Avsnitt
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"Non è vero che abbiamo poco tempo, è che ne sprechiamo molto!"
Oggi come 2000 anni fa, quando Seneca filosofò sulla nostra esistenza che si accorcia ogni volta che decidiamo deliberatamente di rimandare la nostra felicità.
In questa puntata propongo degli esercizi filosofici per tornare a fare buon uso del nostro tempo e metto sul tavolo 3 strategie per proteggere le nostre agende dalle grinfie della Fast Life.
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La retorica del work-life balance incolpa ingiustamente il lavoro come fonte di stress che caratterizza la vita delle persone nel XXI secolo. Ma è dimostrato che il lavoro dà scopo e significato alla nostra vita.
La realtà è che lo stress è generato dal vivere e lavorare in condizioni di ansia finanziaria, che ci tormenta giorno e notte e trasforma ogni piccolo problema della nostra vita in una minaccia alla nostra esistenza.
Il punto centrale della teoria del lavoro nella Slow Life non è quindi lavorare il meno possibile, ma eliminare l'ansia finanziaria per lavorare in condizioni di relax.
In questa puntata vediamo come scalare i 4 livelli della stabilità economica per allentare il morso che l'ansia finanziaria ha sulla nostra vita, liberarci dai ricatti del mondo del lavoro e tornare a vivere secondo i nostri ritmi.
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I ritmi imposti dalla Fast Life ci hanno convinto a sacrificare il nostro benessere e a normalizzare quello che è il veleno della Fast Life, lo stress, che mette a rischio ogni giorno le nostre condizioni di salute.
Nella prima puntata di questa nuova stagione vediamo come agire sulla Triade Slow della salute per contrastare gli effetti devastanti dello stress e ripristinare le normali condizioni di relax del nostro corpo.
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Episodio 9/9: nell'ultima puntata di questo podcast parlo di come la comprensione dei miei bisogni e l'accettazione di me stesso mi stia aiutando a progredire sempre di più sulla strada verso la Slow Life.
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Episodio 8/9: quando tutto sembrava andare per il verso giusto e finalmente le cose sembravano funzionare, un episodio spiacevole mise di nuovo tutto in dubbio. Forse sarebbe stato meglio tornare con i piedi per terra e trovarmi un lavoro normale per vivere come una persona normale... Capii che quella volta le cose erano molto più grandi di me e da solo non potevo farcela, avevo bisogno di aiuto per venire fuori da quella situazione.
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Episodio 7/9: dopo l'ennesimo fallimento in campo lavorativo capii che forse il problema non ero io, ma era il modello di lavoro al quale stavo ostinatamente cercando di adattarmi. Visto che le cose fatte a modo di altri non avevano mai funzionato, era arrivato il momento di fare le cose a modo mio. Così decisi di puntare tutto su me stesso e di avviare la mia carriera in proprio. In questa puntata racconto com'è nata e come si è evoluta la mia figura professionale.
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Episodio 6/9: dopo aver rivalutato la decisione di continuare con l'università, accetto una proposta per lavorare come Marketing Manager di una startup e mi trasferisco a Roma. Pensavo di aver finalmente trovato la mia strada e invece... In questo episodio racconto quello che reputo il mio più grande fallimento professionale, che però ha dato il via al processo graduale di rallentamento che è ancora oggi la mia strada verso la Slow Life.
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Episodio 5/9: nei mesi successivi alla mia laurea sono andato in burnout. Quella condizione mi ha costretto a rivalutare le certezze e le decisioni che avevo preso con tanta sicurezza solo qualche mese prima. In questa puntata racconto di quali sono stati i sintomi del burnout che ho ignorato e di come mi hanno portato alla decisione di rinunciare all'università, alla carriera in azienda e di aprire partita iva.
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Episodio 4/9: tutti gli eventi accaduti durante il periodo della Pandemia. Sono stati mesi di incertezza, che hanno fatto crollare molte mie convinzioni e in cui ho preso decisioni che poi ho dovuto rivedere. Ma sono stati anche mesi introspettivi che mi hanno fatto capire davvero che cosa volevo dalla mia vita e dalla mia carriera.
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Episodio 3/9: il periodo più fast della mia vita. Gli anni dell'università sono stati anni impegnativi, di sacrifici, in cui raramente mi sono concesso momenti di riposo o di stacco. Andavo a 200 all'ora perché volevo recuperare tutto il tempo che credevo di aver perduto. Ma sono stati anche anni di profondi cambiamenti: nella mia vita esiste una linea che traccia la differenza tra la persona che ero prima e la persona che sono diventato dopo l'università. In questo episodio parlo delle esperienze più importanti vissute durante quegli anni, che hanno contribuito alla mia evoluzione.
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Episodio 2/9: matricola a 25 anni. In questo episodio parlo di tutti gli eventi casuali e fortunati che mi hanno spinto ad iniziare l'Università dopo l'esperienza in multinazionale. Senza una lira, con un debito sulle spalle e con una scarsa considerazione di me stesso, a 25 anni ho deciso di ritornare sui libri dovendo subire il confronto con i miei compagni di corso molto più giovani di me e con meno anni di vita "sprecata" di me, ma soprattutto dovendo subire il disagio per essere tornato economicamente dipendente dai miei genitori. Tutto per un unico obiettivo: arrivare sul letto di morte senza il rimpianto per non aver provato a vivere una vita migliore. Io non volevo riuscirci, volevo provarci! Il fallimento era contemplato, il non-provarci no.
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Episodio 1/9: la mia esperienza come operaio in fabbrica. In questo episodio parlo di come mi sono reso conto che stavo accettando un'esistenza mediocre. Dei libri, che sono stati i mentori che mi hanno spinto ad impegnarmi per una vita migliore. Dell'errore più grande della mia vita, fatto proprio in quegli anni. Del mio primo Memento Mori. Della decisione di lasciare un lavoro sicuro per una ricercare una condizione migliore, seppur improbabile e lontana, senza alcuna certezza e con un debito enorme sulle spalle.