Avsnitt
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Inizio timidamente questa nuova rubrica delle Recensioni CaRfatiche Podcast. Di tanto in tanto, sceglierò qualche titolo da cui è stato tratto un remake e, sempre in maniera molto leggera, vedrò di fare qualche confronto e riflessione su entrambe le pellicole.
Partiamo da un originale e un remake che portano la firma dello stesso regista, ovvero John Woo.
La storia è sempre quella di un abile killer che tenta di rimediare al fatto di aver provocato la cecità ad una vittima collaterale, durante una sua missione. Il confronto, in questo caso è abbastanza impietoso e già l'atmosfera orientale dell'originale è molto al di sopra della frenesia e laccatura americana del remake, senza contare la straordinaria interpretazione offerta da Chow Yun - Fat.
Voi li avete visti entrambi? E quale avete preferito?
Parliamone assieme...intanto, buon ascolto.
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Beh, non è nemmeno una cattiva abitudine, se proprio devo dirlo.
Era tempo che i trailer non mi davano vibrazioni positive e devo dire che anche questa volta hanno colpito nel segno, specialmente se consideriamo che non sono mai stato appassionatissimo dei Fantastici 4 nemmeno sulla carta.
Questo trailer promette bene ed emana emozioni, oltre che umorismo. Bella l'atmosfera vintage e inquietante la sagoma di Galactus.
Grande assente il Dottor Destino, ma sappiamo bene che Robert Downey Jr. promette sfracelli nel prossimo film degli Avengers...
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Saknas det avsnitt?
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Ascesa e caduta di Riccardo Schicchi, fondatore della società Diva Futura.
Un uomo, la cui visione ha indubbiamente contribuito a rivoluzionare il porno italiano, creando delle vere e proprie icone del cinema a luci rosse, come Moana e Cicciolina.
La seconda opera di Giulia Steigerwalt, dopo Settembre, non è esente da difetti e risulta un po' troppo agiografica soprattutto nella seconda parte, ma si tratta comunque di una pellicola gradevole e magistralmente interpretata, da un Pietro Castellitto perfetto nella parte di Schicchi, ma anche le attrici che incarnano le pornostar sono bravissime.
Un film che esalta quella pornografia amorale, ma mai immorale e che, volenti o nolenti, ha fatto parte di quell'Italia che fu, alla faccia del perbenismo e del bigottismo che ancora oggi impera sfacciato.
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Questa volta, una piacevolissima puntata Special, che mi vede chiacchierare con uno dei registi del documentario propostovi nella puntata precedente.
Massimiliano Zanin, regista e produttore, dialoga in libertà con il sottoscritto. Torniamo a parlare di Joe D'Amato, ma non solo.
Spaziando da Tinto Brass al cinema di oggi e inquietanti riflessioni sulla società moderna, un'ora di chiacchierata è stata tanto piacevole quanto fin troppo breve.
Spero ci saranno altre occasioni, ma intanto eccovela anche a voi!
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Joe D'Amato non è stato solamente il re del porno italiano, come molti ancora credono, erroneamente.
Parliamo di un regista, ma non solo...di un uomo eclettico, che poteva tranquillamente realizzare un film per conto proprio, tanta era la sua esperienza e la sua gavetta in campo tecnico. Da operatore, aiuto regista, a direttore della fotografia e produttore, Joe D'Amato è stato un uomo fondamentale per il cinema italiano estremo, a basso budget.
Un uomo con una grandissima passione ed una personale visione, sin troppo osteggiata. Un uomo ingiustamente sottovalutato e troppo presto dimenticato.
Questo documentario, rende giustizia ad una personalità fuori dagli schemi e sopra le righe quanto volete, ma pur sempre ricca di calore umano, umorismo e invidiabile professionalità. Tanti gli interventi di amici e collaboratori stretti che hanno lavorato con il nostro, apprendendo aneddoti, calore umano e il modo giusto di fare le cose.
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E un altro horror conclude questa orgogliosa settimana CaRfatica ricca di TRASH, ma anche di tanto umorismo e di tantissima voglia di leggerezza che, nel mondo di oggi, non ce n'è mai abbastanza.
Personalmente, devo ancora capire dove cavolo sia la villa e dove sia il parco, in questo film. Non era forse meglio utilizzare il titolo internazionale, RATMAN, per cercare di entrare un pochino di più nel mood corretto della vicenda?
