Avsnitt
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In questa puntata Vito Lops intervista Daniela Brozzoni, giovane programmatrice italiana che dal 2019 ha scelto di sviluppare codice per il software della principale criptovaluta rifiutando offerte di lavoro prestigiose. E’ possibile lavorare per Bitcoin anche se non è un’azienda ma un protocollo open source? Siamo abituati a considerare bitcoin come un asset finanziario, ma Bitcoin, quello con la “B” maiuscola, è ancor prima un protocollo informatico, un software che a detta della Brozzoni e di altri esperti è scritto molto bene. Tanto da attrarre e appassionare una nutrita community mondiale di informatici
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Il 20 aprile è iniziata una nuova “epoca” per la criptovaluta, scandita dallo scoccare del quarto halving. Dato che questo evento ha difatti dimezzato l’emissione quotidiana di Bitcoin da 900 a 450, per i miners, quei nodi particolari della rete che validano le transazioni, si tratta di un potenziale shock economico, visto che i ricavi da “estrazione digitale” di Bitcoin vengono difatti dimezzati. Cosa accadrà ora a questa industria? Alcune aziende rischiano di fallire? In questa puntata Vito Lops chiacchiera con un miner italiano che descrive come un addetto ai lavori e quali scenari si prepara e affronta il post-halving e quali scenari si possono aprire
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Saknas det avsnitt?
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Dal 20 aprile parte una nuova “epoca” per la criptovaluta, scandita dall’halving, il dimezzamento delle emissioni quotidiane di Bitcoin. Difatti diventa un asset persino più scarso dell’oro fisico. Studiando i comportamenti passati del prezzo proviamo ad estrapolare possibili scenari futuri sulle potenzialità di rivalutazione. Indicando però anche quali potrebbero essere i fattori (esogeni ed endogeni) di rischio
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Vito Lops intervista Antonio Sanso, crittografo italiano che lavora presso la fondazione Ethereum, la seconda criptovaluta per capitalizzazione dopo Bitcoin. Come si svolge una giornata all’interno della fondazione? Come evolvono le proposte e i progetti? Quale è il contributo del visionario Vitalik Buterin che nel 2015 ha dato vita alla blockchain di Ethereum, basata sul concetto di valuta programmabile? Quali sono le differenze con Bitcoin dal punto di vista di un ricercatore Ethereum?
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Nella nuova puntata di Cripto Vito Lops chiacchiera con Marco Costanza sull’evoluzione del protocollo Bitcoin. Sul perché avrebbe caratteristiche simili, se non migliori, rispetto all’oro come potenziale riserva di valore. E poi: perché Satoshi Nakamoto parlava di timechain e non di blockchain? Focus anche sulla seconda criptovaluta, Ethereum, le cui “buone idee” potrebbero essere inglobate da Bitcoin in un (lontano) futuro. Molto dipenderà dallo sviluppo open-source (e quindi spontaneo) di Bitcoin
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Il mining della criptovaluta è energivoro e, col tempo, potrebbe diventarlo ancora di più. Analizzando però in profondità gli sviluppi di questa industria emerge una possibile svolta green a tal punto da diventare essa stessa lo stimolo per spingere le aziende che producono energia elettrica ad utilizzare sempre più le fonti di energia rinnovabile. Vito Lops ne discute con Riccardo Giorgio Frega, da poco rientrato da un viaggio in Kenya dove ha potuto constatare che, proprio grazie al mining di Bitcoin, molti villaggi oggi possono ricevere energia elettrica
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Ecco le principali casistiche di truffe orchestrate utilizzando le criptovalute: dalla vendita telefonica di “finti” token agli schemi Ponzi. Fino alla tecnica del “pump and dump” del prezzo. Conoscerle è il primo passo per proteggersi ed evitare di essere il bersaglio dei numerosi “gatto e la volpe” che bazzicano il vasto universo degli investimenti digitali
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Nei precedenti cicli il prezzo della criptovaluta non aveva mai superato il massimo storico prima dell’halving. Invece questa volta, quando manca un mese all’halving, ha già aggiornato il record. Come mai? Vito Lops ne discute con Christian Miccoli, fondatore e ceo di Conio
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In questa nuova puntata Vito Lops chiacchiera con Paolo Coletti, ricercatore di finanza computazionale all’Università di Bolzano e noto divulgatore finanziario. Vari i temi affrontati, dalla matematica su cui si basa la criptovaluta all’accostamento con il protocollo Internet degli anni ’90. Fino all’ipotesi di una costruzione di un portafoglio con una quota preponderante di titoli di Stato
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Focus sul funzionamento dei pagamenti attraverso il network Bitcoin. Da un lato, la natura intrinsecamente lenta del suo protocollo blockchain, dove i blocchi contenenti le transazioni vengono aggiunti mediamente ogni 10 minuti; dall'altro, la promessa di transazioni quasi istantanee e a basso costo offerte dalla tecnologia Lightning Network, una soluzione di second layer progettata per scalare e accelerare le transazioni. Ecco come funziona e chi la sta adottando
