Avsnitt
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Milano negli anni '60 era un centro di innovazione, moda, e affari, e vivere in un edificio così emblematico come la Torre Breda conferiva status e modernità. Gli abitanti di tali edifici avrebbero goduto non solo delle comodità urbane offerte dalla città ma anche delle novità architettoniche e delle tecnologie abitative moderne che edifici come la Torre Breda potevano offrire. Chi abitava nella Torre Breda negli anni '60 rappresentavano il successo del miracolo economico italiano e probabilmente desideravano vivere in spazi che riflettessero il progresso e la modernità.
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In our architecture studio we value three fundamental aspects: the culture of the project; knowledge of traditional and innovative materials to be used consistently in the project; the use of innovative methods to stimulate creativity, improve the representation, prefigure the result. In this sense we have been studying AI applied to our sector since 2022. Today our work has started using some of the best known tools that apply AI to creativity and visualization such as MIdjourney or Stablediffusion.
This episode of our podcast represents the first note of some of the most interesting experiences we will have and would like to document. On May 19 2023, Arturo Tedeschi, architect, independent researcher, writer, and computational designer, and Neil Leach, researcher, writer, and visiting professor at Award University, organized the first conference "The AI Design Revolution - Artificial Intelligence in Architecture" at IUAV in Venice, as part of the MADI Master in Digital Architecture. -
Saknas det avsnitt?
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L'AI è lo strumento che a livello mondiale, anche nei settori del design e dell'architettura, promette di rioluzionare il modo di lavorare in questi settori. Più potenzialità, una perplessità sul controllo della complessità e sui risvolti culturali e manistici del progetto.
ll 19 maggio 2023 Arturo Tedeschi, architetto, ricercatore indipendente, scrittore e computational designer e e Neil Leach ricercatore, scrittore e visiting professor presso l’università di Award, hanno organizzato il primo convegno The AI design revolution - Artificial intelligence in Architecture presso la IUAV di Venezia occasionalmente all’interno del MADI Master in digital architecture. Ospite di eccezione Ross Lovegrove. -
Per Chromacomposites i rifiuti non esistono! Parliamo anche in questo caso di materiali da materie prime seconde, derivati dal riuso di materiali di scarto uniti tra loro dalle ricette a base di resina Bio e quarzo di Ferdinando Possemato, il fondatore di Chromacomposites.
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In questa puntata alcuni esempi di piccole società che hanno iniziato sperimentando e che in poco tempo hanno sviluppato i propri processi di produzione di nuovi materiali riciclati ora regolarmente in commercio.
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Fino ad oggi abbiamo fatto affidamento sulle materie prime naturali da reperire ovunque e da trasformare in prodotti.
Disegniamo e produciamo per esportare le nostre idee, i nostri oggetti in giro per il mondo. Ma oggi abbiamo capito che non basterebbero due pianeti se continuiamo in questo modo.
Necessitiamo di un approccio migliore e orientato più alla circolarità che non alla linearità del Take-Make-Discard. -
Questo podcast è dedicato ai nuovi materiali pensati per un futuro maggiormente sostenibile. C’è molta confusione nel settore dell’edilizia e dell’interior design, dunque ho deciso di mettere un pò di ordine alle mie idee e di condividere gli studi che porterò avanti con tutte le persone che vorranno condividere il mio percorso e quello del mio studio. Perché sono un architetto e sono convinto che il futuro del mio lavoro passi anche da questi nuovi materiali.
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Nei prossimi mesi e nei prossimi anni l’utilizzo di materiali e di prodotti da riciclo, riuso e recupero saranno il trend più importante del mercato anche nei settori dell’architettura e del design degli interni.
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SOSTENIBILITÀ E RETAIL
Sapete che il settore delle costruzioni consuma il 72% della corrente elettrica; il 40% delle materie prime; il 30% dei rifiuti?
E’ necessario un cambio di mentalità di ognuno di noi.
Oggi le aziende sono ancora miopi rispetto a questo argomento; usciamo dalla crisi del Covid, il retail fisico era già in sofferenza prima, per i nostri clienti sostenibilità troppo spesso significa fare bei progetti spendendo poco denaro.
Per tutto il resto del mondo esiste una definizione chiara di sostenibilità:
‘Condizione di un modello di sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri.’
Negli anni 50 l’economista Boulding ci invitava a guardare la terra come un’astronave isolata e con energie limitate sostenendo come fosse impossibile il concetto di sviluppo infinito sostenuto dai suoi colleghi economisti.
Nel nostro piccolo possiamo contribuire grazie con i nostri progetti? Dobbiamo lavorare in queste direzioni:
1 Dobbiamo pensare al ciclo di vita di quello che progettiamo e costruiamo, come e stessimo progettando un oggetto di design industriale che verrà utilizzato per un ciclo di vita piuttosto breve, ma che poi alla fine della sua utilità dovrà essere smontato, recuperato, riutilizzato.