Però devo ammettere che in questo film, qualche momento buono c'è e il finale cattivissimo mi manda sempre in sollucchero.
Non so voi ma io vedrei benissimo uno spin off con due grandi protagonisti di questa settimana che si fronteggiano : PUMAMAN vs. RATMAN
Sarebbe un film MO NU MEN TA LE!!!
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Beh...e beh, ragazzi...qui lo confesso apertamente, arriviamo al mio TRASHONE preferito in assoluto.
Le immagini del super eroe PUMA MAN, che vola nei cieli, pronto a combattere i perfidi piani del Dottor Kobras, rimarranno per sempre scolpiti nella mia memoria, così come l'astronave a uovo stile Gotanda e la potenza e la saggezza di Vadinho!
Una splendida origin story del supereroe più inetto e inutile della storia, ma che volete farci? E' una pellicola che non odierò mai e poi mai e voi non potete immaginare quante volte ho canticchiato e canticchio ancora il tema principale dell'Uomo Puma.
Un eroe che non ci meritiamo assolutamente e di cui non abbiamo assolutissimamente bisogno...ma è un eroe cui dobbiamo per forza dare una mano, prima che si faccia male!
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Noto anche con il titolo Il lupo mannaro contro la camorra, qui ci troviamo davvero a livelli altissimi di trash.
Questa sgangherata pellicola è apprezzata e conosciuta da chiunque sia amante di un cinema per il quale non credo esista una definizione adeguata.
La storia di questo impiegato cui viene rubata una paccosissima croce gemmata, senza la quale è condannato a trasformarsi in un improbabile uomo lupo, che combatterà contro i più alti pilastri della camorra e troverà anche l'amore, è ormai storia assoluta di qualunque espressione artistica si parli. Non lo ammetterete mai con nessuno, pena la lapidazione pubblica, ma adorerete questo film e lo riguarderete nel tempo, diventandone dipendenti come una sublime droga senza effetti collaterali dannosi.
Inquadrature completamente sbagliate, un morphing assolutamente esilarante, una recitazione inesistente e una regia piatta e anonima più di Arch Stanton, fanno di questo film una chicca trash che rimane a vette altissime e che vorrei avere nella mia collezione, lo ammetto e lo dico soltanto con un pochino di vergogna.
Che poi, vedere Annie Belle e le sue grazie, per un maschietto è sempre una cosa bella...
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Un gruppo di giovani romani decide di vincere la noia di tutti i giorni, organizzando uno scontro di soft air con una squadra avversaria, che si rivelerà composta da veri mercenari, con armi vere e brutte intenzioni.
Già sul titolo di questo film si potrebbe effettivamente tenere un comizio e se pensiamo che uno dei personaggi chiama il gioco SOFFIT EIR, beh...quale presentazione migliore di questa, per una pellicola gustosamente trash, che annovera nel cast artistico nomi del calibro di Bobby Rhodes, Gerardo Amato (fratello di Michele Placido) e Cinzia Roccaforte, una delle muse del Maestro Tinto Brass?
Se mai giocherete alla guerra con i pallini, questo titolo vi tornerà prepotentemente in testa e non solo...
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Dice bene la tagline del film : "Un'esperienza delirante, unica nel suo genere!"
Ed effettivamente, una volta terminata la visione del film di Andrea Bianchi, vi posso garantire che non sarete mai più come prima!
Il colpo di genio qui è affidata all'interpretazione dell'attore Pietro Barzocchini e non aggiungo altro. Ah, giusto...la trama.
Zombi etruschi che vengono risvegliati da uno sprovveduto archeologo e assaltano una lussuosa villa dove sono arrivati amici e colleghi dello stesso, per sapere a che punto sono arrivati gli scavi. Sono ancora disorientato, se penso ad alcuni momenti.
Quasi ipnotico nella sua dabbenaggine...
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E via che si comincia, con questa settimana tutta dedicata al cinema trash che più trash forse non si può.
Lo dico subito, come premessa : astenersi assolutamente permalosi, perché come mi piace sempre fare, queste recensioni sono frutto di spirito goliardico e dell'esclusiva voglia del sottoscritto di divertirsi e possibilmente far divertire anche chi mi ascolta.
