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  • Questa settimana parliamo del “piano invasi” promosso da Coldiretti, un piano che propone di accumulare e mettere da parte il 50 per cento di tutta l’acqua piovana che ogni anno cade nel nostro Paese per riutilizzarla in vari modi e ridurre gli sprechi. Un’iniziativa condivisibile, se non fosse che così il nostro Paese rimarrebbe praticamente senz’acqua, con enormi danni per l’ambiente e l’economia.
    Questo piano, che nonostante venga rilanciato da anni non ha ancora un testo ufficiale, poggia su premesse sbagliate e rischia di causare gravi danni agli ecosistemi. Ma allora perché se ne parla?

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    Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci

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    Coldiretti ha un “piano” per lasciare l’Italia senz’acqua
    Non ci sono prove che l’80 per cento delle case abbia irregolarità edilizie
    “Un milione di posti di lavoro”: lo slogan che accomuna Conte, Renzi, Salvini… e Berlusconi
    C’è confusione su quanto spenderemo per strade e ferrovie in Calabria e Sicilia

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    “Right on target” di Lemonmusicstudio
    “Russian roulette” di Gvidon

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  • Questa settimana parliamo di scuola e integrazione, partendo da alcune dichiarazioni del ministro Salvini che ha proposto di mettere un tetto massimo di studenti stranieri nelle classi italiane, ignorando però che un limite simile esiste già.
    Dal caso di Pioltello alla presunta «islamizzazione» della scuola italiana, vediamo perché gli studenti musulmani in Italia sono meno di quanto pensano alcuni, anche se incontrano problemi maggiori rispetto agli altri studenti.
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    Sì, la dispersione scolastica è più alta tra gli stranieri
    Gli studenti musulmani sono meno di quanto pensa la destra
    Dal Ramadan agli studenti stranieri: il fact-checking di Salvini sulla scuola
    Salvini non sa che c’è già un numero limite di studenti stranieri per classe

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    “Right on target” di Lemonmusicstudio
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  • In questo episodio di “Poteri forti” analizziamo i poteri forti per eccellenza: le lobby, note anche come “gruppi di pressione”. Ma come funziona una lobby e come si svolge il lavoro di un lobbista?
    Facciamo chiarezza, provando anche a capire perché - nonostante i tentativi - la Camera e il Senato non hanno ancora approvato una legge che regolamenti in maniera adeguata la presenza delle lobby in Parlamento.

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    I lobbisti continuano a entrare in Parlamento senza farsi notare
    Chi ha finanziato la campagna elettorale di Fratelli d’Italia
    Chi ha finanziato la campagna elettorale di Forza Italia
    Chi ha finanziato la campagna elettorale della Lega
    Chi ha finanziato la campagna elettorale del Partito Democratico
    Chi ha finanziato la campagna elettorale di Azione-Italia Viva
    Come il Movimento 5 Stelle ha finanziato la sua campagna elettorale

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    “At the fork” di lemonmusicstudio


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  • La difesa e la sicurezza europea sono stati gli argomenti al centro del Consiglio europeo del 21 e 22 marzo e tutto questo parlare di guerre, eserciti e armi ha fatto tornare di moda il dibattito sulle spese militari dell’Italia.
    La Nato per esempio ci chiede di aumentare le nostre spese militari e portarle al 2 per cento del Pil, ma quanto ci costerebbe raggiungere questa percentuale? Non poco, anche se in questi giorni qualcuno ha detto che l’Italia è il Paese che sta guadagnando di più dalle guerre in giro per il mondo. Sarà vero?

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    Davvero l’Italia sta guadagnando più di tutti dalle guerre?
    La grafica fuorviante del Movimento 5 Stelle contro Meloni sulle spese militari
    “Ce lo chiede la Nato”? La lunga storia delle spese militari al 2 per cento del Pil
    Alzare le spese militari al 2 per cento del Pil costa oltre 10 miliardi l’anno

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  • Mentre la politica discute ancora di elezioni regionali, il Parlamento sembra passare in secondo piano. Eppure è il luogo dove i politici prendono le decisioni che ricadono su tutti noi.
    Ma quanto ne sappiamo su cosa succede alla Camera e al Senato? In breve: ancora poco. Dalle presenze dei parlamentari ai voti nelle commissioni, passando per le tutele dei collaboratori di deputati e senatori, nelle nostre “stanze dei bottoni” c’è ancora poca trasparenza.

