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  • Premierato, regionalismo differenziato e depotenziamento dei poteri e dell’autonomia della magistratura: tre riforme che potrebbero, secondo l’allarme di alcuni esperti e giuristi, disfare l’Italia. Ne abbiamo parlato con la giurista Vitalba Azzollini.

    Regia: ⁠Vudio⁠

    Intro brano musicale: ⁠Propaganda⁠ - Fabri Fibra, Colapesce, Dimartino

  • Le elezioni europee del 2024 hanno sostanzialmente confermato i rapporti di forza che abbiamo visto al Parlamento Europeo negli ultimi cinque anni.

    I gruppi del Partito Popolare Europeo, del Partito Socialista Europeo e i liberali di Renew Europe possono infatti costituire una maggioranza autonoma esattamente com'era accaduto cinque anni fa. La destra non sfonda, i verdi arretrano, il gruppo dei "non affiliati" si mantiene molto cospicuo (ne fanno parte al momento tanto il partito di Orban in Ungheria quanto il MoVimento5Stelle).

    A risultati acquisiti, e con la consapevolezza che i tempi della politica europea sanno essere, a volte, straordinariamente compassati, possiamo oggi provare a fare qualche previsione su ciò che succederà nei prossimi mesi, a partire dalla politica italiana.

    Ne parliamo come sempre con il nostro Dino Amenduni (socio e consulente politico dell’agenzia di comunicazione Proforma, coinvolto nella campagna elettorale dell'ex sindaco di Bari, Antonio De Caro) in questa nuova tappa del nostro viaggio nella politica italiana.

    Regia: Vudio

    Intro brano musicale: Propaganda - Fabri Fibra, Colapesce, Dimartino

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  • A tredici anni dall'inizio delle violenze, che cosa rimane della Siria? Che fine ha fatto il movimento pacifico popolare che chiedeva riforme e libertà? Perché la Siria non trova più spazio nell'agenda politica e nei media internazionali?

    Nell'ambito della prima edizione di Valigia Blu Live durante il Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, ne hanno parlato Asmae Dachan, Riccardo Cristiano e Marta Bellingreri.

    Musica: Nour Yamm (feat. Subbar) - Talj al-Arba’in [The Fortieth Snow]

    Regia: Vudio

  • La misoginia ha radici antiche che il femminismo odierno denuncia a cerca di decostruire. Ma persino chi parla in rete di argomenti culturali, come una linguista e una storica, si ritrova ogni giorno a dover combattere con gli stereotipi sessisti e con offese e delegittimazioni. L’idea che una donna possa avere una competenza specifica per parlare di determinati argomenti è ancora difficile da digerire per gran parte del pubblico. Si passa da chi offende con stereotipi sessisti a chi delegittima attaccando o sminuendo le competenze, fino alle vere e proprie minacce. Gli stereotipi sono gli stessi che girano da millenni: le donne devono essere remissive, educate, parlare solo ed esclusivamente di alcuni argomenti e comunque accettare sempre e senza di poter essere corrette anche da chi ha meno competenze in materia di loro. Ogni accenno al patriarcato o al sessismo nella società viene sentito come una provocazione che deve essere stroncata.

    La cosa incredibile è che anche quando si parla di argomenti apparentemente distanti dal femminismo, come la mitologia, la storia antica o la linguistica e la letteratura, se sei donna gli insulti e il mansplaining fioccano, spesso si diventa oggetto di vere e proprie campagne di shitstorm da gruppi organizzati e persino altre donne si uniscono per zittire chi scrive certi post.

    Nell'ambito della prima edizione di Valigia Blu Live durante il Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, ne hanno parlato la sociolinguista Vera Gheno e l'insegnante e scrittrice Galatea Vaglio.

    Regia: Vudio

    Musica: Loredana Bertè - Non sono una signora

  • In tutto il mondo occidentale l’estrema destra non è più ai margini, ma ormai è al centro della scena politica; e in alcuni paesi, come l’Italia, è diventata la principale forza di governo.

    Dall’Ungheria fino agli Stati Uniti, leader e partiti sempre più radicali incitano all’odio verso i nemici esterni e interni, normalizzano pericolose teorie del complotto e guidano l’assalto dalla democrazia liberale – sia in senso figurato che letterale. Siamo entrati, insomma, in quello che il giornalista ed esperto di estrema destra Jeff Sharlet chiama “il momento fascista globale”.

