Avsnitt
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“Dio, la scienza, le prove” è il titolo di un libro scritto da due divulgatori francesi, Michel-Yves Bolloré e Olivier Bonnassies, che fa un riepilogo ben fatto di tutto ciò che può essere utile alla riflessione sulla questione di Dio in base alle attuali conoscenze scientifiche. Il libro è già stato un successo travolgente in Francia con più di 250.000 copie vendute ed è stato da poco pubblicato in Italia, con prefazione del premio Nobel Robert Wilson, dalle edizioni Sonda. Ma davvero la scienza contemporanea è diventata alleata di Dio? Ne parliamo con un esperto indiscusso: il filosofo della scienza Gianfranco Basti.
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Nel Giardino dei Giusti, presso lo Yad Vashem, un muro d'onore porta incisi i loro nomi, servendo come testimone eterno del loro sacrificio e della loro integrità. Questi uomini e donne, attraverso il loro esempio straordinario, ci insegnano il vero significato della responsabilità verso il prossimo e ci ricordano che, anche nelle circostanze più disperate, abbiamo il potere di fare la differenza. Ma chi erano veramente questi “giusti”? Dei santi o degli uomini comuni che hanno fatto, semplicemente, la cosa giusta al momento giusto? Insieme con Andrea Ventura, storico e ricercatore, parliamo di un interessantissmo caso italiano: Angelo De Fiore.
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Saknas det avsnitt?
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Spendiamo due parole sui temi del grande racconto su Giuseppe e i suoi fratelli in Genesi, un capolavoro della letteratura sapienziale biblica e nello stesso tempo della letteratura universale.
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Leggiamo e commentiamo insieme il capitolo 35 del libro di Genesi incentrato sulla morte di Rachele e la nascita di Beniamino, una vicenda che ha profonde implicazioni per il seguito del racconto.
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Leggiamo e commentiamo insieme il capitolo 34 di Genesi: la violenza su Dina e le sue conseguenze.
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Leggiamo e commentiamo Genesi al capitolo 33
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Leggiamo e commentiamo Gen 32: Giacobbe lotta con l'angelo.
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Leggiamo insieme Gen 32, 2-22
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Dedicarsi allo studio della Bibbia? C’è chi lo fa davvero, come scelta di vita. Qual è allora il CV di un “biblical scholar”, ovvero di uno studioso “professionale” della Bibbia? Ne parliamo con Simone Venturini, docente universitario e autore.
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Ogni anno il 27 gennaio, anniversario della liberazione di Auschwitz, si celebra in Italia e nel mondo il “Giorno della Memoria”. È un momento fondamentale per riflettere su quei tragici eventi, per onorare le numerose vittime ma anche per riconoscere il coraggio di coloro che si sono adoperati per salvare i perseguitati. L'Olocausto in Italia ha avuto delle caratteristiche specifiche che meritano di essere esaminate più da vicino: dal Concordato del 1929 alle Leggi Razziali del 1938, dall'istituzione dei campi di internamento nel 1940-43 allo sterminio di 6000 ebrei italiani ad Auschwitz, dal massacro delle Fosse Ardeatine ai numerosi atti di solidarietà nel 1943-45. Importante è anche ricordare la Liberazione, la pubblicazione dei primi memoriali come quelli di Primo Levi, il silenzio del dopoguerra e, successivamente, il risveglio della memoria collettiva negli anni '80 e '90, evidenziato dalla visita di Papa Giovanni Paolo II alla sinagoga di Roma nel 1986 e dal film di Benigni “La vita è bella” nel 1997.
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Insieme a Vittorio Secco, una riflessione sulla Bibbia, il "patriarcato" e la violenza di genere.
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Una sessione libera in diretta di domande e risposte col prof
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Parliamo con Adriano Virgili, che ne ha curato una traduzione italiana commentata, del proto-vangelo di Giacomo, un testo molto interessante dal punto di vista storico e teologico.
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Un nuovo punto di vista sul personaggio di Ponzio Pilato
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Una sessione di domande e risposte libera con il prof
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Il furto degli idoli da parte di Rachele ha molti significati, ma sopra tutti gli altri il disprezzo, veicolato in toni tanto drammatici quanto umoristici, per una visione del mondo che dà valore a divinità inutili.
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Il passo di Genesi 31:1-21 si colloca in un contesto narrativo più ampio che esplora temi di famiglia, inganno, e la ricerca di un destino personale. In questo segmento, assistiamo alla fuga di Giacobbe da Labano, suo suocero e datore di lavoro, per ritornare alla sua terra natale.
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Attraverso il suo lungo e duro lavoro, Giacobbe non solo raggiunge la prosperità materiale, ma anche un senso di libertà e indipendenza. Questo viaggio simbolico rappresenta la scelta di un popolo, quello di Israele, che aspira a tornare dall'esilio in Babilonia per fondare una nazione propria, libera e sovrana.
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Scopriamo come le donne, pur in un contesto patriarcale, svolgano ruoli cruciali nel tessuto narrativo biblico, contribuendo alla nascita e alla crescita delle dodici tribù di Israele. La mandragora, che svolge un ruolo chiave nella narrazione, è una pianta nota fin dall'antichità per le sue proprietà sedative e allucinogene. Si trova spesso nella mitologia e nel folklore, dove è stata a lungo associata con la magia e la medicina tradizionale. Nella mitologia greca, era associata a Afrodite, la dea dell'amore, e veniva spesso usata in incantesimi e rituali legati alla fertilità e alla passione. Ma anche nella cultura ebraica era associata al dono della procreazione a causa della forma della sua radice, che ricorda vagamente la figura umana.
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Giacobbe in fuga incontra Rachele e viene ospitato da Labano, dove trova moglie. Anzi, più di una... L'ingannatore viene ingannato, ma, nello stesso tempo, la benedizione di Isacco funziona...
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