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    Non sappiamo molte cose sulle presenze dei parlamentari
    La scarsa trasparenza nelle commissioni parlamentari
    Il giurì d’onore sul Mes non è servito a nulla
    Poche tutele e trasparenza: per i collaboratori parlamentari c’è ancora molto da fare

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    “Baritone guitar blues” di Caffeine Creek Band


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  • Siamo arrivati al secondo appuntamento elettorale di questo 2024. Dopo la Sardegna, domenica 10 marzo è il turno delle elezioni regionali in Abruzzo, un’altra importante prova per i partiti di maggioranza e opposizione.
    Ma che cosa dobbiamo aspettarci da queste elezioni? Chi sono i candidati in corsa e quali sono i precedenti? E poi: quali errori ha commesso Giorgia Meloni nel discorso di chiusura della campagna elettorale a Pescara? E perché, oltre all’Abruzzo, ogni regione vota a modo suo?

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    Episodio scritto da Federico Gonzato e Davide Leo e prodotto da Jessica Mariana Masucci

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    Guida alle elezioni regionali in Abruzzo
    Il fact-checking del discorso di Meloni per le elezioni in Abruzzo
    Ogni regione italiana vota a modo suo

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    “Dust on the road” di lemonmusicstudio

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  • Questa settimana parliamo di due argomenti diversi tra loro: i risultati delle elezioni regionali in Sardegna e le cariche della polizia contro i manifestanti a Firenze e Pisa.
    Nonostante l’apparente distanza, dopo il voto in Sardegna la vincitrice Alessandra Todde ha detto che i sardi hanno risposto «ai manganelli con le matite». Ma come sono andate a finire le elezioni regionali in Sardegna? E perché in Italia la polizia non ha i codici identificativi sulle divise?

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    Episodio scritto da Federico Gonzato e Carlo Canepa e prodotto da Jessica Mariana Masucci

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    La candidata del Movimento 5 Stelle e del PD ha vinto le elezioni regionali in Sardegna
    «Sinceramente quando»? Schlein cita Annalisa… con troppo ottimismo
    Conte non sa che in Abruzzo è alleato con Calenda e Renzi
    Il centrodestra ha davvero aumentato i consensi in Sardegna?
    Perché in Italia la polizia non ha i codici identificativi

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    “Sexy fashion promo” di ComaStudio


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  • Il 2024 sarà un anno ricco di elezioni e le regionali in Sardegna rappresentano un primo banco di prova per i partiti di maggioranza e opposizione.
    Chi sono i candidati e come sono andate le precedenti elezioni? Facciamo chiarezza e vediamo perché il voto in Sardegna può essere molto importante anche in ottica nazionale. E poi, cos’è questa storia del limite dei due mandati per i presidenti di regione?

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    Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci

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    Il 2024 sarà un anno ricco di elezioni
    Guida alle elezioni regionali in Sardegna
    La giravolta di Salvini sul limite dei mandati per sindaci e presidenti di regione
    Errori e omissioni di Meloni nel discorso per le regionali in Sardegna
    Il fact-checking di Beppe Sala sull’inquinamento a Milano
    Le newsletter di Pagella Politica
    Salvini dimentica che chi guida “drogato” rischia già il ritiro della patente

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  • In questi giorni c’è stato un piccolo ma importante cambio di passo nell’atteggiamento del governo Meloni riguardo la crisi in Medio Oriente, certificato anche dall’approvazione alla Camera di una mozione che chiede un “cessate il fuoco” a Gaza.
    Ma perché l’Italia ha cambiato idea su questo punto e cosa cambia ora che il governo sostiene una tregua umanitaria? Proviamo a fare chiarezza, analizzando anche i numeri sul commercio di armi tra Italia e Israele.

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    Quanto vale il commercio di armi tra Italia e Israele

    Sì, la maggioranza dei Paesi Ue e G7 si è astenuta sulla risoluzione Onu per la tregua a Gaza
    Che cosa vuol dire il cessate il fuoco a Gaza chiesto dal Parlamento

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  • Dal 2012 a oggi l’acciaieria di Taranto continua a essere un problema irrisolto, nonostante siano passati 12 anni e otto governi. Ma da dove parte la crisi politica dell’ex Ilva?
    Ripercorriamo le ultime tappe di questa storia e proviamo a capire quali sono i possibili sviluppi futuri.
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    Storia politica della crisi dell’ex Ilva

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  • Questa settimana parliamo di un tema importante per molti dei nostri ascoltatori: quello del voto ai fuorisede.
    Perché in Italia chi vive in un comune diverso da quello di residenza è costretto a farsi ore e ore di viaggio - spendendo anche soldi - per votare? Quanti sono i fuorisede in Italia, che conseguenze ha questo problema e soprattutto, perché non è stato ancora risolto?
    Facciamo chiarezza, dato che diversi politici hanno commesso errori sulla questione.