    Nell'ambito della prima edizione di Valigia Blu Live durante il Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, ne hanno parlato il giornalista de La Repubblica, Paolo Berizzi, sotto scorta dal 2019 dopo minacce e atti intimidatori, la giornalista Annalisa Camilli, inviata di Internazionale, e Leonardo Bianchi, esperto di teorie del complotto e autore del libro Le prime gocce della tempesta (SolferinoLibri, 2024).

    Regia: Vudio

    Musica: Rammstein - Du Hast

  • Alla vigilia delle elezioni europee del 2024, il fronte delle Destre, più o meno estreme, si presenta più forte che mai, anche grazie all'affermazione in Italia del partito di Giorgia Meloni.

    "È un fenomeno in atto sotto i nostri occhi, ovunque nel 'Continente nero', che rischiamo di diventare", scrive Francesco Cancellato nel suo ultimo saggio sulla Destra alla conquista dell'Europa, uscito a marzo per Rizzoli.

    Il tema è stato al centro dell'incontron ell'ambito della prima edizione di Valigia Blu Live durante il Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia con il direttore di Fanpage, Francesco Cancellato, la corrispondente da Berlino per la Repubblica, Tonia Mastrobuoni, e il giornalista Stefano Vergine, che per l'Espresso ha contribuito a inchieste internazionali come Panama Papers, Malta Files e FootballLeaks.

    Regia: Vudio

    Musica: Ska-p, Wellcome to hell

  • Da un lato, c'è chi pensa che l'attacco del 7 ottobre contro i civili israeliani da parte di Hamas, sia giustificato dalle sofferenze e ingiustizie reiterate negli anni nei confronti del popolo palestinese. Dall'altro lato, c'è chi sostiene che Hamas sia un'organizzazione terroristica, che tutti i gazawi siano affiliati ad Hamas e per questo siano inevitabili le uccisioni di massa e indiscriminate. Il quadro così fortemente polarizzato emerge chiaro dai tanti sondaggi, nazionali e internazionali, che negli ultimi mesi hanno monitorato l'opinione pubblica su ciò che sta accadendo in Israele e Palestina. Il dibattito della società civile sembra essere inchiodato a un'unica logica binaria che oppone israeliani e palestinesi, sulla scia di propagande opposte che puntano dritto alla 'disumanizzazione' del nemico. Si tratta di un nodo fondamentale da sciogliere per arrivare a delle ipotesi di Pace e su cui si stanno muovendo gli appelli di grandi organizzazioni come Amnesty International, con il sostegno di scienziati, accademici, ex diplomatici, ex parlamentari, giornalisti e attivisti bipartisan. “Ciò che sta accadendo a Gaza - scrive la scrittrice Widad Tamimi in un suo recente editoriale - ha superato la dimensione della violenza confinata al solo popolo palestinese. È una lacerazione più profonda, è lo sfiguramento dei valori che proteggono l’umanità".

    Nell'ambito della prima edizione di Valigia Blu Live durante il Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, Widad Tamimi, nata a Milano, nipote di un nonno ebreo fuggito a New York per sopravvivere al fascismo, e figlia di un profugo palestinese nato nell'anno della fondazione dello Stato di Israele e fuggito dall’occupazione israeliana del 1967, ha affrontato questi temi in conversazione con i giornalisti Laura Silvia Battaglia, reporter in aree di crisi dal 2007, conduttrice e autrice per Rai Radio 3, e Nello Scavo, giornalista di Avvenire.

    Musica: Koolulam

    Regia: Vudio

  • Gaza, e non solo. C’è la Cisgiordania e il Libano nella lista dei fronti di guerra che coinvolgono Israele e la Palestina, dal Mediterraneo al Giordano. Sono teatri di violenza quasi sempre proibiti per i giornalisti internazionali. Cosa non sappiamo di ciò che accade? E cosa arriva al pubblico italiano?

    Nell'ambito della prima edizione di Valigia Blu Live durante il Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, ne hanno parlato Francesca Mannocchi, pluripremiata giornalista autrice di video-reportage, documentari e libri sull'immigrazione e conflitti, e Paola Caridi, giornalista, fondatrice e presidente dell’associazione di giornalisti indipendenti Lettera22, collaboratrice di Valigia Blu e autrice del libro Hamas dalla resistenza al regime.

