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Epicureismo e Individualismo. Per una storia della filosofia politica
Presentazione del libro di Raimondo Cubeddu per Rubbettino Editore
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Qual è stata l'importanza della riscoperta rinascimentale di Epicuro e di Lucrezio per la nascita e per lo sviluppo della filosofia politica moderna?
Ricostruendo la dottrina epicureo-lucreziana dell'utilità, del linguaggio, del diritto, della politica e la sua trasformazione in Hobbes, Gassendi, Spinoza e Bayle, il libro di Raimondo Cubeddu (Epicureismo e Individualismo. Per una storia della filosofia politica) indaga il modo in cui essa è stata intesa dai protagonisti della tradizione individualistica: Mandeville, Galiani, Hume, Montesquieu, Smith, Burke, Ferguson, Menger, Mises e Leoni.
Intervengono:
Raimondo Cubeddu, Istituto Bruno LeoniLuigi Marco Bassani, professore di Storia delle Dottrine Politiche all’Università Telematica PegasoGiovanni Giorgini, Professore ordinario di Storia delle dottrine politiche, Università di BolognaRoberta Sala, Professore ordinario di Filosofia politica, Università Vita-Salute San RaffaeleAlberto Mingardi, Istituto Bruno Leoni e Università IULM -
Lo stato della separazione dei poteri
Seminario con Cassese, Manes, Portonera e Zanon
Organizzato in collaborazione con ExtremaRatio
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Il principio di separazione dei poteri, sul quale è fondato lo Stato moderno, ha subito alcune modificazioni determinate dai nuovi assetti delle contemporanee società politiche.
In alcuni casi, come quelli delle cosiddette autorità indipendenti, si assiste a una concentrazione di poteri in capo allo stesso soggetto; in altri, invece, si è assistito a una ridistribuzione di quei poteri che solleva dubbi di legittimità e criticità istituzionali, come ad esempio accade quando l'ordine giudiziario avoca a sé decisioni tipicamente riservate agli organi dotati di diretta legittimazione popolare
Tale nuova strutturazione dello stato della separazione dei poteri sollecita pertanto una riflessione attenta, con particolare riguardo alla tutela della libertà individuale, da una parte, e all'espressione dell'autogoverno democratico, dall'altra.
Intervengono:
Francesco d’Errico (Presidente dell’associazione ExtremaRatio) Sabino Cassese (Giudice emerito della Corte costituzionale e direttore della Rivista trimestrale di diritto pubblico)Vittorio Manes (Professore ordinario di diritto penale all’Università di Bologna)Giuseppe Portonera (Forlin Fellow IBL)Nicolò Zanon (Professore ordinario di diritto costituzionale all’Università di Milano e vicepresidente emerito della Corte costituzionale)
ModeraSerena Sileoni (Professore associato di diritto costituzionale all’Università Suor Orsola Benincasa e Fellow onorario IBL) -
Saknas det avsnitt?
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La libertà e il diritto
Presentazione di una nuova edizione del testo di Bruno Leoni nel ricordo di Aldo Canovari
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Il capolavoro di Bruno Leoni esce in una nuova edizione pubblicata da Liberilibri, a cura di Carlo Lottieri e con un saggio introduttivo di Raimondo Cubeddu.
Freedom and the Law è il libro che più di tutti ha imposto il nome di Bruno Leoni all’attenzione degli studiosi. Pubblicato nel 1961 negli Stati Uniti, questo lavoro esamina il rapporto tra libertà e ordine giuridico.
Secondo Leoni, la riduzione del diritto a semplice legislazione (e quindi alla decisione di un singolo o un’assemblea) tende a comprimere l’autonomia delle persone. Al contrario, la libertà degli individui è meglio garantita da un diritto di carattere evolutivo: sia esso fondato sul lavoro di studiosi ed esperti, secondo l’esempio dello ius civile dei Romani, oppure sulle sentenze dei tribunali, come nella tradizione della common law inglese.
Intervengono:
Raimondo Cubeddu, Istituto Bruno LeoniCarlo Lottieri, Istituto Bruno Leoni e Università di VeronaAntonio Masala, Università di PisaAlberto Mingardi, Istituto Bruno Leoni e Università IULMMichele Silenzi, LiberilibriDiana Thermes, Università Roma TRE -
Punizione
Presentazione del libro di Giovanni Fiandaca pubblicato da Il Mulino
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Un tema controverso che oggi più di ieri è attraversato da incertezze e contraddizioni:
la punizione è ancora una reazione efficace ai reati?
Se negli ultimi decenni ha prevalso una tendenza antiautoritaria e antirepressiva, incline a contestarne l’utilità anche in campo educativo, le forti ventate di populismo politico della nostra contemporaneità hanno alimentato pulsioni collettive, favorevoli a una concezione emotiva della punizione come vendetta pubblica
Ciò in totale contraddizione con quella «crisi della pena» che i giuristi non si stancano di denunciare, e con quella finalità educativa che ne connota la visione costituzionale
Questo libro pone domande, trasmettendo al lettore l’urgenza di modalità alternative alla punizione ed evidenziando gli aspetti contraddittori e paradossali di uno dei nodi più drammatici del vivere morale e civile
Saluti introduttivi:
Francesco D'Errico, Extrema Ratio
Intervengono:
Marta Cartabia, Università BocconiGiovanni Fiandaca, Università di PalermoCarlo Melzi D'Eril, Studio Melzi D'Eril VigevaniGuido Vitiello, Il Foglio
Coordina:
Serena Sileoni, Istituto Bruno Leoni e Università Suor Orsola Benincasa