Avsnitt
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Sul fronte politico interno in Turchia sono settimane molto movimentate: la campagna di arresti nei confronti delle voci di opposizione si è intensificata, non solo contro i sindaci delle municipalità guidate dall’opposizione ma anche contro giornalisti e altre figure di spicco della società turca.
Negli ultimi giorni, si è acceso un dibattito attorno alla parola turcs turp, che significa "rafano" o "rapa", facendo riferimento a un detto turco per dire che "la sfida più grande deve ancora arrivare". Questo concetto è stato al centro di un discorso politico che riflette la crescente pressione sulla leadership dell’opposizione. Il sindaco di Istanbul Ekrem İmamoğlu ha denunciato pubblicamente quello che definisce un sistema giudiziario politicizzato, citando i procedimenti contro di lui e altri sindaci dell’opposizione. Ha sottolineato come un esperto testimone, già coinvolto in diverse inchieste contro esponenti dell'opposizione, sia il vero "rafano" ancora da sradicare, ovvero il prossimo grande ostacolo imposto dal governo. Poco dopo il suo intervento, è stata aperta una nuova indagine contro di lui per presunta interferenza nei procedimenti giudiziari.
[Puntata registrata il 12 febbraio 2025]
Per approfondire, consigliamo:
la Puntata 4 di Cose Turche "A 10 anni da Gezi"il libro "Arrestati" di Can Dündar, edito da Nutrimentiil paper di Kerem Kılıçdaroğlu "Change in political party strategy and organization in Turkey: the Republican People’s Party in government and in opposition"il paper di Kursat Cinar, Meral Ugur-Cinar e Ali Acikgoz "Turkey’s Republican People’s Party (CHP): A Longue Durée Analysis"
le puntate della newsletter Turkey recap: "One bey or another", "Revenge is a radish bet served cold" e "The Mansurian candidate"Per spunti, domande o riflessioni, scrivici a [email protected]. Segui la pagina Instagram @coseturchepodcast per entrare a far parte della community e non perderti i contenuti extra relativi a ogni puntata. -
Una puntata speciale per ricordare il terribile terremoto che colpì il sud-est della Turchia e le regioni settentrionali della Siria il 6 Febbraio 2023.
Alle 4.17 di due anni fa, la vita di oltre due milioni di persone è cambiata per sempre. Il sisma di magnitudo 8 della scala Richter ne ha spezzate più di 55mila: una tragedia immane che oggi ripercorriamo per capire quello che è successo, ma soprattutto per sapere quello che succede ora con la ricostruzione e le condizioni di chi è sopravvissuto.
E lo facciamo grazie a un ospite, Filippo Cicciù, giornalista che lavora per l’Ansa e la Radiotelevisione Svizzera Italiana a Istanbul, appena tornato proprio dalle commemorazioni che si sono svolte in quelle zone.
[Puntata registrata il 6 febbraio 2025]
Per approfondire:
la settima puntata di Cose Turche, con Mahmut, originario di Adıyaman, registrata a pochi giorni dal terremotola puntata speciale di Cose Turche dal PodFest di Parma 2023 proprio con Riccardo Gascoil pezzo "Il sisma visto da Antakya. Un racconto" di Riccardo Gasco per Kaleydoskopil reportage di Sofia Chierici "Never on the stand: How Turkey's officials pay no price for earthquakes death" per The New Arab [ENG]
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Saknas det avsnitt?
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Nella notte tra il 21 e il 22 gennaio 2025, un grosso incendio è scoppiato al Grand Kartal Hotel, a Kartalkaya, località sciistica nei pressi di Bolu, in Turchia (siamo tra Istanbul e Ankara, a nord-ovest del Paese).
Una struttura di 12 piani costruita negli anni '70 che, al momento dell'incendio, ospitava ben 238 persone perché in queste settimane le scuole in Turchia sono chiuse per la pausa invernale.
Ci sono 79 morti, più di 50 feriti e 11 arrestati per una vicenda che da subito si è contraddistinta come l'ennesimo esempio di inadeguatezza degli edifici, negligenza nei soccorsi e clientelismo.
[Puntata registrata il 27 Gennaio 2025]
Per ulteriori approfondimenti sulle tematiche affrontate:
Il libro "L'oro della Turchia" di Giovanna LoccatelliI tweet di Yavuz e Boşuna Tıklama dai nuovi palazzi di Bostancı a IstanbulIl documentario "Ekümenopolis: City without limits" di Imre Azem (in turco - sub eng)Il documentario "Das Kapital" sulla speculazione edilizia a Istanbul (in turco)Il podcast di Pablo Trincia per Sky Italia, prodotto da Chora Media "E poi il silenzio. Il disastro di Rigopiano"Per spunti, domande e riflessioni, scrivici a [email protected]. Segui la pagina Instagram @coseturchepodcast per entrare a far parte della community e non perdere i contenuti extra relativi a ogni puntata. -
Il presidente della repubblica turca Erdoğan è solito assegnare un "tema" a ogni anno di governo per proiettare in quella direzione le proprie azioni, e il 2025 è stato ufficialmente designato come l’ “anno della famiglia” in Turchia.