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    Il 2024 sarà un anno ricco di elezioni
    No, gli studenti fuorisede in Italia non sono 5 milioni
    Madia è troppo ottimista: i fuorisede che rischiano di non votare sono più di «due milioni»
    Nelle regioni con più fuorisede si è votato di meno
    Sul voto ai fuorisede il centrodestra ha deciso di prendere tempo

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  • In questo episodio ripercorriamo i principali errori commessi dai politici italiani nelle loro dichiarazioni di inizio anno.Per esempio, chi ha ragione tra Meloni e Schlein sulla sanità? Perché Salvini è fuorviante quando afferma che a Bologna il nuovo limite di velocità serve a sentire gli uccellini? Ha senso paragonare gli Uffizi al museo degli Abba a Stoccolma?
    Insomma ce n’è per tutti, anche all’opposizione: per noi di Pagella Politica questo è il segno che c'è ancora bisogno del nostro quotidiano lavoro di fact-checking.

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    Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci

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    Chi ha vinto il dibattito sulla sanità tra Meloni e Schlein alla Camera?
    Gli ABBA come Botticelli: il paragone di Sangiuliano ha davvero senso?
    No, Bologna non ha messo il limite dei 30 km orari per “sentire il canto degli uccellini”
    Il governo ha davvero tagliato il fondo contro i disturbi alimentari?
    No, il Movimento 5 stelle non è stato l’unico a votare contro le armi all’Ucraina
    No, gli occupati non sono aumentati per merito del Natale

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  • Questa settimana parliamo delle elezioni europee, che sono già uno degli argomenti più discussi dalla nostra politica nonostante manchino quasi sei mesi al giorno del voto.
    Il motivo del dibattito riguarda le probabili candidature di leader come Meloni e Schlein, che forse parteciperanno alle elezioni nonostante siano incompatibili con la carica di parlamentare europeo.
    Ma allora perché si candidano? Il motivo sta in un vecchia prassi della politica italiana, tanto vecchia che anche chi l’ha utilizzata pare essersene dimenticata.
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    Il vecchio vizio dei politici alle europee: candidarsi, vincere e rinunciare al seggio
    La presidente del Consiglio può candidarsi alle elezioni europee?
    La candidatura di Schlein alle europee penalizzerebbe le donne nel PD?
    Bonino critica Meloni e Schlein per una scelta che anche lei ha fatto in passato

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  • Nella prima puntata del 2024 proviamo a fare chiarezza su un tema di cui si sta discutendo molto, e cioè il saluto romano: farlo in pubblico è reato oppure no?
    Secondo il presidente del Senato Ignazio La Russa sul tema «c’è incertezza»: ha ragione, anche se forse la sua visione non è del tutto imparziale.
    Il tema dell’apologia di fascismo non riguarda comunque solo il saluto romano, dato che in passato la discussione ha riguardato anche partiti politici.

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    La Russa ha ragione: non è chiaro se fare il saluto fascista sia reato
    La storia del “busto” di Mussolini non è proprio come la racconta La Russa
    Il governo può sciogliere Forza nuova?

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  • Questa puntata di Poteri Forti è un nuovo speciale preso da “Consultazioni”, la serie di eventi online in cui andiamo dietro le quinte della politica con chi la fa: i rappresentanti eletti, ma anche i sondaggisti, gli spin doctor, i comunicatori.
    Quella che state ascoltando è la seconda puntata della serie, registrata lo scorso novembre su Instagram e che ha come protagonisti il direttore di Pagella Politica Giovanni Zagni e Gaetano Grasso, fondatore e ceo di Beryllium, società di comunicazione e consulenza che ha curato le campagne elettorali di tantissimi politici in tutta Italia.
    Come si vincono le elezioni? Come si organizza da zero una campagna elettorale? E quali sono gli errori da non commettere mai a pochi giorni dal voto? Chiediamolo a chi se ne intende.

    Scriveteci all’indirizzo o via Whatsapp al 3332652626. Seguiteci sui nostri siti e sui nostri profili
    Facebook, Instagram, Twitter, Telegram e TikTok. Questa puntata è stata montata da Davide Leo e Federico Gonzato ed è stata prodotta da Jessica Mariana Masucci.

  • Questa puntata natalizia del nostro podcast la dedichiamo alla sesta edizione della Pagella Cup, la competizione online per eleggere l’errore peggiore fatto dai politici e sottoposto al nostro fact-checking nel corso di quest’anno.
    Chi l’ha sparata più grossa nel 2023? Salvini che dice che i ghiacciai si sciolgono per «cicli storici» o Conte, secondo cui il Superbonus ha creato «un milione di posti di lavoro»? Oppure vincerà Meloni, che ha detto che lei non ha mai proposto di uscire dall’euro?
    Ascoltiamo cosa hanno detto i dieci politici in gara, dalla maggioranza all’opposizione: scegli tu il vincitore o la vincitrice votando a questo link oppure andando sul nostro sito. Buon natale, e che vinca l’errore migliore!
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    Pagella Cup 2023: vota l’errore peggiore dell’anno

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  • Questa settimana proviamo a fare chiarezza su un argomento di cui si è detto tutto e il contrario di tutto, ossia il Meccanismo europeo di stabilità, più conosciuto come Mes.
    In questi giorni la Camera ha rinviato per l’ennesima volta la discussione sulla legge che modifica il trattato istitutivo del Mes: ma perché il nostro Paese è rimasto l’unico a non aver ratificato questa modifica? Ed è vero che il governo Conte ha firmato la riforma del Mes «con il favore delle tenebre»?
    Dal centrodestra al centrosinistra, dal governo alle opposizioni, in questi anni tutte le forze politiche si sono espresse sul Mes, spesso facendo dichiarazioni scorrette e fuorvianti.