Il trash contenuto in queste pellicole è molto meno maleodorante di tanti film che si credono stocazzo e poi sono il nulla assoluto. In questa settimana podcast CaRfatica invece parlerò di titoli talmente assurdi da fare quasi il giro e risultare simpatici, con un posticino di calore che sono riusciti a ritagliarsi nel mio cuore.
E iniziamo con questo Primavera di granito, che può benissimo sostituire il grande assente di questa week che è Quattro carogne a Malopasso, che ormai è celeberrimo e conoscete tutti.
Un poliziesco amatoriale nel quale regia e recitazione si fondono in un oblio che strappa qualche risata, specialmente nel finale della resa dei conti. Dovete trovarlo e vederlo assolutamente! La scena dell'assalto al furgone portavalori credo che possa entrare di diritto nella storia del Trash!
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Iris e Josh sono una coppia perfetta o almeno così sembra.
In realtà, la ragazza nasconde una particolare identità, che salterà fuori in modo cruento, durante una festa tra amici, all'interno di una enorme villa immersa nella natura.
Pur non essendo un capolavoro, Companion è certamente uno dei migliori film usciti a inizio 2025, almeno secondo me.
Ottimo esordio alla regia per Hancock, che mescola in maniera molto ben equilibrata, commedia romantica, fantascienza, thriller e horror, riunendo un cast veramente in parte, per una storia che parla anche di tanta realtà e lo fa sempre in maniera intelligente e ben messa sulla scena.
C'è anche tanto tanto amore, anche se potrebbe non sembrare.
Spero venga visto da più persone possibile.
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E vabbè...ormai sta diventando un'abitudine...ma nemmeno troppo sgradevole per il sottoscritto, a dire il vero. Spero nemmeno per voi all'ascolto.
Da sempre fanatico lettore di King (che mi ha anche ispirato e indotto a scrivere storie horror a mia volta) capirete che quando ho visto il trailer di The Monkey, tratto appunto da un racconto breve del buon Stephen e soprattutto diretto da quel geniaccio sregolato che è Oz Perkins...beh, come direbbe la Gen Z, HYPE A 1000!!!
Fatemi sapere se anche voi l'avete visto e cosa ne pensate. Di aspettative ne ho parecchie e mi piace il fatto che, stavolta, mi sembra proprio che Oz voglia divertirsi e che, oltre a tanto sangue e omicidi assurdi e creativi, ci sarà anche parecchio black humor!
Alla larga da quella sinistra scimmietta!
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Uno splendido omaggio che, grazie ad Ensemble Le Muse, esalta ancora e sempre la figura di quello che è stato ed è ancora uno dei più grandi compositori del mondo.
Ennio Morricone rivive attraverso la ricerca, l'impegno, la passione ed un pizzico di gentile ironia, di questo gruppo di musicisti e artisti, che ricreano il senso di libertà e umanità presente nelle melodie del Maestro che ha donato nuova linfa al cinema italiano e internazionale, componendo colonne sonore indimenticabili.
Il vostro CaRfa, dialoga con Andrea Albertini, direttore del gruppo e pianista, che racconta la genesi del progetto e le emozioni che si provano nel raccogliere e divulgare un'eredità importante come questa.
Buon ascolto.
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Alzi la mano, con sincerità, chi conosceva o addirittura ha visto questo film e chi anche solo pensasse che appartenesse alla filmografia del maestro Wes Craven!
Diciamo che se non conoscevate Il mostro della palude, siete ampiamente scusati...ma avete anche la scusa per recuperarlo subito, perché il sottoscritto vi garantisce che, nonostante il budget risicato e gli effetti speciali invecchiati (ma non del tutto!), questo adattamento cinematografico dell'eroe DC Swamp Thing è davvero gradevole e di sicuro intrattenimento.
Una origin story che, pur non essendo un capolavoro e anche avendo dei difetti evidenti, appassiona e interessa quel tanto che basta a ritenerlo un titolo degno di nota.
Ottima la colonna sonora di Harry Manfredini e, nel cast, spicca un sempre cattivissimo e quasi caricaturale David Hess, nei panni di un Rambo crudele.
E c'è anche qualche scena cruentina...per cui...