2 Dobbiamo iniziare ad utilizzare prodotti realizzati con materie prime riciclabili o riciclate.
Il mercato dei materiali si sta aprendo velocemente a questo tipo di soluzioni.
3 Dobbiamo pensare al riuso come scelta logica, ecologica, economica e perfino estetica.
4 Dobbiamo sensibilizzare i nostri clienti e incrociare l’esperienza dei nostri fornitori con la nostra capacità di progettisti.
A proposito di Estetica, dobbiamo pensare che alcune tendenze che hanno riguardato la moda e il design fino ad ora sono venute dalla scoperta di materiali nuovi, dalla coraggiosa re-interpretazione di forma archetipiche o dal risolvere una necessità.
I materiali che vengono da reimpiego hanno colorazioni differenti, granulometrie differenti, un aspetto estetico proprio ed è questo che dovrebbe farci riflettere a proposito della ricerca di una nuova estetica.
Il retail è già lavoro in questa direzione da almeno tre anni: hanno iniziato i big dello sportswear e ora tutta la moda è lì, a partire da Stella McCartney con l’omonimo brand (dedicherò una puntata presto). Nel food retail ancora poco, anche se solo Starbucks, la prima catena food che vuole cambiare rotta e intraprendere la strada maggiormente ecologica ha un programma di 10.000 refitting in un programma che ha chiamato Go-greener. Nelle pagine del loro sito spiegano che questo programma che terminerà nel 2025 farà risparmiare 6 miliardi di consumo di litri d’acqua pulita e farà risparmiare corrente come quella che serve per alimentare 30 mila case americane per un anno. -
Dalla fine degli anni 2000, cioè da quando alcuni scienziati capeggiati da un neurologo, neuro scienziato, psicologo e saggista, il portoghese Antonio Damasio, teorizzano che i processi di decision making passano soprattutto attraverso le emozioni e meno dalla razionalità, il settore retail ha cambiato radicalmente approccio e si è passati dal vendere i generi necessari in spazi di acquisto funzionali, all’offrire prodotti sempre più legati ad un consumo rivolto ai nostri gusti emotivi più che alle nostre necessità.
Prendiamo due esempi per rimarcare quanto detto
La prima immagine mi ricorda che mio padre, nel 1999, mi mandava dal ferramenta che non era il Bricoman, ma una bottega di strada, per comprare ad esempio un cacciavite. È probabile che servisse a riparare qualche cosa? Questo era un approccio funzionalista.
La seconda immagine mi ricorda mia moglie, una donna intelligente e bene organizzata, che come molti di noi va da Tiger (noi ne abbiamo uno molto vicino a casa) e compra ‘cose’ che potranno servire a gratificare uno dei miei tre figli quando ne avremo bisogno..Questo è un approccio emotivo.
Vediamo qualche altro esempio di approccio emotivo. Ma ne scoprirete altri pensandoci.
Pensate che qualcuno di noi sia entrato mai da Victoria's Secret per comprare un paio di mutande o un reggiseno? O avevate in mente altro?
Starbuks due anni fa ha lanciato un nuovo gusto del Frappuccino: Avevate in mente di comprare un frappuccino al gusto unicorn perché pensavate fosse buono?
Credete che comprare in un negozio Amazon Go sia solo il modo più veloce per fare la spesa? oppure è possibile che il nostro iper individualismo possa godere nel non dover incrociare l’umore nero di un commesso indisponente?
Scegliete una scarpa Nike o Adidas solo per comfort e colore? E i vostri figli?
Avete conosciuto i programmi Nike move to zero o Parley per Adidas? Oppure ancora avete un apple watch con l’applicazione di Nike o siete iscritti all’Adidas Run Base?
Sapete cos’è l’Adidas Run Base? E’ uno spazio fisico, prossimo ai parchi di grandi città, dove clienti Adidas possono trovare, al prezzo di lasciare i propri dati, uno spogliatoio, docce, una community di corridori, un programma di allenamento, e nuove scarpe o abbigliamento da provare. Chiaramente a marca Adidas.
Tutti questi sopra erano approcci alla progettazione che toccano le emozioni.
Damasio aveva ragione. -
Questa nuova puntata del nostro podcast è dedicata al retail, all’ecologia e agli NFT.
Il Retail continua ad innovare e a cavalcare le tendenze che arrivano da tutti i settori, ma nell'ordine le ultime due tendenze sono: quella ecologica e quella degli NFT. Conciliano?
Nel testo vengono citati: FASHION PACT, NFT