Avsnitt
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Questa è la storia di una gara cominciata durante la seconda guerra mondiale. Stiamo parlando della corsa allo spazio, dove politica e sviluppo scientifico e tecnologico, sono indissolubilmente legate fra loro. L'ingegnere Wernher Von Braun, prima al fianco dei tedeschi e poi degli americani, con le sue invenzioni, è stato uno dei protagonisti principali di questa storia.
Iniziata come un braccio di ferro fra superpotenze, la scoperta dello spazio è diventata oggi un progetto comune, dove ogni Stato collabora con l'altro per raggiungere, in maniera pacifica, un sogno che è appartenuto ad ogni epoca e ad ogni civiltà. -
" Se continui, Sei morta!". Questa era una delle tante frasi che la protagonista di questa puntata di Storie di Sognatori si sentiva gridare mentre correva. Lei, però, non si è fatta intimidire e ha continuato ad allenarsi, a gareggiare e a vincere, sfidando pregiudizi religiosi e sociali. Questa è la storia di una donna coraggiosa che non chiedeva altro che poter fare quello che la rendeva felice, sfruttando al massimo quello che la vita le aveva regalato: la capacità di correre più veloce delle altre e un carattere indomito. Lei é Hassiba Boulmerka, la prima atleta algerina a vincere una medaglia d'oro alle Olimpiadi.
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Saknas det avsnitt?
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Avere un sogno e volerlo realizzare con tutte le forze, spesso è quell'asso nella manica che permette di sbaragliare tutti gli avversari e stupire il mondo intero, anche quando sembra impossibile.
Questo è proprio quello che è accaduto alle Olimpiadi di Roma del 1960, quando un atleta di 28 anni, etiope , assolutamente sconosciuto, si presenta alla linea di partenza della maratona, 42 km e 195 metri, scalzo. Il protagonista di questo episodio di Tutto è Possibile- Storie di Sognatori è Abebe Bikila, il primo atleta africano a vincere una medaglia d'oro alle Olimpiadi. -
Piccolo di costituzione, capelli rosso fuoco, quello stesso fuoco che dimostra nel carattere. Jury è un bambino vivace, una specie di diavolo della Tasmania, ha tanta di quell'energia dentro che per divertirsi si attacca e si dondola ai lampadari, salta su divani e letti che puntualmente distrugge. Questo bambino da grande, diventerà un grande atleta e passerà alla storia come "Il Signore degli anelli". Il protagonista di questa puntata di Storie di Sognatori è Jury Chechi. Nel corso della sua carriera non sono mancati i grandi successi come le grandi delusioni che però non gli impediranno di combattere per raggiungere il suo sogno: andare alle Olimpiadi e salire sul gradino più alto del podio. Ed è proprio dopo un grave infortunio, quando pensava che tutto fosse ormai finito, che l'atleta riesce a trovare le forze per continuare a lottare e raggiungere il suo obiettivo. Se credi nei tuoi sogni, se credi di potercela fare, nulla è impossibile.
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Sono le 4 del mattino di un giorno di primavera del 1978. Debbie è seduta al tavolo della cucina, nella sua modesta casa di Port Orchard, nello Stato di Washington, dove vive con il marito e quattro figli. Davanti a sé, su quel tavolo, c'è una vecchia macchina da scrivere che aveva preso in affitto qualche giorno prima. Ha una passione per la scrittura e il suo sogno è diventare una grande romanziera. Molti sono gli ostacoli e le delusioni che Debbie Macomber dovrà affrontare nel suo cammino per diventare una scrittrice da Best Seller, ma niente e nessuno la fermerà.
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Eric Moussambani nasce a Malabo, capitale della Guinea Equatoriale, il 31 maggio 1978.
Da ragazzino gioca a basket, fino a quando, proprio durante una partita di pallacanestro, si rompe un braccio. La paura di giocare e di farsi mal di nuovo, lo paralizza, così smette di praticare qualsiasi sport. Riesce a superare questo trauma grazie al nuoto e a una sfida che riesce a vincere alla grande, diventando per il mondo "The EEL", l'anguilla. -
Per realizzare un grande sogno bisogna sapere da dove cominciare, e farlo il prima possibile. Lo sa bene il protagonista di questa storia, che ha vissuto ogni momento cruciale della propria vita cogliendo al volo l'attimo e non lasciandosi scappare nessuna occasione.