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Il giovane Tino si reca a Venezia dagli zii, allo scopo di studiare arte e perfezionare il suo talento pittorico.
Nell'enorme e antica dimora dei parenti, il ragazzo sentirà strani rumori notturni, provenienti dalla soffitta, scoprendo così che il fratello dello zio, ormai fuori di mente, vive in quel piccolo e angusto luogo, dopo un tragico avvenimento passato, che ha ancora un terrificante alone di mistero, verso il quale il giovane vorrà scoprire la verità.
Film completamente dimenticato e orgogliosamente italiano, che Risi dirige con sempre grande maestria.
Nonostante una parte centrale forse un po' troppo tirata, Anima Persa è un film che merita di essere recuperato, per la grande atmosfera che ha dalla sua, le magnifiche performances di Vittorio Gassman e Catherine Denevue e il finale struggente e sorprendente.
Splendida la colonna sonora di Francis Lai.
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Spesso e volentieri, si crede che il mondo di Hollywood sia fatto di tante luci, successo e soddisfazioni...ma sono tante anche le ombre e i momenti di buio che possono colpire qualsiasi star acclamata.
Questo documentario, racconta la storia e la vita sfortunata di Anna Nicole Smith che, da playmate e modella, cercò in tutte le maniere di ritagliarsi uno spazio nello star system americano che tanto ammirava.
Una vita fatta di eccessi, depressione, violenze psicologiche e fisiche dentro e fuori le pareti domestiche e di sfruttamento da parte di persone che dicevano di provare affetto e amore verso una donna estremamente fragile e vulnerabile, nonostante la bellezza e l'apparenza di successo.
Una vita tragica e commovente, per un buon prodotto Netflix, che racconta verità a cui spesso non pensiamo. Perché dietro la finzione si nasconde anche la verità...e tante volte è una verità che risulta insopportabile per il protagonista stesso che la vive.
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Ho potuto recuperare questo documentario soltanto ieri, un giorno dopo il 27 gennaio, giornata della memoria.
Una memoria che diviene pericolosamente sempre più corta, in un mondo dove il cinismo e l'individualismo sembrano prevalere sempre di più e nel quale pare che la storia non abbia insegnato nulla.
Questo documentario, di soli 32 minuti, è qualcosa che va oltre la storia, oltre la memoria. E' tutto ciò che accadde realmente in quei luoghi di vergogna, 80 anni fa.
32 minuti scioccanti, tragici, non per tutti ma necessari, coraggiosi, indispensabili per qualsiasi barlume di umanità che ancora speriamo di possedere dentro di noi.
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Proseguono le vicende di Paul Atreides e della sua lotta contro la casata Arkonnen, aiutato dal popolo dei Fremen e dall'amata Chani.
Ho apprezzato molto di più questo secondo capitolo, rispetto al primo lo ammetto. Forse, complice l'azione molto più presente e anche le splendide sequenze che vedono protagonista un folle e spietato Feyd Rautha.
Come sempre, la colonna sonora di Hans Zimmer è ai massimi livelli possibili e la regia di Villeneuve non fa una grinza che sia una. Rimango in trepidante attesa del terzo e conclusivo capitolo.
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Durante il tragitto nei boschi dell'Oregon, per raggiungere la vecchia casa del padre defunto in circostanze misteriose, un uomo viene ferito al braccio da una creatura immersa nella notte e nella vegetazione.
Rifugiatosi nella casa del genitore assieme a moglie e figlia, dovrà resistere agli attacchi della feroce creatura, sempre in agguato, ma anche ad una terribile trasformazione che lo sta lentamente cambiando, cancellando via via ogni traccia di umanità e facendo invece risaltare un istinto animalesco.
Leigh Whannell reinterpreta e attualizza la figura classica del lupo mannaro e lo fa, secondo il sottoscritto, molto bene, regalando una regia che non sbaglia un colpo, per una pellicola che arriva dritta al punto e che offre interpretazioni credibili, anche se i colpi di scena sono abbastanza ovvi, così come il finale.
Però l'atmosfera è assicurata e anche il divertimento. Non il miglior film del regista, ma buone idee messe in scena altrettanto dignitosamente. Intrattiene ed è proprio ciò che voleva fare.
Qualche spavento assicurato e ottimi gli effetti speciali splatter.
- Visa fler