    Musica: David Grossman – Hamatsav
    Regia: Vudio

  • Europee, si entra nel vivo. L'Italia ci arriva come al solito con scene da operetta. E non si salva nessuno. Eppure queste saranno molto probabilmente le elezioni più importanti di sempre: in gioco c'è la sopravvivenza dell'Europa per come la conosciamo.

    Conversazione con Dino Amenduni.

    Regia: Vudio

    Intro brano musicale: Propaganda - Fabri Fibra, Colapesce, Dimartino

  • Dopo alcuni articoli del giornale Domani su un conflitto di interessi dell’attuale ministro della Difesa, Guido Crosetto, il ministro ha presentato un esposto per chiedere alla Procura di verificare chi e come fosse stato in grado di raccogliere informazioni “non a conoscenza di chiunque”. In altre parole, Crosetto ha chiesto ai magistrati di individuare le “fonti” dei giornalisti. Da lì è partita un’indagine sulla presunta fuga di notizie che vede coinvolti il tenente della Guardia di Finanza, Pasquale Striano, il magistrato Antonio Laudati, per anni alla direzione nazionale antimafia, e tre giornalisti di Domani. Per questo, il direttore di Domani, Emiliano Fittipaldi, è stato anche convocato dalla Commissione parlamentare antimafia. «Solo in Italia uno rischia nove anni di carcere e viene interrogato dalla commissione antimafia perché siamo stati dipinti come una specie di centrale dei dossier. Ma se si trasforma il giornalismo libero come dossieraggio è molto complicato e non solo per Domani, ma per tutte le testate», ha commentato Fittipaldi.

    Di tutela delle fonti giornalistiche e della libertà di informazione a rischio abbiamo parlato proprio con Emiliano Fittipaldi al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, in occasione della prima edizione di Valigia Blu Live.

    Musica: John Williams – Setting The Type – The Post (Soundtrack)

    Regia: Vudio

  • Sono il nostro futuro, il futuro della mobilità, con un ruolo fondamentale per la necessaria transizione ecologica, o “sono una follia che non ha spiegazioni ambientali, economiche, sociali, industriali”, come sostenuto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini?

    Una cosa è certa. Dal 2035 non sarà più possibile acquistare nuove auto a benzina e diesel all’interno dei paesi UE. Le case automobilistiche dovranno ridurre del 100% le emissioni di anidride carbonica (CO2) delle nuove auto vendute, con l'obiettivo di favorire il passaggio alla vendita di auto elettriche.

    Eppure la transizione alle auto elettriche sta incontrando una certa resistenza, non solo nell’opinione pubblica ma anche tra chi dovrebbe sostenere e accompagnare questa transizione, ovvero politici anche al governo. Sempre il ministro Salvini ha detto che le auto elettriche “sono una fesseria dell’Europa che sta facendo un enorme regalo alla Cina”.

    La sua posizione non è isolata. Insomma, anche sulle auto elettriche il dibattito è stato polarizzato, soprattutto da parte di chi, in nome di un presunto pragmatismo, definisce ideologica la transizione alla mobilità elettrica. Un refrain che abbiamo già visto ripetere per la crisi climatica o la carne coltivata. E anche i media non stanno aiutando i cittadini a orientarsi facendosi a loro volta megafono di disinformazione.

    Qual è il ruolo delle auto elettriche nella transizione energetica? Sono sostenibili? A quali condizioni? Quanto inquinano? Quanto costano? Quanto consumano? Quanto durano le batterie e come riciclarle? Gli svantaggi sono superiori ai vantaggi? Siamo davvero dipendenti dalla Cina? In Italia a che punto siamo? Pro, contro e falsi miti da sfatare sulle auto elettriche. Tanti dubbi, tante domande e una assoluta certezza: davvero non si sentiva il bisogno di fare delle auto elettriche un nuovo campo di scontro ideologico.

    Ne abbiamo parlato in "Che clima che fa", il podcast di Valigia Blu dedicato alla crisi climatica, a cura di Angelo Romano, con Arianna Ciccone.