Maurizio Cheli aveva un obiettivo nella vita: superare i propri limiti e diventare un pilota di caccia ai massimi livelli. Dopo anni di formazione e di prove durissime, è riuscito a realizzare il suo sogno, ma questo traguardo raggiunto non gli è bastato. Sempre alla ricerca di nuovi stimoli e nuove sfide da affrontare, Maurizio riesce a raggiungere un altro grande risultato importante: diventare astronauta. E proprio quando sembra che il massimo risultato sia stato raggiunto, una nuova avventura, una nuova sfida mette Maurizio di nuovo alla prova. Perchè di sognare e lottare per raggiungere un obiettivo sempre più grande, sempre più ambizioso, non si finisce mai. -
Eddie Edwards ha un sogno: andare alle Olimpiadi, ma non pratica nessuno sport e non ha neanche la più pallida idea di quale sia quello più giusto per lui. A 13 anni, però, l'illuminazione: decide di provare con lo sci. Dopo varie vicissitudini, Eddie approda al salto con gli sci, una delle discipline più difficili e pericolose. In maniera rocambolesca riesce a qualificarsi alle Olimpiadi di Calgary in Canada del 1988, dove gareggia con dei veri campioni. É goffo e maldestro. Fallisce ogni gara, ma è proprio dal fallimento e dalla sua totale mancanza di stile, che nascerà il suo successo. E per il mondo diventerà Eddie The Eagle.
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È la sera del 24 marzo 1975. Tutti gli americani e gli appassionati in giro per il mondo, sono incollati alla televisione. A Cleveland, in Ohio, si sta disputando un incontro di pugilato fra la leggenda della boxe Mohammed Ali e il semisconosciuto Chuck Wepner. Il risultato è scontato, ma il coraggio e la perseveranza di Wepner impressionano tutti. Ha promesso alla sua famiglia di resistere, di non cadere subito KO. Tra quei milioni di spettatori che guardano con partecipazione quell'incontro, c'è un giovane attore italoamericano che rimane affascinato da quel pugile senza speranze ma con un coraggio da vendere. Prende carta e penna e comincia a scrivere la sceneggiatura di un film. Quell'attore è Silvester Stallone e quel film è Rocky. Le difficoltà per realizzare questo progetto cinematografico sono tante, ma Stallone non si perde mai d'animo, va avanti, nonostante tutto.
Due storie, due sogni impossibili che sono diventati realtà. -
Come può una biro, lasciata per sbaglio nel taschino di una tuta, cambiare le sorti di una missione spaziale e salvare la vita a due astronauti?
È il 16 luglio 1969. Neil Armstrong e Buzz Aldrin mettono piede per la prima volta sulla Luna con la storica missione Apollo 11. Non riescono a crederci. Una missione che sembrava impossibile, un sogno irrealizzabile che invece in quel momento si concretizza. Però gli imprevisti, come si sa, sono sempre dietro l'angolo e questa missione ne ha avuto uno che avrebbe potuto costare la vita ai due uomini. E quando sembrava che non ci fossero più speranze e che il loro destino fosse segnato, ecco che una semplice biro ha fatto la differenza. Perché anche quando sembra che tutto sia finito, che non ci sia più nulla da fare, le cose possono cambiare. -
Durante un'attività fisica molto intensa, si arriva ad un punto in cui lo sforzo diventa dolore insopportabile e si pensa di non avere più energie da spendere. Quella ,in realtà, è solo una sensazione. In quel momento non si sta ancora utilizzando il 100% delle proprie forze. Ognuno di noi, infatti, ha delle risorse che non pensa di avere, delle energie latenti, il cosiddetto "extrapower", che riesce a tirare fuori quando meno se l' aspetta. Lo sanno bene gli atleti della nazionale italiana di canottaggio capitanata da Antonio Rossi che nel maggio del 2008, durante la finale del K4 1000 metri in acqua piatta, ai Campionati Europei di Canoa e Kayak, sono riusciti a conquistare la qualificazione alle Olimpiadi di Pechino proprio grazie al loro extrapower. In un crescendo di emozioni e adrenalina, a pochi metri dal traguardo, i nostri atleti riescono a tirare fuori le energie latenti e a realizzare un sogno che non pensavano di poter raggiungere.
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È il 1958 e Yuri Gagarin, pilota militare dell'esercito sovietico, legge sul quotidiano più famoso in Russia, la Pravda, un articolo che parla dei voli spaziali che il suo paese intende realizzare. Lo rilegge attentamente più volte e pensa "Io posso farcela!". A quel punto si decide a fare il primo passo che lo porterà a diventare il primo uomo ad andare nello spazio: presentare la sua domanda per entrare tra i possibili cosmonauti della Vostok 1, la prima missione con equipaggio umano del programma di esplorazione spaziale sovietico. Siamo nel bel mezzo della Guerra Fredda e la sfida tra Stati Uniti e Unione Sovietica nella corsa alla conquista dello spazio sta entrando nel vivo.
La preparazione a quel lancio è al cardiopalma. Il desiderio di realizzare quel sogno, però, supera di gran lunga il timore di non farcela e la paura di morire. Una missione rischiosa, quella del primo uomo nello spazio, qualcosa che sembrava impossibile. Yuri Gagarin ha lanciato il cuore oltre l'ostacolo e ce l'ha fatta. Era il suo sogno, il sogno di una vita e ha rischiato tutto per raggiungerlo. Perchè se vuoi, puoi.