Questo implicherà un certo numero di riforme e di sussidi in una cornice ben precisa: un paese sempre più conservatore dal punto di vista religioso, con una popolazione molto giovane se paragonata a paesi europei come l’Italia, ma che eppure registra un certo calo della natalità.
Lo stesso presidente spesso ripete che: “Un figlio significa solitudine, due significa rivalità, tre significa equilibrio e quattro significa abbondanza.” aggiungendo altrettanto spesso che lo stato deve proteggere i bambini dalle ideologie deviate, perverse e innaturali delle comunità LGBTQI+ con tutto ciò che ne consegue in termini di libertà e diritti fondamentali, ma anche per il ruolo della donna in un Paese dove nel 2024 si è registrato il più alto tasso di femminicidi della propria storia, gran parte dei quali avvengono all’interno delle mura domestiche, per mano di familiari.
[Puntata registrata il 22 Gennaio 2025]
Oltre all'ascolto vi consigliamo:
la lettura dell'articolo "Nella Turchia di Erdoğan non c'è spazio per la comunità LGBT" di Futura D'Aprile - Domanila lettura del libro “La famiglia nella ‘nuova’ Turchia: Donne, politica e religione al tempo di Erdoğan” di Chiara Maritato - Mimesis edizioniuna breve storia del Pride a Istanbul (in inglese) la visione della serie tv turca "Kulüp" (The Club) su Netflix in cui una ragazza madre, per giunta appartenente a una minoranza, cresce una figlia da sola nella Turchia degli anni '50Per spunti, domande o riflessioni, scrivici a [email protected]
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Da Gennaio 2025, il salario minimo mensile in Turchia è passato da circa 17.000 a 22.104 lire turche (pari più o meno a 600€, considerando la fluttuazione giornaliera del cambio) con un aumento del 30%.
Una manovra che ha infuocato l'opinione pubblica costituita da una popolazione che da anni affronta un'inflazione disarmante: se l'Italia nel 2024 ha chiuso l'anno all'1,3%, la Turchia si attesta sul 44,3%.
Al di là dei numeri, cosa implica tutto questo per la vita quotidiana delle persone dentro e fuori da Istanbul?
Chi meglio di chi ci abita, come Riccardo e Samuele, può dircelo!
[Puntata registrata il 14 gennaio 2025]
Qualche link utile per chi volesse approfondire:
L'articolo di Valeria Talbot per ISPI "Turchia: priorità economiche all'ombra delle tensioni regionali"L'articolo "EBRD keeps Turkiye forecast unchanged but notes improvements" di Dilara Sari (ENG)L'articolo di Adam Samson "The Erdogan whisperer behind Turkey's economic pivot" per il Financial Times (ENG)La newsletter Economy Recap di Turkey Recap a cura di Azra Ceylan (in inglese, a pagamento)Per commenti, riflessioni e domande, scrivici a [email protected]
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In questa prima puntata, tocchiamo una questione molto delicata, quanto necessaria, partendo da una notizia degli ultimi giorni: lo storico incontro, tra una delegazione del partito filocurdo DEM e il leader del PKK Abdullah Öcalan, in detenzione da oltre 25 anni nel carcere di Imrali.
Il governo turco, oltre ad aver concesso questo incontro, ne ha in qualche modo presenziato un altro lo scorso 2 gennaio attraverso la scelta di Devlet Bahçeli, leader del partito ultranazionalista MHP che governa insieme all'AKP del presidente della repubblica turca Recep Tayyip Erdoğan, di incontrare proprio questa delegazione del partito filocurdo.
Si spalanca una finestra diversa dal passato, sebbene gli interessi della politica interna e le necessità della politica estera dopo la caduta del regime di Assad in Siria complichino dinamiche e analisi.
[Puntata registrata il 6 gennaio 2025]
Fonti e consigli di lettura in:
ITALIANO
"Guardare dietro la montagna" di Bejan Matur - Poiesis editrice
"Kurdistan, la nazione invisibile" di Torelli S. M. (cur.) - Mondadori
“Tu” di Mehmet Uzun, a cura di Francesco Marilungo - Ismeo
INGLESE
"Turkey’s mission impossible: War and Peace with the Kurds" di Cengiz Çandar
Il capitolo "Beyond the Cold War and East-West Dynamics: Analyzing the PKK’s Agency and Longevity", scritto proprio da Riccardo Gasco e Samuele Abrami
TURCO
Un editoriale del giornalista Murat Yetkin: qui -
Se la Turchia è un Paese che ti affascina, ma che non conosci abbastanza. Se ne riconosci la crucialità dal punto di vista geopolitico, ma non sai dove reperire notizie a riguardo. Se è un contesto che conosci bene, ma in cui non vivi e vuoi restare al passo con quello che succede lì... sei nel podcast giusto!
Cose Turche News è il nuovo podcast weekly di Cose Turche che ti racconta una notizia dalla Turchia ogni settimana, commentandola direttamente con due esperti che vivono a Istanbul, Riccardo Gasco e Samuele Abrami.
Ogni venerdì, dal 10 gennaio 2025, in meno di 10 minuti.
Un podcast ideato, prodotto e sonorizzato da Eleonora Masi.