    Musica: Jack Johnson - The 3 R's

    Regia: Vudio

  • A due mesi e mezzo dalle elezioni europee la situazione della politica italiana appare ancora più caotica del solito. Nessun partito ha infatti comunicato ufficialmente le sue candidature nelle liste, elemento fondamentale in una elezione con il proporzionale puro e il voto di preferenza. Le elezioni regionali in Sardegna e Abruzzo ci hanno restituito un quadro altrettanto caotico. I candidati di Meloni perdono e vincono, così come il cosiddetto “campo largo” del centro-sinistra vince e perde. In questo contesto le elezioni regionali in Basilicata del 21 aprile diventano una sorta di "gara 3", una partita in cui chi vince spera di ottenere un significativo traino psicologico prima degli ultimi 45 giorni di campagna elettorale per le europee. Con Azione (Calenda) e Italia Viva (Renzi) che prima si alleano a sinistra e poi a destra. Una cosa però è certa: la crisi (quasi certamente) irreversibile della leadership di Matteo Salvini. Che ne sarà dopo le europee del suo destino e di quello della Lega come progetto nazionale? Regia: Vudio

  • Cosa è la Russia oggi, cosa sarà della Russia dopo Navalny? Navalny è diventato una figura storica e fondamentale perché ha incarnato un'irriducibile posizione politica anti-Putin e ha rappresentato l'alternativa più sostanziale al suo regime dal 2000. Putin dovrà fare i conti con la sua eredità.
    Conversazione con lo storico Giovanni Savino, esperto di nazionalismo russo, ha vissuto e insegnato a Mosca per anni prima di essere costretto a lasciare il paese e tornare in Italia per la sua posizione contro l’invasione dell’Ucraina. Oggi insegna all’Università Federico II di Napoli, e collabora, fra gli altri, con Valigia Blu. E con Maria Chiara Franceschelli dottoranda in Scienza Politica e Sociologia alla Scuola Normale Superiore di Pisa, si occupa di società civile e movimenti sociali nella Russia di Putin. Collabora con diverse testate, riviste e istituti di ricerca, fra cui Ispi, Il Mulino, è anche lei collaboratrice di Valigia Blu. Ha scritto con il professor Federico Varese, il saggio 'La Russia che si ribella' in uscita a marzo. E con un contributo di Marta Allevato, giornalista dell’agenzia AGI dove si occupa di Russia, spazio post-sovietico e Iran, sul suo libro appena uscito 'La Russia moralizzatrice - La crociata del Cremlino per i valori tradizionali'.

    Regia: Vudio
    Musica: Pussy Riot

  • Cosa succede se vince Trump? In gioco non c’è solo la democrazia americana, ma anche il destino del resto del mondo. Cosa sta succedendo in Europa anche in vista delle prossime elezioni con i partiti di estrema destra sempre più forti? Qual è il ruolo delle destre conservatrici e dei media nell’aver sdoganato e normalizzato idee e ideologie estreme e perfino violente? L’ascesa dell’estrema destra globale è un fenomeno che va compreso per essere contrastato. Ne parliamo con Leonardo Bianchi, che da anni si occupa di estrema destra in Europa e negli Stati Uniti - anche su Valigia Blu -, cura la newsletter Complotti! e ha recentemente pubblicato per Solferino il saggio 'Le prime gocce della tempesta. Miti armi e terrore dell’estrema destra globale'.Regia: VudioMusica: Kiki Rockwell - Hejo, Spann Den Wagen Anhttps://www.youtube.com/watch?v=DB8-kZwexS0[Il coro che ha riempito le piazze contro il partito di estrema destra in Germania dei giorni scorsi, che facciamo ascoltare in apertura, si ispira a questo antico canto contadino tedesco]

  • Di che cosa parliamo quando parliamo di Intelligenza Artificiale? Quali sono i rischi e quali le opportunità. Regolamentare queste nuove potentissime tecnologie sarà sufficiente? Conversazione con Bruno Saetta, avvocato esperto di diritto e cultura digitale.

    Musica: Billie Eilish AI - Heathens https://youtu.be/g2s9Uc39pmE?si=GG984jGBUoqYSrCx

    Regia: Vudio

  • La conferenza stampa di inizio anno di Giorgia Meloni tra grande efficacia comunicativa e il nulla di contenuti e visione politica, le difficoltà d maggioranza e opposizione a consolidarsi in vista delle elezioni europee e regionali del 2024, il caso Pozzolo e molto altro. Prima tappa 2024 del nostro viaggio nella politica italiana con Dino Amenduni.

