Avsnitt
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La “Falesia dimenticata” di San Lorenzo Dorsino, uno dei luoghi più suggestivi del Trentino per l’arrampicata sportiva ai piedi delle Dolomiti di Brenta, ritorna protagonista con una nuova campagna di crowdfunding: l’obiettivo, con un piccolo, ma significativo contributo economico di tutti, è di ampliare la falesia con l’acquisto di una nuova area, per restituirla alla comunità nel sua massima bellezza, facendo diventare questo caratteristico e forse unico luogo naturale, ancora più affascinante e inclusivo. Un progetto importante, promosso dall’Associazione Dolomiti Open e dalla Fondazione per lo Sport Sportfund, per il quale, ognuno di noi, partecipando, potrà dire: “Anche io sono stato uno dei protagonisti”. Ascolta il podcast in cui spieghiamo l’iniziativa e come fanne parte.
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In questo nuovo episodio dei podcast dedicati alla Falesia Dimenticata di San Lorenzo Dorsino, scopriremo, attraverso le testimonianze della climber Nicolle Boroni, la guida alpina e presidente di “Dolomiti Open”, Simone Elmi e l’astrofisico Matteo Maturi, come dalla frequentazione di questo affascinante luogo del Trentino, possono nascere tante occasioni per riflettere sul nostro rapporto con la natura e su cosa possiamo fare, anche con piccoli gesti, per rispettarla e preservarla. Perché, come dice il gruppo di amici che l’ha fatta rinascere dopo anni di abbandono, la Falesia Dimenticata è il luogo dove puoi arrampicare, sentendoti parte della natura.
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Andrea Mustoni, zoologo, scrittore, responsabile della ricerca scientifica del Parco Naturale Adamello Brenta, ha un rapporto davvero particolare con l’arrampicata, una delle sue grandi passioni della vita, oltre a quella dello studio degli stambecchi e dell’orso bruno. Per lui arrampicare significa entrare nella natura, farne parte, diventando sotto certi aspetti un elemento di quel delicato e affascinante ecosistema che costituisce una parete di roccia.
In questo nuovo episodio dei podcast di Dolomiti Open e della Fondazione Sportfund dedicati alla Falesia dimenticata scopriremo come si possa arrampicare in modo green, entrando in simbiosi con la natura, così come fa proprio Andrea Mustoni.
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Oltre alla bellezza, un aspetto davvero sorprendente delle Dolomiti di Brenta è la storia della loro nascita: una storia che comincia in mare! In questo nuovo episodio di "Dolomiti Place to be - Storie e uomini dalle Dolomiti UNESCO" continueremo il nostro sorprendente viaggio alla scoperta di questa catena dolomitica, Patrimonio naturale dell'Umanità UNESCO. Insieme agli amici di Brenta Open, racconteremo quando e come sono nate queste spettacolari montagne, e scopriremo, con le testimonianze di Michele Selva, Kevin Ferrari e Alberto Benchimol, perché queste guglie, torri e pinnacoli, "rapiscono" il cuore delle persone, trasformando la storia di pochi nella conquista di molti.
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Perché l'evento Brenta Open 2017 è conosciuto come " La sfida di Gianluigi"? Che cosa s'intende per montagna inclusiva? E che sensazioni provarono i primi alpinisti che nel 1899 raggiunsero la vetta dell'affascinante e mitico Campanile Basso, simbolo delle Dolomiti di Brenta? In questo nuovo episodio di "Dolomiti Place to be - Storie e uomini dalle Dolomiti UNESCO", risponderemo a queste e altre domande, raccontando l'epopea dell'alpinismo sul Campanile Basso, considerato da molti il campanile di roccia più bello del mondo, e le scalate di due testimoni d'eccezione, Gianluigi Rosa e Nicolle Boroni, che a Brenta Open hanno dimostrato come ognuno di noi può fare la differenza, con la propria forza di volontà.
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Chi sono stati i primi alpinisti a raggiungere la cupola ghiacciata di Cima Tosa, fino a pochi anni fa la vetta più alta delle Dolomiti di Brenta? Perché oggi questa vetta ha perso il primato di cima più alta della catena, pur rimando la “Regina” delle Dolomiti di Brenta? E perché dopo 150 anni dalla prima storica scalata alla sua cima un gruppo di amici, guide alpine e amanti della montagna, hanno deciso, qualche anno fa, di dare vita all’iniziativa “Brenta Open”? Un evento di cui si è occupata anche la stampa nazionale perché “la storia di pochi è diventata la conquista di molti”. In questo primo episodio risponderemo a tutte queste domande, scoprendo anche tante altre affascinanti storie di uomini e montagne.