Avsnitt

  • In questo episodio di Caffè tra le nuvole ho chiacchierato con Michela, mamma di Giulia, una bambina ADHD. Con grande onestà e simpatia, ci ha offerto uno specchio di realtà su cosa significhi essere genitore oggi, soprattutto quando si cresce una bambina neurodivergente.

    Abbiamo parlato di tutto: della gestione del quotidiano, delle sfide che la scuola porta con sé, di come cambia il modo di vivere la genitorialità quando il proprio figlio esce dagli schemi prestabiliti. E poi del mondo dell’insegnamento, delle difficoltà ma anche delle possibilità di crescita e cambiamento che possiamo costruire insieme.

    Michela ha condiviso tanti spunti di riflessione preziosi, tra momenti di confronto sincero e qualche risata, perché alla fine l’esperienza di essere genitore è fatta di tutto questo: difficoltà, scoperte, gioie e tanta voglia di capire e supportare al meglio i propri figli.

  • In questo episodio di Caffè tra le nuvole ho avuto l’onore di chiacchierare con la fantastica Violeta Benini, ostetrica neurodivergente e divulgatrice. E vi avviso subito: questa è solo la prima parte, perché sicuramente ne faremo un’altra più focalizzata sul suo lavoro per quanto riguarda la correlazione fra neurodivergenza e benessere (soprattutto della donna).

    Questa volta però ci siamo concentrate sul suo percorso personale: il viaggio che l’ha portata alla consapevolezza di sé che ha oggi, tra alti e bassi, momenti di difficoltà e fasi in cui tutto sembrava perdere senso. È stato un confronto che mi ha toccata molto, perché Violeta è una figura che ammiro e seguo molto, e ritrovarmi a parlare con lei, scoprire quante delle sue esperienze risuonano con le mie e con quelle di tante altre persone neurodivergenti, è stato incredibile.

    Abbiamo parlato di identità, di sessualità, di esperienze personali, e sì… ci siamo anche commosse insieme.

    Un episodio che sento davvero speciale e che spero possa trasmettere a chiunque lo ascolti la stessa sensazione di appartenenza che ho provato io.

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  • In questo episodio di Caffè tra le nuvole ho avuto una chiacchierata bellissima e super spontanea con Giulia, mamma AuDHD di due bambini: una bimba ADHD e un bimbo autistico.

    Abbiamo parlato di tutto e di più, come succede tra amiche, ma soprattutto della sua vita in casa, tra gestione della famiglia e il suo essere una persona neurodivergente che cresce figli neurodivergenti. Giulia ha condiviso con me le difficoltà quotidiane, sia sue che dei suoi bambini, e di quanto possa essere complicato il rapporto con la scuola e con un sistema che ancora fatica a comprendere il vero significato della neurodivergenza.

    Ma, come sempre, quello che emerge – e che amo di più – è il concetto che per noi la neurodivergenza non è un "essere diversi", ma un "essere normali" nel nostro funzionamento.

    Un episodio pieno di riflessioni importanti, momenti di condivisione autentica e anche tante risate. Spero che ascoltarlo possa farti sentire un po’ meno solo/a in questo viaggio.

  • In questo episodio di Caffè tra le nuvole ho avuto il piacere di chiacchierare con la dottoressa Valentina Pasin, neuropsicologa e psicoterapeuta specializzata in neurodivergenze.

    È stata una conversazione incredibilmente ricca e stimolante, in cui abbiamo toccato tanti temi fondamentali per chi vive (o sta cercando di capire) il mondo delle neurodivergenze.

    Abbiamo parlato del processo di diagnosi, non come un’etichetta definitiva, ma come uno strumento in continuo aggiornamento, capace di aiutarci a trovare una strada per stare bene. Valentina ha spiegato come la scienza si evolve e come, con essa, cambiano anche le definizioni e le prospettive sulle neurodivergenze.

    Un tema centrale è stato il masking: quel processo di adattamento sociale invisibile ma che pesa enormemente sulle persone neurodivergenti. Abbiamo discusso della sovrapposizione fra diverse neurodivergenze, del futuro della scienza e di come stiamo andando verso una maggiore consapevolezza e accettazione.