    Musica: Fabri Fibra, Colapesce, Dimartino - Propaganda

    Regia: Vudio 

  • Un accordo storico e altrettanto deludente. La COP28, la Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite di Dubai, dà ragione ai movimenti per il clima: la crisi del clima è la crisi dei combustibili fossili. Ma i paesi che hanno sottoscritto l'accordo non vanno poi fino in fondo rispetto a questa ammissione. Un accordo storico, perché appunto per la prima volta si indicano i combustibili fossili come causa principale della crisi del clima; deludente e devastante per gli impegni presi, anzi non presi. Con vincitori e vinti.
    Quarto appuntamento con “Che clima che fa”, il podcast di Valigia Blu dedicato alla crisi climatica, a cura di Angelo Romano, con Arianna Ciccone, e con i contributi di Ferdinando Cotugno, giornalista freelance esperto di clima, ambiente, ecologia, foreste, e di Marisandra Lizzi, giornalista e imprenditrice, madre di una degli attivisti fermati a Venezia alcuni giorni fa.
    Regia: Vudio

  • Le manifestazioni in tutta Italia contro la violenza sulle donne, ma anche le piazze dei sindacati e quella del PD (anche se meno partecipate), i problemi del governo Meloni ma nessuna proposta politica capace di rappresentare il malcontento crescente. Le parole gravissime al limite dell’eversione del Ministro della difesa Crosetto sulla magistratura e Giorgia Meloni definita da Politico “la leader più concreta d’Europa”. Intanto in Olanda vince l’estrema destra e in Spagna contro ogni previsione torna al governo Pedro Sanchez con un’alleanza tutta a sinistra: esiste davvero una marea nera in Europa? E cosa succede fra Meloni e Salvini nel contesto europeo? E infine uno sguardo sulle elezioni locali per capire davvero cosa succede dentro i maggiori partiti italiani.

    Conversazione con Dino Amenduni e un contributo di Mattia Diletti, che insegna scienza politica e public policy all'Università La Sapienza di Roma.

    Musica: Propaganda - Fabri Fibra, Colapesce, Di Martino
    https://youtu.be/VZgtEU4B70o?si=vRM-Zi_TZHKMntiv

    Regia: Vudio

  • Conversazione con Maria Giuseppina Pacilli, professoressa associata, insegna psicologia sociale all'Università di Perugia, autrice di “Uomini duri, il lato oscuro della mascolinità”. E con il contributo di Lorenzo Gasparrini, filosofo femminista, autore - tra gli altri - di “Perché il femminismo serve anche agli uomini”. 

    A cura di: Arianna Ciccone
    Regia: Vudio

    Brano musicale: Vivir Quintana - Canción sin miedo ft. El Palomar
    https://youtu.be/VLLyzqkH6cs?si=ERfgoVwjCP0MzbIe

  • Qual è il piano di Israele una volta eventualmente sconfitta Hamas? Cosa succederà quando le armi taceranno? Negli ambienti diplomatici e non solo ci si interroga sul 'the day after'.Con l’aumento del bilancio delle vittime e delle sofferenze umanitarie a Gaza, c’è una significativa possibilità che la ricerca di sicurezza da parte di Israele perseguita in questo modo oggi possa gettare i semi di ulteriore insicurezza domani.Molti analisti sottolineano che l’unica soluzione a lungo termine per rispondere al bisogno di sicurezza di Israele e alle speranze di autodeterminazione dei palestinesi è di lavorare per una soluzione politica del conflitto.Una pace duratura deve tornare ad essere pensabile. E lo sarà, alcuni dicono, se gli estremisti di entrambe le parti saranno finalmente emarginati. Gaza, 'the day after: quale futuro per Israele e Palestina?Conversazione con Paola Caridi,collaboratrice di Valigia Blu, presidente di Lettera 22 (associazione di giornalisti specializzata in politica estera), corrispondente per 10 anni da Gerusalemme, si occupa da oltre vent’anni di storia politica contemporanea del mondo arabo. Ha scritto 'Hamas, dalla resistenza al regime', edito da Feltrinelli. E con un contributo di Ugo Tramballi, giornalista del Sole 24 Ore, per anni corrispondente dal Medio Oriente e profondo conoscitore del conflitto israelo-palestinese.Musica: Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra di L. v. Beethoven - Op. 37, eseguito da Daniel Barenboim e la West-Eastern Divan Orchestra nell’ambito del Concerto per la Pace tenuto a Ginevra nel 2005. A cura di: Arianna CicconeRegia: Vudio