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A un mese del lancio l’Etf sul prezzo spot di Bitcoin ha raccolto gli stessi flussi che l’Etf sull’oro fisico, lanciato nel 2004, raccolse in due anni. Il primo bilancio è quindi più che positivo a tal punto che molti esperti sono stati spiazzati dal movimento al rialzo del prezzo che risulta ora più elevato rispetto al suo “ciclo naturale”. Vito Lops ne discute con un esperto di asset digitali
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A metà aprile si dimezzerà l’emissione giornaliera di Bitcoin, da 900 a 450. Difatti si tratta di uno shock sull’offerta con impatti anche sull’industria dei miners. Dopo l’approvazione dell’Etf, l’halving è senza dubbio la più grande notizia del 2024 per il settore. Vito Lops discute le possibili implicazioni con Ferdinando Ametrano
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La nota teoria matematica, che vede in John Nash uno dei suoi massimi ideatori (da cui è stato tratto il film premio Oscar “A beautiful mind” interpretato da Russel Crowe, ha numerosi punti di contatto con il funzionamento del protocollo Bitcoin. In questa nuova puntata Vito Lops approfondisce l’argomento con Federico Rivi, esperto del settore. Dalla chiacchierata emerge chiaramente che l’ideatore di Bitcoin, Satoshi Nakamato, aveva ben chiaro il funzionamento della teoria dei giochi e dei principi sottostanti come la competizione basata sugli incentivi economici degli attori in gioco
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Le nuove forme di Ai, da ChatGpt a Gemini, riusciranno a perfezionarsi con il passare del tempo a tal punto da poter violare la crittografia che protegge il network di Bitcoin e che nei suoi primi 15 anni di vita non è mai stata messa in discussione? E’ un dubbio che attanaglia molti cripto-investitori. Vito Lops ne discute con l’esperto di blockchain Marco Crotta
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Con l’arrivo dell’Etf sulla criptovaluta aumentano di giorno in giorno gli acquisti di Bitcoin da parte delle grandi case di investimento capitanate da BlackRock, la più grande al mondo con masse gestite pari a 10mila miliardi di dollari. Di questo passo cosa succederà a Bitcoin che ha un’offerta limitata a 21 milioni di unità. Il suo network decentralizzato e la sua natura verrà “contaminata” a lungo andare dall’Etf degli istituzionali? Vito Lops ne discute in questa puntata con Giacomo Zucco, uno dei massimi esperti del protocollo ideato da Satoshi Nakamoto nel 2008
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Il 10 gennaio alle ore 21.52 la Sec statunitense ha dato l’ok, dopo 10 anni di bocciature, alla richiesta di quotazione da parte di 11 grandi case di investimento del primo Etf (fondo passivo) sul prezzo spot (di mercato) di Bitcoin. Una decisione storica con cui Bitcoin diventa più mainstream. Ma che nulla ha a che fare con il network che resta al riparo dalle “intrusioni” dei big. Eppure prodotti simili in Europa esistono già da 5 anni ma in pochi li conoscevano e in tanti li hanno snobbati finora. La decisione Usa scompaginerà tutto? Quali effetti potenziali sul prezzo? Vito Lops intervista in questa puntata Massimo Siano di 21 Shares, una delle società che ha ottenuto il via libera
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S&P Global, la stessa agenzia che nel 2011 tolse la Tripla A al rating degli Stati Uniti, ha avviato una valutazione periodica sulle otto stablecoin oggi più utilizzate tanto dai cripto-investitori, quanto dai cittadini di Paesi ad elevata inflazione (come Libano, Venezuela, Turchia e Argentina). Intervista a Lapo Guadagnuolo che ci racconta quali criteri ha utilizzato e perché Usdt Tether, la stablecoin oggi più usata al mondo con oltre il 70% di quota di mercato, non è al primo posto di questa griglia di valutazione
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Richard Teng, nuovo ad del primo exchange di criptovalute al mondo, ha rilasciato in esclusiva per l’Italia questa intervista a Cripto. Racconta degli errori del passato – sfociati in una multa miliardaria inflitta dall’Autorità giudiziaria statunitense – ma delle prospettive future di Binance e di tutto il mondo cripto.
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Ormai si parla di criptovalute anche nelle università. Il prossimo 11 e 12 gennaio si svolgerà a Milano (e online) la quarta edizione della Crypto asset labs conference, conferenza internazionale scientifica dedicata a Investments, Economics, and Regulation for Bitcoin, Crypto-Assets, and CBDCs
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In questa puntata analizziamo i rischi di concentrazione della criptovaluta nelle mani di poche entità, anche in scia alla possibile approvazione degli Etf fisici sul prezzo spot di Bitcoin a Wall Street che potrebbe arrivare a gennaio. Focus anche sulla teoria economica (quella della scuola austriaca) che avrebbe ispirato Satoshi Nakamoto nel dar vita a Bitcoin a fine 2008
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