadinirealizzato con la collaborazione di Francesca Renica e Lorenzo BuonarosaLa postproduzione è di Andrea Cittadini
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A vent'anni dal 28 settembre 2002, la ricostruzione tappa dopo tappa del delitto di Desirée Piovanelli a Leno, uccisa a 14 anni da tre coeteanei e un adulto. Interviste esclusive al pm dell'epoca Silvia Bonardi, al padre della vittima Maurizio Piovanelli. Ampio spazio ai contenuti d'archivio di quei giorni di vent'anni fa.Leggi qui la ricostruzione: https://bit.ly/desiree20annidopoCredits:scritto da Francesca Renica e Andrea Cittadinirealizzato con la collaborazione di Teletutto per la ricerca in archivio di Federico Bertani e Paolo BergamaschiLa postproduzione è di Andrea Cittadini