    Non poteva mancare la riflessione sulla differenza di genere nella neurodivergenza: un aspetto spesso sottovalutato ma che può influire moltissimo sulla diagnosi, sulle aspettative sociali e sull’esperienza quotidiana di chi vive questa realtà.

    Infine, abbiamo riflettuto sull’importanza di vedere oltre la diagnosi: al centro di tutto c’è sempre l’individuo, con la sua unicità, i suoi bisogni e le sue esperienze.

    Un episodio pieno di spunti importanti, approfondimenti e momenti illuminanti che ti faranno guardare alla neurodivergenza con occhi nuovi.

  • In questo episodio di Caffè tra le nuvole succede una cosa speciale: per la prima volta porto con me Daniele, il mio compagno, per raccontare insieme com’è la vita in casa con una persona ADHD… vista dai suoi occhi.

    Abbiamo riso tantissimo mentre ripercorrevamo le piccole (e grandi) sfide quotidiane, dalle mille cose iniziate e mai finite ai momenti di caos assoluto che ormai sono la normalità. Ma anche di come si trova un equilibrio, di cosa significa stare accanto a qualcuno che vive tutto in modo più intenso, impulsivo, imprevedibile.

    E poi, tra un aneddoto e l’altro, siamo finiti a parlare di cose profonde: di quanto sia importante avere accanto una persona che ti capisce, che non ti fa sentire sbagliata, che ti sostiene senza cercare di ‘aggiustarti’. Perché la verità è che non c’è nulla da aggiustare, solo da comprendere e accogliere.

    E lo ammetto: alla fine mi sono anche commossa. Perché avere qualcuno che ti guarda per come sei, senza giudizio, e ti fa sentire nel posto giusto… beh, è una di quelle cose che chiunque dovrebbe poter vivere.

    Un episodio leggero e intenso allo stesso tempo, perfetto per chi condivide la vita con una persona neurodivergente o semplicemente vuole capire meglio cosa significhi stare dall’altra parte.

  • Questo episodio di Caffè tra le nuvole è stato una vera miniera d’oro di riflessioni e citazioni da segnarsi. Christian ci ha regalato spunti incredibili sul concetto di diversità, inclusione e valorizzazione delle persone neurodivergenti nella società.

    ‘Il problema è che gli individui nello spettro delle neurodivergenze vengono trattati come panda da proteggere in maniera pietistica, o rami storti da raddrizzare, o peggio da potare. Quando invece l'inclusione dovrebbe passare dalla valorizzazione del valore aggiunto che possono apportare alla società.’

    E da qui siamo partiti per esplorare il significato della diversità: perché sentiamo ancora il bisogno di parlare di inclusione? Perché esiste un ‘normale’ a cui tutti dovremmo aderire?

    Abbiamo parlato di scuola, di talenti, di personalità, di come ognuno di noi abbia caratteristiche e funzioni uniche che meritano di essere riconosciute e valorizzate per quello che sono, senza dover rientrare in schemi predefiniti.

    Un episodio pieno di spunti fondamentali, perfetto per chiunque voglia guardare la neurodivergenza con occhi nuovi.

  • In questo episodio di Caffè tra le nuvole ho chiacchierato con Emanuele e ci siamo addentrati in un tema enorme: il nostro posto nella società.

    Abbiamo parlato di quanto l’ADHD sia ancora una ‘nicchia’, ma con la speranza che un giorno diventi semplicemente una delle tante sfumature della normalità. Abbiamo riflettuto su cosa significhi vivere in un mondo che non sembra fatto per noi, soprattutto quando la diagnosi arriva da adulti e ti trovi a rimettere insieme i pezzi della tua storia con una nuova consapevolezza.

    E poi abbiamo esplorato il concetto di genio personale: perché ogni neurodivergente ha un potenziale incredibile, ma spesso viene soffocato da aspettative, schemi e strutture che non ci rappresentano.

    Un episodio pieno di riflessioni profonde, esperienze condivise e tante domande aperte su come possiamo trovare (o costruire) il nostro posto nel mondo.

