Avsnitt
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Dopo aver celebrato nel 2022 i 50 anni dalla fondazione, il Banco del mutuo soccorso (per tutti semplicemente Il Banco) torna da oggi con un nuovo album di inediti: “Storie Invisibili”. Tra i gruppi che hanno fatto scuola nel prog rock, il Banco è rimasto sempre fedele a sé stesso e questo nuovo lavoro ne è la dimostrazione: il tassello finale di una trilogia dedicata all’esistenza umana. A raccontarcelo è Vittorio Nocenzi, leader e fondatore della band: «Dieci anni fa, nell’annus horribilis del Banco, abbiamo perso Francesco Di Giacomo (una delle voci più belle della musica italiana, ndr.) e Rodolfo Maltese (storico chitarrista della formazione, ndr.). Io stesso ho avuto una grave emorragia cerebrale e mi avevano dato per spacciato. Sembrava che il Banco dovesse fermarsi lì. Quando mi sono ripreso, mi è sembrato importante ripartire affermando la bellezza, la meraviglia e l’importanza dell’esistenza umana».
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Raramente nella storia della musica leggera si è assistito a una cesura così netta come quella segnata dalla nascita dei Led Zeppelin. Per raccontare questo momento cruciale arriva al cinema, dal 27 febbraio al 5 marzo, “Becoming Led Zeppelin”, il primo film ufficialmente autorizzato dalla band, diretto da Bernard MacMahon. Un viaggio intenso alle origini del gruppo, narrato attraverso le parole dei protagonisti stessi: dall'infanzia ai primi approcci alla musica, dagli incontri decisivi fino al 1970, anno dell'uscita di Led Zeppelin II e della definitiva consacrazione
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Saknas det avsnitt?
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Ospite di Un Giorno da Pecora, Giulio Rapetti Mogol, intervistato da Giorgio Lauro e Marisa Laurito, ha risposto così alla domanda su cosa pensasse del fatto che tra le canzoni più apprezzate, ma non premiate con il podio, ci fosse anche quella di Giorgia, grande voce della musica italiana:
"A Giorgia offrirei volentieri, gratuitamente, un corso da noi. Ha una voce fantastica, ma canta come si cantava trent’anni fa, usa troppo la voce. Che, per carità, è bellissima, ma la utilizza come si faceva in passato. La voce deve essere credibile per ciò che si dice, è la credibilità che riesce ad emozionare."
Inevitabili le polemiche -
Sanremo ormai è alle spalle, ma gli spunti di questa edizione non si spengono con le luci dell’Ariston. Proprio in quei giorni, com’è noto, ospiti speciali sono stati i Duran Duran, a 40 anni dalla loro prima volta nella città dei fiori. E durante la conferenza stampa, John Taylor, bassista della band, ha descritto i gruppi musicali come una specie in via di estinzione. "Il periodo dei gruppi è quasi finito. C'erano band ai Grammy quest'anno?" ha domandato in maniera evidentemente retorica, sottolineando come le formazioni musicali siano state quasi del tutto assenti dalla kermesse (escludendo i leggendari Stones e Beatles). Insomma, se anche una delle band simbolo degli anni ’80 inizia a dirlo a chiare lettere, qualcosa vorrà pur dire.
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È in libreria e negli store digitali "Ho Vinto Il Festival Di Sanremo - Special Edizion 75esimo Sanremo", la speciale ristampa aggiornata del libro dello scrittore, autore e discografico Marco Rettani e del giornalista e scrittore Nico Donvito. Alle storie dei 30 artisti che hanno ripercorso alcuni dei momenti più importanti della loro carriera legati alla vittoria della kermesse della canzone italiana, si aggiungono ora quattro nuovi capitoli dedicati alle storie di Gigliola Cinguetti, Al Bano, Roberto Vecchioni e Angelina Mango. Fiore all’occhiello del libro sono le presenze di tre grandi direttori artistici della kermesse: Carlo Conti nella prefazione, Pippo Baudo con una sentita lettera al Festival che ha preso per mano e condotto per ben 13 edizioni e Amadeus nella postfazione.
Nell'episodio dialoghiamo con Nico Donvito per scoprire com'è nata l'idea di questo libro, com'è stato lavorarci e tante chicche sulla storia del Festival di Sanremo -
La settimana di Sanremo ha tra i suoi pregi indubbiamente quello di mettere al centro del dibattito pubblico, al di là delle polemiche e i gossip, la musica del nostro Paese. Non è un caso quindi che la città dei fiori diventi il cuore pulsante della canzone italiana in questi giorni ed è un’opportunità perfetta per capire meglio come funziona questo mondo. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Luca Fantacone, direttore del catalogo Italia di Sony Music. Quando si pensa alla musica, si tende spesso e volentieri a sottovalutare il ruolo del catalogo. Le parole di Fantacone sul mercato italiano non fanno che confermare questa sensazione
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Le reunion in musica sono spesso momenti tanto attesi quanto temuti. Quando una band o un gruppo che si era separato anni prima decide di tornare insieme, cosa succede? E cosa significa davvero "riunirsi"? In questo episodio, esploreremo alcune delle reunion più celebri, perché accadono e cosa portano alla scena musicale.
