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Sotto il loggiato di piazza Garibaldi ha aperto da poco una bottega con due vetrine ad angolo e gli interni verde acqua che in breve tempo è diventata una delle mete preferite dai gourmet di mezza Italia. Si chiama “Ingrano” ed è il piccolo regno di Massimo Ingegni, un ragazzo partito cinque anni fa per imparare a fare il pane a Milano, con l’idea, comunque, di tornare nel suo paese d’origine per dargli un futuro.
A Mercatello sul Metauro, un piccolo borgo medievale nella provincia occidentale di Pesaro Urbino, del resto c’è una consuetudine antica con il buon cibo. Qui si fondono i sapori e le tradizioni di tre regioni confinanti (Marche, Umbria e Toscana), e un gruppo di amici gaudenti, con indosso la parannanza arancione in omaggio alla Bandiera assegnata dal Touring Club Italiano, ha fondato un’Accademia del gusto. Che ha riscoperto una vecchia ricetta e organizza gustosi aperitivi improvvisati al tramonto... -
A poche decine di metri in linea d’aria dal rosone nel centro di Moncalvo c’è un posto magico. Si chiama Orsolina 28: tredici ettari di sale prove, orti, palestre e palcoscenici high tech immersi nelle colline del Basso Monferrato, dichiarate patrimonio universale dell’Unesco. È sorto attorno a un casale del ‘700, sulla spinta di un importante festival di danza che si svolgeva in piazza dal 2007, e ha trasformato questo paese di 2.800 abitanti nell’Astigiano, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, in una capitale delle arti performative. Un altro primato per questa che storicamente è la più piccola città d’Italia, è da sempre la patria del vino e del tartufo, e ha scoperto da poco una vocazione che può cambiare il suo futuro.
Danzeremo con i coreografi più famosi, passeggeremo lungo La Fracia (la via tardo romana dov’erano una volta le botteghe dei commercianti), ci inoltreremo tra i reperti storici di una drogheria centenaria, conosceremo uno dei candidati a diventare Sua Maestà il Bue Grasso, e scopriremo la religiosa perfezione dei dipinti di una delle rare pittrici italiane del ‘600 le cui opere sono esposte al Museo Comunale di Moncalvo e al Metropolitan di New York. -
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Il nostro viaggio nell'Italia interna attraverso le Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano inizia con un concerto di campane in una grande officina alle porte della città. La Fonderia Marinelli, che da millenni forgia le campane per i Papi, è il simbolo di questo antico borgo molisano a 840 metri di quota dove la laboriosità degli artigiani – ramai, orafi e calderai che storicamente animavano il quartiere veneziano della Ripa, ma anche produttori di grandi formaggi, eredi dei pastori della Transumanza – è diventata virtù artistica. E dove oggi molti giovani cercano di rielaborare queste tradizioni per trasformarle in opportunità di futuro e restituire attenzione a un territorio interno, bellissimo e a tratti sorprendente, ma che resta fuori dai radar del racconto quotidiano.
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Otto tappe, otto storie da raccontare in presa diretta. Dal 15 novembre, ogni venerdì, viaggeremo in un'Italia interna, parallela e bellissima, dal Nord di Campo Tures al Sud di San Severino Lucano. Ci muoveremo tra paesi piccoli e piccolissimi, spesso costretti ai margini del racconto quotidiano, ma che su questa complessità cercano di costruire nuove opportunità di futuro. A darci le coordinate saranno le Bandiere Arancioni che spuntano sui cartelli stradali e dai balconi dei palazzi comunali nei borghi a cui il Touring Club Italiano riconosce, insieme al valore del patrimonio artistico, storico e ambientale, la capacità di offrire ai turisti un’accoglienza di qualità.