  • In questo episodio di Caffè tra le nuvole ho chiacchierato con Martina, che si trova in un momento che tanti di noi conoscono bene: l’attesa della diagnosi. Quel limbo strano in cui tutto torna, ma allo stesso tempo hai ancora mille domande.

    Abbiamo parlato di com’è vivere con il sospetto di essere ADHD senza ancora una conferma, delle montagne russe di pensieri che ne derivano, delle paranoie sul ‘e se me lo sto solo inventando?’ e di quanto sia strano riconoscersi in tutto, ma senza avere ancora un pezzo di carta a dirlo ufficialmente.

    Ma soprattutto abbiamo parlato di quotidianità e delle difficoltà che affrontiamo ogni giorno, di come quattro lettere (anche sbagliate, perché di deficit non ne abbiamo, anzi!) possano però farci sentire finalmente compresi.

    È stata una chiacchierata super interessante, tra riflessioni, esperienze condivise e risate – perché alla fine, anche nell’incertezza, un po’ di ironia ci salva sempre.

    Se anche tu sei in questo limbo o vuoi capire meglio cosa significa arrivare alla diagnosi da adulti, questo episodio è per te. Mettiti comodo, prendi la tua bevanda preferita e ascoltalo. Poi fammi sapere cosa ne pensi!

  • In questo episodio di Caffè tra le nuvole ho avuto il piacere di chiacchierare con Stefania e Gloria, mamma e figlia, due anime neurodivergenti che ci hanno aperto una finestra sulla loro vita.

    Stefania ci ha raccontato com'è vivere con l’ADHD a 50 anni, tra esperienze lavorative e genitoriali che l'hanno messa alla prova e la scoperta tardiva della sua neurodivergenza. Gloria, invece, ci ha fatto riflettere su come viene vissuta l'ADHD non diagnosticata in ambito scolastico ma anche come figlia neurodivergente di mamma (e probabilmente anche papà) neurodivergente, con tutte le sfide e le difficoltà che comporta.

    È stata una chiacchierata ricca di scambi profondi, risate e momenti di pura autenticità, grazie a due persone straordinarie che hanno condiviso il loro mondo con noi.

    Non perderti questo episodio se vuoi scoprire quanto sia importante la condivisione e come, anche tra difficoltà, si possa trovare leggerezza e complicità.

  • Benvenuti a Caffè tra le nuvole, l'unico podcast fatto da Neurodivergenti per Neurodivergenti! ☁️☕


    Caffè tra le nuvole nasce per dare voce a chi vive la neurodivergenza in prima persona; è un podcast autentico, senza filtri e senza troppe definizioni cliniche.

    Io sono Beatrice, e ogni settimana condividerò un caffè – o qualsiasi altra bevanda – con una persona neurodivergente che ci racconterà la sua esperienza.

    Non troverai discorsi impeccabili o script perfetti qui, ma storie vere, momenti divertenti e qualche riflessione sincera su cosa significa vivere con l’ADHD. Perché credo che solo raccontandoci possiamo creare un mondo che ci somigli davvero, dove possiamo smettere di vergognarci di come siamo fatti e cominciare a vivere a testa alta.

    Se anche tu vuoi sentirti meno sol*, un po’ più capit*, e magari farti una bella risata, Caffè tra le nuvole è il bar all'angolo che fa per te.

    Seguimi per non perderti le prossime puntate e scrivimi su Instagram se hai una storia da raccontare! Insieme possiamo creare qualcosa di speciale.

  • Nel primo episodio di questo podcast sincero e irriverente, io e Simona esploriamo le nostre esperienze e impressioni in quanto ADHD io e AuDHD lei.

    Con tutta la sincerità e l'impulsività che ci contraddistingue, questo episodio - pieno di risate, parolacce e cani molesti - è il primo di una serie di racconti fatti da Neurodivergenti per Neurodivergenti.

    Sono dell'idea che solo condividendo la verità in modo puro e leggero possiamo creare un mondo migliore, in cui poter affermare la nostra esistenza, che vale quanto tutte le altre.

    Senza fronzoli, ma con tanto cuore.