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Oggi celebriamo un'icona immortale: Bob Marley. L’icona del reggae ieri avrebbe compiuto 80 anni, e il suo lascito musicale e culturale è più vivo che mai. In questa puntata ripercorreremo la sua carriera, il suo impatto sociale e il segno indelebile che ha lasciato nel mondo della musica.
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Oggi parliamo di una notizia che segna la fine di un'era: Sony ha annunciato la cessazione della produzione di supporti fisici come MiniDisc e Blu-ray. Un addio che chiude definitivamente il capitolo per alcuni supporti fisici per l'archiviazione e la registrazione di musica e video. Ma davvero il digitale ha vinto su tutto? O c'è ancora spazio per un ritorno alla fisicità, come dimostra il revival del vinile?
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Oggi dedichiamo un episodio speciale a Sanremo 2025. Il palco dell'Ariston continua a essere il centro della scena musicale italiana, capace di coinvolgere ogni generazione: dai nostalgici delle esibizioni storiche alla Gen Z, che trasforma ogni momento del Festival in meme e tendenze virali.
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Grammy Awards, i premi più ambiti dell’industria musicale. Com’è nato questo riconoscimento? Chi ha fatto la storia? E perché, nonostante tutto, i Grammy continuano a far discutere? Un focus sulla storia e sull'edizione 2025, in programma proprio questa sera
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Marianne Faithfull è stata una figura chiave della Swinging London, non solo per la sua carriera musicale, ma anche per il suo ruolo di musa, icona di stile e simbolo della rivoluzione culturale degli anni '60. La sua storia è un intreccio di talento, glamour e tragedia, incarnando perfettamente lo spirito ribelle e decadente dell’epoca.
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Da quando l’avvento dell’intelligenza artificiale ha rivoluzionato gli equilibri (per usare un eufemismo), abbiamo seguito con interesse il susseguirsi delle notizie e delle posizioni sul tema, raccontando come molti artisti abbiano deciso di esporsi in prima persona per chiedere che l’universo legato ai modelli generativi di AI venga regolamentato al più presto. L’ultimo, in ordine di tempo, a intervenire sulla questione è stato nientemeno che Sir Paul McCartney.
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Tra le critiche più diffuse nei confronti della musica mainstream di casa nostra c’è quella che la vorrebbe sempre suonare “tutta uguale”. E se è pur vero che spesso e volentieri si esagera, forse un pizzico di verità in questo assunto c’è e il motivo è presto spiegato. Se girando da una stazione radio all’altra, di playlist in playlist, vi sarà capitato di sentire un che di assonante, una lontana parvenza di famigliarità, tra brani appartatamente tanto diversi tra loro, la ragione è che probabilmente son stati entrambi scritti dallo stesso autore. Premesso che a ben guardare, di grandi autori firmatari di tante canzoni di successo, da noi, ce ne sono sempre stati - basti pensare a Giulio Repetti in arte Mogol o a Gianni Bella, per fare i primi due nomi che ci vengono in mente - da qualche anno a questa parte la musica italiana vede, secondo alcuni, sempre più affermarsi un monopolio granitico di una cerchia ristretta d’autori che, per via della capacità di sfornare hit in grado d’intercettare i gusti della gente meglio degli altri, è sempre più richiesta da artisti e case discografiche.
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Abbiamo spesso scritto su queste pagine di come gli artisti un tempo si mettessero in prima linea a favore di cause che ritenevano importanti, mettendoci la faccia e la propria musica per dar risonanza a determinati messaggi e di come oggi succeda sempre più raramente. Dall’altra parte dell’oceano i disastrosi incendi che hanno colpito Los Angeles, costringendo alla fuga quasi 200mila persone e uccidendone 25, hanno sovvertito questa tendenza, compiendo un mezzo miracolo.
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Immaginate di poter entrare nella mente di un premio Nobel, osservare i passaggi del suo processo creativo, tenerne in mano una prova. È quanto potrà fare il fortunato vincitore dell’asta che è tenuta sabato scorso da Julien’s Auctions a Nashville, quando terrà in mano nientemeno che il manoscritto di Mr. Tambourine Man, il celebre brano di Bob Dylan. Spiegazzato, macchiato e in parte strappato, ma pur sempre un pezzo di storia della musica, il manoscritto è stato messo all’asta per una cifra intorno tra alle 400.000 sterline
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Benvenuti in Breaking Music, Il podcast de La Ragione che ti porta dentro il cuore pulsante della musica. Qui troverete notizie fresche, interviste esclusive e le storie mai raccontate dietro ai dischi che hanno fatto la storia. Scopri cosa si cela dietro le hit che ami e incontra gli artisti che segui
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