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    Il fact-checking definitivo su chi ha votato per il Mes
    Dieci domande e risposte sul Mes
    No, il Mes non ha «massacrato» tutti i Paesi che ha aiutato
    No, Crosetto non fu l’unico a votare contro il Mes
    Sul Mes tutti i partiti hanno detto bugie
    È vero che il governo Conte ha firmato la riforma del Mes contro il volere del Parlamento?
    Che cosa (non) torna nella ricostruzione di Conte sul Mes
    Perché in tre anni l’Italia non ha ancora ratificato la riforma del Mes

    Audio Conte 1
    Audio Meloni 1
    Audio Meloni 2

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  • Questa puntata di Poteri Forti è un po’ diversa dal solito. Da qualche mese infatti abbiamo iniziato una serie di eventi online, chiamata Consultazioni, in cui andiamo dietro le quinte della politica con chi la fa: i rappresentanti eletti, ma anche i sondaggisti, gli spin doctor, i comunicatori.
    Quella che state ascoltando è la prima puntata della serie, registrata lo scorso maggio su Instagram e che ha come protagonisti il direttore di Pagella Politica Giovanni Zagni e due ex vicepresidenti della Camera: Giuditta Pini, deputata del Partito Democratico dal 2013 al 2022, e Simone Baldelli, deputato di Forza Italia dal 2006 al 2022. Con loro ci siamo interrogati su che cosa vuol dire essere un parlamentare, in concreto. Al di là delle differenze politiche, com’è la vita di chi siede alla Camera o al Senato? Perché il lunedì l’aula è sempre vuota? E come fanno i deputati e i senatori a sapere cosa votare su ogni provvedimento? Chiediamolo a loro.

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    Questa puntata è stata montata da Davide Leo e Federico Gonzato ed è stata prodotta da Jessica Mariana
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  • Questa settimana a Dubai sono iniziati i lavori della Cop28, la conferenza sul clima organizzata ogni anno dalle Nazioni Unite e a cui partecipano governi da tutto il mondo. L’Italia è rappresentata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, ma che cosa pensa il governo Meloni dei cambiamenti climatici?
    Rispondere a questa domanda non è facile, dato che nella maggioranza sul clima ognuno la pensa a modo suo: Meloni per esempio non nega i cambiamenti climatici, anche se non ama parlarne, mentre il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini non perde occasione per minimizzare l’impatto degli esseri umani sul riscaldamento globale.
    Comunque sia, nel suo primo anno il governo ha fatto poco o nulla per rispettare le sue promesse sull’ambiente.

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    Su giovani e ambiente il governo non sta mantenendo le promesse
    Salvini sottovaluta il peso degli allevamenti sul clima
    La politica sta ignorando l’ultimo rapporto dell’Onu sul clima
    Salvini deve studiare meglio perché si sciolgono i ghiacciai
    Che cosa pensa Giorgia Meloni dei cambiamenti climatici
    Sul cambiamento climatico la maggioranza la pensa ciascuno a modo suo
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    Audio Matteo Salvini 2

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  • Questa settimana partiamo da un fatto di cronaca per parlare di politica: l’omicidio di Giulia Cecchettin infatti ha colpito molto tutto il nostro Paese e ha riportato al centro del dibattito pubblico il tema dei femminicidi e più in generale della violenza contro le donne.
    Questo è un tema di cui la politica si occupa da molti anni, anche se i dati sui femminicidi in Italia non sono in calo e più di un politico ha fatto confusione riportando questi dati. E poi, perché l’aula del Senato era quasi vuota mentre si discuteva della nuova legge contro la violenza sulle donne? E a che punto sono le proposte di legge sull’educazione sessuale a scuola? Facciamo chiarezza.

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    Perché il Senato era semivuoto per la violenza contro le donne
    La verità sul numero dei femminicidi in Italia
    Sull’educazione sessuale a scuola il Parlamento è ancora fermo
    Dieci anni di leggi contro la violenza sulle donne
    Dai “Diavoli della Bassa” alla felpa di Elena Cecchettin: breve storia del “panico satanico” in Italia
    Le assurde accuse di satanismo e stregoneria a Elena Cecchettin

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